#87
da virtual
Rilancio le varie discussioni, ma cerco par condicio.
Ill "povero" silvio è entrato in politica a mio parere per evitare una situazione compromessa, mani pulite aveva spazzato via un modo di vivere e fare affari all'italiana. Non poteva esimersi, non l'ha fatto sicuramente per me, seduto qui davanti ad uno schermo a scrivere, l'ha fatto per lui. Il potere gli garantisce la copertura politica per il suo impero (e non solo), il che è assolutamente fondamentale. Seppoi mani pulite sia stata manipolata, questo non è un giudizio facile, per me lo è stata, ci mancherebbe altro, nessun magistrato a mio parere ha la forza di dare un colpo così forte alla classe politica di un paese se non ha copertura. Perchè? Perchè è un dipendente pubblico. Se un dipendente sta effettuando un'azione nociva nei confronti dei vertici di un'azienda, subisce un passaggio di competenze. Il "povero silvio" ha subito processi, ma si sarebbe salvato per la sua attuale posizione, questa è la mia convinzione.
per quanto riguarda il mortadellone, per capirne la pasta d'uomo, basta leggere un piccolo brano tratto da un sito qualsiasi (cercato con google in 10 secondi):
"Prodi per sette anni diresse l’IRI, sfruttandolo anche per far assegnare commesse da parte di aziende del gruppo a favore di Nomisma, la sua società bolognese di consulenza. Prodi uscì indenne dai processi perché le aziende erano società per azioni di diritto privato e quindi i dirigenti non erano qualificati come pubblici ufficiali. Mani Pulite cambierà anche questo, per cui le società controllate da enti pubblici sarebbero state considerate tutte operanti nell'interesse pubblico, con le relative conseguenze per gli amministratori.
Al termine dei sette anni, Prodi lasciò la Presidenza dell’ente, dopo aver «lottizzato come un democristiano». 170 nomine, delle quali, ben 93 (il 54,7 per cento) assegnate a esponenti democristiani «di sinistra».
Giocando sulle parole e sull’interpretazione dello statuto dell’Ente, Prodi vantò utili inverosimili (12 miliardi e 400 milioni nel 1985). La Corte dei Conti, magistratura di sorveglianza, chiarì le menzogne: «Il complessivo risultato di gestione dell’Istituto per il 1985, cui concorrono... sia il saldo del conto profitti e perdite sia gli utili e le perdite di natura patrimoniale, corrisponde a una perdita di 980,2 miliardi, che si raffronta a quella di 2.737 miliardi consuntivata nel 1984». La Corte, inoltre, segnalava che le perdite nette nel 1985 erano assommate a 1.203 miliardi contro i 2.347 miliardi del 1984. Nei sette anni di gestione Prodi, il netto patrimoniale dell’IRI si dimezzò, passando da 3.959 a 2.102 miliardi: la spiegazione è semplice, si era mangiato il capitale.
La conferma di tutto questo si trova nell’indebitamento dell’Istituto, salito dal 1982 al 1989 da 7.349 a 20.873 miliardi (+184 per cento), e quello del gruppo IRI da 34.948 a 45.672 (+30 per cento).
Lo stesso D’Alema, intervistato da Biagi in televisione, affermò che Prodi, da lui scelto per guidare la coalizione contro Berlusconi, era un «uomo competente» perché quando lasciò l’IRI nel 1989 il bilancio dava un «più 981 miliardi». Fu facile confutare queste affermazioni, facendogli notare che la cifra reale, tenendo contro delle perdite siderurgiche transitate soltanto nel conto patrimoniale, era di «meno» 2.416 miliardi. Il buco reale non fu mai contestato dai diretti interessati.
La vera abilità di Prodi stava nel riuscire a prendere soldi dallo Stato a costo zero. La conferma ci viene da un articolo di Paolo Cirino Pomicino (sul «Giornale» a firma «Geronimo»), nel quale rileva che dei 28.500 miliardi erogati dallo Stato a titolo di fondo di dotazione dalla data di nascita dell’IRI, Prodi ne ottenne ben 17.500!"
Traduco brevemente ciò che mi risuta da esperienza personale: ha sfasciato un gruppo e molti sono rimasti senza lavoro.
Quindi vagliate i programmi, cercate candidati che sapete che sono persone serie, anche se dello schieramento oposto ale vostre idee politiche. cercate di votare persone serie, purtroppo i "buffoni" ci saranno e probabilmente seduti sulla poltrona principale. bon soirèe.
virtual
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non vi siete mai chiesti se io abbia un desiderio…
vorrei vivere una notte, anche una sola...