Come pulire la stufa

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- 27 settembre 2016

Come pulire la stufa a legna

Con l’arrivo dell’autunno le temperature cominciamo ad abbassarsi e torna l’esigenza di accendere la stufa. Anche se l’avete conservata con cura, è inevitabile che la troviate un po’ sporca. Così come, durante i mesi in cui viene invece utilizzata, diventa necessaria una buona manutenzione al fine di mantenerla sempre efficiente e anche limitare i consumi. Chiaramente, gli interventi mutano in base alla tipologia di stufa. Avete una stufa in legna? Ebbene, la relativa cura non richiede grande fatica. Sono sufficienti una pulizia periodica e un’ispezione dei condotti. Se la stufa è dotata di cassetto per la cenere, quest’ultimo non deve essere svuotato fino a quando non è pieno; si tenga inoltre presente che uno strato di cenere sul fondo migliora la combustione, agendo come isolante e sostenendo il calore delle braci alla base del fuoco. Nel caso in cui la stufa sia priva dell’apposito cassetto, per rimuovere la cenere bastano una paletta oppure una spazzola metallica, ma ricordate comunque di lasciarne un po’ sul fondo. Almeno una volta all'anno, ma più spesso se la stufa viene usata costantemente, occorre controllare le griglie di combustione, se sono presenti, o il piatto di fondo; si tratta di parti soggette a notevole surriscaldamento e possono corrodersi oppure deformarsi. Periodicamente sarebbe inoltre opportuno smontare il deviatore dei fumi e tutte le parti interne rimovibili e pulire con la spazzola, se possibile fino all’uscita dei fumi. Ancora, verificate di tanto in tanto la tenuta delle guarnizioni in fibra di vetro o in fibra ceramica delle porte e di tutte le parti smontabili. In foto la stufa a legna Big di Edilkamin.

Come pulire la stufa a pellet

Come pulire una stufa a pellet? La manutenzione straordinaria richiede una certa attenzione, anche se non vi è nulla di particolarmente difficile. Cominciate aprendo la camera di combustione ed eliminando tutti i residui di pellet, quindi estraete le eventuali parti mobili (ovvero il braciere e il taglia-fiamme) e pulitele con cura. A questo punto svitate le due farfalline ai lati e togliete le piastre di ghisa che compongono il bruciatore, eliminate le varie impurità, rimuovete l’anello di stoffa e continuate a pulire. Ricordate che dopo un paio di anni l’anello di stoffa dovrebbe essere sostituito. Dopo aver pulito bene l’interno della stufa, procuratevi un’aspirapolvere con il becco stretto (oppure un piccolo aspiratore multifunzione, di quelli che si usano per le automobili) e passate alla zona dei motori. La manutenzione ordinaria della stufa a pellet è invece estremamente semplice; la maggior parte dei modelli in commercio ormai è dotata di un’apposita funzione automatica, per cui sarà sufficiente spegnere la stufa e schiacciare il pulsante in questione. Se la “Funzione pulizia stufa” è assente, potete rimuovere le polveri dalla camera di combustione e dal cassetto di raccolta dei residui tramite un’aspirapolvere o un panno asciutto. Accertatevi, però, che tutti i componenti della stufa si siano raffreddati del tutto. Evitate l’utilizza di acqua, di detergenti aggressivi e spugne abrasive. In foto una stufa a pellet Mcz.

Come pulire una stufa in ghisa

Molte stufe a legna sono realizzate in ghisa. Vediamo, quindi, come pulire una stufa in ghisa. Ovviamente, il procedimento generale corrisponde a quello sopra illustrato per tutte le stufe a legna. Evitate di utilizzare detersivi in quanto questo materiale, essendo molto poroso, tende ad assorbirli e trattenerli. Ciò significa che, nel momento in cui la stufa viene riaccesa, le alte temperature potrebbero favorire il rilascio di tali sostanze nell’ambiente. Le stufe in ghisa sono resistenti alla temperatura ma non inossidabili; occasionalmente, quindi, potranno presentare macchie di ruggine. In questo caso una soluzione consiste nel riverniciarle con vernici adatte alle alte temperature o trattate con apposite paste grafitate. La pulizia ordinaria si fa utilizzando un panno morbido appena inumidito di acqua e sempre a freddo. Si consiglia inoltre di controllare periodicamente anche la tenuta del mastice refrattario utilizzato per sigillare tra loro i vari pezzi dell'assemblaggio. Il mastice, dopo qualche anno, tende a seccarsi e diventare friabile; se i pezzi della stufa non sono molto strettamente avvitati tra loro, può addirittura sbriciolarsi e aprire delle piccole falle nella tenuta d'aria della stufa. In tal caso è opportuno non agire da soli ma rivolgersi a un professionista del settore. In foto la stufa in ghisa Clara 13 di Dal Zotto.

Pulire la stufa in maiolica

Come pulire una stufa in maiolica? Col tempo i cunicoli attraverso cui passa il fumo tendono ad occludersi a causa della fuliggine, che tra l’altro risulta isolante e quindi influisce negativamente sull’efficienza dell’apparecchio stesso. Per fortuna il legno in ciocchi e le bricchette generano piccole quantità di residui di combustione, di conseguenza nel periodo di utilizzo sarà necessario rimuovere la cenere soltanto poche volte. Lo stato di cenere, inoltre, può essere lasciato nella camera di combustione finché arriva al bordo inferiore della porta di carico. Per rimuovere la cenere fredda si può usare una paletta, una spazzola metallica o un aspiracenere. Se la vostra stufa ha uno sportello in vetro, quest’ultimo si pulisce con un prodotto specifico o più semplicemente con della carta di giornale umida intinta nella cenere della stufa stessa. Le maioliche invece possono essere pulite con prodotti non acidi o con un panno umido. Non dimenticate la manutenzione programmata, che consiste nella pulizia dei condotti attraversati dal fumo: di norma va eseguita ogni 5 anni e deve essere affidata a personale specializzato. In foto una stufa in maiolica di Cerampiù.

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