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#976
dammispazio ha scritto:
fedelyon ha scritto:Voi vi siete posti queste domande una volta per tutte.
Noi dobbiamo ripetercele ogni settimana.
Questa è la differenza, più difficile, ma in cambio impari a distinguere tra lavoro e famiglia. ;)
io mi do direttamente le risposte...aint I lucky ?
dipende....da che punto guardi il mondo tutto dipendeee.... :wink:
"Presta l'orecchio a tutti, la tua voce a qualcuno, senti le idee di tutti ma pensa a modo tuo."
W. Shakespeare

#977
Sandra75 ha scritto:Piera, sono perfettamente d'accordo con te. Ma ECONOMICAMENTE vengo definita una mantenuta comunque, mio malgrado.

Io lo so che collaboro con mio marito PER la famiglia.
E lo sa anche lui.
E sembra che per questo io sia atterrata sul pianeta sbagliato. E' per le donne in carriera qui presenti che io sono una mantenuta (nel senso dispreggiativo del termine).
Non c'è nessun disprezzo della tua condizione, è chiaro che contribuisci alla famiglia. Non è un male in sè vivere con i soldi di qualcun altro - tuo marito. E' solo strano per me e molte di noi, perchè è una situazione precaria difficile da sopportare psicologicamente quella di non poter provvedere a se stessi.
L'unico discorso assurdo è quello dello stipendio a chi si occupa di sè, ecco, su quello non ci capiamo.
Immagine

Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#978
Sandra75 ha scritto: Perchè qui mi sembrano tutti (compresa io) convinti di agire per il meglio e mi chiedo se qualcuno comunque fa una qualche fatica a vivere come ha scelto di vivere, se c'è una qualche controindicazione alle diverse scelte di vita.

Siccome non possiamo cambiare i diversi modi di pensare, almeno possiamo cercare di capire, no?
la prima mi sembra ovvia, la seconda avrebbe avuto possibilità se da entrambe le parti non ci si sentisse attaccati.

per quel che mi riguarda mi manca il tempo libero che avevo una volta, ma sto lavorando per ricavarmi dei momenti per me.
quando avrò un figlio continuerò a lavorare (non posso fare altrimenti) ma avrò la fortuna di poter gestire molto liberamente la cosa, nel senso che mi porto il pupo in ufficio. poi a un certo punto se riuscirò lo metterò mezza giornata al nido e mezza giornata lo terrà mia suocera/mia mamma/io.
questo lavoro non è quello che avrei sognato però è diventato anche il mio progetto, per tante ragioni, fra cui la libertà che avrò di gestire il tempo per i figli.
se poi vogliamo parlare dei grandi sogni... ho già detto, ma non posso lavorare per realizzare un mio sogno che sia in contrasto con il progetto di vita della mia famiglia, di mio marito. sposarsi per me vuol dire anche fare delle scelte e nel caso limitarsi.
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#979
Sandra75 ha scritto:Si, perchè è più faticoso scaldare una sedia in ufficio (come sto facendo io questa settimana) che occuparsi della famiglia.

Poi avete chiarito ampiamente che siete super efficienti a fare quello che faccio io, e oltre, in meno tempo e meglio di me, quindi è inutile continuare a parlarne.

Solo poche domande, per capire: come state?siete felici? Stressate? Soddisfatte? realizzate? E con i figli come va? Quanti anni hanno? Hanno fatto sesso prima dei 12 anni? Studiano? Sono felici? Sereni? E col compagno? Tensioni? Siete tutti pucci pucci? insomma....questo essere superefficienti ha delle controindicazioni ed è tutto oro quello che luccica? Oppure sono io a non capire niente e a perdermi il meglio?
Io penso di poter rispondere, soprattutto visto che mia figlia ha ormai 18 anni e quindi ho il feedback delle scelte che ho fatto.
Io sto bene e sono soddisfatta della mia vita; non mi sento particolarmente stressata, anche se in certi periodi lo sono stata. Come dicevo, mia figlia ha 18 anni; ha un buon rapporto con noi genitori e non ha mai dato un problema nè scolastico nè comportamentale. E' una ragazza serena ed equilibrata con molti amici ed è sempre stata così, fin da piccola. Quest'anno finirà il liceo classico e sta ponderando la sua scelta per l'università. Pratica da più di 10 anni uno sport molto impegnativo, a livello agonistico.
Mia figlia non è mai stata un pacco postale: da quando ho ripreso il lavoro dopo la maternità, la baby sitter (con cui siamo ancora in contatto perchè è diventata come una persona di famiglia) arrivava a casa nostra alle 7.30 e restava fino al mio ritorno. Mia figlia è cresciuta in casa nostra, con i suoi ritmi, la sua cameretta, i suoi giochi .... Quando è iniziato l'asilo questa signora è rimasta comunque disponibile (ovviamente dietro compenso) per le ore dopo l'asilo, le malattie etc etc. Ho sempre avuto un aiuto domestico e ho sempre dedicato a mia figlia la maggior parte del mio tempo libero.
Con mio marito, in più di vent'anni tra convivenza e matrimonio, ci sono stati alti e bassi, ma siamo riusciti a superare anche momenti difficili.
Non mi sono mai sentita discriminata sul lavoro, ma quando, a causa di un trasferimento dell'azienda, gli orari erano diventati troppo pesanti mi sono cercata un altro posto più vicino a casa, di cui sono soddisfatta.

Se tornassi indietro rifarei esattamente le scelte che ho fatto.

Credo di aver risposto a tutti i quesiti :D :wink:

Penny
Ultima modifica di Penny01 il 29/01/08 13:41, modificato 1 volta in totale.

#980
Sandra75 ha scritto:Solo poche domande, per capire: come state?siete felici? Stressate? Soddisfatte? realizzate? E con i figli come va? Quanti anni hanno? Hanno fatto sesso prima dei 12 anni? Studiano? Sono felici? Sereni? E col compagno? Tensioni? Siete tutti pucci pucci? insomma....questo essere superefficienti ha delle controindicazioni ed è tutto oro quello che luccica? Oppure sono io a non capire niente e a perdermi il meglio?
Sandra... spero tanto che mi prenderai sul serio... quindi se ti fidi di me do io le risposte al posto di mia mamma, classe 1935, che alla veneranda età di 40 anni ha mollato l'attività imprenditoriale per fare la casalinga a tempo pieno (una bimba piccola, una suocera malata e una casa grande sul groppone facendo tutto da sola).

come state?
molto stanca
siete felici?
a volte
Stressate?
spesso
Soddisfatte?
sono soddisfatta dei frutti dei miei sacrifici
realizzate?
no, ma non ditelo a mia figlia o mio marito sennò si offendono
E con i figli come va?
ci vogliamo bene, la stimo immensamente e so di poter contare su di lei, ma ha una testa troppo complicata che raramente capisco
Quanti anni hanno?
31
Hanno fatto sesso prima dei 12 anni?
coooosaaaaa??? prima del matrimonio????
Studiano?
grazie al cielo ha finito
Sono felici?
a volte
Sereni?
spesso
E col compagno?
Mia figlia ancora non ce l'ha, o parli di mio marito?
Tensioni?
con chi?
Siete tutti pucci pucci?
No, solo la famiglia del mulino bianco lo è!!

dammispazio ha scritto:
fedelyon ha scritto:Voi vi siete posti queste domande una volta per tutte.
Noi dobbiamo ripetercele ogni settimana.
Questa è la differenza, più difficile, ma in cambio impari a distinguere tra lavoro e famiglia. ;)
io mi do direttamente le risposte...aint I lucky ?
Ecco Dammi... la mia mamma di cui sopra direbbe che sei molto fortunata e dovresti fare del tuo meglio per restare così!!!!!! :|
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#981
lo so Merc...me lo ripetono in tantE e pure spesso :roll:
la alternano all'altra farse che mi fa imbestialire "una donna forte come te non ha bisogno di un uomo" che mi pare qualcuno abbia rifilato anche a te nel tuo topoc...sempre ovviamente in buona fede ;-)

gia...come dire...va come sei in forma smagliante cosa vuoic he sia vivere all 8 piano senza ascensore, fa bene ai glutei....
mentre sappiamo bene che la maggior parte prende la scensore anche per andare al primo piano

osssignur...casssostodicendo ?!

cms si...un po fortunata mi ritengo anche io 8)
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#982
mia mamma ha sempre lavorato.
ed è sempre stata una casalinga perfetta.
nonché una mamma presente e attenta. (tutt'ora mi chiedo come facesse... otto ore di lavoro, casa sempre pulita, arrivata ai 18 anni non sapevo esistessero né la cipolla liiofilizzata, né il mocio vileda, né i 4 salti...)

col fatto ce sia lei sia mio papà lavorassero, non ho mai avuto scompensi del tipo che stavo più con mamma che con papà. si era pari.

io lavoro, sto fuori di casa 12 ore al giorno, prendo una miseria di stipendio.
peraltro credo che con i dovuti conti lo stipendio di mrboo basterebbe ad entrambi.
e allora perché continuo a lavorare?

sono svariati i motivi.

anzitutto perché così mi sveglio presto, mi faccio la doccia, mi faccio carina, esco di casa, faccio cose e vedo gente. seguo progetti, vado a mangiare fuori.
tutte cose che se restassi a casa non farei, a meno di non diventare forzatamente amica di qualcuna del super o simili.

poi perché così mi sento personalmente.... come dire? forte. collaboro a progetti che vengono pubblicati. interagisco, viene ascoltato il mio parere, sono una donna pensante. lo sarei anche a casa, ma lo sarei per me stessa e il mio moroso e basta.

e questo è un altro motivo: perché non finisco per stare in un ristretto nucleo, quello familiare e magari delle due chiacchiere con altre neomamme, ma sto con ragazzi ragazze donne uomini, racconto aneddoti della mia vita a casa, e quando torno a casa racconto aneddoti della mia vita a lavoro. chiacchiero rido scherzo.

infine so quando prendo qualsiasi cosa per me che me la sono guadagnata io grazie alla mia testa e a quello che sono fuori dalla casa, e mi piace.

e in tutte queste cose io ci vedo una realizzazione che a casa non avrei.
e nonostante ciò la mia casa non è un disastro, mrboo mi aiuta e così non mi sobbarco tutte e faccende come se stessi a casa, mangio parlo con lui gioco con i gatti faccio la lavastoviglie stendo. vado a letto e di nuovo il giorno dopo mi preparo per vedere la città, i suoi tram, per entrare in ufficio e fare un esecutivo, per andare al ristorante e ordinare pizza.

se avrò dei bambini li porterò alle scuole, cercherò di organizzarmi con altre mamme per passarli a prendere a turno (mia mamma così faceva, questa settimana esco prima io, la settimana prossima tu eccetera...) tornerò a casa e li inviterò in cucina a fare i compiti mentre preparo la cena, mi farò raccontare la giornata, giocheremo con i gatti.... e parleremo con mio marito raccontandoci le rispettive giornate, e ci alzeremo da tavola tutti insieme mettendo ognuno il suo nella lavastoviglie...

si dice che c'è gente qui che sta giudicando.
non ci vedo niente di male: tutti giudichiamo.
io una persona che si toglie tutte queste possibilità di conoscenza di ciò che sta fuori, la giudico una persona con meno varietà nella vita. niente di male eh, ma è il mio parere su ciò che lei/lui fa. come chi rinuncia a priori a leggere certi libri, ecco.

#983
dammispazio ha scritto: osssignur...casssostodicendo ?!
stai dicendo delle cose verissime :wink:
"Presta l'orecchio a tutti, la tua voce a qualcuno, senti le idee di tutti ma pensa a modo tuo."
W. Shakespeare

#984
fedelyon ha scritto:
Sandra75 ha scritto:Mi sembra che siate più interessate al mio "caso umano" che a spiegarmi voi come ve la cavate, come state.
Ti dico come facciamo noi.
Sicuramente è più difficile, non lo nego, ma non ci rinuncerei.
Allora seduti al tavolo apriamo le nostre rispettive agende:
"""
Io ho un viaggio di lavoro questo giorno, tu l'altro, ah occavolo, coincidono.
Tu puoi rimandarlo? Puoi partire da qui piuttosto che là?
Io posso anticipare di un giorno. Guarda magari domani sto un'ora in più in ufficio, mi sbrigo e mi porto avanti.
Mi hanno offerto un posto di lavoro a Cannicattì cosa ne pensi? Mah, io ho un'altra offerta a Cippirilà. Cosa facciamo? Proviamo a domandare a Trullallero?
E con i figli la stessa cosa. Chi può uscire prima? Chi può sbrigarsela più in fretta questa settimana?
"""
Voi vi siete posti queste domande una volta per tutte.
Noi dobbiamo ripetercele ogni settimana.
Questa è la differenza, più difficile, ma in cambio impari a distinguere tra lavoro e famiglia. ;)
Brava Fede, dimmi che si puo' fare!
Io rispetto tutte le scelte che una donna/famiglia fa...
Ma sinceramente nel 2008 aspettavo piu' risposte come quella di Fede.

Spero di poter riuscire anche io...

#985
boo ha scritto:mia mamma ha sempre lavorato.
ed è sempre stata una casalinga perfetta.
nonché una mamma presente e attenta. (tutt'ora mi chiedo come facesse... otto ore di lavoro, casa sempre pulita, arrivata ai 18 anni non sapevo esistessero né la cipolla liiofilizzata, né il mocio vileda, né i 4 salti...)

col fatto ce sia lei sia mio papà lavorassero, non ho mai avuto scompensi del tipo che stavo più con mamma che con papà. si era pari.

io lavoro, sto fuori di casa 12 ore al giorno, prendo una miseria di stipendio.
peraltro credo che con i dovuti conti lo stipendio di mrboo basterebbe ad entrambi.
e allora perché continuo a lavorare?

sono svariati i motivi.

anzitutto perché così mi sveglio presto, mi faccio la doccia, mi faccio carina, esco di casa, faccio cose e vedo gente. seguo progetti, vado a mangiare fuori.
tutte cose che se restassi a casa non farei, a meno di non diventare forzatamente amica di qualcuna del super o simili.

poi perché così mi sento personalmente.... come dire? forte. collaboro a progetti che vengono pubblicati. interagisco, viene ascoltato il mio parere, sono una donna pensante. lo sarei anche a casa, ma lo sarei per me stessa e il mio moroso e basta.

e questo è un altro motivo: perché non finisco per stare in un ristretto nucleo, quello familiare e magari delle due chiacchiere con altre neomamme, ma sto con ragazzi ragazze donne uomini, racconto aneddoti della mia vita a casa, e quando torno a casa racconto aneddoti della mia vita a lavoro. chiacchiero rido scherzo.

infine so quando prendo qualsiasi cosa per me che me la sono guadagnata io grazie alla mia testa e a quello che sono fuori dalla casa, e mi piace.

e in tutte queste cose io ci vedo una realizzazione che a casa non avrei.
e nonostante ciò la mia casa non è un disastro, mrboo mi aiuta e così non mi sobbarco tutte e faccende come se stessi a casa, mangio parlo con lui gioco con i gatti faccio la lavastoviglie stendo. vado a letto e di nuovo il giorno dopo mi preparo per vedere la città, i suoi tram, per entrare in ufficio e fare un esecutivo, per andare al ristorante e ordinare pizza.

se avrò dei bambini li porterò alle scuole, cercherò di organizzarmi con altre mamme per passarli a prendere a turno (mia mamma così faceva, questa settimana esco prima io, la settimana prossima tu eccetera...) tornerò a casa e li inviterò in cucina a fare i compiti mentre preparo la cena, mi farò raccontare la giornata, giocheremo con i gatti.... e parleremo con mio marito raccontandoci le rispettive giornate, e ci alzeremo da tavola tutti insieme mettendo ognuno il suo nella lavastoviglie...

si dice che c'è gente qui che sta giudicando.
non ci vedo niente di male: tutti giudichiamo.
io una persona che si toglie tutte queste possibilità di conoscenza di ciò che sta fuori, la giudico una persona con meno varietà nella vita. niente di male eh, ma è il mio parere su ciò che lei/lui fa. come chi rinuncia a priori a leggere certi libri, ecco.
brava, BRAVA BRAVA
continua così. e cerca di avere delle piccole boo femmine da crescere come te che ne abbiamo bisogno!!!
album casetta w_i_p:
http://album.alfemminile.com/album/see_ ... ucina.html psw: mp

commenti: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... sc&start=0

#986
moon ha scritto:
boo ha scritto:mia mamma ha sempre lavorato.
ed è sempre stata una casalinga perfetta.
nonché una mamma presente e attenta. (tutt'ora mi chiedo come facesse... otto ore di lavoro, casa sempre pulita, arrivata ai 18 anni non sapevo esistessero né la cipolla liiofilizzata, né il mocio vileda, né i 4 salti...)

col fatto ce sia lei sia mio papà lavorassero, non ho mai avuto scompensi del tipo che stavo più con mamma che con papà. si era pari.

io lavoro, sto fuori di casa 12 ore al giorno, prendo una miseria di stipendio.
peraltro credo che con i dovuti conti lo stipendio di mrboo basterebbe ad entrambi.
e allora perché continuo a lavorare?

sono svariati i motivi.

anzitutto perché così mi sveglio presto, mi faccio la doccia, mi faccio carina, esco di casa, faccio cose e vedo gente. seguo progetti, vado a mangiare fuori.
tutte cose che se restassi a casa non farei, a meno di non diventare forzatamente amica di qualcuna del super o simili.

poi perché così mi sento personalmente.... come dire? forte. collaboro a progetti che vengono pubblicati. interagisco, viene ascoltato il mio parere, sono una donna pensante. lo sarei anche a casa, ma lo sarei per me stessa e il mio moroso e basta.

e questo è un altro motivo: perché non finisco per stare in un ristretto nucleo, quello familiare e magari delle due chiacchiere con altre neomamme, ma sto con ragazzi ragazze donne uomini, racconto aneddoti della mia vita a casa, e quando torno a casa racconto aneddoti della mia vita a lavoro. chiacchiero rido scherzo.

infine so quando prendo qualsiasi cosa per me che me la sono guadagnata io grazie alla mia testa e a quello che sono fuori dalla casa, e mi piace.

e in tutte queste cose io ci vedo una realizzazione che a casa non avrei.
e nonostante ciò la mia casa non è un disastro, mrboo mi aiuta e così non mi sobbarco tutte e faccende come se stessi a casa, mangio parlo con lui gioco con i gatti faccio la lavastoviglie stendo. vado a letto e di nuovo il giorno dopo mi preparo per vedere la città, i suoi tram, per entrare in ufficio e fare un esecutivo, per andare al ristorante e ordinare pizza.

se avrò dei bambini li porterò alle scuole, cercherò di organizzarmi con altre mamme per passarli a prendere a turno (mia mamma così faceva, questa settimana esco prima io, la settimana prossima tu eccetera...) tornerò a casa e li inviterò in cucina a fare i compiti mentre preparo la cena, mi farò raccontare la giornata, giocheremo con i gatti.... e parleremo con mio marito raccontandoci le rispettive giornate, e ci alzeremo da tavola tutti insieme mettendo ognuno il suo nella lavastoviglie...

si dice che c'è gente qui che sta giudicando.
non ci vedo niente di male: tutti giudichiamo.
io una persona che si toglie tutte queste possibilità di conoscenza di ciò che sta fuori, la giudico una persona con meno varietà nella vita. niente di male eh, ma è il mio parere su ciò che lei/lui fa. come chi rinuncia a priori a leggere certi libri, ecco.
brava, BRAVA BRAVA
continua così. e cerca di avere delle piccole boo femmine da crescere come te che ne abbiamo bisogno!!!

guardate per stemperare con un sorriso perchè mi sembra che lo scorno non aiuti mai...
anche se il confronto è sempre positivo, perchè ci può far meditare sulle nostre posizioni e idee facendocele vedere da altre prospettive!

non è proprio così semplice far mettere i piatti in lavastoviglie!
anche qui alla fine ci vogliono delle regole perchè nessuno ha voglia di farle, queste cose...!
:wink:

io ho diviso l'anno in settimane e a turno le mie figlie apparecchiano o sparecchiano.. la settimana dopo si inverte!
ma la lavastoviglie è mia!
come me non la carica nessuno!
:lol: :lol:
"il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce"

http.//arredamentoedintorni.forumcommunity.net/

#988
moon ha scritto:
difra ha scritto:[ma la lavastoviglie è mia!
come me non la carica nessuno!
:lol: :lol:
più che altro ...
tutti insieme davanti alla lavastoviglie, in coda con i piatti sporchi in mano...
:lol: :lol: :lol:

ecco... già è meglio! :wink:

scusate, non volevo denigrare o sminuire un tema veramente importante e difficile...
ma anche se mi ritrovo in cose dette da una parte e dell'altra credo non sia possibile quadrare il cerchio: la famiglia i figli sono una deflagrazione nella vita di una persona talmente importante e direi "minante" alle origini che è impossibile parlarne senza averne fatta l'esperienza (guardate lo so che chi non ci è passato alzerà il sopracciglio e rimarrà scettico: lo sono stata anch'io.....)... parlarne con cognizione di causa (come ad esempio parlare dell'esperienza della gravidanza o della malattia grave o del dolore!)
la cosa importante a volte è sopravvivere prima e imparare a viverci poi...
e non sempre sarà al meglio!
come ben detto da molti qui....
"il cuore ha delle ragioni che la ragione non conosce"

http.//arredamentoedintorni.forumcommunity.net/

#989
boo ha scritto:mia mamma ha sempre lavorato.
ed è sempre stata una casalinga perfetta.
nonché una mamma presente e attenta. (tutt'ora mi chiedo come facesse... otto ore di lavoro, casa sempre pulita, arrivata ai 18 anni non sapevo esistessero né la cipolla liiofilizzata, né il mocio vileda, né i 4 salti...)

col fatto ce sia lei sia mio papà lavorassero, non ho mai avuto scompensi del tipo che stavo più con mamma che con papà. si era pari.

io lavoro, sto fuori di casa 12 ore al giorno, prendo una miseria di stipendio.
peraltro credo che con i dovuti conti lo stipendio di mrboo basterebbe ad entrambi.
e allora perché continuo a lavorare?

sono svariati i motivi.

anzitutto perché così mi sveglio presto, mi faccio la doccia, mi faccio carina, esco di casa, faccio cose e vedo gente. seguo progetti, vado a mangiare fuori.
tutte cose che se restassi a casa non farei, a meno di non diventare forzatamente amica di qualcuna del super o simili.

poi perché così mi sento personalmente.... come dire? forte. collaboro a progetti che vengono pubblicati. interagisco, viene ascoltato il mio parere, sono una donna pensante. lo sarei anche a casa, ma lo sarei per me stessa e il mio moroso e basta.

e questo è un altro motivo: perché non finisco per stare in un ristretto nucleo, quello familiare e magari delle due chiacchiere con altre neomamme, ma sto con ragazzi ragazze donne uomini, racconto aneddoti della mia vita a casa, e quando torno a casa racconto aneddoti della mia vita a lavoro. chiacchiero rido scherzo.

infine so quando prendo qualsiasi cosa per me che me la sono guadagnata io grazie alla mia testa e a quello che sono fuori dalla casa, e mi piace.

e in tutte queste cose io ci vedo una realizzazione che a casa non avrei.
e nonostante ciò la mia casa non è un disastro, mrboo mi aiuta e così non mi sobbarco tutte e faccende come se stessi a casa, mangio parlo con lui gioco con i gatti faccio la lavastoviglie stendo. vado a letto e di nuovo il giorno dopo mi preparo per vedere la città, i suoi tram, per entrare in ufficio e fare un esecutivo, per andare al ristorante e ordinare pizza.

se avrò dei bambini li porterò alle scuole, cercherò di organizzarmi con altre mamme per passarli a prendere a turno (mia mamma così faceva, questa settimana esco prima io, la settimana prossima tu eccetera...) tornerò a casa e li inviterò in cucina a fare i compiti mentre preparo la cena, mi farò raccontare la giornata, giocheremo con i gatti.... e parleremo con mio marito raccontandoci le rispettive giornate, e ci alzeremo da tavola tutti insieme mettendo ognuno il suo nella lavastoviglie...

si dice che c'è gente qui che sta giudicando.
non ci vedo niente di male: tutti giudichiamo.
io una persona che si toglie tutte queste possibilità di conoscenza di ciò che sta fuori, la giudico una persona con meno varietà nella vita. niente di male eh, ma è il mio parere su ciò che lei/lui fa. come chi rinuncia a priori a leggere certi libri, ecco.
Per esempio...tutto ma proprio tutto ciò che per te è positivo, ovvero alzarsi presto alla mattina, prepararsi, uscire di casa e tornarci dopo 12 ore, seguire progetti, vedere gente, stare fuori a pranzo ecc. ecc.
Tutte queste cose che per te sono positive e che se vogliamo sono quelle che ti fanno scegliere di lavorare pur prendendo uno stipendio che hai definito misero per me sono tutte cose che invece rappresentano l'opposto, ovvero, sono motivi che mi spingono a voler NON lavorare.

Non me ne frega nulla di raccontare aneddoti della mia vita privata a colleghi con i quali probabilmente non ho nulla da spartire se non una convivenza lavorativa forzata, nè tantomeno ho voglia di far entrare in casa mia, nella mia vita privata argomenti di lavoro.
Mi sento una persona pensante sempre e comunque, e anche se lavoro in un mondo creativo simile al tuo, non è certo per un complimento o il successo di un mio progetto che mi sento realizzata.

Non c'è un giusto o uno sbagliato ovviamente, lo stiamo ripetendo da non so quante pagine, tanto che appunto, come vedi io la penso e la vivo diametralmente opposto a te.

per rifarmi al tuo esempio...
Io non rinuncio a priori a leggere certi libri.
Diciamo che quelli che mi hanno obbligata a leggere non mi sono piaciuti e vorrei poter decidere io quando e quali libri leggere, ecco tutto.
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#990
sherezade ha scritto: Brava Fede, dimmi che si puo' fare!
Io rispetto tutte le scelte che una donna/famiglia fa...
Ma sinceramente nel 2008 aspettavo piu' risposte come quella di Fede.

Spero di poter riuscire anche io...
Guarda, non ho molte certezze, io sono solo all'inizio, ma ho davanti a me l'esempio di donne che al loro lavoro non avrebbero mai rinunciato e che, accompagnate o meno, hanno cresciuto dei figli.
Come ovunque, bisogna fare dei piccoli sacrifici, delle rinunce, ma bisogna sempre avere in mente l'obiettivo. ;)