Si dice che una persona ha una fobia quando:
ha una paura intensa, eccessiva e persistente di una certo tipo di situazioni, attività, animali o oggetti (l’oggetto della fobia);
fa tutto il possibile per evitare l’oggetto della fobia;
in previsione di un incontro con l’oggetto della fobia o in sua presenza, prova ansia intensa, che può arrivare fino a un attacco di panico.
Il livello di ansia o paura di solito varia sia in funzione del grado di vicinanza nello spazio e nel tempo dell’oggetto della fobia, sia in funzione della possibilità di controllarlo o di fuggirne;
la paura e l’evitamento dell’oggetto fobico sono fonte di sofferenze o costituiscono un ostacolo per le normali abitudini della persona e della sua vita scolastica, lavorativa o di relazione.
Si parla di fobia specifica quando la fobia di una persona riguarda qualcosa di chiaro e ben definito. Spesso si tratta di animali, elementi ambientali o naturali (per esempio, l’acqua o luoghi alti), sangue/iniezioni/ferite, situazioni specifiche (per esempio, salire su ascensori, attraversare gallerie, volare o guidare).
Nella fobia sociale o ansia sociale la persona teme certe situazioni in cui deve interagire con altre persone non familiari o fare qualcosa di fronte a loro; in queste situazioni ha paura di fare una cattiva impressione (per esempio, di apparire stupidi, incapaci, deboli, "pazzi") dicendo o facendo qualcosa di imbarazzante o umiliante oppure lasciando in qualche modo trasparire la propria ansia. Le situazioni temute dalle persone che soffrono di fobia sociale possono essere suddivise in quattro categorie: discorsi e interazioni formali (per esempio, tenere un discorso in pubblico o una relazione di fronte a un gruppo di studio o di lavoro), discorsi e interazioni informali (per esempio, partecipare a una festa o rivolgere la parola a un estraneo), interazioni assertive (per esempio, parlare con persone autorevoli, esprimere disaccordo o chiedere lo scontrino a un negoziante che non l’ha consegnato) e essere osservati mentre si fa qualcosa (per esempio, mangiare o scrivere).
L’agorafobia è la coesistenza nella stessa persona di un insieme di fobie relative a situazioni o luoghi da cui, nel caso in cui si dovessero presentare sintomi di un attacco di panico o altri sintomi imbarazzanti o inabilitanti, potrebbe essere difficile o imbarazzante allontanarsi o trovare aiuto. Molto spesso le situazioni e i luoghi temuti sono l’essere fuori casa da soli, l’essere in mezzo alla folla o in una coda di persone, l’essere su un ponte o il viaggiare in autobus, in treno o in automobile. Spesso l’agorafobia si associa al disturbo di panico.
.. premesso quanto sopra (fobia non significa paura):
1) non sono ancora in grado di convivere con un ragno peloso e magari nero, una volta ho rischiato un incidente in macchina perchè me ne sono trovato uno sul volante e per giunta non credo avesse la patente!
2) non potrei mai fare lo speleologo per inserirmi in anfratti stretti, bui, acquosi di qualche sperduta caverna
3) non prendo mai metro/bus/ascensori affollati
Amo lo luce, gli spazi, l'aria.. ho bisogno di respirare, sempre
Potrei uccidere il mio intelocutore qualora per ottenere la mia attenzione, cominciasse a picchiettarmi le spalle mentre parla!