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- 27 dicembre 2015

Ecco come scegliere le persiane ideali per la tua casa, scopriamo insieme le opzioni disponibili, con i loro pregi e difetti!

I materiali più utilizzati

Come le porte blindate, anche le finestre blindate rientrano nella categoria dei sistemi di protezione passiva e sono finalizzate alle difesa perimetrale dell’immobile. Impediscono, cioè, ai malintenzionati di penetrare all’interno. Sono composte da un telaio fisso rinforzato, da vetri antisfondamento e da un rivestimento esterno. I materiali più utilizzati per la realizzazione del telaio sono l’acciaio e il Pvc. Il primo è leggero ma molto resistente, nonché caratterizzato da un’estetica moderna ed elegante. Capita, però, che non si addica allo stile della dimora; in questo caso è possibile optare per un rivestimento in legno oppure in alluminio. Le finestre antiscasso in Pvc rappresentano una soluzione più recente ma stanno conquistando crescenti consensi e appaiono sempre più richieste. La qualità è elevata, il grado di robustezza anche, i prezzi sono più contenuti. Esternamente hanno l’aspetto di una normale finestra, appunto, in Pvc. Il “segreto” va ricercato nei profili, che ospitano rinforzi in acciaio. Per quanto riguarda i vetri, sono stratificati e non temperati. Può trattarsi, più precisamente, di un vetro antiferita e anticaduta (norma UNI EN 12600), un vetro antieffrazione (norma UNI 356) oppure antiproiettile (norma UNI EN 1063).

Le classi di sicurezza

Ecco un altro importante elemento in comune con le porte blindate: le classi di sicurezza. Le finestre blindate vengono sottoposte a diversi test di resistenza che consistono principalmente in forzature statiche, dinamiche e manuali. In altre parole, si simulano tentativi di effrazione di vario tipo per verificare l’efficacia e la risposta del serramento stesso. E poi si ottiene il responso relativo appunto ai livelli di protezione. La differenza è data in primis dalla ferramenta e quindi dal tipo di chiusura (molto efficace è il nottolino a fungo) nonché dallo spessore dell’anta e del telaio. Nel rispetto della normativa europea UNI EN 1627, si va dalla prima alla sesta classe.

  • Classe 1: le relative finestre resistono semplicemente alla forza fisica (pugni, calci e via dicendo).
  • Classe 2: qui si collocano invece i serramenti che non possono essere forzati per mezzo di attrezzi semplici quali cacciaviti e tenaglie.
  • Classe 3: in questo caso è assicurata la resistenza a strumenti più potenti come il piede di porco e strumenti meccanici di perforazione.
  • Classe 4: i serramenti appartenenti a questa classe non temono seghe elettriche, martelli, trapani a batteria e strumenti simili.
  • Classe 5 e 6: non serve utilizzare trapani elettrici, seghe elettriche, seghe a sciabola e via dicendo: la finestra resiste.
Gli infissi più adatti ai contesti residenziali sono quelli riconducibili alle classi 3 e 4.

Costi e detrazioni fiscali

Il prezzo delle finestre blindate varia in base a diversi fattori, innanzi tutto la classe di resistenza e i materiali utilizzati. Per fare una media e dare un’idea, comunque, per un serramento in classe 3 si spendono all’incirca 900-1.000 euro al mq. Il prezzo è elevato, certo, però bisogna considerare il riscontro in termini non solo di sicurezza ma anche di isolamento termico e acustico. Ciò significa due cose molto importanti: tanto per cominciare, chi acquista un infisso del genere ha anche la possibilità di fare un uso più parco dei sistemi di riscaldamento e dei climatizzatori e quindi risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica. In secondo luogo si ha la facoltà di usufruire del Bonus ristrutturazioni, ovvero una detrazione fiscale pari al 50 per cento della spesa sostenuta per l’acquisto e il montaggio della finestra. Il rimborso avviene tramite dieci rate annuali di pari importo. Bisogna, però, pagare tramite bonifico, carta di credito o carta di debito. Chi invece utilizzato il denaro contante perde questa occasione.