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#46
Io ho frequentato lo scientifico, e lo consiglio a tutti! certo c'è da studiare parecchio, ma ti da una preparazione unica....
"La vita è un brivido che scorre via, un equilibrio sopra la follia"

#47
onestamente... spezzo una lancia per gli istituti tecnici che non hanno nulla a che vedere con quelli professionali (i vecchi 3+2 o scuole di formazione professionale... IAL, ENAIP; CNOS....)... non solo perchè ho fatto ragioneria (e poi tranquillamente Economia..) o mia sorella che ha fatto il tecnico industriale e si è laureata in ingegneria con la media del 28....

molte volte si tende a discriminare l'istituto tecnico, che invece da seriamente una preparazione ben più solida e concreta (benchè lontana anche'essa dal reale mondo del lavoro...) dei licei... che inevitabilmente ti portano ad una quasi obbligata scelta universitaria (ad eccezione di artistico e linguistico, che eprò non sono neppure stati presi in considerazione...)... cosa sai fra 5/6 anni che vorrà fare? io ero la classica studentessa modello, medie altissime, destinata ovviamente all'università, che ho intrapreso con ottimi voti, borse di studio ecce cc poi siccome la vita non regala mai nulla una serie di circostanze mi hanno portato a dover fare una scelta, e ho scelto di lasicare gli studi (e non potete immaginare quante lacrime...) eppure grazie ad un diploma concreto ho sempre lavorato... mia sorella era quella che arrancava il 6, già quando decise per l?ITIS ai miei si drizzarono i capelli... e riuscì a finirlo discretamente, figuratevi quando decise per ingegneria! invece lì infilò il treno giusto e in un lampo l'ha finita tra la commozione e lo stupore di noi tutti!

tornando alle scuole... io avevo 19 materie spalmate su 36 ore settimanali, non avrò avuto il latino e il greco (che onestamente a parte tanta cultura interiore hanno ben poca utilità - a parte l'interpretazione di termini giuridici o edici), ma avevo il bilingue sui 5 anni (inglese e tedesco), diritto e scienze politiche e delle finanze, geografia generale ed economica, le materie comuni atutti gli indirizzi (6 ore di italiano, 2 storia, 1 per promessi sposi/divina commedia, 6 matematica, 2 fisica, 2 geometria, 2 ginnastica...) e vaire altre materie che si alternavano negli anni...
io mi sono diplomata a cavallo della riforma EGEA (o IGEA?), ma l'ho scampata... adesso hanno eliminato stenografia, che io ho ancora studiato, ma che onestametne a parte prendere appunti all'università non mi serviva ad altro, e dattilogafia, che invece avrebbero dovuto tenere, perchè non ci sarà più la macchina da scrivere, ma la tastiera di un pc non è diversa e saper scrivere sotto dettatura non è facile, ma forse anche questo è cosa obsoleta...

però veramente non credo sia gisto che sia tu a scegliere per lui, lui non sarà in grado di scegliere veramente che cosa fare da grande, ma a volte io me lo chiedo ancora che cosa vorrò fare da grande.................. :wink:
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#48
Mia figlia frequenta la 2° liceo classico (cioè 4° anno).
La scelta è stata sua (io l'avrei forse indirizzata verso il linguistico o lo psicopedagogico) e tutto sommato, nonostante l'impegno sia veramente pesante, finora non se ne è pentita.
Da un punto di vista pratico, tieni presente che le ore di studio a casa sono veramente tante. Mia figlia ha dovuto abbandonare il pianoforte, che studiava da quando aveva sei anni e sta facendo salti mortali per conciliare gli impegni scolastici con l'equitazione (ha un cavallo suo con cui fa attività agonistica, ma ha dovuto rallentare molto sia gli allenamenti che le gare). In pratica, a parte qualche uscita il sabato sera, le rimane solo pochissimo tempo libero che dedica al cavallo e noto che ogni anno la situazione peggiora. Nei primi anni c'è il grosso impegno delle versioni di latino e greco; ogni giorno ne avevano una per materia e quindi già tre ore se ne andavano per lo svolgimento; dal terzo anno in poi aumentano le materie di studio, che non possono essere gestite in modo superficiale.
E' una scuola secondo me molto completa, che prepara a qualsiasi cosa di voglia fare poi, ma la voglia di studiare e impegnarsi deve essere tanta.

Penny

#49
Vorrei chiarire un paio di punti:
no assolutamente al liceo artistico, non ha la minima predisposizione ne per il disegno ne per qualsiasi arte figurativa; il linguistico, forse sbaglio, ma lo vedo più per una ragazza.

Scegliere un istituto tecnico? No, principalmente per i motivi che ho già espresso ma anche perchè non saprei quale indirizzo consigliare ad un ragazzo che non ha, nel modo più assoluto, una mente tecnologica.

Il mio dubbio è: scientifico o classico? Tutto verterebbe a favore del classico, ma la mia paura è che sia una scuola veramente impegnativa sopratutto per quanto riguarda il greco e il latino, materie ostiche e per lui sconosciute.
Non credo invece, come dice qualcuno, che il classico sia una scuola "fuori dal tempo ", penso invece che tra qualche anno chi avrà tale preparazione e non continuerà con gli studi, riuscirà a spiccare tra la marea di informatici, tecnologici ,ragionieri ecc. inserendosi perfettamente nel mondo del lavoro.

Grazie ciao Bizet

#50
linguistico per ragazza? ma non vive anche lui nel mondo globalizzato? :?

a volte mi sa che in italia c'è ben poca consapevolezza di quanto sia importante conoscere lingue e culture altrui... :roll:


leggendovi, però, devo dire che mi sembra incredibile quanto studino i ragazzi qui da voi :shock:

da noi, il concetto era: se con 8 ore di lavoro si può vivere senza portarsi lavoro a casa, allora con 8 ore di scuola si può imparare senza portare compiti a casa.

Nel nostro caso, ciò comportava tipicamente 4-6 ore di scuola al giorno (a seconda del giorno) + 1-2 ore di doposcuola (sport, lingue, strumenti musicali, teatro...) + 1-2 ore di compiti (non di più e non sempre) + tempo per dormire, mangiare, stare con gli amici, guardare la TV, imparare a leggere il giornale, partecipare alla cultura del proprio tempo (cinema, teatro, concerti)...

poi, nell'altra scuola (ho cambiato per spostamente continente), ero a scuola dalle 9 alle 4, e poi alcune ore di compiti + qualche attività doposcuola.
se con questi orari la scuola non riesce a formare, allora il problema ce l'ha la scuola, non il ragazzo, che dovrebbe anche avere tempo per godersi la sua adolescenza; il tempo libero, socializzare, la possibilità di non pensare e il tempo puramente ludico, quando giocare è solo per giocare sono anche loro elementi fondamentali della formazione di un ragazzo.

mi dispiace per la figlia di penny, a chi la scuola ha invaso il tempo dedicato alle sue passioni. :( non dovrebbe essere così.


ah! steve! quando dicevo cose appese al muro, non mi riferivo per forza al "muro" in senso stretto... anche bachecche :D (che noi non avevamo! :( ). mi interessava il contenuto e la qualità di ciò che era appeso, non per forza dove li mettevano ;)

#51
Ti dico solo la mia esperienza:

- liceo scientifico cavata alla bene in meglio le materie scientifiche non mi piacevano un granché ma nel mio paese c'era solo lo scientifico;

- Università: lettere laureata con il massimo dei voti in 4 anni

- Master: facoltà di ingegneria... ora sono una psedo informatica e lavoro nel settore

Secondo me il liceo, qualunque sia, ti da un'ottima base di partenza per poi "crescendo" trovare la tua strada. Ti abitua a stare ore a studiare, e a non farti pesare lo studio universitario successivo. Se pensi che poi non andrà all'università allora è meglio cambiar scuola :roll: :roll: :roll:

#52
anabellita ha scritto:a volte mi sa che in italia c'è ben poca consapevolezza di quanto sia importante conoscere lingue e culture altrui... :roll:
quoto e straquoto!!
è grazie a questo che il mio inglese fa cagare!! :?
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)

#53
anabellita ha scritto:linguistico per ragazza? ma non vive anche lui nel mondo globalizzato? :?

a volte mi sa che in italia c'è ben poca consapevolezza di quanto sia importante conoscere lingue e culture altrui... :roll:


leggendovi, però, devo dire che mi sembra incredibile quanto studino i ragazzi qui da voi :shock:

da noi, il concetto era: se con 8 ore di lavoro si può vivere senza portarsi lavoro a casa, allora con 8 ore di scuola si può imparare senza portare compiti a casa.

Nel nostro caso, ciò comportava tipicamente 4-6 ore di scuola al giorno (a seconda del giorno) + 1-2 ore di doposcuola (sport, lingue, strumenti musicali, teatro...) + 1-2 ore di compiti (non di più e non sempre) + tempo per dormire, mangiare, stare con gli amici, guardare la TV, imparare a leggere il giornale, partecipare alla cultura del proprio tempo (cinema, teatro, concerti)...

poi, nell'altra scuola (ho cambiato per spostamente continente), ero a scuola dalle 9 alle 4, e poi alcune ore di compiti + qualche attività doposcuola.
se con questi orari la scuola non riesce a formare, allora il problema ce l'ha la scuola, non il ragazzo, che dovrebbe anche avere tempo per godersi la sua adolescenza; il tempo libero, socializzare, la possibilità di non pensare e il tempo puramente ludico, quando giocare è solo per giocare sono anche loro elementi fondamentali della formazione di un ragazzo.

mi dispiace per la figlia di penny, a chi la scuola ha invaso il tempo dedicato alle sue passioni. :( non dovrebbe essere così.


ah! steve! quando dicevo cose appese al muro, non mi riferivo per forza al "muro" in senso stretto... anche bachecche :D (che noi non avevamo! :( ). mi interessava il contenuto e la qualità di ciò che era appeso, non per forza dove li mettevano ;)
a parte steve mi sa che anche di bacheche la scuola italiana sia sfornita :lol: :lol: :wink: ana anch'io ho studiato in scuole non italiane e c'è poco da fare la differenza c'è ed è forte qui si studia per più ore al giorno ( almeno teoricamente) le attività extrascolastiche come l'educazione tecnica il cucino o simili non sono contemplate...adesso si studiano anche le lingue e il pc...cosa che in passato si faceva meno anche se devo ammettere che l'inglese lo insegnavano anche quando io facevo le elementari ....
lo sport o educazione fisica non ha un'importanza reale nelle nostre superiori ( almeno che non si facciano scuole particolari) e i progetti in cui si lavora in gruppo sono rari
è proprio l'impianto scolastico diveso, ma onestamente direi che alla fine non ce ne possiamo lamentare poi tanto....certo si potrebbe migliorare ma visto il livello culturale di altri paesi andiamo benone anche così :wink:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#54
BIZET ha scritto:Non credo invece, come dice qualcuno, che il classico sia una scuola "fuori dal tempo ", penso invece che tra qualche anno chi avrà tale preparazione e non continuerà con gli studi, riuscirà a spiccare tra la marea di informatici, tecnologici ,ragionieri ecc. inserendosi perfettamente nel mondo del lavoro.

Grazie ciao Bizet
non voglio innescare polemiche inutili e sterili...ma onestamente un semplice diploma da liceo classico non apre miracolose porte alla Alì Babà....

e onestamente il liceo linguistico lo vedo come un mondo dove maschi e femmine possono addentrarsi.... o pensi che fare l'intrprete, il traduttore ecc sia un lavoro femminile?

a questo punto mi sorge la domanda...non è che stai cercando di pianificare la vita di tuo figlio in base a ciò che a te piace o no?

ogni giorno ringrazio i miei genitori che si sono fatti i fattacci loro al momento della scelta...certi discorsi non li capisco, ma è un problema mio...

torno al mio lavoro...infondo da una diplomata ragioniera non ci si può aspettare il verbo....
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#55
il liceo che bellezza!! se tornassi indietro lo farei ad occhi chiusi, studierei di meno e mi divertirei molto di più!scientifico o classico non farebbe alcuna differenza ora come ora!!
certo devo ammettere che grazie alla preparazione fatta alle superiori per un pò ho vissuto di rendita all'università; però cavoli, se ripenso quanto studiavo (alle superiori) e gli orari che facevo credo non ne sia valsa la pena!
Arrivavo a casa alle due perchè facevamo dalle 8 alle 13,15, mangiavo e poi mi mettevo a studiare fino alle 19,30 cenavo e poi: se avevo finito di studiare mi dedicavo alle mie cose altrimenti dovevo riprendere a studiare e stavo alzata fino a tardi :( ( e questo non capitava così raramente come si può pensare :evil: )
i miei amici del liceo tornavano tutti a casa prima di me e non erano sempre sui libri anzi, facevano diecimila cose e non capivo quando studiassero ma soprattutto come facevano ad andare avanti ( e andavano avanti, altrochè).


ps:comunque per chi parlava di saper fare gli integrali... noi in quinta abbiamo fatto tutto fino alle serie :shock:
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" l'utente invisibile"

#56
BIZET ha scritto:
paprina ha scritto:ma perchè per forza un liceo e non qualcosa che lo formi e che gli permetta di poter cercare un lavoro finito il liceo!!

ok magari farà l'università per carità......................ma se poi fa come me, il diploma scientifico se lo da in faccia :?
Secondo me è sprecato per un istituto tecnico, scusa la presunzione ma sai com'è: ogni scarrafone.....
Quante volte ho sentito questo discorso!!!!

E quante volte... ho sentito le stesse persone, di fronte ad un figlio che non ha voglia di finire l'universita', dire.... èèèèhhhh se avesse fatto un istituto tecnico ora almeno avrebbe un lavoro!!

Lascia scegliere a lui, non stargli a dire che sarebbe sprecato!!!!

:roll:

#57
Steve1973 ha scritto: E aggiungerei che le pareti pulite danno anche un'idea di ordine che non è mai male...
Noi avevamo una bacheca e c'era un incaricato per ogni bacheca che girava mensilmente.
Le cose appese finivano lì.

Peccato che adesso nelle scuole ci sarà appeso di tutto...
e nulla di utile all'istruzione dei ragazzi... :roll: :roll:
SEEEEEEE

Scuola privata è? :lol: :lol: :lol:

#58
ela78 ha scritto: molte volte si tende a discriminare l'istituto tecnico, che invece da seriamente una preparazione ben più solida e concreta (benchè lontana anche'essa dal reale mondo del lavoro...) dei licei...
Ma dove sta scritta questa cosa?

La mia storia:

Volevo fare geometra per poi fare architettura... ho fatto ragioneria e molto volentieri.
Dopo l'esame e prima ancora di sapere la mia votazione sono stata contattata dalla societa' per la quale, dopo 11 anni, ancora lavoro. Il mio nome, cosi' come quello di tutti gli studenti del quinto anno è stato fornito dalla scuola.

Ho fatto uan selezione con oltre 2000 persone e ne siamo usciti in 20.

Che volevo fare? Studiare e andare all'universita', invece ho scelto di rinunciare e di lavorare. Il lavoro era esattaemnte come la scuola... stessa impostazione, stesso impegno, stesse risate. Posso dire che la mia scuola, seppur pubblica e seppur piena di persoen molto strane, mi è servita moltissimo.

Quanti diplomati al liceo hanno avuto la stessa fortuna?

L'universita' se si ha voglai e possibilita' economica (motivo per il quale io non ho rinunciato al lavoro) di farla al si puo' fare comunque.

#59
domovoy ha scritto:
ela78 ha scritto: molte volte si tende a discriminare l'istituto tecnico, che invece da seriamente una preparazione ben più solida e concreta (benchè lontana anche'essa dal reale mondo del lavoro...) dei licei...
Ma dove sta scritta questa cosa?

La mia storia:

Volevo fare geometra per poi fare architettura... ho fatto ragioneria e molto volentieri.
Dopo l'esame e prima ancora di sapere la mia votazione sono stata contattata dalla societa' per la quale, dopo 11 anni, ancora lavoro. Il mio nome, cosi' come quello di tutti gli studenti del quinto anno è stato fornito dalla scuola.

Ho fatto uan selezione con oltre 2000 persone e ne siamo usciti in 20.

Che volevo fare? Studiare e andare all'universita', invece ho scelto di rinunciare e di lavorare. Il lavoro era esattaemnte come la scuola... stessa impostazione, stesso impegno, stesse risate. Posso dire che la mia scuola, seppur pubblica e seppur piena di persoen molto strane, mi è servita moltissimo.

Quanti diplomati al liceo hanno avuto la stessa fortuna?

L'universita' se si ha voglai e possibilita' economica (motivo per il quale io non ho rinunciato al lavoro) di farla al si puo' fare comunque.
domo...ma tu mi attacchi sempre e comunque? guarda che ho espresso il tuo stesso pensiero ho solo aggiunto che generalmente (per fortuna ci sono delle eccezioni) anche le scuole tecniche non ti preparano alal vita reale, mi riferivo a me, non è che perchè abbia frequentato ragioneria potessi infilarmi in un'azienda e redigere un bilancio ad occhi chiusi!!! tutto lì...per il resto sono completametne d'accordo con te....
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#60
domovoy ha scritto:
Steve1973 ha scritto: E aggiungerei che le pareti pulite danno anche un'idea di ordine che non è mai male...
Noi avevamo una bacheca e c'era un incaricato per ogni bacheca che girava mensilmente.
Le cose appese finivano lì.

Peccato che adesso nelle scuole ci sarà appeso di tutto...
e nulla di utile all'istruzione dei ragazzi... :roll: :roll:
SEEEEEEE

Scuola privata è? :lol: :lol: :lol:
Dalla prima elementare fino all'ultimo esame di università... :wink:

:lol: :lol: :lol: :lol:
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