I consigli per arredare le cucine piccole con penisola

- 13 maggio 2016

Perché scegliere la penisola anche se la cucina è piccola

La cucina con penisola è molto amata da chi decide di ristrutturare la propria casa, perché moderna, pratica e funzionale.
Ma è possibile inserirla in una cucina piccola? Certo che sì, occorre solo partire da un buon progetto d’arredo capace di sfruttare al meglio ogni centimetro disponibile e di interpretare tutte le esigenze dell’utilizzatore finale.
Quali sono dunque i vantaggi di questa configurazione d’arredo in uno spazio piccolo e confinato? Vediamo perché sceglierla:

  • la penisola è un’area multitasking che può essere impiegata per gli scopi più disparati: mangiare, studiare, lavorare, conversare, preparare pietanze e cucinare; tutto dipende dal modo con cui viene attrezzata. La soluzione più ricercata è quella che la vede accessoriata con sgabelli per diventare un bancone snack che può sostituire egregiamente il tavolo da cucina convenzionale;
  • divide senza separare l’angolo cottura dalla zona living. Se la cucina è davvero piccola, confinarla tra quattro mura rischierebbe di soffocarla e di renderla buia. Meglio dunque eliminare qualche tramezzo di troppo (attraverso piccole demolizioni murarie), in modo da aprirla verso il soggiorno. La penisola diventerà così il punto nodale di collegamento tra le due aree funzionali della casa e la zona operativa acquisterà anche maggiore luce;
  • rappresenta un elemento contenitivo in più grazie alla base attrezzabile con ante, cassettoni e vani a giorno. In un angolo cottura il problema più grande è infatti la mancanza di spazio per la dispensa, per riporre stoviglie e biancheria da cucina. Ecco che la base della penisola aumenta il volume contenitivo del tinello;
  • rappresenta un’estensione funzionale del piano di lavoro, offrendo superficie utile per preparare e cucinare;
  • è un elemento di convivialità che apre il tinello alla conversazione e all’informalità. Si potrà cucinare e contestualmente parlare con i propri commensali, trasformando la zona giorno in uno spazio informale e socievole.

Che tipo di penisola se lo spazio è poco

La cucina con penisola si presta a svariate configurazioni e ad essere attrezzata con diversi elementi, ma se lo spazio è poco occorre studiare con perizia che tipo di penisola scegliere, con quali funzioni e dotazioni.
Qui di seguito i nostri consigli d’arredo per non sbagliare progetto:

  • conformazione a L in cui la penisola rappresenta l’appendice della zona lineare. Questo disegno è adatto ad una cucina lunga e stretta. Uno dei due lati lunghi della stanza va lasciato completamente libero da arredi, l’altro va totalmente attrezzato con una soluzione componibile terminante sul lato corto con il piano di lavoro della penisola;
  • configurazione e a C, consigliata per ambienti di pianta quadrata e dalla geometria regolare. In questo caso due lati contigui sono arredati con moduli componibili, il terzo rappresenta l’estensione naturale del piano di lavoro, disegnando idealmente una C;
  • bancone snack: evitare di organizzare la penisola con fuochi e lavello ma prediligere la creazione di un piano snack di piccole dimensioni, capace di ospitare due o al massimo tre commensali alla volta. Il bancone sarà così un elemento polifunzionale, adatto agli usi più disparati e anticonvenzionali. Fuochi e lavello invece necessitano di spazio maggiore e di maggiori predisposizioni e rischiano in questo caso di risultare poco funzionali;
  • penisola con base contenitiva. Oltre al top utile per le funzioni più operative, la parte inferiore di sostegno potrebbe essere organizzata come spazio di contenimento, rivolto verso la cucina. Si possono scegliere ripiani, mensole e volumi a giorno, oppure soluzioni chiuse con ante, cassetti per posate o cassettoni per pentole;
  • penisola estraibile: una valida alternativa davvero salvaspazio, nascosta all’interno della base lineare e apribile solo all’occorrenza (grazie a brevettati meccanismi di scorrimento o rotazione). Rappresenta una soluzione d’arredo intelligente e trasformabile, utile quando lo spazio è davvero poco;
  • il consiglio in più: non dimentichiamo neanche di attrezzare la parte superiore dell’isola. Per sfruttare al massimo lo spazio è possibile appendere a soffitto mensole o ripiani, che possono essere anche dotati di illuminazione integrata per rendere ancora più funzionale questo spazio aggiuntivo del tinello.

Quali sono le dimensioni minime

Le dimensioni sono importanti quando progettiamo una cucina piccola con penisola, in quanto è necessario evitare ingombri eccessivi e rendere così l’ambiente poco funzionale.
Vediamo le misure minime da rispettare e quelle consigliate per realizzare una soluzione d’arredo il più possibile funzionale:

  • dimensioni del bancone snack: 90 cm di profondità se questo è caratterizzato da base contenitiva (60 cm) e piano libero a cui accostare gli sgabelli (30 cm). Se si tratta solo di piano di lavoro la profondità si riduce a 60 cm;
  • altezza del top: pari a quella della cucina, per dare continuità alla composizione. Dato che stiamo all’interno di uno spazio contenuto è meglio evitare cambi di livelli;
  • larghezza: dipende dallo spazio a disposizione. Il consiglio è quello di mantenere una misura minima di 120 cm, che consente di accostare due sedute al bancone;
  • distanza dagli altri arredi e dal muro: per consentire il passaggio di due persone o il loro lavoro tra i fornelli in contemporanea la misura minima è 120 cm (la stessa permette l’apertura simultanea di due ante da 60 cm). In casi limite questa può essere ridotta a 90/80 cm. Ricordiamo che il passaggio minimo è pari a 60 cm;
  • ingombro delle sedute: una persona posta sullo sgabello occupa uno spazio pari a 50 cm, se dietro abbiamo il muro occorre lasciare altri 25 cm per consentire lo spostamento agevole della sedia, per un totale di 75 cm. Se invece dietro il bancone abbiamo un’area di passaggio la distanza ideale da considerare è 150 cm (50 per la seduta, 100 per il passaggio), riducibile ad un minimo di 110/120 cm.

3 fantastici progetti a confronto

Ci sono mille modi diversi per arredare una cucina piccola con penisola. Abbiamo perciò cercato tre fantastici progetti da cui trarre particolari spunti d’arredo. Sfoglia la gallery e leggi le descrizioni!

  • Open space in full color: il giallo è la nuance dominante in questo spazio multifunzione che vede convivere (ma in modo molto “pacifico”): ingresso con scarpiera, antibagno a vista e cucina con penisola. Per uniformare e armonizzare il mix di attività si è deciso di: declinare in una vitaminica tonalità di giallo sia la cucina, che il mobile lavabo, che il frigorifero freestanding; realizzare un unico rivestimento a parete ritmico ma dai toni grigio soft che abbraccia cucina e antibagno; illuminare in modo corretto i punti che necessitano di maggiore visibilità (svuotatasche, specchiera e bancone snack);
  • base bianca riscaldata da legno e rame. Il punto di partenza è stato realizzare una composizione semplice e modulare in total white a cui aggiungere un top in legno di pino che funge da piano di lavoro (lo stesso materiale è usato anche per la mensola a muro), e una calda finitura rame per sospensioni e maniglie. L’ambiente assume un aspetto familiare e accogliente. Ma anche in un contesto così informale i dettagli contano: ceramiche decorative a parete per far rivivere un muro completamente spoglio, elettrodomestici a vista e rivestimenti geometrici;
  • una soluzione all’americana in cui la ricchezza della pavimentazione è bilanciata da una composizione minimale e austera nei toni profondi del grigio. La cucina parzialmente aperta sul soggiorno si estende verso la zona pranzo con il prolungamento del top, che diventa un bancone snack. Il legno, usato per le mostrine delle aperture, è l’elemento di congiunzione tra lo stile decisamente moderno della cucina e quello assolutamente classico delle finiture dell’abitazione.