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paprina ha scritto:

cyberjack ha scritto:No, non sto scherzando.
mi permetto di parlare così perchè, ahimè, uso gli occhi per guardare, e vedo migliaia di esempi di donne che vivono da decenni alle spalle di ex-mariti costretti a mantenerle anche se lavorano (in nero e quindi comunque autorizzate a prendere gli alimenti) e anche se hanno un nuovo partner (ma non sono sposate e quindi possono continuare a prendere gli alimenti).

ah beh certo, invece di uomini che non passano un euro per i figli(e non per la moglie)non ce ne sono vero?? ma per favore!!
allora il milane ha la puzza sotto al naso
il romano non fa una cippa dalla mattina alla sera
il napoletano ruba
il siciliano è mafioso
e poi
la donna divorziata frega i soldi all'ex marito
l'uomo divorziato è una povera vittima nelle mani della ex moglie
se vuoi continuo con altre frase stereotipate

cyberjack ha scritto:Pap... purtroppo mi piacerebbe vivere in una società dove le donne non si approfittano MAI dell'uomo, ma invece viviamo nella società dei "Corona", della "Veline", di "Azouz sull'isola dei famosi" e delle "Cugine di Garlasco"... la gente è disposta ad attaccarsi alle peggiori tragedie per avere un tornaconto personale...

io vorrei vivere in una sociatà in cui la donan non si approfitti dell'auomo e l'uomo no nsi approfitti della donna.ora la situazione è che la donna si approfitta dell'uomo e l'uomo della donna ma la storia del cognome è a favore dell'uomo........in futuro l'uno si approfitterà sempre dell'altro ma la storia del cognome sarà equa.

cyberjack ha scritto:Non verrai più considerata... ti hanno solamente dato il contentino...
Cosa cambierà in termini di eridità, ad esempio? Cosa cambierà dal punto di vista legale? dal punto di vista affettivo?
Io, ripeto, non avrei alcun problema a cambiare il MIO, di cognome, per prendere quello della donna che amo... figurati se non sarei ORGOGLOISO di darlo a mio figlio! Ma non sono le situazioni "normali" che mi spaventano, quanto le anomalie che vengono generate da tutta questa falstià...

non è vero che non ha problemi altrimenti non parleresti di arma di ricatto.

Sante parole

scusa cyber, per cui secondo te mia madre che ha dovuto lasciare il lavoro perchè mio padre le ha "chiesto" di stare a casa a badare alla casa e ai loro 3 figli, se ora che hanno 60anni si separassero lei dovrebbe andare a trovarsi un lavoro, perchè il fatto di aver servito e riverito il marito per 40anni non è considerabile un lavoro.... giusto???

Claudia81 ha scritto:scusa cyber, per cui secondo te mia madre che ha dovuto lasciare il lavoro perchè mio padre le ha "chiesto" di stare a casa a badare alla casa e ai loro 3 figli, se ora che hanno 60anni si separassero lei dovrebbe andare a trovarsi un lavoro, perchè il fatto di aver servito e riverito il marito per 40anni non è considerabile un lavoro.... giusto???

ti rispondo con un'altra domanda: Quindi se una donna non ama più un uomo (o viceversa) è giusto che lei si faccia mantenere da lui?
Io, se non amassi più la mia compagna, non vorrei nemmeno vederla, altro che vivere alle sue spalle, con i suoi soldi....
"aver servito e riverito" l'uomo che ti ha mantenuto fino ad ora non lo considero ne più ne meno che "aver mantenuto la donna che ti ha servito e riverito"... quindi nessuno deve niente all'altro, se non la metà esatta di ciò che è stato costriuto insieme....

cyberjack ha scritto:

Claudia81 ha scritto:scusa cyber, per cui secondo te mia madre che ha dovuto lasciare il lavoro perchè mio padre le ha "chiesto" di stare a casa a badare alla casa e ai loro 3 figli, se ora che hanno 60anni si separassero lei dovrebbe andare a trovarsi un lavoro, perchè il fatto di aver servito e riverito il marito per 40anni non è considerabile un lavoro.... giusto???

ti rispondo con un'altra domanda: Quindi se una donna non ama più un uomo (o viceversa) è giusto che lei si faccia mantenere da lui?
Io, se non amassi più la mia compagna, non vorrei nemmeno vederla, altro che vivere alle sue spalle, con i suoi soldi....
"aver servito e riverito" l'uomo che ti ha mantenuto fino ad ora non lo considero ne più ne meno che "aver mantenuto la donna che ti ha servito e riverito"... quindi nessuno deve niente all'altro, se non la metà esatta di ciò che è stato costriuto insieme....

certo, peccato che di solito la donna se lascia il lavoro è x stare dietro alla famiglia, spesso su richiesta esplicita del marito, e non perchè non abbia voglia di lavorare.
inoltre i lavori di casa non hanno rendita finanziaria (tipo la pensione), quindi secondo te uno come deve campare???

cyberjack ha scritto:ti rispondo con un'altra domanda: Quindi se una donna non ama più un uomo (o viceversa) è giusto che lei si faccia mantenere da lui?
Io, se non amassi più la mia compagna, non vorrei nemmeno vederla, altro che vivere alle sue spalle, con i suoi soldi....
"aver servito e riverito" l'uomo che ti ha mantenuto fino ad ora non lo considero ne più ne meno che "aver mantenuto la donna che ti ha servito e riverito"... quindi nessuno deve niente all'altro, se non la metà esatta di ciò che è stato costriuto insieme....

la mamma di claudia ha lavorato per 40 anni senza avere nessuno stipendio..............in questo caso il marito è il suo datore di lavoro, quindi il padre se ne sta approfittando.


ah no giusto, perchè l'uomo non se ne approfitta.........èè solo la donna che se ne approfitta


p.s.:poveri genitori di clà...........nun je la sto a tirà eh!!

No, Cyber forse intende dire che se le donne vogliono la parità la attuino, consapevoli non solo dei propri diritti ma anche doveri.
Io ho capito questo, "fra le righe".

Io quello che invece non capisco è la posizione per partito preso contro il doppio cognome e il fastidio che reca solo l'idea. Perchè????

lavispachiara ha scritto:No, Cyber forse intende dire che se le donne vogliono la parità la attuino, consapevoli non solo dei propri diritti ma anche doveri.
Io ho capito questo, "fra le righe".

e io vorrei capire in quali casi non si attuano i doveri??
nel caso di una casalinga che si fa il "censured" per mandare avanti la famiglia??
perchè quello è un lavoro anche se non è riconosciuto come tale

paprina ha scritto:

lavispachiara ha scritto:No, Cyber forse intende dire che se le donne vogliono la parità la attuino, consapevoli non solo dei propri diritti ma anche doveri.
Io ho capito questo, "fra le righe".

e io vorrei capire in quali casi non si attuano i doveri??
nel caso di una casalinga che si fa il "censured" per mandare avanti la famiglia??
perchè quello è un lavoro anche se non è riconosciuto come tale

Te lo dico subito in quale caso (ma parlo per me): quando le donne dimenticano i doveri verso se stesse e si cancellano nella famiglia e figli.
E' un errore mal ripagato, a volte, non sempre per fortuna.

lavispachiara ha scritto:No, Cyber forse intende dire che se le donne vogliono la parità la attuino, consapevoli non solo dei propri diritti ma anche doveri.
Io ho capito questo, "fra le righe".

Io quello che invece non capisco è la posizione per partito preso contro il doppio cognome e il fastidio che reca solo l'idea. Perchè????

esatto, è ciò che volevo dire.

non sono contrario per partito preso, come hai letto. solo alle eventuali storture.

lavispachiara ha scritto: Io quello che invece non capisco è la posizione per partito preso contro il doppio cognome e il fastidio che reca solo l'idea. Perchè????

............ perché poi quando devi firmare è un casino?
............ per il codice fiscale?
............ perché poi da Mario Rossi e Maria Bianchi nasce Piero Rossi Bianchi che sposa Anna Verde Giallo e partorisce Luca Rossi Bianchi Verde Giallo?

Scusate .. sto cercando di sdrammatizzare ......

Come ho detto prima IO personalmente non imporrei nulla ... lascerei la scelta a MIO FIGLIO .... mi spiacerebbe solo un po' che si perdesse il mio cognome perché sono l'ultima ... trovo che già in Italia il poter conservare il proprio cognome da nubile sia già una bella cosa ... e basta ... senza ideologie nè politiche nè morali nè altro .... certo se mi chiamassi T.R.O.I.A. di cognome con tutto il rispetto per mio padre me lo sarei fatto cambiare ma così non è ........

....... su sta cosa non so perché ma sento che faranno un referendum ...

(se ho detto qualche caxxata scusate ......... me ne torno in musica & film)

Ma infatti va regolamentata.... o l'alternativa è il caos. Imamgina se tutte/i sentissero questa esigenza..
Sulla scelta da parte del figlio... se non erro credo che sia possibile già in alcuni casi.
Il cognome da nubile... un diritto.
Il cognome assurdo o amorale si può già variare (per legge).
Referendum? come fai a prevederlo?

Per il referendum un po' scherzavo
ma un po' no ... in italia un bel referendum non lo si nega mai ...
tra un po' lo faranno anche per le rotonde stradali ...

Vispa ........ quindi se a tutto gia' ora si puo' ovviare ...
mi chiedo a cosa serva fare un decreto legge ....

Non si ovvia proprio secondo me
Quando è possibile prendere il cognome della madre?... quando non c'è il padre a riconoscerlo

Le regole sono diverse per i figli naturali
Il Codice Civile, all’art.262, prevede, in caso di figli naturali, che il cognome sia quello del genitore che, per primo, riconosce il nuovo nato. “Se si tratta della madre – spiega Calvigioni che è docente dell’Anusca, l’Associazione nazionale Ufficiali di stato Civile e Anagrafe
- l’attribuzione del suo cognome è quindi valida. Se il genitore è uno solo, padre o madre che sia, il figlio porterà dunque il suo cognome”. Nel caso in cui, invece, il pupo sia riconosciuto congiuntamente da genitori non sposati, “automaticamente – riprende Calvigioni – prende il cognome del padre, senza possibilità di scelta. Se il riconoscimento avviene prima da parte della madre e poi del padre, il bambino può assumere il solo cognome materno. Solo successivamente – conclude l’esperto – i genitori potranno chiedere, con un’istanza al Tribunale per i minorenni, di utilizzare entrambi i cognomi o di passare solo a quello paterno”. Nel caso in cui il riconoscimento da parte del padre avvenga quando il figlio naturale è maggiorenne, spetta a quest’ultimo decidere se tenere il cognome materno o passare a quello paterno. Una disciplina complessa, insomma, che prevede ulteriori varianti nel caso in cui i genitori naturali si sposino. “Il figlio divenuto così legittimo – conclude Calvigioni – se è minorenne assume il cognome del padre senza possibilità di scelta. Se invece ha superato i 18 anni, pur subendo il cognome del padre, ha un anno di tempo per decidere se mantenere il cognome di papà o passare a quello della mamma”.

Da:
http://www.guidagenitori.it/guidagenito ... 7&docs=187

Va be' però è il cane che si morde la coda ........ scusa ...... non mi pare un esempio calzante ....

Son sei pagine che si parla di parità di diritti ... e mi vieni fuori con l'eccezione che conferma la regola????

Ok ... me ne torno in musica&film

Anouk ha scritto:Per il referendum un po' scherzavo
ma un po' no ... in italia un bel referendum non lo si nega mai ...
tra un po' lo faranno anche per le rotonde stradali ...

Vispa ........ quindi se a tutto gia' ora si puo' ovviare ...
mi chiedo a cosa serva fare un decreto legge ....

Anouk ha scritto:Va be' però è il cane che si morde la coda ........ scusa ...... non mi pare un esempio calzante ....

Son sei pagine che si parla di parità di diritti ... e mi vieni fuori con l'eccezione che conferma la regola????

Ok ... me ne torno in musica&film

E' calzante eccome, almeno secondo me...
Ho risposto alla tua domanda e a modo mio.
Ma lascio la parola agli altri, non andartene , lo faccio io, visto che già ho scritto abbastanza