Eco-incentivi 2010, premiata la casa efficiente

- 06 aprile 2010

Eco-incentivi per la una casa più green

Parte la prossima settimana (il 15 aprile) l’operazione bonus prevista dal decreto legge sugli incentivi 2010 varato dal Consiglio dei Ministri. Sono stati stanziati 300 milioni di euro e gran parte dei fondi premieranno l’efficienza energetica delle nostre case. Gli eco-incentivi, infatti, sono a disposizione per l’acquisto di elettrodomestici di Classe A (50 milioni), mobili da cucina (58 milioni) e abitazioni il cui risparmio energetico è certificato (85 milioni).

Incentivi per Elettrodomestici

Gli eco-incentivi a disposizione di chi vuole sostituire gli elettrodomestici: uno sconto del 20%, fino ad un massimo di 500 euro, per l'installazione di cappe elettriche; uno sconto del 20%, fino ad un massimo di 80 euro, invece, per i forni elettrici e i piani cottura e un massimo di 130 euro di sconto, infine, per una nuova lavastoviglie. 

Incentivi per Mobili da cucina ed Eco Case

Se si decide di sostituire i mobili della cucina, lo sconto degli eco-incentivi ammonta al 10% del costo e nel limite massimo di singolo contributo pari a 1.000 euro, per la sostituzione della cucina in uso con una componibile e con elettrodomestici da incasso ad alta efficienza energetica (di Classe A).   Varia a seconda dell’efficienza energetica dell’edificio l'ammontare degli incentivi destinati all’acquisto di eco-case. I valori di riferimento sono quelli stabiliti dal decreto legislativo 192/2005.  Il contributo è pari a 83 euro, con un massimo di 5mila euro, per metro quadrato di superficie utile, per immobili che garantiscono un risparmio energetico del 30%. Lo sconto è di 116 euro, con un massimo di 7mila euro, al metro quadrato, se il risparmio garantito è del 50%. Nella valutazione dell’efficienza energetica della casa è fondamentale la cartificazione energetica, obbligatoria per gli immobili di nuova costruzione e per le ristrutturazioni complessive.   Si allarga e si semplifica anche la possibilità di svolgere alcune attività edilizie. Non è più necessario, infatti, presentare la DIA (denuncia di inizio attività) al comune per gli interventi di manutenzione ordinaria e per alcuni interventi di manutenzione straordinaria, se non riguardano le parti strutturali dell'edificio o non prevedono l’aumento del numero delle unità immobiliari o non implichino un incremento rispetto ai parametri urbanistici già esistenti. La semplificazione burocratica riguarda l'installazione di pannelli solari, fotovoltaici e termici, le opere di pavimentazione  o finitura di spazi esterni, le aree ludiche e l’arredo delle aree pertinenziali degli edifici.

Sfoglia i cataloghi: