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#601
dammispazio ha scritto:
farabj ha scritto:insomma alla fine vengono penalizzati quelli che non hanno figli...
questa e' la prima volta che la sento :roll:
mi sembrava ovvio che stavo estremizzando! :roll:

cmq ho assistito a vere e proprie liti per aggiudicarsi le ferie e i responsabili cercavano di favorire le mamme perche' + bisognose di tempo libero

che in un certo senso e' vero... pero' se tu sei single e vuoi sempl stare a casa per farti un viaggio e non per occuparti della famiglia permetti che ti girano le balle???
SSSil

#602
farabj ha scritto:
dammispazio ha scritto:
farabj ha scritto:insomma alla fine vengono penalizzati quelli che non hanno figli...
questa e' la prima volta che la sento :roll:
mi sembrava ovvio che stavo estremizzando! :roll:

cmq ho assistito a vere e proprie liti per aggiudicarsi le ferie e i responsabili cercavano di favorire le mamme perche' + bisognose di tempo libero

che in un certo senso e' vero... pero' se tu sei single e vuoi sempl stare a casa per farti un viaggio e non per occuparti della famiglia permetti che ti girano le balle???
si..si...girano cavoli se girano...

ups... :oops: dammi mi ha cacciato da qui...sorry me ne rivado :oops: :(
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#604
Kalimeroxxx ha scritto:ups... :oops: dammi mi ha cacciato da qui...sorry me ne rivado :oops: :(
maccheddici...cacciato?
ehehehe guarda che io faccio piu parte del "tuo" comitato eh....appendice a parte ;-)
The Sisterhood of The Calf 40
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#605
Favola ha scritto:O.T. :Farabj, posso chiederti dove lavori, anche in pm. :roll:
carrrrramba...! due "colleghe"? :lol:
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#606
sì sto seguendo il topic e vi leggo.

Farabj, è ben diverso dire che le mamme hanno voluto i figli e mo' se li smazzuolano, piuttosto che non devono avere favoritismi come dipendenti rispetto ad altri colleghi. Capisco il tuo esempio, sicuramente è irritante sentirsi dire quello che riporti, ma non c'entra molto col tuo intervento di prima.

Massimo rispetto per chi vuole stare a casa, ma continuo ad essere perplessa da molti dei vostri discorsi (il mio intervento si è perso pagine e pagine fa).
1- Voi dite "potendo permetterselo", facendo riferimento a uno stipendio del partner sufficiente per due. Ecco a me questa cosa lascia perplessa. Per me il "permetterselo" comunque implica che io possa badare a me stessa con i miei mezzi (risparmi, rendite). Non vivrei tranquilla con lo stipendio di mio marito, non fa per me. Cosa accadrebbe se questa fonte di reddito venisse meno, per separazione o altri motivi? Me la sentirei di uscire dal mondo del lavoro per fare affidamento solo su qualcun altro? Al momento no.
2 - Stare a casa per se stesse è sicuramente un grande privilegio, su cui farei un pensierino vincendo alla lotteria. Ma deve essere una scelta maturata per se, come essere umano (come diceva Rana). Stare a casa per i figli resta sempre una scelta per me pericolosa, per genitore e prole. Potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio.
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#607
Federinik ha scritto:Massimo rispetto per chi vuole stare a casa, ma continuo ad essere perplessa da molti dei vostri discorsi (il mio intervento si è perso pagine e pagine fa).
1- Voi dite "potendo permetterselo", facendo riferimento a uno stipendio del partner sufficiente per due. Ecco a me questa cosa lascia perplessa. Per me il "permetterselo" comunque implica che io possa badare a me stessa con i miei mezzi (risparmi, rendite). ....omissis
2 - Stare a casa per se stesse è sicuramente un grande privilegio, su cui farei un pensierino vincendo alla lotteria. Ma deve essere una scelta maturata per se, come essere umano (come diceva Rana). Stare a casa per i figli resta sempre una scelta per me pericolosa, per genitore e prole. Potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio.
sante parole
okkei Fede, sei dei nostri ;-)
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#608
Federinik ha scritto: 2 - Stare a casa per se stesse è sicuramente un grande privilegio, su cui farei un pensierino vincendo alla lotteria. Ma deve essere una scelta maturata per se, come essere umano
sisi... per me... il mio orto... il mio bosco... le mie piante... ora i miei bulbi... le mie galline...
visione estatica
è una farfalla che muore sbattendo le ali
l'amore che a letto si fa...

#609
Federinik ha scritto:1- Voi dite "potendo permetterselo", facendo riferimento a uno stipendio del partner sufficiente per due. Ecco a me questa cosa lascia perplessa. Per me il "permetterselo" comunque implica che io possa badare a me stessa con i miei mezzi (risparmi, rendite). Non vivrei tranquilla con lo stipendio di mio marito, non fa per me. Cosa accadrebbe se questa fonte di reddito venisse meno, per separazione o altri motivi? Me la sentirei di uscire dal mondo del lavoro per fare affidamento solo su qualcun altro? Al momento no.
se vuoi considerare tutte le variabili, allo ra aggiungiti anche una polizza in caso di grave invalidità tua, di licenziamento..sono anche queste possibilità da non escludere, no?
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
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#610
ela78 ha scritto:
Federinik ha scritto:1- Voi dite "potendo permetterselo", facendo riferimento a uno stipendio del partner sufficiente per due. Ecco a me questa cosa lascia perplessa. Per me il "permetterselo" comunque implica che io possa badare a me stessa con i miei mezzi (risparmi, rendite). Non vivrei tranquilla con lo stipendio di mio marito, non fa per me. Cosa accadrebbe se questa fonte di reddito venisse meno, per separazione o altri motivi? Me la sentirei di uscire dal mondo del lavoro per fare affidamento solo su qualcun altro? Al momento no.
se vuoi considerare tutte le variabili, allo ra aggiungiti anche una polizza in caso di grave invalidità tua, di licenziamento..sono anche queste possibilità da non escludere, no?
infatti come puoi ben leggere non le escludo. Ho specificato solo la separazione perchè era la meno "grave" fra tutte le disgrazie a cui pensavo! :lol: Ovviamente non è possibile cautelarsi contro TUTTI gli imprevisti della vita. Ma alcuni eventi, come licenziamento e separazione ad esempio, non sono propriamente "imprevisti", almeno stando alle statistiche. Sono eventi possibili, se non probabili!
Basare il sostentamento della famiglia su due redditi diversi ( anche bassi, come i nostri) mi sembra veramente il minimo per la tranquillità di una famiglia, sopratutto nel caso avessimo figli.
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#611
Federinik ha scritto: 2 - Stare a casa per se stesse è sicuramente un grande privilegio, su cui farei un pensierino vincendo alla lotteria. Ma deve essere una scelta maturata per se, come essere umano
quoto questa frase!

io non vorrei, potendo, stare a casa per fare la casalinga/mogliettina/mammina "perfetta" ma per ME inquanto essere umano, appunto.

E sul fatto che si tenda a privilegiare le mamme nei vari posti di lavoro ci sarebbe da aprire un capitolo.

Vedo lo studio dove lavora il mio ragazzo per esempio.

Se lui e il suo collega hanno bisogno di un paio d'ore di permesso per fare l'esame del sangue piuttosto che per qualsiasi altra cosa ovvio che non possono negarlo ma comunque la mettono giù pesante.
Pare che per una loro assenza di qualche ora lo studio vada in crisi.

Le colleghe mamme sono sempre "giustificate" ad ogni assenza perchè hanno i bambini piccoli.

Echissenefrega!

Questo non è giusto.

Decidi di lavorare, ti assumi le tue responsabilità e sei un lavoratore con gli stessi diritti e doveri degli altri, non è che perchè sei mamma devi "approfittartene".

Anche per questo credo sia difficile conciliare il lavoro con la famiglia.
Perchè nel momento in cui decidi di lavorare, per me, decidi di lavorare e non puoi pretendere delle "agevolazioni" perchè hai un bambino piccolo, non è giusto nei confronti dei colleghi/e che si fanno lo stesso tuo mazzo con la sola differenza che magari non hanno figli.

Chi vuole dei figli deve saper gestire la propria vita e le sue scelte non devono pesare su altri. Per questo ho il massimo rispetto per chi, quando decide di fare una famiglia, decide di dedicarsi ad essa al 100% così come ho il massimo rispetto di chi decide di farsi una famiglia ma vuole continuare a lavorare senza pretendere di essere "privilegiata".

Non mi piacciono quelle che vogliono fare le furbe.
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#612
Federinik ha scritto: 2 - Stare a casa per se stesse è sicuramente un grande privilegio, su cui farei un pensierino vincendo alla lotteria. Ma deve essere una scelta maturata per se, come essere umano
quoto questa frase!

io non vorrei, potendo, stare a casa per fare la casalinga/mogliettina/mammina "perfetta" ma per ME inquanto essere umano, appunto.

E sul fatto che si tenda a privilegiare le mamme nei vari posti di lavoro ci sarebbe da aprire un capitolo.

Vedo lo studio dove lavora il mio ragazzo per esempio.

Se lui e il suo collega hanno bisogno di un paio d'ore di permesso per fare l'esame del sangue piuttosto che per qualsiasi altra cosa ovvio che non possono negarlo ma comunque la mettono giù pesante.
Pare che per una loro assenza di qualche ora lo studio vada in crisi.

Le colleghe mamme sono sempre "giustificate" ad ogni assenza perchè hanno i bambini piccoli.

Echissenefrega!

Questo non è giusto.

Decidi di lavorare, ti assumi le tue responsabilità e sei un lavoratore con gli stessi diritti e doveri degli altri, non è che perchè sei mamma devi "approfittartene".

Anche per questo credo sia difficile conciliare il lavoro con la famiglia.
Perchè nel momento in cui decidi di lavorare, per me, decidi di lavorare e non puoi pretendere delle "agevolazioni" perchè hai un bambino piccolo, non è giusto nei confronti dei colleghi/e che si fanno lo stesso tuo mazzo con la sola differenza che magari non hanno figli.

Chi vuole dei figli deve saper gestire la propria vita e le sue scelte non devono pesare su altri. Per questo ho il massimo rispetto per chi, quando decide di fare una famiglia, decide di dedicarsi ad essa al 100% così come ho il massimo rispetto di chi decide di farsi una famiglia ma vuole continuare a lavorare senza pretendere di essere "privilegiata".

Non mi piacciono quelle che vogliono fare le furbe.
Club aspiranti casalinghe non disperate e per libera scelta!

#613
Premesso che non ho letto tutti gli interventi, visto anche che il post è stato aperto mesi e mesi fa.
Dico la mia, a rischio pubblico linciaggio.
Per me gran parte dei problemi dei ragazzini di oggi è dovuto al fatto che le madri erano a lavoro mentre loro venivano cresciuti da nonni/asili/babysitter/ecc.
Se uno decide di fare un figlio (che non è come comprarsi un paio di scarpe nuove, da sfoggiare con le amiche e appena ci fa il callo le riponiamo in una scarpiera), deve metterci in conto che la propria vita deve NECESSARIAMENTE subire un cambiamento. Positivo, ovviamente, giacchè uno ha SCELTO di fare un figlio e quindi lo desiderava, desiderava avere un altro esserino in casa. E questo esserino ha dei bisogni, delle necessità, delle richieste che siamo noi genitori a dover soddisfare. Se non ho intenzione di crescerlo, un figlio, perchè lo faccio? Se la mia vita è completa così com'è, con lavoro, compagno, viaggi, divertimenti, ecc, perchè complicarsela con un figlio?
Quindi la premessa è che uno decide di averlo e quindi di cambiare la propria Vita.
Quindi poi non puoi prendere e tornare a lavorare con gli stessi ritmi di prima, come se niente fosse.
Lavorare è ok, mi piace, mi manca anche un po', ma non farei mai più di un part-time, ma dopo i 3 anni.
Perchè all'inizio il bimbo è piccolo e ha bisogno della mamma a tempo pieno. C'è chi dice che i bambini che vanno al nido sono più svegli. La verità è che quelli che stanno con la mamma sono più sereni, meno stressati. Comunque chi non può farne a meno deve ricorrere per forza al nido, ovvio.
Per questo farei una legge che da 3 anni di maternità retribuita alle donne. E dopo i 3 anni il part-time d'obbligo, il full time solo a richiesta della donna stessa (che può sceglierlo per motivi economici o di carriera).
Se ogni madre avesse il diritto di fare la madre a tempo pieno per i primi 3 anni del bimbo, molti problemi sparirebbero, perchè il bambino ha bisogno del punto di riferimento, dello sguardo rassicurante della mamma, di stare a casa e non sballottato tra i nonni o i nido, correndo in giro per la città perchè il genitore ha solo 10 minuti per "depositarlo" da una parte prima di correre al lavoro.
E diciamoci la verità: quando hai un bimbo piccolo e sei al lavoro ti capita di dover chiedere mille permessi perchè una volta sta male, un'altra proprio non ci vuole entrare nel nido, un'altra fai tardi perchè ha vomitato, ecc. E a lungo andare sul posto di lavoro notano che hai altre priorità e vieni discriminata. E non è giusto.
Se invece puoi startene a casa a crescere una persona felice negli anni più importanti della sua vita, tu sei più tranquilla, il bambino anche e tutto lo stato godrebbe dei benefici di avere una generazione di bambini che fanno i bambini e non i pacchi postali, che sono stressati prima ancora di entrare alle elementari.

Io ho un bimbo di 21 mesi, sono casalinga e mamma a tempo pieno e vengo vista o come una martire o come una sfruttatrice di marito lavoratore o come una comoda.

La verità è che sto facendo il lavoro più importante del mondo: LA MAMMA.

Sandra
La bellezza è gradita agli occhi, ma la dolcezza affascina l'animo.

http://www.alFemminile.com/album/lanave pass: lanave

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#614
lalu ha scritto:
Federinik ha scritto:
E sul fatto che si tenda a privilegiare le mamme nei vari posti di lavoro ci sarebbe da aprire un capitolo.

Vedo lo studio dove lavora il mio ragazzo per esempio.

Se lui e il suo collega hanno bisogno di un paio d'ore di permesso per fare l'esame del sangue piuttosto che per qualsiasi altra cosa ovvio che non possono negarlo ma comunque la mettono giù pesante.
Pare che per una loro assenza di qualche ora lo studio vada in crisi.

Le colleghe mamme sono sempre "giustificate" ad ogni assenza perchè hanno i bambini piccoli.

Echissenefrega!
adesso però stiamo rasentando l'assurdo :shock: non dimentichiamoci che ci sono delle leggi in Italia che permettono a una madre (O A UN PADRE!!) di assentarsi per malattia del figlio, così come a uno studente per sostenere un esame ecc ecc
album casetta w_i_p:
http://album.alfemminile.com/album/see_ ... ucina.html psw: mp

commenti: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... sc&start=0

#615
Federinik ha scritto:sì sto seguendo il topic e vi leggo.

Farabj, è ben diverso dire che le mamme hanno voluto i figli e mo' se li smazzuolano, piuttosto che non devono avere favoritismi come dipendenti rispetto ad altri colleghi. Capisco il tuo esempio, sicuramente è irritante sentirsi dire quello che riporti, ma non c'entra molto col tuo intervento di prima.

Massimo rispetto per chi vuole stare a casa, ma continuo ad essere perplessa da molti dei vostri discorsi (il mio intervento si è perso pagine e pagine fa).
1- Voi dite "potendo permetterselo", facendo riferimento a uno stipendio del partner sufficiente per due. Ecco a me questa cosa lascia perplessa. Per me il "permetterselo" comunque implica che io possa badare a me stessa con i miei mezzi (risparmi, rendite). Non vivrei tranquilla con lo stipendio di mio marito, non fa per me. Cosa accadrebbe se questa fonte di reddito venisse meno, per separazione o altri motivi? Me la sentirei di uscire dal mondo del lavoro per fare affidamento solo su qualcun altro? Al momento no.
2 - Stare a casa per se stesse è sicuramente un grande privilegio, su cui farei un pensierino vincendo alla lotteria. Ma deve essere una scelta maturata per se, come essere umano (come diceva Rana). Stare a casa per i figli resta sempre una scelta per me pericolosa, per genitore e prole. Potrebbe rivelarsi un arma a doppio taglio.
per una che non scrive mai, su sto argomento mi sto un po' dilungando...

il mio caso: mi sto facendo 3000 domande prima di lasciare il lavoro, prima di concepire un bambino eppure:
meta' casa e' intestata a me (senza mutuo)
ho dei risparmi da parte
e quando saro' vecchietta so che non avro' problemi economici...
(tutta fortuna e pochi meriti...)

ho anche scritto che magari mi faro' "assumere" dal mio compagno...
come collaboratrice domestica cosi' da percepire ancora qualcosina...

per quanto riguarda i diritti delle mamme credo di lavorare in una realta' abbastanza felice... pero' noto che tante (non tutte) sono brave a difendere i loro diritti ma non a rispettare i loro doveri...
insomma l'azienda deve sicuramente venire incontro alle mamme ma non puo' risolvere tutti i loro problemi (in fondo la priorita' di qualsiasi azienda e' fare profitto non prendersi cura dei dipendenti...)
SSSil