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#46
Eli&Mat ha scritto:La verità qual è? che ha voluto fare il furbo e stavolta è andata molto, molto male!

ora, senza voler procedere a linciaggi, in ogni caso lui che ci faceva lì?
certi "sgarri" li si fanno con troppa leggerezza, e pensi mai che può succedere a te di provocare certe tragedie....

penso che alle 15:10 mi fermerò anche io per qualche secondo in ricordo della vittima e dei feriti
ma poi scusate: la prima cosa che mi hanno insegnato a scuola guida "se hai un ostacolo frena, prima di girare a dx o sx senza guardare"
se c'erano i pedoni non poteva frenare? o faceva gli 80km/h in centro???
o forse i pedoni non c'erano e avrà pensato "ma si ce la faccio ci passo" :evil:
Casuccia: http://album.alfemminile.com/album/see_ ... nycla.html
Brilloccata ma disonesta
BIMBA CATTIVA & SPIPPOLOSA

#47
temo la seconda che hai detto...
lo ammetto: non ho una gran stima dei possessori di suv in città :?

#51
io invece vado oltre..siccome ne penso il peggio possibile noto sempre più spesso come i guidatori di suv in città sappiano anche guidare e conoscan perfettamente il codice della strada...ma noto ancheson proprio loro che decidono molto più di altri autisti, di fottersene allegramente dei vari divieti.
che ci frega?! abbiamo il suv, mal che vada sbandiamo, ma noi manco ci facciam male, noi.

#52
Eli&Mat ha scritto:ora, senza voler procedere a linciaggi, in ogni caso lui che ci faceva lì?
quello che a milano fanno praticamente tutti i guidatori: infrangeva le regole.
e io, che prendo i mezzi tutti i giorni, più di una volta, persino in corsia riservata, mi son ritrovata ad attaccarmi anche ad altre persone perché il tramviere o l'autobussiere aveva frenato di colpo e ora stava suonando e gridando insulti.

e, se anche c'erano pedoni, è molto probabile che stesse andando a una velocità esagerata e non avesse rallentato per le strisce pedonali. a milano fanno tutti così anche in questi casi. tant'è che ormai sono abituata: sempre sulle strisce pedonali, sempre ferma a guardare la strada, e quando qualcuno si ferma ringrazio e me la faccio di corsa, prima che cambi idea, o che lo sorpassi qualche scooterone a tutta velocità...

#53
In effetti la vita del pedone a Milano è dura... tutte le sere rischio la vita ad attraversare sotto casa sulle strisce perchè gli automobilisti che poverini sono stati fermi 30 sec ad un semaforo vanno troppo di fretta per lasciar passare noi poveri pedoni (prima che mi copriate di insulti devo proprio attraversare quando loro lì hanno il verde perchè devo aspettare che il mio semaforo diventi verde!) :twisted: :evil:
The sisterhood of The Calf 40

#54
Trapelano le prime indiscrezioni sugli accertamenti che riguardano la visione di filmati per cercare di ricostruire il tragico incidente di Milano. Dall'analisi delle registrazioni di una telecamera posta all'altezza dell'ufficio postale a fianco del Palazzo di giustizia di Milano emergono immagini confuse di pedoni che si vedono attraversare la strada. La telecamera sarebbe stata l'unica a riprendere effettivamente gli avvenimenti.
Mamma di Alessia nata il 14.09.2008 e di Sara nata il 15.01.2011

Si può anche morire per certe carezze...
perché la vita è morire per certe cose non dette

#55
Cronache La metropoli Il mezzo pubblico che non inquina è da sempre un simbolo di Milano
Il tram e il Suv, uno scontro tra due mondi
Suv: Saranno Utili Veramente, in città, questi macchinoni ingombranti, fatti per sterrati e neve?

Porsche Cayenne, tram, autobus. Un'auto di lusso, svizzera; due mezzi pubblici milanesi. Un Suv nero, due mastodonti arancioni. Il Palazzo di Giustizia, per una volta testimone dietro i testimoni. Giorgio Gaber, che aveva cuore e cervello, avrebbe potuto tirarci fuori una canzone, da questa tragedia didascalica. Noi, stiamoci attenti. Sull'assurdità dei Suv urbani abbiamo scritto in molti. Qualche città del mondo — Londra, per ultima — ha preso provvedimenti. Suv: Saranno Utili Veramente, in città, questi macchinoni ingombranti, fatti per sterrati e neve? Qualunque sia la vostra risposta — la mia l'avete intuita — la colpa non è di un modello, ma di un comportamento. Il razzismo automobilistico è odioso come tutti gli altri. Tram e autobus sono tra i simboli di Milano che hanno resistito meglio. I primi sono maschili («Il 12»), e dimostrano una concentrazione sull'oggetto; i secondi sono femminili («La 60»), e spostano l'attenzione sulla funzione (la linea). Se a Milano chiedi «Dove prendo il 60?», sanno che sei forestiero. Se dici «Attàccati al tram!», capiscono che hai vissuto, studiato o lavorato in città.

La semantica dei trasporti è importante, perché in quelle linee, su quelle rotaie, dietro quei finestrini, passa il sangue invisibile di una comunità. Tutti i sindaci di Milano lo sanno, ma temono le spese della cardiologia urbana. I tram, in particolare, colpiscono la fantasia: quelli normali più dei jumbo-tram, quelli tradizionali più di quelli nuovi. È rimasto intatto il potere evocativo. A qualsiasi latitudine, l'immagine di un tram arancione che esce dal grigio commuove i milanesi. È bellezza italiana faticosa e preterintenzionale, l'unica che incanta. Per questo la cronaca, in queste ore, appare emotiva: una tragedia su un tram di Milano è come un disastro nella metropolitana di Londra. La dinamica dello scontro — l'auto illesa, l'autobus infilato dentro il tram, come inghiottito da un pitone meccanico — riassume la difficile convivenza per le strade della città. L'incidente sembra una macabra messa in scena di un racconto del Ranzani di Cantù: solo che stavolta il sangue è vero, il responsabile vive più a nord, e non c'è niente da ridere. Si parlerà molto di questo incidente, e la tentazione moralistica sarà irresistibile.

Qualcuno trasformerà l'accaduto in un apologo politico, altri nella metafora di questi tempi arroganti. C'è chi lo userà per corazzare le proprie convinzioni, e muovere all'attacco. Io suggerisco di prendere l'incidente di Porta Vittoria per quello che è: l'orribile e insolita conseguenza di un comportamento non così raro. Gli incoscienti al volante, di solito, la fanno franca; questo, no. I mezzi pubblici sono luoghi sicuri; stavolta non è andata così. Il traffico di Milano, grazie all'Ecopass, migliora. E noi tutti al volante miglioriamo, lentamente, a nostra volta. Il «massacro di San Valentino». Ricordate? Una sparatoria a Chicago, nel 1929: la gang di Al Capone contro quella di Bugs Moran, sette morti. Milano lascia volentieri il copyright in America. Della tragedia di ieri non faranno un film, né lo vogliamo. Giuliana morta, 21 feriti: dolore dignitoso, composto, fatalista, invernale. Dolore milanese.

Beppe Severgnini
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#56
ci avrei scommesso che l'avresti riportato :lol: :lol: :lol:
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#57
Mercury ha scritto:ci avrei scommesso che l'avresti riportato :lol: :lol: :lol:
:oops: :oops: :oops: ho le mie debolezze ormai le conosci :lol: :lol: :lol: :lol:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo