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consiglio su avanzamento lavorativo

Inviato: 18/11/04 18:54
da tidelady
dato che siete tanti, tutti simpatici e gentili.... :wink: sono a chiedervi dei cosigli sul mio lavoro...
ho lavorato per 6 anni da un avvocato poi presa dallo sconforto e dall'alienazione che si stava impadronendo di me, ho deciso di darci un taglio drastico.. da tre anni lavoro in una carpenteria metallica , sono entrata come semplice segretaria, dopo 1 anno mi è stato proposto un avanzamento ed ovviamente ho accettato alla grande, solo che chi è in ditta da parecchi anni ha subito fatto battutine tipo non pensare di andare troppo avanti dato che io sono ancora qui... in particolar modo l'unica femmina della ditta in età di pensionamento gelosa fradicia di me, non come donna, ma come altra femmina all'interno della ditta... beh per più di un mese non mi ha quasi rivolto parola... (da tenere presente che lei è amminitrarice contabile della ed io sono in tutt'altro settore mi occupo di sicurezza sui cantieri) a parte lei anche altri maschi che sono li da qualche anno, in modo molto più civile mi hanno detto di non farmi illusioni... io non me ne sono fatte, ho imparato il mio lavoro e l'ho svolto fino adesso... ORA... ieri sera... io mio capo mi ha chiesto se me la sentivo di diventare responsabile della qualità della mia azienda (iso 9001 vision 2000)... io sono andata in panico...
mi stuzzica parecchio la cosa, dovrei seguire un corso di un paio di giorni dopo verrei affiancata ad un tizio per imparare non so ancora cosa... beh ancora non ho dato una risposta.. vi chiedo voi che fareste? so che a questo punto le battutine crescerebbero parecchio.. la tizia della contabilità morirà di infarto.. e cosa più brutta (così mi ha detto il capo) dovrei dire cosa fare a gente molto più grande di me... io vorrei.. anzi ho intenzione di accettare .. ma ho paura di rovinare i rapporti con i colleghi e qui non vorrei assolutamente.. insomma lavoro per 9 ore in una ditta, l'ultima cosa che vorrei e fuoco e fiamme tra colleghi...

mi date un consiglio?

Inviato: 18/11/04 19:12
da cyberjack
Allora... questione spinosa.

Io, a 26 anni, sono diventato socio con incarichi dirigenziali nella società dove tutt'ora lavoro. Questo, sebbene da parte mia sia stato accettato con il massimo della gioia (e della paura) da parte di altri è stato accettato molto meno volentieri.
A 26 anni mi sono trovato a dirigere persone laureate di parecchi anni più vecchie di me, ex-colleghi/amici sui quali contavo di poter fare affidamento e che invece hanno fatto di tutto per mettermi i bastoni tra le ruote, sbagliando volontariamente parti di lavori, prestando scarsa attenzione alle mie parole, ecc...

Se accetti quel nuovo incarico, so benissimo come ti sentirai, ti sentirai sola e uno straccio per parecchio tempo... non ti preoccupare, è una condizione alla quale ci si abitua presto.
Ovviamente, però, devi tenere in considerazione che un atteggiamento di questo tipo è sostenibile (e superabile) solo se le TUE motivazioni sono talmente forti da fregartene di tutto e di tutti.
Devi trovare dentro di te la forza di accettare o meno l'incarico, così come devi trovare dentro te la forza di guardare negli occhi gli ex colleghi/amici dicendo loro che ora il loro lavoro dipende da te, e che si azzardano a fare qualche cazzata la prima testa che salta sarà la loro, e non certo la tua....

Purtroppo è un discorso durissimo da fare a persone che hai sempre considerato amiche (e lo è ancora di più se lo fai a 28-30 anni a persone che ne hanno 45....), ma vedrai che se riuscirai a far trasparire la tua determinazione e la tua bravura sia nei discorsi ma anche e sopratutto nei fatti, le cose cambieranno in meglio.

Sono profondamente convinto che molte persone abbiano bisogno di un Leader sul lavoro, di un punto di riferimento al quale chiedere qualsiasi cazzata di dubbio o fisima personale.

Molti hanno paura che dire addio al vecchio "capo" significherà non trovarne mai più uno "bello/bravo/colto/forte/gentile/ecc..." come lui.
Basta dimostrargli il contrario ed il gioco è fatto ;)

Inviato: 18/11/04 19:15
da Winky
Parti da quelle che sono le tue esigenze:
-ti piacerebbe fare questo lavoro nuovo?
-occupa tanto spazio nella tua sfera privata o ti da la libertà comunque di essere te stessa?
-è una cosa a cui tenevi?
-si tratta di un avanzamento che faceva parte delle tue aspettative e che puoi/vuoi essere in grado di fare?
-sei disposta ad accettare critiche davanti dietro in parte a destra e a sinistra?

Bene risponditi onestamente e vedrai che trovi una risposta.....
io penso che le colleghe invidiose c'erano, ci sono e ci saranno sempre,
l'avanzamento di carriera è solo un pretesto per essere ancora più invidiose.......
se una persona fa le cose con coscienza accetta le critiche costruttive non ha niente da rimproverarsi
...purtroppo ci sono persone che non hanno veri interessi al di fuori di aprire la bocca per buttare fuori le loro disillusioni e quale miglior modo per darsi tono se non parlare male delle altre????????
E' un loro problema e prima o poi lo affronteranno.... :twisted:

Inviato: 18/11/04 19:48
da letta
Io ti do un consiglio a 360° ...
fregatene di tutto e di tutti... e se in cuor tuo è quello che vuoi, ACCETTA!!
L'invidia è una gran brutta malattia... ma è purtroppo cosa normale,normalissima nel mondo del lavoro, dove è difficile far digerire a donne e a uomini (in egual misura!) il concetto di professionalità a volte sfugge!! io quando ho fatto "progressi carrieristici" mi son vista affibbiata relazioni clandestine a gogò... strane "amicizie"... "raccomandazioni" e chi più ne ha, più ne metta... mi son sentita per un pò sola come un cane...poi dopo un pò la gente impara a conoscerti e a capire che forse sei anche brava!!! e che forse tutto quello che hai ottenuto ti spettava di diritto!! certo uno non potrà mai piacere a tutti, e ci sarà sempre qualcuno che ti vedrà come "l'amica di... o la raccomandata"... ma ad altri, probabilmente le persone più intelligenti, farà piacere sapere che nell'azienda si premiano i CAPACI!!!!
quindi.... BUTTATI!!!
e in bocca al lupo! Paola

Inviato: 18/11/04 22:06
da Sirena
Io accetterei

Inviato: 18/11/04 22:46
da Maryanto
Io non so darti un consiglio, ma posso portarti la mia personale esperienza... Ho lavorato in una società per diverso tempo con una capoufficio zitellona e acida che non perdeva tempo a mostrare tutta la sua invidia verso chi non faceva altro che semplificarle il lavoro, magari con qualche conoscenza in + di lei...Il bello era che la responsabile era invece una donna amabile e permissiva che si faceva tranquillamente soggiogare dalla zitellona... Alla fine non ho retto, per me il prezzo da pagare era troppo alto e 9 ore di tensione al giorno erano una vera bomba ad orologeria pronta a scoppiare quando rientravo a casa! :?

Mi è dispiaciuto, perchè il lavoro mi piaceva, ma non ero tagliata per la guerra.

Però posso dire che se il mio ruolo fosse stato superiore a quella stessa persona, non avrei avuto nessuna difficoltà a continuare il mio lavoro perchè non avrei dovuto dar conto a lei ed ai suoi personali isterismi... 8)

Lavorare è importantissimo, farlo pacificamente è più che lecito!

Inviato: 18/11/04 23:06
da mondany
Io credo che se l'avanzamento di lavoro è quello che ti interessa e se credi in cuor tuo di poter affrontare un nuovo tipo di responsabilità... LO DEVI FARE!

L'invidia e la gelosia fanno parte dei molti essere umani e non esserne soggiogati è una grande fortuna! E per tanto è facile esserne vittime in un senso o nell'altro!

Quello che ti voglio dire è che non troverai mai nessun posto dove nessuno tenterà di metterti i bastoni tra le ruote... è nel gioco delle parti soprattuto nelle scalate ad una posizione migliore!

Anche se te lo meriti e anche se sei in grado di fare quello che ti viene chiesto, troverai sempre chi malignerà per invidia e soprattutto per giustificare a se stessi la mancata ascesa al posto che invece a te hanno affidato!
Lascia che certe cose facciano il loro corso: sicuramente sarà difficile all'inizio vincere certe diffidenze e pregiudizi.. ma credo che se questo avanzamento ti è stato proposto, sicuramente è perché TE LO MERITI!
Fatti valere e vedrai che la serietà e l'impegno pagheranno!!!

Inviato: 19/11/04 9:03
da tidelady
siete fantastici/che .... grazie di cuore!!!
oggi devo dare la risposta!
sorriso 32 denti, spalle dritte e pancia in dentro... e viaaaa..... :D :?

Inviato: 19/11/04 9:13
da FATA
fai la cosa giusta per te e a quanto pare lo sai già quale è!
le invidie ci saranno anche se rimani una semplice impiegata, fanno parte di tutti gli ambienti lavorativi e non dipendono dal tipo di qualifica che hai, sta a te dimostrarti sempre corretta con tutti e non abbassarti ai loro livelli e vedrai che le persone x bene ti riconosceranno per quello che sei, per gli altri.... NON PERDI NIENTE!
INCROCIAMO LE DITA PER TE. IN BOCCA AL LUPO :D

Inviato: 19/11/04 9:28
da Anouk
Concordo con tutti gli altri e IN BOCCA AL LUPO! ... io ho vissuto la situazione un po' al contrario ... nel senso che è da moooolti anni che faccio questo lavoro e l'ultima arrivata ha fatto di tutto per entrare nelle simpatie dei capi ... straordinari di iniziativa sua, commissioni fuori dall'orario di lavoro (anche le pulizie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) ... per un po' l'ha spuntata, nel senso che tutti andavano dietro ai suoi versi (ehhhh gli uomini!!!!), ora la situazione si è MOOOOOOLTO ridimensionata ... io all'inizio mi rodevo ora la compatisco.

Quello che voglio dire è che l'importante è essere corretti, sia con se stessi che con i colleghi, poi se sei in gamba il resto va da se'. Ancora IN BOCCA AL LUPO.

Inviato: 19/11/04 9:34
da Jk
Credo sia importante per te capire bene anche cosa fa un responsabile della qualità per sapere se è un'attività che ti interessa. Qui in azienda da me il responsabile della qualità dalla maggior parte delle persone è visto solo come un intralcio al proprio lavoro ed è naturale visto che "insegna" a lavorare e a rispettare certe regole che la qualità esige; soprattutto perchè se alla fine l'azienda non viene certificata l'amministratore va a chiedere a lui le spiegazioni, non certo agli impiegati.

Ciao

Jk

Inviato: 19/11/04 9:42
da tidelady
il fatto è che siamo già certifiati da un paio d'anni ma mai nessuno se ne è occupato seriamente, o meglio doveva occuparsene il figlio del capo ma non l'ha mai fatto, se non nei periodi di ispezione, creando solo un gran casino.
quindi non essendoci tal figura, dovrei io da zero iniziare la trafila...

a me preoccupa anche (nn ridete) il mio aspetto fisico... sembro molto più giovane dei miei 27 anni... a dire tanto me ne danno una ventina.. e se già 27 anni sono pochi figuriamoci dimostrarne 20 !!!
con che credibilità mi presento davanti a loro?

Inviato: 19/11/04 10:32
da cyberjack
tidelady ha scritto: a me preoccupa anche (nn ridete) il mio aspetto fisico... sembro molto più giovane dei miei 27 anni... a dire tanto me ne danno una ventina.. e se già 27 anni sono pochi figuriamoci dimostrarne 20 !!!
con che credibilità mi presento davanti a loro?
ma come ti capisco.... :roll:

Inviato: 19/11/04 10:56
da tidelady
Jk ha scritto:Credo sia importante per te capire bene anche cosa fa un responsabile della qualità per sapere se è un'attività che ti interessa. Qui in azienda da me il responsabile della qualità dalla maggior parte delle persone è visto solo come un intralcio al proprio lavoro ed è naturale visto che "insegna" a lavorare e a rispettare certe regole che la qualità esige; soprattutto perchè se alla fine l'azienda non viene certificata l'amministratore va a chiedere a lui le spiegazioni, non certo agli impiegati.

Ciao

Jk


sono andata a curiosare su internet... ho trovato questo "simpatico" articolo che descriverà in linea di massima "spero" il mio futuro lavoro....


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Entrando in azienda è immediatamente riconoscibile........ Si aggira per uffici e reparti con le famigerate check-list in mano, pronto a segnare buoni e cattivi sul librino nero che sarà consegnato direttamente alla Direzione.
Molti lo odiano , lo temono, cercano di non incrociarne lo sguardo, memori di quando, sui banchi di scuola, non bisognava assolutamente guardare in faccia il professore mentre lo stesso era intento a scegliere le vittime da interrogare.

E’ quello che blocca la spedizione all’ultimo momento, se allegato al prodotto non trova i 258 certificati di conformità che le sue check-list prevedono.

La più lieve imperfezione da parte sua viene prontamente rilevata dai colleghi, con battute la cui frase introduttiva è invariabilmente: "a proposito di qualità,.........".

Anche il suo ufficio è facilmente riconoscibile: montagne di carte e normative accatastate, armadi pieni di procedure ed istruzioni che conosce solo lui e quegli stupidi slogan attaccati alla parete sul "fare bene le cose la prima volta".

Stiamo parlando naturalmente del Responsabile della Qualità, che, al di là del quadro tragicomico che abbiamo descritto, è sicuramente una figura delicata in azienda, sia per l’importanza del ruolo che riveste, sia per la difficile convivenza con le altre funzioni, soprattutto in aziende in cui la qualità non è diventato un nuovo modo di lavorare, ma solo un male necessario per avere il "bollino blu".

Inviato: 19/11/04 11:05
da Maryanto
[quote="tidelady]Molti lo odiano , lo temono, cercano di non incrociarne lo sguardo, memori di quando, sui banchi di scuola, non bisognava assolutamente guardare in faccia il professore mentre lo stesso era intento a scegliere le vittime da interrogare.

[/quote]

:lol: me lo ricordo bene!!!!