Partiamo da lontano? E partiamo da lontano, allora!
per fortuna vivamo nel mondo occidentale del secolo XX. abbiamo imparato da tempo che a colpo di occhio per occhio e dente per dente, non si costruisce una società di persone "dure" e "capaci di affrontare le difficoltà del mondo". si costruisce solo un mondo abitato da personaggi ciechi e desdentati.
Senza regole, non saremmo affatto liberi. O anzi, meglio, molti di noi non saremmo liberi. Lo sarebbero solo i più forti (liberi, ad esempio, di dare una botta in testa al più debole). Ma, per definizione, non possiamo mica diventare tutti “i forti”. Abbiamo, inoltre, imparato da tempo che a colpi di occhio per occhio e dente per dente, non costruiamo una società piena di individui “duri” e “capaci di affrontare le difficoltà della vita”. L’unica cosa che creiamo è un mondo abitato da tristi personaggi, sempre in lite, tutti ciechi e desdentati.
Ed ecco perché non accettiamo che ognuno si faccia giustizia da se. Ecco perché non accettiamo che certi tipi di linguaggi certi contesti di violenza e tensione, si radichino nei nostri mondi. Ecco perché andiamo da polizie, giudici, deputati e quant’altri per far valere i nostri diritti. Perché da soli non solo non possiamo (parliamo, appunto dei deboli!) ma perché non sarebbe nemmeno auspicabile che fossimo. Chiedendo, esigendo il rispetto delle regole, proteggiamo la nostra libertà... e anche quella degli altri. Non è che siamo dei polli alla ricerca della mamma gallina che ci aiuti. E’ che alcuni toni, alcuni modi di relazionarsi, non sono ben accetti. Perché non fanno bene a nessuno, e perché possono pure far male agli altri. Sopratutto se si generalizzano. Tutto qui. Per quanto mi riguarda, vale a scuola, al lavoro, nel mondo, e nei forum.
Non ho letto il topic in questione, ma poco importa. Di questo atteggiamento del “tutto va bene”, “impara a sopportare il caldo della fiamma” abbiamo visto fin troppo in questo forum. Lo rende assurdo, di cattivo gusto, infantile... Il tutto senza aggiungere nulla di utile e costruttivo. E viene da chiedersi, in ammonte, perché cavolo serve la fiamma che bisogna sopportare
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Era ora che ci fosse un intervento... meglio tardi che mai. Gli atti violenti –verbali, scritti, fisici, economici...- non riguardano solo la vittima ed il vittimario, ma la società intera di cui fanno parte. Rendono la violenza un’alternativa accettabile, perché se va bene in un caso, andrà bene anche in altri. Rimane solo da chiedersi con quale criterio si decide l’intervento da fare e quello da non fare