Vi racconto una cosa.....
Inviato: 26/05/06 9:37
Vi racconto un po' di me. Ho perso mio marito poco più di un anno fa (COSTA è la contrazione del suo cognome) La nostra è stata un'unione un po' tormentata ma bella, intensa e felice. La sua assenza, anche se cerco di reagire, si fa sentire. Sono una persona positiva, che non si piange addosso ma certi momenti mi manca in maniera struggente. Ieri sera era uno di quei momenti. Mentre tornavo dal lavoro in macchina mi sentivo sola, e sperduta.
Appena girata la chiave della porta ho visto per terra un mare di vetri e girando la testa ho visto che un quadro era caduto. Subito l'occhio mi è andato verso il chiodo che era lì al suo posto. Ho provato a toccarlo e non si muoveva. Ero sconcertata e ho cominciato subito a raccogliere i vetri e mentre lo facevo con lo sguardo cercavo altri "segni strani". Non ho visto niente altro di anomalo, tutto era in "perfetto ordine" (si fa per dire), quanto meno come avevo lasciato la mattina. Ho cominciato a chiedermi come poteva essere successo e ad un certo punto mi è venuto in mente che si potesse essere staccato il gancetto dietro al quadro e sono andata subito a controllare e invece pure quello era lì al suo posto in perfetto ordine. La prima reazione (non mi prendete per matta) è stata di sorridere e poi mi sono rivolta a lui e gli ho detto: a Sandrì, ho capito che te volevi fa sentì ma non era meglio se mi facevi vincere a superenalotto? So che anche lui avrebbe riso di questa battuta, perchè lui era così, una persona eccezionale che riusciva a ironizzare anche sulla sua terribile malattia.
Non so perchè vi sto raccontando questa cosa. Forse ho bisogno di farlo sapere anche ad altri quanto era speciale. Gli amici vecchi lo sanno già, adesso l'ho raccontato anche agli amici nuovi.
Ciao a tutti
Appena girata la chiave della porta ho visto per terra un mare di vetri e girando la testa ho visto che un quadro era caduto. Subito l'occhio mi è andato verso il chiodo che era lì al suo posto. Ho provato a toccarlo e non si muoveva. Ero sconcertata e ho cominciato subito a raccogliere i vetri e mentre lo facevo con lo sguardo cercavo altri "segni strani". Non ho visto niente altro di anomalo, tutto era in "perfetto ordine" (si fa per dire), quanto meno come avevo lasciato la mattina. Ho cominciato a chiedermi come poteva essere successo e ad un certo punto mi è venuto in mente che si potesse essere staccato il gancetto dietro al quadro e sono andata subito a controllare e invece pure quello era lì al suo posto in perfetto ordine. La prima reazione (non mi prendete per matta) è stata di sorridere e poi mi sono rivolta a lui e gli ho detto: a Sandrì, ho capito che te volevi fa sentì ma non era meglio se mi facevi vincere a superenalotto? So che anche lui avrebbe riso di questa battuta, perchè lui era così, una persona eccezionale che riusciva a ironizzare anche sulla sua terribile malattia.
Non so perchè vi sto raccontando questa cosa. Forse ho bisogno di farlo sapere anche ad altri quanto era speciale. Gli amici vecchi lo sanno già, adesso l'ho raccontato anche agli amici nuovi.
Ciao a tutti