Io non dubito che per te dipendere dallo stipendio di tuo marito non abbia nulla di nevrotizzante. E mi sembra che la maniera di gestire il menage che hai tu sia l'unica possibile se si sceglie di stare a casa...Sandra75 ha scritto:Sai Lalli04, la subordinazione....non so cosa sia.
Mio marito lavora e lo stipendio va sul contocorrente e il bancomat ce l'ho io, perchè, come mi ha detto lui, "Io i soldi li guadagno, ma tu sai come spenderli."
E in una FAMIGLIA la collaborazione significa anche questo, che ognuno fa quello che gli riesce meglio senza rinfacciare niente.
Lui sa guadagnarli, io so come gestirli.
E lui mi ha anche detto che se va a lavorare è per la sua famiglia e la sua famiglia siamo io e suo figlio. Non va a lavorare per se stesso, ma per tutti noi.
Questa è una cosa bella, perchè lui ha scelto di farsi una famiglia senza avere paura delle responsabilità.
Sia io che lui abbiamo fatto delle scelte non per noi stessi ma per la nostra famiglia e per questo che sono serena.
Capisco che non sia automatico questo ragionamento, ammetto che anche io ero titubante all'idea quando dovevo lasciare il lavoro perchè ero al settimo mese di gravidanza e avevo contrazioni precoci (alzavo io la serranda del negozio ogni mattina). Però poi ne abbiamo parlato in famiglia e ho capito.
il punto e' se sia sempre consigliabile, sempre prudente come scelta...
non voglio disegnare scenari disastrosi per carita'..ma guardiamo anche la realta' ci sono uomini che devi convincere a spegnere la playstation per fare il padre cinque minuti...ci sono coppie che con due stipendi pagano le vacanze a rate e figuriamoci con uno solo e un figlio e poi gli stipendi che riescono a portare una famiglia tranquillamente alla fine del mese sono sempre di meno
Insomma ,contnuo a credere che non sia una scelta che possono fare tutte...