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#4831
io sono fondamentalmente d'accordo con Pap... non ditemi che andare in moto in città è come lanciarsi dal paracadute... a meno che non ti metti a fare ginkana... quando hai un figlio devi smettere di giocare con la tua vita... per il resto, mi è dispiaciuto molto per Taricone, e per chi resta...
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#4832
vigiemme ha scritto:io sono fondamentalmente d'accordo con Pap... non ditemi che andare in moto in città è come lanciarsi dal paracadute... a meno che non ti metti a fare ginkana... quando hai un figlio devi smettere di giocare con la tua vita... per il resto, mi è dispiaciuto molto per Taricone, e per chi resta...
vieni a farti un giro sul GRA...poi ne riparliamo! :?

e poi mi sembra inutile parlare di pericolosità...si può morire pure mettendo male un piede e cadendo dalle scale!
quello che mi colpisce sempre in queste situazioni non è la modalità, ma il fatto che tutto può finire in un attimo!
ma sempre, comunque...strega inside! 8)
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la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)

#4833
bubu ha scritto:
loremir77 ha scritto:
bubu ha scritto:
:lol: :lol:
io ne conosco uno che ha fatto padova-roma a 230 km/h :lol:
Beh.. io trovo che uno che va a quelle velocità non ha molto rispetto per la sua sicurezza personale e della sicurezza altrui.. :roll:
gliel'abbiamo già detto in coro al raduno, infatti :wink:
forse è convinto che prendendo un volo Agira può resuscitare veramente :lol: :lol: :lol:
Foto Aurora Aurora cresce
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#4834
Io non so... penso che per lui il paracadutismo fosse una grande passione, non credo lo facesse per sfidare la morte, quindi non mi sento di condannarlo per questo.
Però non mi paragonate un hobby comunque pericoloso con un marito e padre che va in moto, non mi sembra la stessa cosa.
Forse potrebbe essere paragonabile un padre che va in moto come un caxxone, facendo slalom e andando a velocità assurde, ma uno che prende la moto e la guida usando il cervello non sfida "consapevolmente" la morte come uno che si lancia da un aereo con un paracadute.
Se dovessimo sempre pensare a quanto è pericoloso fare questo o quello ci si dovrebbe chiudere in casa, anche io che prendo il treno tutti i giorni sono a rischio perchè potrebbe deragliare.
Però un conto è prendere la moto per andare a lavorare, magari per evitare code chilometriche o per trovare un misero parcheggio, un conto è avere un hobby così rischioso... per me non è la stessa cosa...
Ecco la cosa che ha detto Dolores non la sapevo, quella della moglie che ha rischiato di rimanerci per lo stesso motivo... beh io con una bambina di 6 anni non penso l'avrei fatto di nuovo.

Poi ovvio non è che uno smette di avere passioni e hobby quando ha figli, liberissimo di averli, però è innegabile che alcune passioni siano più a rischio di altre.

Ad ogni modo anche io sono rimasta scossa e dispiaciuta da questa triste scomparsa, per lui, ma soprattutto per chi resta.
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CASA: http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=55837

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#4835
che la vita può terminare in un'attimo è una consapevolezza che dovrebbe essere in ognuno di noi... cambierebbe, probabilmente, il nostro approccio verso le persone che ci circondano... mio padre ha sentito una fitta al petto, ha fatto qualche passo, ed è caduto morto... ed è finito così, un omone di 50 anni che sembrava immortale... eppure la vita (di chi rimane) deve andare avanti... con una nuova prospettiva... da questi eventi dovremmo imparare a vivere al meglio il presente, a stare vicini ai nostri cari ogni giorno...
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#4836
Dolores ha scritto:
forse è convinto che prendendo un volo Agira può resuscitare veramente :lol: :lol: :lol:
dol....non l'ho capita... :roll:

betty, a mio parere anche uno scooter è pericoloso, si può essere motociclisti disciplinatissimi, ma basta niente anche una buca per farti cascare male. :?
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#4837
bubu ha scritto:
Dolores ha scritto:
forse è convinto che prendendo un volo Agira può resuscitare veramente :lol: :lol: :lol:
dol....non l'ho capita... :roll:

betty, a mio parere anche uno scooter è pericoloso, si può essere motociclisti disciplinatissimi ma basta niente, anche una buca per farti cascare male. :?
o il cretino con la macchina che ti taglia la strada! :?
ma mi sa che parliamo e non ce capaimo! :roll:
ma sempre, comunque...strega inside! 8)
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la vita è tutta una questione di cul@, o ce l'hai o te lo fanno...(Cit. Dammispazio)

#4838
Sil70 ha scritto:
bubu ha scritto:
Dolores ha scritto:
forse è convinto che prendendo un volo Agira può resuscitare veramente :lol: :lol: :lol:
dol....non l'ho capita... :roll:

betty, a mio parere anche uno scooter è pericoloso, si può essere motociclisti disciplinatissimi ma basta niente, anche una buca per farti cascare male. :?
o il cretino con la macchina che ti taglia la strada! :?
ma mi sa che parliamo e non ce capaimo! :roll:
vabbè, io non posso controllare le altrui cretinaggini, nè le fatalità - un giorno ho assistito ad una quasi tragedia... a Pa, cade una foglia (pesante, eh?) da una palma altissima... ha evitato un motorino per un paio di metri... se lo prendeva lo ammazzava!
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#4839
betty_boop ha scritto:penso che per lui il paracadutismo fosse una grande passione, non credo lo facesse per sfidare la morte, quindi non mi sento di condannarlo per questo.
Intendiamoci, nemmeno io condanno nessuno, ma non riesco a capire questo ostinarsi a non voler chiamare le cose con il loro nome... quello che da fascino agli sport estremi e' la sfida alla vita/morte, e basta. Ovvio che poi uno spera di vincere. Ma cio' che e' esaltante e' il batticuore/scarica di adrenalina, dato dalla paura. Paura di che? Della morte, a me pare ovvio.
Uno lancia una sfida, e quindi mette in conto di poter vincere o perdere.

Ovviamente il rischio della morte e' insito nel fatto stesso di vivere, ogni attivita' umana comporta questo rischio. Anche bere un bicchiere d'acqua, per estremizzare. Ma gli altri sono rischi collaterali a un certo scopo(bevo perche' ho sete, non per sfidare la morte, guido per spostarmi, ecc...) mentre in sport di un certo tipo la sfida alla morte e' lo scopo.

Quindi, ripeto, e' messo in conto. Sicuramente e' piu' riprovevole chi ha una guida pericolosa, che mette in pericolo altri, piuttosto che chi pratica un certo sport giocando solo la propria incolumita' e assumendosi i propri rischi.
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#4840
Federinik ha scritto:
betty_boop ha scritto:penso che per lui il paracadutismo fosse una grande passione, non credo lo facesse per sfidare la morte, quindi non mi sento di condannarlo per questo.
Intendiamoci, nemmeno io condanno nessuno, ma non riesco a capire questo ostinarsi a non voler chiamare le cose con il loro nome... quello che da fascino agli sport estremi e' la sfida alla vita/morte, e basta. Ovvio che poi uno spera di vincere. Ma cio' che e' esaltante e' il batticuore/scarica di adrenalina, dato dalla paura. Paura di che? Della morte, a me pare ovvio.
Uno lancia una sfida, e quindi mette in conto di poter vincere o perdere.

Ovviamente il rischio della morte e' insito nel fatto stesso di vivere, ogni attivita' umana comporta questo rischio. Anche bere un bicchiere d'acqua, per estremizzare. Ma gli altri sono rischi collaterali a un certo scopo(bevo perche' ho sete, non per sfidare la morte, guido per spostarmi, ecc...) mentre in sport di un certo tipo la sfida alla morte e' lo scopo.

Quindi, ripeto, e' messo in conto. Sicuramente e' piu' riprovevole chi ha una guida pericolosa, che mette in pericolo altri, piuttosto che chi pratica un certo sport giocando solo la propria incolumita' e assumendosi i propri rischi.


ovviamente quoto. :wink:
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#4841
Federinik ha scritto:
Intendiamoci, nemmeno io condanno nessuno, ma non riesco a capire questo ostinarsi a non voler chiamare le cose con il loro nome... quello che da fascino agli sport estremi e' la sfida alla vita/morte, e basta. Ovvio che poi uno spera di vincere. Ma cio' che e' esaltante e' il batticuore/scarica di adrenalina, dato dalla paura. Paura di che? Della morte, a me pare ovvio.
Uno lancia una sfida, e quindi mette in conto di poter vincere o perdere.

Ovviamente il rischio della morte e' insito nel fatto stesso di vivere, ogni attivita' umana comporta questo rischio. Anche bere un bicchiere d'acqua, per estremizzare. Ma gli altri sono rischi collaterali a un certo scopo(bevo perche' ho sete, non per sfidare la morte, guido per spostarmi, ecc...) mentre in sport di un certo tipo la sfida alla morte e' lo scopo.

Quindi, ripeto, e' messo in conto. Sicuramente e' piu' riprovevole chi ha una guida pericolosa, che mette in pericolo altri, piuttosto che chi pratica un certo sport giocando solo la propria incolumita' e assumendosi i propri rischi.
Mi sento di quotare fede in toto, questo è esattamente il mio pensiero.
Non avrei saputo esprimerlo in modo migliore.
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“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.

#4845
Federinik ha scritto:
betty_boop ha scritto:penso che per lui il paracadutismo fosse una grande passione, non credo lo facesse per sfidare la morte, quindi non mi sento di condannarlo per questo.
Intendiamoci, nemmeno io condanno nessuno, ma non riesco a capire questo ostinarsi a non voler chiamare le cose con il loro nome... quello che da fascino agli sport estremi e' la sfida alla vita/morte, e basta. Ovvio che poi uno spera di vincere. Ma cio' che e' esaltante e' il batticuore/scarica di adrenalina, dato dalla paura. Paura di che? Della morte, a me pare ovvio.
Uno lancia una sfida, e quindi mette in conto di poter vincere o perdere.

Ovviamente il rischio della morte e' insito nel fatto stesso di vivere, ogni attivita' umana comporta questo rischio. Anche bere un bicchiere d'acqua, per estremizzare. Ma gli altri sono rischi collaterali a un certo scopo(bevo perche' ho sete, non per sfidare la morte, guido per spostarmi, ecc...) mentre in sport di un certo tipo la sfida alla morte e' lo scopo.

Quindi, ripeto, e' messo in conto. Sicuramente e' piu' riprovevole chi ha una guida pericolosa, che mette in pericolo altri, piuttosto che chi pratica un certo sport giocando solo la propria incolumita' e assumendosi i propri rischi.
sei stata chiara e precisa... la penso uguale uguale...
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