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Inviato: 13/09/07 17:07
da Federinik
fedelyon ha scritto:
Federinik ha scritto:Sì, ma dal mio punto di vista, se avessi potuto contribuire per il 30%, avrei voluto che mi fosse intestato il 30%. Ripeto, voglio pagarmi ciò che è mio... in senso lato, visto che parte lo pagheranno i miei genitori! :lol: :lol:
Comunque, il concetto è che a me non sembrerebbe giusto attingere ai risparmi di un'altra famiglia per farmi intestare qualcosa.
E il giorno in cui tu sarai in maternità e avrai il reddito dimezzato? O quando, come dicevi, rinuncerai al lavoro per stare con i figli piccoli?
Come farete?
Supponi che intraprendiate un nuovo mutuo per una nuova casa o siate in affito.
Faremmo la fame! E' una situazione ipotetica, siamo poveri e dobbiamo lavorare entrambi.
Lì si parla di provvedere ai bisogni della famiglia. Intestare una casa non provvede a nessun bisogno. Anche se la casa fosse intestata tutta a lui, sarebbe quella casa a darmi riparo e un tetto, provvedendo ai miei bisogni, indipendentemente dalla sua intestazione.
In caso di amternità sarà la nostra famiglia, io e lui, e i nostri risparmi a provvedere. In quel momento, io contribuirei in altro modo; se fossi casalinga, contribuirei con il mio alvoro domestico alla famiglia.

Ma adesso, che senso avrebbe farmi pagare una casa dai miei suoceri?

Inviato: 13/09/07 17:16
da fedelyon
Federinik ha scritto:Faremmo la fame! E' una situazione ipotetica, siamo poveri e dobbiamo lavorare entrambi.
Lì si parla di provvedere ai bisogni della famiglia. Intestare una casa non provvede a nessun bisogno. Anche se la casa fosse intestata tutta a lui, sarebbe quella casa a darmi riparo e un tetto, provvedendo ai miei bisogni, indipendentemente dalla sua intestazione.
In caso di amternità sarà la nostra famiglia, io e lui, e i nostri risparmi a provvedere. In quel momento, io contribuirei in altro modo; se fossi casalinga, contribuirei con il mio alvoro domestico alla famiglia.

Ma adesso, che senso avrebbe farmi pagare una casa dai miei suoceri?
Scusa, ma io non ho detto che devi farti pagare la casa dai tuoi suoceri.
Facevo solo notare che il conteggio sugli obblighi e meriti famigliari non è sempre così semplice.
Però spiegami, se non avete figli per qualunque motivo e al tuo lui succede qualcosa tra vent'anni cosa succederebbe?
Non lo so, ma qualcosa mi dice che nel caso della cognata di lalu tutti sarebbero pronti a saltarle addosso e levarle la casa da sotto i piedi.
Secondo me la soluzione è non dare i soldi al figlio o darglieli in altra forma che non coinvolga il tetto coniugale.

Inviato: 13/09/07 17:26
da lalu
fedelyon ha scritto:
Federinik ha scritto:Faremmo la fame! E' una situazione ipotetica, siamo poveri e dobbiamo lavorare entrambi.
Lì si parla di provvedere ai bisogni della famiglia. Intestare una casa non provvede a nessun bisogno. Anche se la casa fosse intestata tutta a lui, sarebbe quella casa a darmi riparo e un tetto, provvedendo ai miei bisogni, indipendentemente dalla sua intestazione.
In caso di amternità sarà la nostra famiglia, io e lui, e i nostri risparmi a provvedere. In quel momento, io contribuirei in altro modo; se fossi casalinga, contribuirei con il mio alvoro domestico alla famiglia.

Ma adesso, che senso avrebbe farmi pagare una casa dai miei suoceri?
Scusa, ma io non ho detto che devi farti pagare la casa dai tuoi suoceri.
Facevo solo notare che il conteggio sugli obblighi e meriti famigliari non è sempre così semplice.
Però spiegami, se non avete figli per qualunque motivo e al tuo lui succede qualcosa tra vent'anni cosa succederebbe?
Non lo so, ma qualcosa mi dice che nel caso della cognata di lalu tutti sarebbero pronti a saltarle addosso e levarle la casa da sotto i piedi.
Secondo me la soluzione è non dare i soldi al figlio o darglieli in altra forma che non coinvolga il tetto coniugale.

a parte che i miei suoceri con lei vanno d'accordissimo...ripeto, la questione puramente monetaria per me è da scindere da quella sentimental-famigliare.

io credo semplicemente che i suoceri vorrebbero che, nel caso, quello che hanno tirato fuori per il figlio al figlio rimanga, tutto qui.

Inviato: 13/09/07 17:30
da fedelyon
lalu ha scritto:io credo semplicemente che i suoceri vorrebbero che, nel caso, quello che hanno tirato fuori per il figlio al figlio rimanga, tutto qui.
Che non glielo diano allora, o lo aiutino in altro modo.

Inviato: 13/09/07 17:30
da alice7
Steve1973 ha scritto:
alice7 ha scritto:
Lalli04 ha scritto: la separazione dei beni io la consiglierei nella maggior parte dei casi, ma quando c'e' una seria disparita' di redditi o uno dei due e' casalingo la comunione ha un suo perche' :roll:
Ma l'art 143 del codice civile vale per tutti i matrimoni e viene letto durante la cerimonia..ed e' assolutamente in contraddizione col pensiero dei suoceri di Lalu, va detto anche che il matrimonio non e' un contratto a cui puoi aggiungere clausole, e' un'istituzione con le sue regole ed e' basata sull'assistenza reciproca anche materiale
Nessuno lo mette in dubbio, ma qui si parla dei soldi dei genitori, spiegami perchè il codice ha previsto che eredità e donazioni e i beni acquisiti prima del matimonio non rientrano nella comunione, evidentemente si distingue, ed è quello che stavo cercando di fare anch'io, una cosa è il regime patrimoniale nel corso del matrimonio, altro quello fuori
Questa cosa ha una spiegazione giuridica molto semplice...

Il matrimonio ai fini civili è un contratto, e le calusole contrattuali non possono disciplinare o avere effetti retroattivi.
Non si parla solo di effetti retroattivi ma anche di donazioni ricevute durante il matrimonio :wink: che però vengono disciplinate non con la comunione

Inviato: 13/09/07 17:43
da Steve1973
alice7 ha scritto: Non si parla solo di effetti retroattivi ma anche di donazioni ricevute durante il matrimonio :wink: che però vengono disciplinate non con la comunione
:? :? Non ho capito quello che vuoi dire... :? :?

Hai chiesto perchè il codice non ha normato i beni, le donazioni, etc... ricevute prima del matrimonio (e questo è indipendente dalla comunione o separazione dei beni) e ti ho risposto...

Dopo il matrimonio, stipulato il contratto, il codice invece prevede i due regimi e le varie possibilità di esenzione (come le donazioni).

A quale caso fai riferimento?

Inviato: 13/09/07 18:36
da alice7
Steve1973 ha scritto:
alice7 ha scritto: Non si parla solo di effetti retroattivi ma anche di donazioni ricevute durante il matrimonio :wink: che però vengono disciplinate non con la comunione
:? :? Non ho capito quello che vuoi dire... :? :?

Hai chiesto perchè il codice non ha normato i beni, le donazioni, etc... ricevute prima del matrimonio (e questo è indipendente dalla comunione o separazione dei beni) e ti ho risposto...

Dopo il matrimonio, stipulato il contratto, il codice invece prevede i due regimi e le varie possibilità di esenzione (come le donazioni).

A quale caso fai riferimento?
Quello che prevede il codice lo so abbastanza bene, il mio discorso era che se il codice prevede delle esenzioni e guarda caso queste esenzioni sono i beni che si ricevono prima del matrimonio o dopo se eredità o donazioni, vuol dire che il codice ha fatto una distinzione fra quelli che sono i beni personali e quelli che sono i beni della coppia, se non tutto rientra in comunione di beni ci sarà un motivo....mi manca la genesi dell'art 179 ma evidentemente il legislatore ha distinto i casi e con questo volevo farti capire che non necessariamente perchè si è sposati si deve dividere tutto, se i genitori vogliono donare una somma al solo figlio perchè si acquisti la casa, perchè non si sa mai cosa può succedere in un futuro,mi sembra più che comprensibile e anche un atteggiamento di un genitore che pensa a tutelare il proprio figlio
Forse in questo caso si potrebbe rientrare nel secondo comma del 179...ci vorrebbe kali

Articolo 179 Beni personali
Non costituiscono oggetto della comunione e sono beni personali del coniuge:
a)i beni di cui, prima del matrimonio, il coniuge era proprietario o rispetto ai quali era titolare di un diritto reale di godimento; i
b) beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione, quando nell'atto di liberalità o nel testamento non è specificato che essi sono attribuiti alla comunione;
c)i beni di uso strettamente personale di ciascun coniuge ed i loro accessori;
d)i beni che servono all'esercizio della professione del coniuge, tranne quelli destinati alla conduzione di un'azienda facente parte della comunione;
e)i beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno nonché la pensione attinente alla perdita parziale o totale della capacità lavorativa;
f)i beni acquisiti con il prezzo del trasferimento dei beni personali sopraelencati o col loro scambio, purché ciò sia espressamente dichiarato all'atto dell'acquisto (2647).
L'acquisto di beni immobili, o di beni mobili elencati nell'art. 2683, effettuato dopo il matrimonio, è escluso dalla comunione, ai sensi delle lett. c), d) ed f) del precedente comma, quando tale esclusione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge.

Inviato: 14/09/07 9:53
da lalu
alice7 ha scritto:
Steve1973 ha scritto:
alice7 ha scritto: Non si parla solo di effetti retroattivi ma anche di donazioni ricevute durante il matrimonio :wink: che però vengono disciplinate non con la comunione
:? :? Non ho capito quello che vuoi dire... :? :?

Hai chiesto perchè il codice non ha normato i beni, le donazioni, etc... ricevute prima del matrimonio (e questo è indipendente dalla comunione o separazione dei beni) e ti ho risposto...

Dopo il matrimonio, stipulato il contratto, il codice invece prevede i due regimi e le varie possibilità di esenzione (come le donazioni).

A quale caso fai riferimento?
Quello che prevede il codice lo so abbastanza bene, il mio discorso era che se il codice prevede delle esenzioni e guarda caso queste esenzioni sono i beni che si ricevono prima del matrimonio o dopo se eredità o donazioni, vuol dire che il codice ha fatto una distinzione fra quelli che sono i beni personali e quelli che sono i beni della coppia, se non tutto rientra in comunione di beni ci sarà un motivo....mi manca la genesi dell'art 179 ma evidentemente il legislatore ha distinto i casi e con questo volevo farti capire che non necessariamente perchè si è sposati si deve dividere tutto, se i genitori vogliono donare una somma al solo figlio perchè si acquisti la casa, perchè non si sa mai cosa può succedere in un futuro,mi sembra più che comprensibile e anche un atteggiamento di un genitore che pensa a tutelare il proprio figlio
Forse in questo caso si potrebbe rientrare nel secondo comma del 179...ci vorrebbe kali

Articolo 179 Beni personali
Non costituiscono oggetto della comunione e sono beni personali del coniuge:
a)i beni di cui, prima del matrimonio, il coniuge era proprietario o rispetto ai quali era titolare di un diritto reale di godimento; i
b) beni acquisiti successivamente al matrimonio per effetto di donazione o successione, quando nell'atto di liberalità o nel testamento non è specificato che essi sono attribuiti alla comunione;
c)i beni di uso strettamente personale di ciascun coniuge ed i loro accessori;
d)i beni che servono all'esercizio della professione del coniuge, tranne quelli destinati alla conduzione di un'azienda facente parte della comunione;
e)i beni ottenuti a titolo di risarcimento del danno nonché la pensione attinente alla perdita parziale o totale della capacità lavorativa;
f)i beni acquisiti con il prezzo del trasferimento dei beni personali sopraelencati o col loro scambio, purché ciò sia espressamente dichiarato all'atto dell'acquisto (2647).
L'acquisto di beni immobili, o di beni mobili elencati nell'art. 2683, effettuato dopo il matrimonio, è escluso dalla comunione, ai sensi delle lett. c), d) ed f) del precedente comma, quando tale esclusione risulti dall'atto di acquisto se di esso sia stato parte anche l'altro coniuge.[/
quote]

credo sia qui il nocciolo della questione...

Inviato: 14/09/07 10:49
da pennealragu
carissime,voi parlate da sposate, felici e innamorate, ma nessuna di voi è passata per una separazione, quindi scusatemi la franchezza, ma state dicendo un sacco di .... ehm, imprecisioni :wink: :wink: :wink:

intanto partiamo dalle percentuali. la percentuale di coppie che si separa non è di 1 su un milione e neanche l'1%. ho letto in giro numeri che vanno dal 30% e anche in su, quindi pensare a una ipotetica separazione non è sfiducia, malalingua o cosa. è un FATTO da prendere in considerazione.
quando si fonda una società di affari tra soci che si "adorano" si cerca sempre di tutelarsi nel caso in cui qualcosa vada male e lo stesso andrebbe fatto nel caso del matrimonio.
se ci sono figli ancora di più, perché tutelare se stessi vuol dire tutelare anche i propri figli. la moglie tanto rimane affidataria della casa? ok, intanto però la proprietà è tutelata e andrà in eredità ai figli. se la casa è al 50% della moglie e questa prende una sbandata è ancora capace di vendersela e sputtanarsi i soldi in cazzate. la stessa cosa vale per il marito ci mancherebbe, non vuole essere un discorso nei confronti delle donne ci mancherebbe, è che questo punto di applica in genere a loro in quanto affidatarie.

io quando mi sono separato mi sono trovato in una situazione semplice altrimento non sarei vivo in questo momento. lei aveva la sua casa dove è rimasta e io avevo la casa in montagna che mi è rimasta. ci siamo dati una bella stretta di mano davanti all'avvocato e ora ognuno fa la sua vita. grazie a dio ne siamo usciti in maniera semplice. pensate un attimo se avessimo dovuto iniziare a discutere di percentuali di mutuo, di proprietà, di cosa ho comprato io e tu e come ci hanno aiutato i notri genitori. in quel periodo voi vi state odiando e i vostri rispettivi genitori potessero vi incenerirebbero con un raggio laser per cui alla fine si passerebbero anni di inferno a litigare e se ci sono figli loro ne pagherebbero le conseguenze (quindi se vi sempre poco romantico pensare a queste cose "prima", fatelo almeno per i vostri figli).

conosco una situazione di casa come dite voi, incasinata di percentuali tra acquisito e mutuo... quando si sono separati sono andati avanti 4 anni a bisticciare perché i conti non tornano mai (nessuno li vuol far tornare in quel momento)

non è una questione di minare i presupposti del matrimonio sul nascere, ma quando vi sposate e impostate i discorsi economici, fatelo pensando anche a cosa succederà nel caso di una separazione. ve lo consiglio caldamente. e pensate che se/quando vi separerete il rispettivo consorte farà di tutto per tenersi tutto quello che può; e ricordatevi che se siete uomini con figli, la legge non è molto a vostro favore. nel mio caso la mia ex moglie è stata molto ragionevole e ha accettato delle mie considerazioni economiche che se vogliamo dirla tutta sono sacrosante, ma la legge in questo caso nel voler tutelare la donna mi pare che in alcuni casi vada un po' oltre...

io mi immagino il povero cristo del 3d in questione il giorno che si dovesse separare. la casa la affidano alla moglie, lui è comunque obbligato a pagare il mutuo se no gliela sequestrano + paga gli alimenti a moglie e figli. ok e lui come vive? non ha i soldi per comprarsi e neanche affittarsi una casa e probabilmente anche se torna a vivere dai genitori non ha neanche i soldi per vivere e non potrà mai rifarsi una vita. gli costa di meno licenziarsi dal lavoro e andare a fare il barbone, credetemi. nel mentre la ex-moglie fa la mantenuta.
se le cose fossero impostate diversamente la ex-moglie si troverebbe magari a tirar cinghia come lui e ognuno avrebbe l'opportunità di continuare a vivere anche se facendo mille sacrifici.

Inviato: 14/09/07 10:58
da lalu
pennealragu ha scritto:carissime,voi parlate da sposate, felici e innamorate, ma nessuna di voi è passata per una separazione, quindi scusatemi la franchezza, ma state dicendo un sacco di .... ehm, imprecisioni :wink: :wink: :wink:

intanto partiamo dalle percentuali. la percentuale di coppie che si separa non è di 1 su un milione e neanche l'1%. ho letto in giro numeri che vanno dal 30% e anche in su, quindi pensare a una ipotetica separazione non è sfiducia, malalingua o cosa. è un FATTO da prendere in considerazione.
quando si fonda una società di affari tra soci che si "adorano" si cerca sempre di tutelarsi nel caso in cui qualcosa vada male e lo stesso andrebbe fatto nel caso del matrimonio.
se ci sono figli ancora di più, perché tutelare se stessi vuol dire tutelare anche i propri figli. la moglie tanto rimane affidataria della casa? ok, intanto però la proprietà è tutelata e andrà in eredità ai figli. se la casa è al 50% della moglie e questa prende una sbandata è ancora capace di vendersela e sputtanarsi i soldi in cazzate. la stessa cosa vale per il marito ci mancherebbe, non vuole essere un discorso nei confronti delle donne ci mancherebbe, è che questo punto di applica in genere a loro in quanto affidatarie.

io quando mi sono separato mi sono trovato in una situazione semplice altrimento non sarei vivo in questo momento. lei aveva la sua casa dove è rimasta e io avevo la casa in montagna che mi è rimasta. ci siamo dati una bella stretta di mano davanti all'avvocato e ora ognuno fa la sua vita. grazie a dio ne siamo usciti in maniera semplice. pensate un attimo se avessimo dovuto iniziare a discutere di percentuali di mutuo, di proprietà, di cosa ho comprato io e tu e come ci hanno aiutato i notri genitori. in quel periodo voi vi state odiando e i vostri rispettivi genitori potessero vi incenerirebbero con un raggio laser per cui alla fine si passerebbero anni di inferno a litigare e se ci sono figli loro ne pagherebbero le conseguenze (quindi se vi sempre poco romantico pensare a queste cose "prima", fatelo almeno per i vostri figli).

conosco una situazione di casa come dite voi, incasinata di percentuali tra acquisito e mutuo... quando si sono separati sono andati avanti 4 anni a bisticciare perché i conti non tornano mai (nessuno li vuol far tornare in quel momento)

non è una questione di minare i presupposti del matrimonio sul nascere, ma quando vi sposate e impostate i discorsi economici, fatelo pensando anche a cosa succederà nel caso di una separazione. ve lo consiglio caldamente. e pensate che se/quando vi separerete il rispettivo consorte farà di tutto per tenersi tutto quello che può; e ricordatevi che se siete uomini con figli, la legge non è molto a vostro favore. nel mio caso la mia ex moglie è stata molto ragionevole e ha accettato delle mie considerazioni economiche che se vogliamo dirla tutta sono sacrosante, ma la legge in questo caso nel voler tutelare la donna mi pare che in alcuni casi vada un po' oltre...

io mi immagino il povero cristo del 3d in questione il giorno che si dovesse separare. la casa la affidano alla moglie, lui è comunque obbligato a pagare il mutuo se no gliela sequestrano + paga gli alimenti a moglie e figli. ok e lui come vive? non ha i soldi per comprarsi e neanche affittarsi una casa e probabilmente anche se torna a vivere dai genitori non ha neanche i soldi per vivere e non potrà mai rifarsi una vita. gli costa di meno licenziarsi dal lavoro e andare a fare il barbone, credetemi. nel mentre la ex-moglie fa la mantenuta.
se le cose fossero impostate diversamente la ex-moglie si troverebbe magari a tirar cinghia come lui e ognuno avrebbe l'opportunità di continuare a vivere anche se facendo mille sacrifici.
Allleluiaaaaaaaaaa!!!!
esattamente il mio pensiero, e quello dei genitori del mio cognatino.

Inviato: 14/09/07 11:04
da pennealragu
lalu ha scritto:
pennealragu ha scritto:carissime,voi parlate da sposate, felici e innamorate, ma nessuna di voi è passata per una separazione, quindi scusatemi la franchezza, ma state dicendo un sacco di .... ehm, imprecisioni :wink: :wink: :wink:

intanto partiamo dalle percentuali. la percentuale di coppie che si separa non è di 1 su un milione e neanche l'1%. ho letto in giro numeri che vanno dal 30% e anche in su, quindi pensare a una ipotetica separazione non è sfiducia, malalingua o cosa. è un FATTO da prendere in considerazione.
quando si fonda una società di affari tra soci che si "adorano" si cerca sempre di tutelarsi nel caso in cui qualcosa vada male e lo stesso andrebbe fatto nel caso del matrimonio.
se ci sono figli ancora di più, perché tutelare se stessi vuol dire tutelare anche i propri figli. la moglie tanto rimane affidataria della casa? ok, intanto però la proprietà è tutelata e andrà in eredità ai figli. se la casa è al 50% della moglie e questa prende una sbandata è ancora capace di vendersela e sputtanarsi i soldi in cazzate. la stessa cosa vale per il marito ci mancherebbe, non vuole essere un discorso nei confronti delle donne ci mancherebbe, è che questo punto di applica in genere a loro in quanto affidatarie.

io quando mi sono separato mi sono trovato in una situazione semplice altrimento non sarei vivo in questo momento. lei aveva la sua casa dove è rimasta e io avevo la casa in montagna che mi è rimasta. ci siamo dati una bella stretta di mano davanti all'avvocato e ora ognuno fa la sua vita. grazie a dio ne siamo usciti in maniera semplice. pensate un attimo se avessimo dovuto iniziare a discutere di percentuali di mutuo, di proprietà, di cosa ho comprato io e tu e come ci hanno aiutato i notri genitori. in quel periodo voi vi state odiando e i vostri rispettivi genitori potessero vi incenerirebbero con un raggio laser per cui alla fine si passerebbero anni di inferno a litigare e se ci sono figli loro ne pagherebbero le conseguenze (quindi se vi sempre poco romantico pensare a queste cose "prima", fatelo almeno per i vostri figli).

conosco una situazione di casa come dite voi, incasinata di percentuali tra acquisito e mutuo... quando si sono separati sono andati avanti 4 anni a bisticciare perché i conti non tornano mai (nessuno li vuol far tornare in quel momento)

non è una questione di minare i presupposti del matrimonio sul nascere, ma quando vi sposate e impostate i discorsi economici, fatelo pensando anche a cosa succederà nel caso di una separazione. ve lo consiglio caldamente. e pensate che se/quando vi separerete il rispettivo consorte farà di tutto per tenersi tutto quello che può; e ricordatevi che se siete uomini con figli, la legge non è molto a vostro favore. nel mio caso la mia ex moglie è stata molto ragionevole e ha accettato delle mie considerazioni economiche che se vogliamo dirla tutta sono sacrosante, ma la legge in questo caso nel voler tutelare la donna mi pare che in alcuni casi vada un po' oltre...

io mi immagino il povero cristo del 3d in questione il giorno che si dovesse separare. la casa la affidano alla moglie, lui è comunque obbligato a pagare il mutuo se no gliela sequestrano + paga gli alimenti a moglie e figli. ok e lui come vive? non ha i soldi per comprarsi e neanche affittarsi una casa e probabilmente anche se torna a vivere dai genitori non ha neanche i soldi per vivere e non potrà mai rifarsi una vita. gli costa di meno licenziarsi dal lavoro e andare a fare il barbone, credetemi. nel mentre la ex-moglie fa la mantenuta.
se le cose fossero impostate diversamente la ex-moglie si troverebbe magari a tirar cinghia come lui e ognuno avrebbe l'opportunità di continuare a vivere anche se facendo mille sacrifici.
Allleluiaaaaaaaaaa!!!!
esattamente il mio pensiero, e quello dei genitori del mio cognatino.
santi genitori che ci pensano loro! quando ci si sposa si è sempre molto generosi con l'amata, ma non si pensa a cosa può succedere dopo.

Inviato: 14/09/07 11:11
da lalu
Però vedi come in molti casi viene giudicato chi ci pensa a queste cose?

Non tutti hanno le stesse vedute.

In più che uno vuole fare le cose a fin di bene per i figli si becca pure dello str@nzo :?

Inviato: 14/09/07 11:17
da pennealragu
lalu ha scritto:Però vedi come in molti casi viene giudicato chi ci pensa a queste cose?

Non tutti hanno le stesse vedute.

In più che uno vuole fare le cose a fin di bene per i figli si becca pure dello str@nzo :?
chi non c'è passato non capisce. io ho visto miei amici separarsi in condizioni economiche assurde causa "leggerezze" fatte prima... pensateci, provate a pensare per un attimo se la vostra adorata mogliettina che tanto vi pare meritare la vostra generosità tutto ad un tratto si dimostri una abile attrice che non vi ha mai amato, vi ha cornificato con mille uomini e ora vuole rubarvi tutti i soldi. beh, pensate come tutelarvi da questa situazione....
io ringrazio dio che la mia ex moglie non ricade in questa descrizione e grazie a questo e al fatto che eravamo in una situazione semplice da gestire mi sono potuto rifare una vita, ma queste cose succedono e più spesso di quanto possiate immaginare.

anche perché magari vostra moglie non è il tipo da pensare certe cose, ma il suo avvocato lo sarà. non fosse altro per far durare un po' di più la causa di separazione a aumentare la sua parcella. credetemi, questo SUCCEDE (stava succedendo anche a me quando la mia ex ha sentito un avvocato che non si è tirato indietro dal metterle strane idee in testa, per fortuna che le rimaneva quel tanto di sale in zucca per ascoltare anche la mia campana, altrimenti vi ripeto, saremmo ancora in giro per tribunali oggi)

Inviato: 14/09/07 11:37
da fedelyon
pennealragu ha scritto:io mi immagino il povero cristo del 3d in questione il giorno che si dovesse separare. la casa la affidano alla moglie, lui è comunque obbligato a pagare il mutuo se no gliela sequestrano + paga gli alimenti a moglie e figli. ok e lui come vive? non ha i soldi per comprarsi e neanche affittarsi una casa e probabilmente anche se torna a vivere dai genitori non ha neanche i soldi per vivere e non potrà mai rifarsi una vita. gli costa di meno licenziarsi dal lavoro e andare a fare il barbone, credetemi. nel mentre la ex-moglie fa la mantenuta.
se le cose fossero impostate diversamente la ex-moglie si troverebbe magari a tirar cinghia come lui e ognuno avrebbe l'opportunità di continuare a vivere anche se facendo mille sacrifici.
Guarda, vorrei proprio vederle queste ex-mogli che fanno la bella vita, mentre si smazzano tra il lavoro e la cura dei figli.
Una separazione è un costo, per entrambi.
E allora tanto vale riconoscere, fin dall'inizio, che tutto ciò che si è fatto insieme si divide a metà e poi ognuno per la sua strada.

Inviato: 14/09/07 11:55
da chiaretta
fedelyon ha scritto:Guarda, vorrei proprio vederle queste ex-mogli che fanno la bella vita, mentre si smazzano tra il lavoro e la cura dei figli.
Una separazione è un costo, per entrambi.
E allora tanto vale riconoscere, fin dall'inizio, che tutto ciò che si è fatto insieme si divide a metà e poi ognuno per la sua strada.
io ne vedo davvero tante.
Che hanno 35/45 anni, casalinghe o pocofacenti, sposate all'industrialotto di turno divenuto con la separazione un grasso pollo da spennare.

Quoto penne e lalu, per me sempre meglio chiarire tutto prima, semplifica, risolve... e non danneggia nemmeno il rapporto di coppia. Sistemato l'argomento, poi non ci si pensa più... o se si è in crisi, c'è almeno una base chiara da cui partire.