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- 30 marzo 2016

Un materiale antico: la ceramica

La ceramica è un materiale utilizzato fin dall’antichità costituito da una pasta tenera ricavata da terre e argille cotte, dura e resistente ma allo stesso tempo piuttosto scalfibile.   Esistono quattro tipi di ceramiche: • terracotta o coccio,  • le terraglie,  • il gres semplice,  • la porcellana, che può essere più tenera, o più dura secondo la materia prima utilizzata.   Parlando di rivestimenti, sia murari sia per i pavimenti la ceramica è impiegata per la realizzazione di piastrelle in monocottura, che sono realizzate tramite un impasto di base rosso, sul quale si esegue un rivestimento superficiale o decoro -generalmente a vernici oppure vetrina-, che poi sono cotti nello stesso tempo, in un’unica fase cottura, da cui il nome. La ceramica una volta cotta quindi, sarà molto dura, ma piuttosto fragile e incline a rottura. Per scoprire le differenze tra ceramica e gres porcellanato, andiamo a conoscere anche l’altro materiale.  

L’innovazione della resistenza: il gres porcellanato

Il gres porcellanato è un materiale costituito da argille ceramiche macinate finemente, che poi sono pressate tramite un procedimento detto di “ sinterizzazione” .  Le caratteristiche tipiche di resistenza, impermeabilità e longevità del materiale, compatto e molto fine, sono appunto date dal processo di cottura, che avviene specificatamente per la ceramizzazione dell’impasto.   Il colore dell’impasto originario è beige chiaro, ma con l’aggiunta di pigmenti è possibile variale la tonalità e la cromia dell’elemento finale, che sarà colorato in massa e quindi uguale per tutto lo spessore della piastrella. Infine, le piastrelle in gres porcellanato possono poi anche essere smaltate e verniciate in superficie. Ne risulta un materiale molto duro e resistente, applicabile a luoghi di grande traffico, ma anche molto impiegato nelle case e nelle zone residenziali.    La differenza fra ceramica e gres porcellanato è data principalmente dalla cottura e dalla pressatura, che li differenziano in caratteristiche di resistenza.

Differenze tra ceramica e gres porcellanato: materiali a confronto

Sono davvero moltissime le differenze tra ceramica e gres porcellanato, evidenti soprattutto nel momento in cui una piastrella si rompe: infatti, il gres porcellanato presenta una colorazione omogenea per tutto l’impasto, colorato in massa, mentre la ceramica mantiene il suo colore originario di terracotta per il cuore, mentre la superficie è costituita da un paio di millimetri di smaltatura differente.   Inoltre, come caratteristiche di resistenza, la ceramica è più delicata del gres porcellanato, poiché è più facile a rotture e scheggiature: in opposizione, possiamo dire che nel caso si debba forare con trapano una piastrella in ceramica e una in gres porcellanato, la prima sarà più semplice da bucare, mentre per la seconda, senza una punta di diamante, non otterremo risultato se non la rottura della piastrella in due parti.   Inoltre, con il passare del tempo, il gres porcellanato sta sostituendo per lo più le piastrelle in ceramica soprattutto per la posa a terra, per le sue caratteristiche di maggior resistenza agli urti e all’usura, mentre per i rivestimenti, la monocottura è ancora largamente impiegata.   Altra opportunità offerta dal gres porcellanato è la possibilità di rettifica delle piastrelle che permette la posa senza fughe, per la realizzazione di superfici continue, adatte a spazi moderni e contemporanei. Inoltre, il gres porcellanato può essere impiegato all’esterno limitando le rotture rispetto a una classica monocottura.

Tipi di gres porcellanato

Per quanto riguarda i rivestimenti in gres, è bene dire che esistono numerose tipologie differenti di questo tipo di rivestimento, realizzate per essere utilizzate in molteplici ambiti differenti, sia negli spazi interni che in quelli esterni. Per chi ha la necessità di rinnovare l'aspetto della pavimentazione, ma non vorrebbe dover affrontare dei lunghi e costosi lavori di ristrutturazione, in commercio, esistono anche piastrelle di gres porcellanato sottile, che in uno spessore di soli 3 mm riescono a coniugare bellezza e resistenza con un'ottima durabilità. In questo modo, le nuove piastrelle possono essere posate sul vecchio rivestimento, senza bisogno di togliere quello preesistente. Questo materiale, poi, consente un'estrema personalizzazione della finitura superficiale e, spesso, viene impiegato per realizzare delle mattonelle molto resistenti che imitano l'effetto parquet. Grazie alla possibilità di lavorazione, il gres è così declinabile in innumerevoli tipologie di rivestimento, in grado di accontentare anche le esigenze più difficili.

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