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#4848
lunapiena2 ha scritto:
bubu ha scritto:Steve, Cassano ti ha copiato la luna di miele....indovina dove? :lol:

http://www.tgcom.mediaset.it/gossip/art ... acio.shtml
direi senza ombra di dubbio che preferisco le foto di Borriello postate sabato da Abi :wink:
ho postato solo per far vedere a steve la meta del loro viaggio :wink:


certo che avere i fotografi per un servizio fotografico in luna di miele è proprio il massimo della chiccheria :roll:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#4849
Federinik ha scritto:
betty_boop ha scritto:penso che per lui il paracadutismo fosse una grande passione, non credo lo facesse per sfidare la morte, quindi non mi sento di condannarlo per questo.
Intendiamoci, nemmeno io condanno nessuno, ma non riesco a capire questo ostinarsi a non voler chiamare le cose con il loro nome... quello che da fascino agli sport estremi e' la sfida alla vita/morte, e basta. Ovvio che poi uno spera di vincere. Ma cio' che e' esaltante e' il batticuore/scarica di adrenalina, dato dalla paura. Paura di che? Della morte, a me pare ovvio.
Uno lancia una sfida, e quindi mette in conto di poter vincere o perdere.
Questo non lo so, probabilmente è così, io non ho mai provato e mai proverò a buttarmi con un paracadute, ma credo che in quel caso il brivido non stia nello sfidare la morte, ma nella sensazione di volare, di essere liberi... poi probabilmente una componente di sfida c'è eh, non dico di no, però non saprei dire se è la motivazione principale.
Federinik ha scritto:Ovviamente il rischio della morte e' insito nel fatto stesso di vivere, ogni attivita' umana comporta questo rischio. Anche bere un bicchiere d'acqua, per estremizzare. Ma gli altri sono rischi collaterali a un certo scopo(bevo perche' ho sete, non per sfidare la morte, guido per spostarmi, ecc...) mentre in sport di un certo tipo la sfida alla morte e' lo scopo.

Quindi, ripeto, e' messo in conto. Sicuramente e' piu' riprovevole chi ha una guida pericolosa, che mette in pericolo altri, piuttosto che chi pratica un certo sport giocando solo la propria incolumita' e assumendosi i propri rischi.
Esatto, pure io la penso così.
Vero, anche andando in scooter a due allora ci si può far male, ma allora anche a camminare, se scivoli e batti la testa è un attimo... però certe cose sono la normalità, come dice fede un conto è bere, lo faccio perchè ho sete, un conto è guidare, lo faccio per spostarmi. Paracadutismo lo faccio per godere della sensazione che mi dà, ma non è che debba necessariamente far parte del mio quotidiano. Non ho bisogno di volare quanto di muovermi sulle strade perchè devo andare a lavorare...
Poi per carità, è una disgrazia, non dico che non avrebbe dovuto farlo, semplicemente io con una bimba di 6 anni non credo avrei rischiato la vita per una passione ecco, ma non siamo tutti uguali.
Evidentemente per lui questo sport aveva un richiamo a cui non poteva resistere, e anche per la moglie visto che ha continuato a praticarlo nonostante ci stesse per rimanere poco tempo fa... sono scelte.
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CASA: http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=55837

MATRIMONIO: http://album.alfemminile.com/album/6941 ... ing-0.html

#4851
cyberlaura ha scritto:Carlo e Camilla sono in crisi, ma resteranno comunque insieme.
meno male...era una settimana che non dormivo! :twisted: :twisted:
ma sempre, comunque...strega inside! 8)
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la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)

#4854
scusate, ma proprio non vi capisco, quando fate certi discorsi... Papri, io capisco che diventare mamma ti abbia cambiata notevolmente, ma a leggere voi diventare genitori significa rinunciare alla propria vita...

A parte che non credo che nessuna di voi sappia cosa significhi lanciarsi col paracadute, che nessuna di voi sappia cosa significa "Sfidare la morte" e conosca la differeza tra lo "sfidare la morte" e assumersi un rischio calcolato...
Voi mi state dicendo che una persona diventata padre non può più fare un'immersione subacquea (rischio di TVP, rischio di narcosi d'azoto, rischio di TEV, eccetera), o non può più andare in moto in pista (rischio di fare incidenti e lasciarci le penne), o non piò più andare a sciare (rischio di morire in un crepaccio, o di spezzarsi entrambe le gambe, rischio di essere investito da un pirla che scende a manetta e ti uccide, com'è successo quest'inverno), non può più andare a fare un'arrampicata o un trekking in Africa, non può più permettersi una traversata in barca a vela, eccetera?

tutti questi sport (così come qualsiasi attività della vita) presentano un certo fattore di rischio, ma la scienza ha creato delle "Curve di rischio calcolato" e se lo sportivo rientra in queste curve, soddisfando i giusti parametri, non corre ALCUN pericolo.
Poi c'è l'errore umano.

L'errore umano, come si può intuire dall nome stesso, è un "errore".

e qui non c'entra un piffero lo sport, in quanto l'"errore" si può verificare anche quando uno attraversa la strada senza guardare, o quando si distrae alla guida, o quando si distrae sul lavoro (se adopera macchinari pesanti).

è assolutamente impossibile prevenire la morte causata dall'errore umano, qualsiasi sia il contesto. è, invece, del tutto possibile prevenire l'errore causato da problemi tecnici, ossia il rientrare nelle "curve di sicurezza".

Nella sfiga in questione, il povero Taricone non è stato "vittima di uno sport estremo", ma ha commesso un errore umano mentre faceva una disciplina sportiva sicura.

come se io, andando sullo snowboard, mi giro per guardare una sciatrice e finisco giu dal burrone...
non è colpa nè della montagna, nè della neve, nè dello snowboard. è un errore umano.
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#4855
lunapiena2 ha scritto:anch'io la penso come Betty Boop: il paracadutismo non è uno sport estremo, non è un voler sfidare la morte. Abbiamo un intero reparto militare che fa paracadutismo!??! Non credo che lo stato paghi i suoi militari per sfidare la morte! La tecnologia ti permette di godere del volo a corpo libero, chi pratica questo sport lo fa fidandosi delle attrezzature e della propria esperienza. Purtroppo come in tantissimi sport, l'errore umano può essere mortale.
condivido...

per me andare incontro alla morte significa drogarsi, guidare ubriachi ecc... mettere a rischio "volontariamente" la propria e la vita altrui... lo sport non è andare incontro alla morte... se nn per " errori umani"....
http://album.alfemminile.com/album/see_ ... -nido.html

#4856
cyber, è un errore umano che si basa su una scelta volontaria e sulla consapevole accettazione del rischio.
Io sono stata sub e ho fatto immersioni finchè nel 2004 in liguria, probabilmente per un problema della bombola, sono svenuta sott'acqua e son rimasta 1 settimana in rianimazione/terapia intensiva (e non vi dico il cazziatone che mi ha fatto M quando son tornata a casa...)

avrei potuto riprendere a fare immersioni, certo, ma ho preferito lasciare stare (anche per far stare sereno M). Se avessi avuto anche una bimba piccola, non mi sarei minimamente posta il problema.

E' questione di scelte, e anche di fortuna.
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Casa Spozilli
Babyzillo

#4857
chiaretta ha scritto:Io sono stata sub e ho fatto immersioni finchè nel 2004 in liguria, probabilmente per un problema della bombola, sono svenuta sott'acqua e son rimasta 1 settimana in rianimazione/terapia intensiva (e non vi dico il cazziatone che mi ha fatto M quando son tornata a casa...)

avrei potuto riprendere a fare immersioni, certo, ma ho preferito lasciare stare (anche per far stare sereno M). Se avessi avuto anche una bimba piccola, non mi sarei minimamente posta il problema.

E' questione di scelte, e anche di fortuna.
Capisco, ma non credo che ti signeresti mai di definire la subacquea un "Brivido nello sfidare la morte, sperando di vincere"...
Potrai, alla luce della tua esperienza, giudicarla uno sport sicuro, in cui a volte capitano degli incidenti (e, tra parentesi, se sei svenuta sott'acqua le cause possono essere solo 3: narcosi d'azoto, ma lo dubito fortemente a quelle profondità, bombola chiusa ma lo dubito fortemente perchè te ne saresti accorta in superficie, o bombola con aria inquinata e anche in questo caso sarebbe un errore tuo che non hai controllato la qualità dell'aria nella bombola...). Altra alternativa è che tu abbia fatto troppe immersoni ripetute, ma anche questa sembrerebbe strana, se sei rimasta nelle curve di sicurezza.

Quindi, al 99.9%, se tu avessi continuato a fare immersioni non ti sarebbe successo nulla, perchè consapevole della prima esperienza avresti controllato meglio, per evitare ulteriori errori umani ;)

Poi, magari, non è così e sto dicendo minchiate... l'esame da Divemaster risale ormai a 6 anni fa e non mi ricordo più una mazza :P
Ultima modifica di cyberjack il 30/06/10 15:38, modificato 1 volta in totale.
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#4858
Usti! chiaretta...non lo sapevo, mi dispiace :(

quotone per cyber :wink:

...anche se sentivo parlare ieri i soci dell'aerospazio dove è avvenuto l'incidente, hanno ipotizzato un mal funzionamento del segnale acustico situato nel caschetto, il quale avvisa quando è il momento di effettuare la manovra di discesa... :?
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#4859
si, questo sì.

Per questo dicevo che si tratta di scelte e di consapevole accettazione del rischio, che, in misura variabile, è sempre presente (nello sport, ma non solo).
Ho letto in fretta, manon credo che nessuno abbia scritto "allora chiudiamoci in casa e smettiamo di fare sport"... sono solo scelte diverse
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Casa Spozilli
Babyzillo

#4860
c'è un pezzo bellissimo di Nemo, quando sono nella bocca della balena!

il padre, ormai sconsolato, dice a Doris parlando di Nemo gli avevo promesso che non gli sarebbe mai accaduto niente!!!
e Doris..che promessa bislacca, perchè non accada niente, non devi far niente!

e a volte neppure quello basta...
incredibile a dirsi, quoto Cyber al 100%!
ma sempre, comunque...strega inside! 8)
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la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)