ehm..fede...probabilmente mi son spiegata male...
Se gli immigrati fossero ammassati in ghetti e i loro figli non frequentassero le nostre scuole, allora i miei timori aumenterebbero esponenzialmente.
in pratica questo è quello che avviene già ora in moltissime scuole pubbliche di determinate zone (io parlo solo di milano, ovvio, ma da quanto mi dicono lo stesso discorso vale per molte città d'italia).
ci sono scuole dove ormai frequentan solo immigrati, molti problematici, altri anche molto per bene ma con livelli di scolarizzazione stile asilo (la legge italiana assegna la classe di frequenza in base all'età, che caxxata immensa), così ci si trova con tredicenni che non son mai andati a scuola...inseirti in una terza media (per legge, proprio da ques'tanno dovranno sostenere TUTTI gli esami di licenza e, leggendo tra le righe, dovranno poterli superare...).
sono le nostre scuole, certo, ma usate secondo le loro tradizioni...
le famiglie di musulmani mandano il figlio maschio a scuola ma la sorella femmina molto meno.
durante l'anno scolastico si assentano per mesi per viaggi vari.
durante il ramadan i piccini di famiglie molto osservanti sbandano un po' a scuola causa fame...
se il ragazzino musulmano ha l'insegnante donna i genitori non verranno mai a parlare a scuola e se lui sarà nella fetta di bambini difficili se ne fregherà altamente di ogni tipo di richiamo (sei donna=sei una merxa).
i bambini cinesi frequentan scuola molto spesso per poter, finalmente, riposare domrendo sui banchi dopo notti passate a cucir borse...
i ragazzini rom portati dai pulman comunali direttamente dai campi nomadi a scuola si appendono ai lampadari dopo una sola ora passata seduti sui banchi...non hanno nessun tipo di materiale e alla fine passan la maggior parte del tempo scuola in qualche "laboratorio" particolare a far qualsiasi cosa perchè, porelli, in classe sclerano...
...è integrazione questa?
per me no.