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Inviato: 13/09/07 15:42
da lalu
Claudia81 ha scritto:
lalu ha scritto: allora mettila così, non stanno facendo un atto di generosità o un regalo che dir si voglia ma un investimento CON I SOLDI DI FAMIGLIA a nome dei figli.

cambia così?

perchè questo è.
bhè ma allora è perfetto torniamo al mio suggerimento iniziale: invece di dargli i soldi x la casa li investono loro a noe suo ma a modo loro.
i soldi glieli danno comunque e sono contenti x l'investimento. inoltre nessuno litiga. :roll:
infatti. loro anzichè investirli in banca a nome del figlio, visto che al momento si è prospettata questa necessità della casa, hanno pensato che potevano tornargli più utili in quel modo.

Inviato: 13/09/07 15:43
da lalu
Claudia81 ha scritto:
fedelyon ha scritto:
Federinik ha scritto:Quoto Anna73 e Alice7.

Se danno i soldi al figlio per la casa che risulta intestata a lui in percentuale maggiore, questa cosa ha rilevanza solo in caso di separazione, cioè quando le cose vanno male... finchè va tutto bene, niente impedisce a lui e lei di godere della bella casa in egual misura.

L'ottica di questo accorgimento guarda al momento in cui le cose nn dovessero funzionare... e mi sembra il minimo voler tutelare il proprio figlio. Avere un po' di riguardo per tutelare i sudati risparmi dei genitori mi sembra il minimo.
Sì, ma parte già dal presupposto di lasciare la moglie in brache di tela, senza sapere a quali rinunce andrà incontro la moglie per il matrimonio.
Io capisco perfettamente l'imbarazzo del marito di fronte alla moglie e ai futuri suoceri.
Come dire "Siete dei poveracci e tutto ciò che è mio sarà solo e solo mio".
Alla faccia della costruzione della famiglia.
quoto fedelyon :wink:
la stessa identica cosa hanno fatto con il mio ragazzo e sia io che lui l'abbiamo trovato il modo di comporarsi più naturale e logico dell'universo.

la famiglia, l'amore, i sentimenti...sono una cosa.
i soldi sono un'altra.

Inviato: 13/09/07 15:46
da alice7
fedelyon ha scritto:
Federinik ha scritto:Quoto Anna73 e Alice7.

Se danno i soldi al figlio per la casa che risulta intestata a lui in percentuale maggiore, questa cosa ha rilevanza solo in caso di separazione, cioè quando le cose vanno male... finchè va tutto bene, niente impedisce a lui e lei di godere della bella casa in egual misura.

L'ottica di questo accorgimento guarda al momento in cui le cose nn dovessero funzionare... e mi sembra il minimo voler tutelare il proprio figlio. Avere un po' di riguardo per tutelare i sudati risparmi dei genitori mi sembra il minimo.
Sì, ma parte già dal presupposto di lasciare la moglie in brache di tela, senza sapere a quali rinunce andrà incontro la moglie per il matrimonio.
Io capisco perfettamente l'imbarazzo del marito di fronte alla moglie e ai futuri suoceri.
Come dire "Siete dei poveracci e tutto ciò che è mio sarà solo e solo mio".
Alla faccia della costruzione della famiglia.
SE lei è il coniuge più debole in caso di separazione verrà tutelata, ma non vedo perchè la casa di un ipotetico marito dovrebbe andare alla moglie solo perchè coniuge più debole dovendo lui uscire di casa, pagarsi un affitto e dare l'assegno a lei, mentre lei magari non lavora, ti rimbocchi le maniche e ti trovi un lavoro, ecchediamine, mica siamo a inizio secolo che la donna non poteva lavorare, mia madre, mia zia e 80% delle persone che conosco hanno lavorato a casa e in fabbrica e hanno allevato figli

Con questi discorsi finisci per avvalorare l'ipotesi che uno non benestante si sposi per denaro, se non ti interessa rinunciaci

Inviato: 13/09/07 15:49
da Lalli04
fedelyon ha scritto:
Federinik ha scritto:Quoto Anna73 e Alice7.

Se danno i soldi al figlio per la casa che risulta intestata a lui in percentuale maggiore, questa cosa ha rilevanza solo in caso di separazione, cioè quando le cose vanno male... finchè va tutto bene, niente impedisce a lui e lei di godere della bella casa in egual misura.

L'ottica di questo accorgimento guarda al momento in cui le cose nn dovessero funzionare... e mi sembra il minimo voler tutelare il proprio figlio. Avere un po' di riguardo per tutelare i sudati risparmi dei genitori mi sembra il minimo.
Sì, ma parte già dal presupposto di lasciare la moglie in brache di tela, senza sapere a quali rinunce andrà incontro la moglie per il matrimonio.
Io capisco perfettamente l'imbarazzo del marito di fronte alla moglie e ai futuri suoceri.
Come dire "Siete dei poveracci e tutto ciò che è mio sarà solo e solo mio".
Alla faccia della costruzione della famiglia.
L'istituto della comunione dei beni era stato istituito proprio per tutelare
il coniuge piu' debole..leggi la moglie casalinga (e' del 1975, le donne erano meno presenti nel mondo del lavoro)
detto da una che vuole vedere l'istituzione matrimoniale preferibilmente col binocolo :wink: ...chi trova la comunione dei beni inconcepibile forse ha qualche problema col concetto di matrimonio, almeno dal punto di vista materiale (poi per carita'..l'abito bianco piace a tutti :lol: )
mi sembra che questi genitori vedono il matrimonio come una societa' di capitali
art 143 cod. civ. (il grassetto e' mio :wink: )
143. Diritti e doveri reciproci dei coniugi. Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri

Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione .

Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia

Inviato: 13/09/07 15:49
da fedelyon
lalu ha scritto:la stessa identica cosa hanno fatto con il mio ragazzo e sia io che lui l'abbiamo trovato il modo di comporarsi più naturale e logico dell'universo.

la famiglia, l'amore, i sentimenti...sono una cosa.
i soldi sono un'altra.
Sì, nel senso che accanto ai soldi ci puoi mettere un bel numeretto, e allora i conti sono facili. Ma accanto a tutto il resto?
Una moglie è una moglie, non è solo la dote che si porta dietro. Questo i tuoi genitori lo capiscono?
Vogliono regalare la casa perché ci vivano il marito e i possibili figli ma la compagna no?
E se i figli non li fanno e il marito muore che succede, la sbattono fuori di casa?
Ma cavoli, se i miei genitori facessero così con il mio ragazzo io mi sentirei umiliata.
Se non lo capiscono e per loro c'è solo il problema denaro, che si tengano quei soldi e lascino tutto ai nipoti in seguito.
O li prestino e se li rifacciano ridare indietro dalla coppia dopo.
Insomma, i modi per non mettere in imbarazzo il figlio esistono.

Inviato: 13/09/07 15:51
da fedelyon
Lalli04 ha scritto:L'istituto della comunione dei beni era stato istituito proprio per tutelare
il coniuge piu' debole..leggi la moglie casalinga (e' del 1975, le donne erano meno presenti nel mondo del lavoro)
detto da una che vuole vedere l'istituzione matrimoniale preferibilmente col binocolo :wink: ...chi trova la comunione dei beni inconcepibile forse ha qualche problema col concetto di matrimonio, almeno dal punto di vista materiale (poi per carita'..l'abito bianco piace a tutti :lol: )
mi sembra che questi genitori vedono il matrimonio come una societa' di capitali
art 143 cod. civ. (il grassetto e' mio :wink: )
143. Diritti e doveri reciproci dei coniugi. Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri

Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione .

Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia
Meno male che l'hai scritto tu. 8)

Inviato: 13/09/07 15:51
da lalu
prima che magari si fraintenda...

la famiglia del mio ragazzo non è "ricca".
la famiglia di lei non è di "poveretti".

non c'è tutta questa disparità come forse qualcuno può aver pensato.

semplicemente i genitori di lui, causa vari motivi hanno un gruzzolo da parte, quelli di lei no.

Inviato: 13/09/07 15:51
da Claudia81
Lalli04 ha scritto: L'istituto della comunione dei beni era stato istituito proprio per tutelare
il coniuge piu' debole..leggi la moglie casalinga (e' del 1975, le donne erano meno presenti nel mondo del lavoro)
detto da una che vuole vedere l'istituzione matrimoniale preferibilmente col binocolo :wink: ...chi trova la comunione dei beni inconcepibile forse ha qualche problema col concetto di matrimonio, almeno dal punto di vista materiale (poi per carita'..l'abito bianco piace a tutti :lol: )
mi sembra che questi genitori vedono il matrimonio come una societa' di capitali
art 143 cod. civ. (il grassetto e' mio :wink: )
143. Diritti e doveri reciproci dei coniugi. Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri

Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione .

Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia
clap clap clap :D

Inviato: 13/09/07 15:52
da Claudia81
fedelyon ha scritto:
Sì, nel senso che accanto ai soldi ci puoi mettere un bel numeretto, e allora i conti sono facili. Ma accanto a tutto il resto?
Una moglie è una moglie, non è solo la dote che si porta dietro. Questo i tuoi genitori lo capiscono?
Vogliono regalare la casa perché ci vivano il marito e i possibili figli ma la compagna no?
E se i figli non li fanno e il marito muore che succede, la sbattono fuori di casa?
Ma cavoli, se i miei genitori facessero così con il mio ragazzo io mi sentirei umiliata.
Se non lo capiscono e per loro c'è solo il problema denaro, che si tengano quei soldi e lascino tutto ai nipoti in seguito.
O li prestino e se li rifacciano ridare indietro dalla coppia dopo.
Insomma, i modi per non mettere in imbarazzo il figlio esistono.
ri-quoto.

Inviato: 13/09/07 15:55
da lalu
fedelyon ha scritto:
lalu ha scritto:la stessa identica cosa hanno fatto con il mio ragazzo e sia io che lui l'abbiamo trovato il modo di comporarsi più naturale e logico dell'universo.

la famiglia, l'amore, i sentimenti...sono una cosa.
i soldi sono un'altra.
Sì, nel senso che accanto ai soldi ci puoi mettere un bel numeretto, e allora i conti sono facili. Ma accanto a tutto il resto?
Una moglie è una moglie, non è solo la dote che si porta dietro. Questo i tuoi genitori lo capiscono?
Vogliono regalare la casa perché ci vivano il marito e i possibili figli ma la compagna no?
E se i figli non li fanno e il marito muore che succede, la sbattono fuori di casa?
Ma cavoli, se i miei genitori facessero così con il mio ragazzo io mi sentirei umiliata.
Se non lo capiscono e per loro c'è solo il problema denaro, che si tengano quei soldi e lascino tutto ai nipoti in seguito.
O li prestino e se li rifacciano ridare indietro dalla coppia dopo.
Insomma, i modi per non mettere in imbarazzo il figlio esistono.

semplicemente la vediamo in modo DIAMETRALMENTE opposto.
quello che per te può risultare offensivo o umiliante per me è del tutto normale.
ma del resto io non concepisco neppure il concetto di "comunione dei beni", tant'è che non sono sposata, e se mai lo farò, non adotterò certo quel tipo di regime patrimoniale.

Inviato: 13/09/07 15:56
da alice7
Lalli04 ha scritto:
fedelyon ha scritto:
Federinik ha scritto:Quoto Anna73 e Alice7.

Se danno i soldi al figlio per la casa che risulta intestata a lui in percentuale maggiore, questa cosa ha rilevanza solo in caso di separazione, cioè quando le cose vanno male... finchè va tutto bene, niente impedisce a lui e lei di godere della bella casa in egual misura.

L'ottica di questo accorgimento guarda al momento in cui le cose nn dovessero funzionare... e mi sembra il minimo voler tutelare il proprio figlio. Avere un po' di riguardo per tutelare i sudati risparmi dei genitori mi sembra il minimo.
Sì, ma parte già dal presupposto di lasciare la moglie in brache di tela, senza sapere a quali rinunce andrà incontro la moglie per il matrimonio.
Io capisco perfettamente l'imbarazzo del marito di fronte alla moglie e ai futuri suoceri.
Come dire "Siete dei poveracci e tutto ciò che è mio sarà solo e solo mio".
Alla faccia della costruzione della famiglia.
L'istituto della comunione dei beni era stato istituito proprio per tutelare
il coniuge piu' debole..leggi la moglie casalinga (e' del 1975, le donne erano meno presenti nel mondo del lavoro)
detto da una che vuole vedere l'istituzione matrimoniale preferibilmente col binocolo :wink: ...chi trova la comunione dei beni inconcepibile forse ha qualche problema col concetto di matrimonio, almeno dal punto di vista materiale (poi per carita'..l'abito bianco piace a tutti :lol: )
mi sembra che questi genitori vedono il matrimonio come una societa' di capitali
art 143 cod. civ. (il grassetto e' mio :wink: )
143. Diritti e doveri reciproci dei coniugi. Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri

Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione .

Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia
Dal momento che la separazione dei beni e sancita dallo stesso codice come alternativa, il matrimonio che prevede la separazione dei beni non è un matrimonio di seri B, giuricamente parlando
parli come hai detto tu di una norma del 75 valevole per quell'epoca e per quel contesto sociale, che nel frattempo è mutato

Inviato: 13/09/07 15:56
da moni10e
lalu ha scritto:
moni10e ha scritto:
alice7 ha scritto:
Mio nonno ha costruito e intestato casa a mia madre, mio padre ha messo solo l'arredamento, sono in comunione di beni, la casa mia madre l'ha ricevuta per donazione e quindi non rientra in regime di comunione, loro sono felici così da tantissimi anni.....io non la capisco proprio questa cosa di vler far entrare anche i soldi nell'amore
MA ci mancherebbe! Ognuno trova il proprio equilibrio nella vita di coppia. Io ho scelto la comunione, ciò che è mio e suo e non accetterei di vivere in una casa non mia.
Se il figlio vuole mettere i soldi in una casa insieme alla moglie è perchè reputa che la sua vita di coppia ne beneficerà. Non capisco perchè i genitori non vogliano darglieli solo per proteggere un investimento! O meglio, lo capisco ma non lo condivido :wink:
diciamo che se conoscessi il soggetto in questione forse molte cose ti sarebbero più chiare, ma qui ci dovremmo adentrare in tutt'altro tipo di discorso, meglio lasciar perdere.
Questa è una delle cose che ho detto all'inizio. Se i tuoi suoceri hanno remore magari è per via della nuora e quindi posso anche capire il loro comportamento.

Inviato: 13/09/07 16:00
da lalu
moni10e ha scritto:
lalu ha scritto:
moni10e ha scritto: MA ci mancherebbe! Ognuno trova il proprio equilibrio nella vita di coppia. Io ho scelto la comunione, ciò che è mio e suo e non accetterei di vivere in una casa non mia.
Se il figlio vuole mettere i soldi in una casa insieme alla moglie è perchè reputa che la sua vita di coppia ne beneficerà. Non capisco perchè i genitori non vogliano darglieli solo per proteggere un investimento! O meglio, lo capisco ma non lo condivido :wink:
diciamo che se conoscessi il soggetto in questione forse molte cose ti sarebbero più chiare, ma qui ci dovremmo adentrare in tutt'altro tipo di discorso, meglio lasciar perdere.
Questa è una delle cose che ho detto all'inizio. Se i tuoi suoceri hanno remore magari è per via della nuora e quindi posso anche capire il loro comportamento.
guarda, lei io non la conosco quasi per niente ma mi sembra una ragazza a posto, non credo sia in lei "problema".
secondo me il "problema" è il figlio che è una zucca vuota e immatura, ma un genitore non potrà mai ammetterlo, anche perchè ammettendolo, in un certo senso, si sentirebbe di aver sbagliato.

fortuna che il mio moroso è di tutt'altra pasta, :wink: alle volte quando penso che potrebbe avere dei lati simili a quelli del fratello mi vengono i brividi!

Inviato: 13/09/07 16:01
da fedelyon
alice7 ha scritto:Dal momento che la separazione dei beni e sancita dallo stesso codice come alternativa, il matrimonio che prevede la separazione dei beni non è un matrimonio di seri B, giuricamente parlando
parli come hai detto tu di una norma del 75 valevole per quell'epoca e per quel contesto sociale, che nel frattempo è mutato
E infatti è stata istituita dopo la separazione dei beni, che nasce col matrimonio. ;)
Quindi, se è sorpassata una...
Comunque non illudiamoci, non è che ci sia tutta questa parità nelle possibilità di realizzarsi professionalmente, tra uomini e donne.
E gli uomini lo sanno bene. 8)

Inviato: 13/09/07 16:05
da Lalli04
alice7 ha scritto: Dal momento che la separazione dei beni e sancita dallo stesso codice come alternativa, il matrimonio che prevede la separazione dei beni non è un matrimonio di seri B, giuricamente parlando
parli come hai detto tu di una norma del 75 valevole per quell'epoca e per quel contesto sociale, che nel frattempo è mutato
la separazione dei beni io la consiglierei nella maggior parte dei casi, ma quando c'e' una seria disparita' di redditi o uno dei due e' casalingo la comunione ha un suo perche' :roll:
Ma l'art 143 del codice civile vale per tutti i matrimoni e viene letto durante la cerimonia..ed e' assolutamente in contraddizione col pensiero dei suoceri di Lalu, va detto anche che il matrimonio non e' un contratto a cui puoi aggiungere clausole, e' un'istituzione con le sue regole ed e' basata sull'assistenza reciproca anche materiale