Abilmente, il fai da te si mette in mostra.

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- 03 febbraio 2006

Mostra del bricolage e delle arti manuali per gli amanti dell'hobby

L’hobbistica creativa il fai da te e l’arredamento si fondono, proponendo soluzioni interessanti per la casa e gli ambienti domestici. Accade nell’edizione di primavera di Abilmente, Mostra del bricolage e delle arti manuali, che si terrà in concomitanza con SpazioCasa 2006 a Vicenza, dal 16 al 19 febbraio prossimi. Al pubblico verranno proposti tanti modi creativi ed originali per contestualizzare tecniche e materiali fra i più disparati, trovando così una giusta destinazione per gli spazi abitativi quotidiani. Per soddisfare la curiosità di quanti vogliano sperimentare le tecniche decorative più disparate, approfondendo le proprie conoscenze, saranno presentate le ultime novità di settore e verranno offerte alcune mostre e laboratori dai quali tutte le hobbiste sapranno trarre spunti preziosi. Quando un semplice hobby com’è lo scrapbooking diventa una passione, finisce per sfociare in una vera e propria mania. Ecco allora che il soggetto coinvolto tende a trascendere i naturali confini e porta il passatempo nei vari ambiti della sua esistenza. Accade per il decoupage, per la tricotmania così come per lo scrapbooking, che diventa tanto coinvolgente da venir utilizzato non solo per “scrappare” un oggetto, un album, una card, ma persino le stanze della propria abitazione.

I Love Scrapbooking: quando il fai da te diventa arte

Queste ed altre sollecitazioni sono espresse nella proposta che il gruppo di lavoro degli studenti iscritti all’Atelier di Decorazione B dell’Accademia di Belle Arti di Venezia espone presso l’Area Fuori Concorso della mostra I Love Scrapbooking. Un interessante allestimento nel quale vengono mostrati quali risultati si possono ottenere trasformando il fai da te in una vera e propria commistione di arte, estro e tecnica attraverso la quale ripensare e rendere più simile alla propria personalità gli spazi nei quali si vive. Ecco allora che gli ambienti verranno personalizzati grazie ad oggetti, abbellimenti e decorazioni fatti personalmente. Ad esempio: su una mensola non troverà posto un’anonima cornice bensì una cornice scrappata; un mazzo di fiori non verrà posto su un semplice contenitore, ma sistemato su un vaso fatto con le proprie mani. La casa, insomma, prende vita grazie al gusto ed alle emozioni di chi la abita. È il trionfo del self made: non si va più semplicemente da un rivenditore per farsi fare qualcosa su misura, facendo in modo che la propria personalità emerga grazie al lavoro di terzi, ma siamo noi a forgiare una stanza con tutto ciò che pensiamo e decidiamo di progettare e realizzare.

Una casa "artistica" all'interno della fiera

Proprio così si presenta la casa che vive all’interno della Fiera: l’abitazione di un appassionato scrapper che interpreta le sue emozioni e le riflette allestendo personalmente i suoi spazi. Gli studenti hanno ripensato lo spazio del padiglione realizzando un vero e proprio appartamento. Il domicilio di questo personaggio seduce al pari di un’improbabile magia, di un luogo dove non è possibile vivere materialmente ma dove, altresì, è possibile farlo solo esprimendo le proprie passioni che, nel caso del nostro protagonista, sono esclusivamente legate allo “scrappare”. Il bagno, la cucina, il salotto e la camera (questi i locali realizzati) sono identificati con quattro colori, uno per ambiente, ed ogni stanza ospita mobili ed elettrodomestici realizzati esclusivamente con del cartone, ossia con il supporto maggiormente utilizzato nello scrapbooking. Questo impatto indubbiamente spettacolare, per la perizia richiesta nella costruzione dei pezzi dell’arredamento, è reso ancor più d’effetto dagli oggetti presenti nei quattro ambienti: porta-foto, album, lampade e altri vari tipi di oggetti per la casa realizzati con una particolare attenzione alla cromia generale ed alle tecniche proprie dello scrap: dall’uso di templates a quello di rubber stamps, dal journaling all’embossing. Tutti i supporti e i materiali con i quali sono stati realizzati gli oggetti d’arredo dell’appartamento sono stati scelti dal catalogo della ditta Craft Italia by Moda Merceria di Fontane di Villorba (TV). La visita all’appartamento potrà essere effettuata, da chi intenda andarlo a vedere, in compagnia di uno dei giovani artisti che hanno lavorato per la sua realizzazione. Sarà l’occasione per ascoltare il racconto delle strane vicende di questo invisibile inquilino che ha fatto della manualità e della creatività e del fai da te il suo unico interesse. L’incontro con i giovani artisti potrà essere un importante momento per conoscere o approfondire anche le tecniche attraverso le quali sono stati costruiti gli spazi ed il loro arredamento. Durante il periodo dell’esposizione, quindi, il progetto assumerà il carattere di una performance artistica, grazie alla quale sarà possibile interagire sia con l’ambiente che con gli autori in modo sicuramente costruttivo e coinvolgente.

L'iniziativa "Arredare con il patchwork"

Un’ulteriore iniziativa che andrà ad arricchire l’offerta dell’edizione primaverile dedicata al fai da te di Abilmente sarà la mostra-laboratorio Arredare con il patchwork - proposte in ferro battuto e patchwork, promossa dalla Fiera di Vicenza in collaborazione con Bernina Italia e Quilt Italia. I visitatori vi potranno ammirare un nuovo modo di interpretare l’arte del patchwork, rinnovando il suo ruolo e la sua funzione all’interno dello spazio abitativo. Per l’occasione saranno allestite in uno spazio che simula un giardino sei diverse ambientazioni, nelle quali il ferro battuto dei letti si fonde con i tessuti dei manufatti creati dalle artiste tessili che hanno aderito all’iniziativa, generando un intreccio di grande effetto scenico.

L'origine del patchwork

Dal suo celebre passato americano, Il patchwork trova le sue origini nei primi secoli delle lontane civiltà egiziana ed indiana. "Opere tessili" utili, realizzate assemblando dei pezzi di tessuto di origine e di aspetto diversi, costituirono le prime forme di questa tecnica che solleticò fin dall'inizio immaginazione e creatività. L’America del XVIII e XIX secolo fu la culla più recente di uno sviluppo particolarmente ricco. L’epopea della conquista dell'Ovest illustra la dura avventura dei pionieri arrivati verso il XVII secolo, con le loro famiglie alla scoperta di nuovi orizzonti. Le donne riparavano vestiti e coperte con i mezzi e i materiali a loro disposizione attingendo, nel farlo, alla cultura e agli usi dei loro paesi d'origine, diffondendoli così anche nel nuovo continente. Quella fu la fucina del patchwork americano che, poco a poco, divenne una vera e propria arte. Oggi migliaia di donne di tutto il mondo si appassionano per questa tecnica e, riproducendo i capolavori del passato o adattandoli alla nostra epoca creando così delle opere originali, frutto della loro ricerca e della loro espressione personale. Si affermano stili, tendenze e personalità e le esposizioni sono frequentate dagli appassionati ma anche dagli amanti di arte contemporanea. Il patchwork di oggi è riconosciuto non solo come fai da te ma anche come arte, nel mondo intero, sia dai critici che dai collezionisti. Americane, europee e giapponesi vivono con entusiasmo questa passione e le esposizioni non mancano mai di suscitare nuovi impulsi e nuove spinte creative in continua crescita.

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