stefania_b ha scritto:

loremir77 ha scritto:ah comunque il comportamento di un bambino non è sempre colpa o merito del genitore che lo cresce..
nascono ed hanno il proprio carattere.. ci sono quelli che per natura sono più riflessivi e quelli che invece gliene frega una mazza.

non sono soldatini a cui possa essere applicato un metodo.. a prescindere da tutto.

io sono una molto easy.. non ho mai sterilizzato niente, se cadeva in terra il ciuccio nessun problema.. li ho portati fuori con tutte le temperature.. non li ho certo messi sotto una campana di vetro. io e loremiro siamo personcine educate ed abbiamo cercato e cerchiamo di insegnare questo anche ai bambini.

le mamme italiane vociano e starnazzano?
boh spesso vocio e starnazzo anche io perchè se alla centesima volta che dici una cosa lui non mi caca ma anzi fa l'opposto.. grido eccome.

quoto.
E' la mia teoria da sempre: se un bimbo ha un certo carattere puoi applicare tutti i metodi che vuoi ma non cambierà mai

Come al solito, devo fare la via di mezzo: se è assolutamente vero che i bambini hanno un proprio carattere, che si fa vedere da subito, da quando ancora sono in pancia, è anche vero che, proprio a seconda di questo, l'adulto dovrebbe trovare il modo giusto per rapportarsi al bambino in modo da creare con il tempo un adulto in grado di vivere in comunità. Il che significa che non con tutti i bambini serve l'urlata, non con tutti serve la punizione, etc, però è anche vero che è possibile smussare gli spigoli e esaltare gli aspetti positivi, ma purtroppo, soprattutto con alcuni bimbi, può essere anche molto difficile.
Per quanto riguarda l'essere mammacentrici, credo che il problema non stia nella mentalità dei genitori, ma nella necessità: non è un mistero per nessuno che in Italia, diventare madre, nel mondo del lavoro, possa spesso essere considerato un problema, aziende che ti lasciano a casa appena possono, aziende che non assumono proprio le giovani donne, difficoltà ad avere il part time (da noi, con tutta la filosofia dell'importanza della famiglia a cui aderiscono i nostri dirigenti ultra-cattolici, devi fare i salti mortali per averlo), oltre al fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi è l'uomo che ha lo stipendio più ricco, per cui sarà più facilmente la donna a sacrificare la professione. Non meravigliamoci quindi se si vedono molto più le donne sole con i figli, rispetto agli uomini..
Per quanto riguarda il tipo di educazione, non so che dire perché non ho mai visto a lungo le dinamiche adulti/bambini all'estero, quindi non è che possa avere una opinione formata da fatti..

stefania_b ha scritto:Ah! per la cronaca: io sono emozionata che nemmeno se dovessi andarci io alla materna

Io fino a martedì avevo il magone, poi ieri abbiamo iniziato l'inserimento che termina domani e l'ho visto divertirsi quindi sono serena...vedremo lunedì
Delle attività proposte non gliene è fregato una mazza, in ogni aula che entrava, lui vedeva la lavatrice o la cucina e ci si fiondava.
ieri c'era un grupetto di bambini che giocava con macchinine e attrezzi e un gruppo di bambine che giocava con le cucine e i bambolotti...non serve specificare in che gruppo fosse Leo

Anche qui colloquio alla materna, a parte le cose personali han chiesto carta, pennarelli, cartellette... pensavo peggio!
i primi due giorni farà un'ora poi mattina intera...speriamo vada bene!

Anche qui colloquio alla materna, a parte le cose personali han chiesto carta, pennarelli, cartellette... pensavo peggio!
i primi due giorni farà un'ora poi mattina intera...speriamo vada bene!

stefania_b ha scritto:Ah! per la cronaca: io sono emozionata che nemmeno se dovessi andarci io alla materna

Pure io! Poi quest'anno le dividono, sono troppo curiosa di vedere come andrà...

sunset ha scritto:

stefania_b ha scritto:Ah! per la cronaca: io sono emozionata che nemmeno se dovessi andarci io alla materna

Pure io! Poi quest'anno le dividono, sono troppo curiosa di vedere come andrà...

L'ha deciso la scuola o l'avete proposto voi?
Anche da noi ci sono due gemelli (maschio e femmina) in questi giorni erano nello stesso gruppo, ma le sezioni definitive ce le comunicano domani.

Premetto che oro marito è andato in paranoia per la gestione di due figli perché sa che dobbiamo arrangiarci soprattutto tra noi. I miei sono in altra città e i suoi ci sono ma non ci si può fare affidamento soprattutto sulla costanza. Quindi gli vengono le ansie e tira fuori richieste sul mio lavoro

Da quando è nata miriam ho già ridotto all osso
Ho lasciato l ospedale e anche un associazione che non mi davano possibilità di gestire gli orari a mio piacimento. Praticamente lavoro solo il pomeriggio nel privato. Le mattine negli ultimi tre anni le ho dedicate sempre a miriam
E così farò anche per gloria. Riprenderò a lavorare di mattina quando anche lei andrà alla materna, quindi tra altri tree anni

Purtroppo per il lavoro che svolgo non posso rientrare quando la bimba ha 5 mesi o addirittura oltre. Insomma sono l unica responsabile dei pazienti e non facendo il dermatologo non posso affidarli ad un collega
Un mese e mezzo mi prendo come ho fatto per miriam poi ritorno.
So che ce la caveremo
E so che a lui passeranno le ansie
L unica cosa che mi spaventa é l allattamento soprattutto il dover tirare il latte e fare le conserve. Con miriam mi aveva abbastanza stressata
Vedremo...

sunset ha scritto: Come al solito, devo fare la via di mezzo: se è assolutamente vero che i bambini hanno un proprio carattere, che si fa vedere da subito, da quando ancora sono in pancia, è anche vero che, proprio a seconda di questo, l'adulto dovrebbe trovare il modo giusto per rapportarsi al bambino in modo da creare con il tempo un adulto in grado di vivere in comunità. Il che significa che non con tutti i bambini serve l'urlata, non con tutti serve la punizione, etc, però è anche vero che è possibile smussare gli spigoli e esaltare gli aspetti positivi, ma purtroppo, soprattutto con alcuni bimbi, può essere anche molto difficile.

Per quanto riguarda l'essere mammacentrici, credo che il problema non stia nella mentalità dei genitori, ma nella necessità: non è un mistero per nessuno che in Italia, diventare madre, nel mondo del lavoro, possa spesso essere considerato un problema, aziende che ti lasciano a casa appena possono, aziende che non assumono proprio le giovani donne, difficoltà ad avere il part time (da noi, con tutta la filosofia dell'importanza della famiglia a cui aderiscono i nostri dirigenti ultra-cattolici, devi fare i salti mortali per averlo), oltre al fatto che, nella stragrande maggioranza dei casi è l'uomo che ha lo stipendio più ricco, per cui sarà più facilmente la donna a sacrificare la professione. Non meravigliamoci quindi se si vedono molto più le donne sole con i figli, rispetto agli uomini..
Per quanto riguarda il tipo di educazione, non so che dire perché non ho mai visto a lungo le dinamiche adulti/bambini all'estero, quindi non è che possa avere una opinione formata da fatti..

Anche io la penso come te, soprattutto per la parte evidenziata in rosso.
E' evidente a tutti che ogni individuo, anche bambino, abbia il proprio carattere, ma questo non significa (tranne in rari casi ) che non ci sia il modo di educarli. Ed educarli significa insegnare a fare vita sociale e ad inserirsi nelle varie attività tenendo un comportamento congruo alle vare situazioni + insegnare ad essere man mano sempre più autonomo.

Per il mammacentrico, in parte hai ragione. E' sacrosanto che in Italia nella maggior parte dei casi i congedi parentali per seguire i figli li prendono al 99% le donne, principalmente per una serie di valutazioni economiche, ma secondo me anche proprio per un retaggio di mentalità che porta a pensare che dei figli piccoli si possa/debba occupare solo la mamma.
Ma voi che avete figli, avete mai parlato con vostro marito della possibilità che prendesse lui il congedo parentale? Quanti erano d'accordo?
Poi è ovvio che bisogna scontrarsi con il mondo del lavoro e vedere se certe richeiste vengono accettate, ma molte volte secondo me non c'è neanche la richiesta, un po' perché ci si immagina che non venga accolta, un po' forse ancora per pudore perché un uomo che fa il mammo spesse volte è visto in modo ironico.

Io per fortuna vivo in un'isola felice, nel senso che lavoro in un'azienda in cui il part-time viene concesso e anche in cui parecchi padri, da qualche anno a questa parte, hanno usufruito del condedo parentale. Il primo è stato ammirato e se ne è un po' parlato, lo faceva per necessità della moglie di rientrare al lavoro, poi è diventata una cosa "normale", come in effetti dovrebbe esere dappertutto.

Però spesso sono anche le mamme a creare il figlio/a mammocentrico/a, volendosi occcupare di tutto loro e tenendoli stretti a sé occupandosi di tutte le loro cose fino a ben oltre la maggiore età. Il figlio diventa mammocentrico da piccolo perché la mamma è il punto di riferimento, da grande per comodità. Conosco qualcuno che ha deciso di andare ad abitare per conto proprio a 20 anni, mentre ancora studiava (nella propria città): affitto e altre spese pagati dai genitori, bucato portato a fare alla mamma, mamme che vanno a fare pulizie a casa dei figli ecc. A casa mia non me l'avrebbero fatto fare, ma sono d'accordo: tranne che per motivi di studio, se si va via bisogna essere autonomi il più possibile. Ma se le mamme -e i babbi- non ti hanno educato a fare niente di niente, non ti deciderai neanche a 50 anni!

Bizzy ha scritto:

sunset ha scritto:

stefania_b ha scritto:Ah! per la cronaca: io sono emozionata che nemmeno se dovessi andarci io alla materna

Pure io! Poi quest'anno le dividono, sono troppo curiosa di vedere come andrà...

L'ha deciso la scuola o l'avete proposto voi?
Anche da noi ci sono due gemelli (maschio e femmina) in questi giorni erano nello stesso gruppo, ma le sezioni definitive ce le comunicano domani.

Da noi in genere i gemelli alel elementari e medie li dividono, se decidono di fare la stessa scuola (cosa di solito molto improbabile) alle superiori li rimettono anche insieme.

Bizzy ha scritto:

sunset ha scritto:

stefania_b ha scritto:Ah! per la cronaca: io sono emozionata che nemmeno se dovessi andarci io alla materna

Pure io! Poi quest'anno le dividono, sono troppo curiosa di vedere come andrà...

L'ha deciso la scuola o l'avete proposto voi?
Anche da noi ci sono due gemelli (maschio e femmina) in questi giorni erano nello stesso gruppo, ma le sezioni definitive ce le comunicano domani.

É la prassi, nelle scuole materne pubbliche, a meno di opposizione dei genitori. Per noi era proprio il momento, si vede che han bisogno di stare un po' separate, sono socievoli, giocano coi bimbi, ovviamente, ma la loro migliore amica è ancora la sorella (o la mamma ).

menchy ha scritto:

Rouge84 ha scritto:

Kia85 ha scritto:Domanda: so che esistono mille mila libri di ogni genere e orientamento in cui vengono dati consigli x i vari problemi coi boci, possibile che non ne esistono un paio in cui viene descritto per bene il "metodo nordico" inteso proprio come approccio generale alla genitorialità? No perché io è da quando son stata in Finlandia che mi sto informando, ma non essendo una lettrice non ho canali di fiducia e sto sgugolando a caso, senza trovare nulla.

Ma mi pare impossibile che nessuno abbia messo nero su bianco questa cosa, visto che è risaputo che in alcuni paesi se la cavano meglio... Mi interesserebbe x un eventuale futuro, visto che x alcune cose che vanno fuori da questo contesto mi ci sento moooooolto affine

E' che secondo me proprio manco ci pensano...figurati scrivere un libro!
Un paio di scene fresche fresche
Bimbo,rognosetto in un cafè (12 mesi circa) il papà lo prende in braccio gli cade il biberon con l'acqua per terra, con nonchalance lo prende da terra e lo offre al bimbo....senza manco soffiarci un po' sopra per almeno fare finta
Altra scena sempre al caffè, mamma da sola con passeggino, lascia fuori passeggino con bimbo dentro, entra fa la coda, ordina il caffè, aspetta, mette latte zucchero, e finalmente si recupera il pargolo

C'è da dire che secondo me, avendo degli esempi viventi con con cui ho parlato, vivono la genitorialita' con maggiore nonchalance, facendo figli giovanissimi, divorziando con molta più facilità, riformando nuove famiglie, lasciando si i bimbi liberi di scorrazzare nudi in mezzo al fiordo o in pieno centro a Oslo con 12 gradi, non riesco ancora a capire se sia proprio un bene o un male

Però chiedo se hanno qualche libro

Premetto che non sono una mamma ansiosa.
Ed odio le persone intorno a me che hanno atteggiamenti da dramma quando succede qualcosa Valerio.
Vedi: barattolo di fagioli sul dito del piede in vacanza, caduta dal letto, appurato che non era successo nulla di grave (dito attaccato e non rotto, 12 ore dalla caduta senza nessuna reazione particolare) ho sfanculato mia madre per quella voce da mammina apprensiva, che solo a sentirla a V. tornava il dolore.
Idem per mia suocera. Le invito caldamento ogni giorno a minimizzare i drammi di ogni tipo.

Anch'io non sto a guardare il capello sull'igiene. Viviamo in un ambiente nel limite del possibile pulito, MA ho due gatti, sulle case/ambienti che frequentiamo non posso di certo preentarmi col guanto bianco e verificarne la pulizia ...
Ma....certi atteggiamenti spigliati che hanno in certi paesi, qui dove abito io sono impensabili.
Io pur essendo molto easy (tranquillamente delego, se V. chiama prima papà di mamma, e tante altre cose) di lasciarlo fuori da un bar non mi verrebbe mai, come fanno ad Oslo.
Ma per un unico motivo.
Questa città non è a misura di bambino, ecco. E neanche le persona che la frequentano.
Ci mettono un attimo a scippartelo. Paranoia?! No, realtà.

Più che il loro modello educativo, io invidio le città e gli stati dove vivono, dove il bambino è avanti a tutto.

Menchy tu sei me

MoCo benissimo oggi!

Quanti bimbi alla materna! Buon inizio a tutti

Perti, concordo che comunque la mentalità sia ancora arretrata o quantomeno poco da "pari opportunità", purtroppo è un po' un cane che si morde la coda.
Nel nostro caso, mio marito lavora in proprio e, soprattutto il secondo inverno, quando le bimbe si ammalavano, era lui a rimanere con loro, quando i miei non potevano venire, io non ho terminato i miei giorni di malattia bambina, nè a 2 anni, nè a 3. Già lavoro solo 4 ore al giorno, fino a quest'inverno eravamo solo in due a fare un determinato tipo di lavoro, con penali da 500€ a pratica che andava fuori tempo massimo (30gg), se stavo a casa era un disastro. Certo, con gli anni loro di sono ammalate sempre meno (scongiuri), ma lui ha fatto la propria parte.
Per quanto riguarda invece le mamme accentratrici, mi sembra a volte che sia una conseguenza del fatto che vogliano sempre sentisi indispensabili, soprattutto passata una certa età. Lasciamo perdere quelle che, ad un certo punto, si lamentano del fatto che i figli non possano stare senza di loro, davvero irritanti..

bah io ci sono nel mezzo al tentare di crescere nel migliore dei modi un bambino particolarmente vivace e zuccone.. non è così facile come potrebbe sembrare.

ti ci puoi accostare con qualunque metodo, le abbiamo trovate tutte.. ma si placa solo se gridi e ti incavoli.
non serve ragionarci, non serve dargli corda con la speranza che capisca da solo, per ora non funziona nemmeno la punizione.
non funziona la coccola ad oltranza, non serve stargli attaccata, non serve niente di niente.

esempio l'altra sera che stavo per buttarlo nell'inceneritore

eravamo a tavola con amici ed i loro figli. io e loremiro dovevamo mangiare...
i più grandi 6-7-8 anni si ingozzano e scendono da tavola per andare a giocare nel cortile davanti.. comunque con collegamento diretto sulla strada
tommaso non ha nemmeno finito di mangiare.. voleva scendere e raggiungerli ma a prescindere dal mangiare o no:
1. io e loremiro non avevamo ancora nemmeno il piatto davanti, avremmo dovuto farlo scendere e rinunciare, uno dei due, a mangiare per portarlo fuori e controllarlo?
gli ho spiegato che eravamo a tavola, di avere pazienza e che poi anche lui sarebbe sceso.. una volta che uno di noi due avesse finito di mangiare.
urli strepiti urli strepiti urli strepiti per 20 minuti ho mangiato la pizza ingolfandomi come un'oca.. con tutto il ristorante rivolto verso di noi.
avrei dovuto accontentarlo, rinunciando al mio cibo e alla mia parola? ho detto una cosa.. in teoria sono io il genitore.
tengo il punto o no? lo lascio andare per non fare una figura di merda con tutti quelli che ci sono intorno o resisto per cercare di insegnargli qualcosa??
ho resistito e dopo l'ho portato in cortile.
lì chiaramente senza freni ha fatto il diavolo a 4.. fino a che gli è preso la bizza di infilare la via della strada.. l'ho recuperato ad un passo dal marciapiede e dalle auto parcheggiate.
brontolato, ammonito, ha ricevuto tutto l'amplein compreso spiegazione amorosa senza incavolatura sul perchè era pericoloso avvicinarsi così alla strada.
secondo voi ha capito una sola parola di quello che gli ho detto??
ovviamente no dato che non ha fatto altro che urlare, tirare la mano che avevo nella mia mano..
ditemi voi la via di mezzo.
no la vorrei tanto sapere e riconoscere perchè con lui, quando è in serata, tutte le vie sono inutili.

ah. anche oggi era per la mano con mia mamma e si è lanciato per la strada.
per fortuna non stava passando nessuno.
mia reazione? l'ho brontolato, gli ho spiegato che era pericoloso, l'ho messo in punizione in camera.. dopo 45 minuti in cui era da solo è uscito e mi ha chiesto scusa.
secondo voi lo rifarà?
ovviamente sì perchè non è la prima volta che succede.

lo devo picchiare con la cinghia perchè se lo stampi in fronte??
sicuramente sarei più incisiva magari per paura di me non lo rifarebbe più.

Amen

Lore
io idem con Lorenzo quando era piccolo...e zuccone è rimasto pure ora che bellecresciuto..non c'è verso finchè non ci sbatte la testa e sifracassa le ossa non lo capisce

il fratello il contrario, sempre obbediente o quantomeno ragionevole....a due anni passeggiavamo con la carrozzina di L. e lui a piedi attaccato con la manina....
quando ha iniziato a camminare L. l'ho tenuto nel passeggino legato fino a quando c'è entrato per evitare che si divincolasse e buttasse in strada