Inviato: 05/10/07 11:41
neppure nel programma di grillo?
(uah uah uah)
(uah uah uah)
A voi la parola! Discussioni sull'arredamento della casa
https://www.arredamento.it/forum/
Rispondo solo a questa, però è l'ultima, perchè tanto ormai ognuno ha esposto le sue ragioni.fedelyon ha scritto:Steve, di tutto ciò che hai scritto solo una cosa mi sfugge.
Perché vuoi imporre una tua scelta personale ad altri.
Discutere in generale per grandi principi (questo intendevo quando dicevo dogmi) non ha molto senso secondo me.
Come ho già detto prima i casi possono essere diversi e facilmente distinguibili.
Nessuno ti sta chiedendo se trovi corretto fare un funerale religioso a Welby (cioè se è moralmente deprecabile o meno la sua scelta), ti si sta chiedendo perché Welby non avesse il diritto di scegliere se vivere o morire in quel momento, come chiunque altro può fare ogni giorno della sua vita.
Steve1973 ha scritto:Rispondo solo a questa, però è l'ultima, perchè tanto ormai ognuno ha esposto le sue ragioni.fedelyon ha scritto:Steve, di tutto ciò che hai scritto solo una cosa mi sfugge.
Perché vuoi imporre una tua scelta personale ad altri.
Discutere in generale per grandi principi (questo intendevo quando dicevo dogmi) non ha molto senso secondo me.
Come ho già detto prima i casi possono essere diversi e facilmente distinguibili.
Nessuno ti sta chiedendo se trovi corretto fare un funerale religioso a Welby (cioè se è moralmente deprecabile o meno la sua scelta), ti si sta chiedendo perché Welby non avesse il diritto di scegliere se vivere o morire in quel momento, come chiunque altro può fare ogni giorno della sua vita.
Se Welby fosse stato in grado di decidere autonomamente se vivere o morire (e questo vuol dire non solo avere la volontà di farlo, ma anche la possibilità di dare un seguito alla sua volontà), avrebbe preso la sua decisione e ne avrebbe portato avanti le conseguenze, come ogni suicidio a questo mondo.
Lui non ne aveva la possibilità, perchè gli mancava la seconda condizione, e quindi qualcuno avrebbe dovuto decidere per lui e, soprattutto, eseguire un omicidio (perchè di questo si tratta...) per lui (ancorchè consenziente).
E qui entra in gioco il discorso che ho fatto fin dall'inizio, e cioè che, secondo me, nessuno può arrogarsi il diritto di porre fine alla vita di un'altra persona.
Non riesco a essere più chiaro di così nell'esprimere la mia opinione al riguardo, mi spiace.
Steve1973 ha scritto:Rispondo solo a questa, però è l'ultima, perchè tanto ormai ognuno ha esposto le sue ragioni.fedelyon ha scritto:Steve, di tutto ciò che hai scritto solo una cosa mi sfugge.
Perché vuoi imporre una tua scelta personale ad altri.
Discutere in generale per grandi principi (questo intendevo quando dicevo dogmi) non ha molto senso secondo me.
Come ho già detto prima i casi possono essere diversi e facilmente distinguibili.
Nessuno ti sta chiedendo se trovi corretto fare un funerale religioso a Welby (cioè se è moralmente deprecabile o meno la sua scelta), ti si sta chiedendo perché Welby non avesse il diritto di scegliere se vivere o morire in quel momento, come chiunque altro può fare ogni giorno della sua vita.
Se Welby fosse stato in grado di decidere autonomamente se vivere o morire (e questo vuol dire non solo avere la volontà di farlo, ma anche la possibilità di dare un seguito alla sua volontà), avrebbe preso la sua decisione e ne avrebbe portato avanti le conseguenze, come ogni suicidio a questo mondo.
Lui non ne aveva la possibilità, perchè gli mancava la seconda condizione, e quindi qualcuno avrebbe dovuto decidere per lui e, soprattutto, eseguire un omicidio (perchè di questo si tratta...) per lui (ancorchè consenziente).
E qui entra in gioco il discorso che ho fatto fin dall'inizio, e cioè che, secondo me, nessuno può arrogarsi il diritto di porre fine alla vita di un'altra persona.
Non riesco a essere più chiaro di così nell'esprimere la mia opinione al riguardo, mi spiace.
boo, cara... che ti devo dire...boo ha scritto:Eluana è solo l’ultimo caso balzato alla cronaca. In coma dal 1992. Se anche si svegliasse adesso avrebbe tutte le funzioni vitali ridotte, menomate, o assenti.
Io nel 1992 avevo 10 anni, non avevo ancora il ciclo, giocavo con mio fratello piccolo piccolo. Quante cose sono successe da allora: ho dato il primo bacio, ho imparato a depilarmi, mi sono diplomata, laureata, laureata ancora. Ho trovato lavoro, sono andata a convivere. Son crollate le torri gemelle, Berlusconi è diventato due volte presidente del consiglio, sono morti Ayrton Senna e Marlon Brando.
E per tutto questo tempo Eluana è rimasta in un letto, girata ogni due ore, alimentata da un sondino.
Chi siamo noi per arrogarci il diritto di continuare a farla, artificialmente, respirare?
Perché consideriamo come interruzione della vita il non-perpetrare una condizione che, IN NATURA, non esisterebbe?
chi accompagna il coniuge però in italia viene processato per qualcosa di molto simile all'omicidio...lilmaul ha scritto:i coniugi osbourne si son già messi d'accordo, nel caso a uno dei due succedesse una cosa simile, di andare in clinica in svizzera e finirla lì, senza tante lungaggini burocratiche
Dammi , nella nostra repubblica il referendum e' solo abrogativodammispazio ha scritto:che voi sappiate, c'e' una proposta di Referendum sull'argomento? Oppure vistoc he la proposta di legge e' bloccata non esistono neppure i presupposti sui quali basare un referendu?!
QuotoLalli04 ha scritto:Dammi , nella nostra repubblica il referendum e' solo abrogativodammispazio ha scritto:che voi sappiate, c'e' una proposta di Referendum sull'argomento? Oppure vistoc he la proposta di legge e' bloccata non esistono neppure i presupposti sui quali basare un referendu?!
esiste un disegno di legge sul testamento biologico, se ricordo bene, impantanato in qualche commissione e difficilmente avra' i numeri per passare
per il resto quoto Fedelyon e , dopo aver letto i post di Ela e Pola, con ancora piu' convinzione...
non si offenda nessuno..ma qualche volta tendiamo ad avere della malattia e della sofferenza un immagine un po' edulcorata
ehm, dammi io quotavo questodammispazio ha scritto:quoto pure io
si dai appunto mi ero quasi risposta da sola chiedevo conferma no?
penso come ha detto fedelyon che ci debba essere la possibilità di scegliere, sempre, della propria vita, e che molte volte parliamo senza cognizione di causama qualche volta tendiamo ad avere della malattia e della sofferenza un immagine un po' edulcorata
quotavo quello anche ioalice7 ha scritto:ehm, dammi io quotavo questodammispazio ha scritto:quoto pure io
si dai appunto mi ero quasi risposta da sola chiedevo conferma no?penso come ha detto fedelyon che ci debba essere la possibilità di scegliere, sempre, della propria vita, e che molte volte parliamo senza cognizione di causama qualche volta tendiamo ad avere della malattia e della sofferenza un immagine un po' edulcorata
15 gg sono una sofferenza accettabileboo ha scritto:mia nonna è stata due settimane in uno stato di incoscienza.
e, mentre la lavavo, la giravo ogni due ore, le medicavo le piaghe (incredibile come arrivino in fretta!), le curavo le ferite (che si era talmente indebolita che bastava un tocco fatto male per squarciarla), la sfamavo, la arieggiavo, le cambiavo il pannolone... io vedevo che soffriva. si lamentava, mugugnando, aveva dolori, era arrabbiata diceva stoooo maaaaleeee e faaaa caaaaldoooo e nient'altro.
quante volte mi sono chiesta se era giusto continuare in quella condizione!
nonostante ciò, quando è morta mi si è lacerato il petto, e ancora ci piango a distanza di quattro anni!
se avessi potuto scegliere, non lo avrei fatto subito.
e non sarei ricorsa alla morte dolce a cuor leggero.
ma credo che sarebbe arrivato un momento in cui avrebbe prevalso la voglia di alleviarla dalle sue sofferenze terrene.
MA in ogni caso non potevo scegliere.
quando se e andò, i dottori ci dissero: meglio così, ha smesso di soffrire.
allora perché continuavi a riempirla di antibiotici eccetera? volevi ancora farla soffrire? ma tu non avevi giurato il SOLLIEVO DALLE SOFFERENZE?