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#1
http://www.repubblica.it/2008/05/sezion ... -roma.html

Un gruppo con il volto coperto da foulard con la svastica ha distrutto le vetrine di due alimentari e di un call center
Roma, raid neonazista al Pigneto
Picchiato un extracomunitario

Alemanno: "Atto di gravità inaudita, puniremo i colpevoli"
Gli abitanti del quartiere in piazza contro razzismo e xenofobia


ROMA - Una vera e propria spedizione punitiva al grido di "Sporchi stranieri" e "Bastardi". Nel mirino gli extracomunitari del quartiere Pigneto a Roma. Oggi pomeriggio un gruppo di venti ragazzi, guidati da un uomo, con i volti coperti da foulard con la svastica, ha fatto irruzione in un alcuni negozi di una delle zone più multietniche di Roma. In via Ascoli Piceno i teppisti hanno danneggiato due vetrine e un frigo bar di un negozio di alimentari e le vetrine di un call center. In via Macerata sono stati assaltati un altro alimentari ed è stata infranta la vetrata del portone di un'abitazione. Un extracomunitario del Bangladesh è stato picchiato dalla banda. "E' stato colpito da una bastonata e non ha avuto bisogno di andare a farsi medicare in ospedale", hanno raccontato alcuni testimoni.

La squadraccia è arrivata improvvisamente di corsa, tenendo in mano assi di legno, e si è scagliata contro l'extracomunitario. Tanta la paura nel quartiere, dove sono molti gli immigrati che gestiscono attività commerciali. Tutti sono scappati e molti hanno chiuso le saracinesche dei negozi.

Il primo ad essere assaltato è stato un negozio di alimentari in via Macerata, gestito da quattro anni da un immigrato indiano al quale sono state distrutte a bastonate le vetrine esterne. Successivamente, gli assalitori si sono diretti nella parallela via Ascoli Piceno, dove sono state mandate in frantumi le vetrine di una lavanderia-phone center e di un altro alimentari, entrambi gestiti da cingalesi. L'alimentari è stato il più colpito dal raid, con la distruzione di un frigo e della merce presente sugli scaffali, soprattutto bottiglie di birra e vino.

Una cronista dell'Agi, testimone dell'episodio, ha tentato invano di chiamare il 113, per molti minuti, ma nessuno ha risposto (Audio: il racconto della giornalista). Dopo pochi minuti, la banda è scappata e molti abitanti del quartiere si sono riversati nelle strade e si sono affacciati dalle finestre per capire cosa fosse accaduto.

"Non capiamo perché sia avvenuto questo attacco - hanno detto i bengalesi titolari della lavanderia di via Ascoli Piceno - Siamo da anni qui, lavoriamo, paghiamo le tasse e mandiamo i soldi a casa. Cosa abbiamo fatto?".

Il Pigneto è un quartiere popolare della Capitale dove si trovano il centro sociale Snia Viscosa, uno dei più grandi e attivi della capitale, il Bar Necci, famoso per essere stato il bar di Pier Paolo Pasolini, e una storica sede dell'Associazione Nazionale Partigiani Italiani. Dopo l'aggressione gli abitanti del quartiere sono scesi in strada per manifestare il loro rifiuto di ogni forma di razzismo e xenofobia.

Il quartiere, a metà anni '90, ha conosciuto una rinascita che lo ha portato a essere luogo di ritrovo di artisti e musicisti. E' stato proprio in virtù del suo passato di quartiere degradato che molti immigrati, prevalentemente dal Bangladesh, hanno scelto di aprire al Pigneto attività commerciali di vario tipo, bazar e bar in particolare, sfruttando il basso costo dei locali.

Durissima la reazione delle autorità, a cominciare dal sindaco Gianni Alemanno: "Il raid e l'aggressione al Pigneto nei confronti di cittadini extracomunitari, ai quali va la mia solidarietà, è un atto di una gravità inaudita che mi lascia sdegnato e che non passerà sotto silenzio. Mi sono già attivato con le forze dell'ordine affinché i colpevoli di questo gesto siano presi e puniti in maniera esemplare".

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della Regione Piero Marazzo: "Roma è una città aperta e multiculturale che non ha nessuna intenzione di lasciare spazio a drammatici episodi di razzismo e intolleranza e di rivivere anni bui e dolorosi di un passato che vogliamo definitivamente vedere alle nostre spalle". E il presidente della Provincia Nicola Zingaretti sottolinea che quello del Pigneto è "un altro episodio di violenza e xenofobia che non è davvero più possibile tollerare" e che "tutte le istituzioni dovrebbero condannare duramente e con fermezza" perché "Roma ha bisogno di tornare a respirare un'aria di pace, libertà e di vero rispetto nei confronti del prossimo".

#2
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali e fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare.

Bertolt Brecht

Provate ad immaginare.
Una persona del vostro quartiere è sorpresa dentro un appartamento: forse voleva rubare, forse voleva portar via una neonata. Viene arrestata.

Provate ad immaginare.
Il giorno dopo e poi quelli successivi, ragazzi in motorino lanciano una molotov contro la casa di un vostro vicino. L'incendio brucia in parte l'appartamento ma, per fortuna, l'uomo, la donna e i due bambini che ci vivono se la cavano. Spaventati, ma incolumi. Poi è la volta di un intero quartiere: arrivano a centinaia con i bastoni e le bottiglie incendiarie. La gente scappa si rifugia da parenti.

Provate ad immaginare.
Un bambino che vive ad un paio di isolati da casa vostra viene circondato da gente ostile che, sapendo che è del vostro paese, lo insulta, lo schiaffeggia, lo spinge a forza dentro una fontana. Il bambino è piccolo, forse piange, forse stringe i denti perché la violenza degli altri è un pane duro che ha imparato a masticare sin da quando è nato.

Provate ad immaginare.
La furia non si placa: anche i quartieri vicini sono sotto assedio. Raccolte in fretta poche povere cose intere famiglie si allontanano. La polizia non ferma nessuno degli incendiari ma "scorta" voi e i vostri compaesani. Andate via. Non sapete dove. Lontano dalle molotov, lontano dalla rabbia, lontano dalla ferocia di quelli che sino al giorno prima vivevano a poche centinaia di metri da voi. Andate in cerca di un buco nascosto dove, forse, potrete resistere per un po'. Fino alla prossima molotov.

Provate ad immaginare.
Vostri compaesani e parenti che vivono lontano, in altre città, vengono assaliti, le loro case bruciate. Anche loro sono in strada.

Provate ad immaginare.
Il governo del vostro paese vara misure straordinarie per far fronte all'emergenza. Leggi per fermare la violenza e l'illegalità. Leggi contro di voi ed i vostri parenti, contro i vostri vicini di casa, contro quelli del vostro quartiere e contro tutti quelli del vostro stesso paese.

Provate ad immaginare di essere in Italia, in questo maggio del 2008.
Non vi pare possibile? Eppure è cronaca di tutti i giorni. La cronaca di un pogrom.

Un pogrom che sta incendiando l'Italia. Brucia le baracche dei rom e corrode la coscienza civile di tanti di noi. Qualcuno agisce, i più plaudono silenti e rancorosi, convinti che da oggi saranno più sicuri. Al riparo dalla povertà degli ultimi, di quelli che non si lavano perché non hanno acqua neppure per bere, di quelli che di rado lavorano, perché nessuno li vuole, di quelli che vanno a scuola pochi mesi, tra uno sgombero di polizia ed un rogo razzista.

Forse pensate che questo non vi riguarda. Forse pensate che questo a voi non capiterà mai. Siete cittadini d'Europa, voi. Siete gente che lavora, che paga il mutuo, che manda i figli a scuola. Forse avete ragione. Forse no. Nella roulette russa della guerra sociale c'è chi affonda e chi resta a galla. Il lavoro non c'è, e se c'è è precario, pericoloso, malpagato. Il mutuo vi strangola, non ce la fate ad arrivare alla fine del mese, a pagare tutte le spese, ma forse, tirando a campare, con la paura che vi stringe la gola, ce la farete. Gli altri, quelli che restano fuori, che crepino pure. Nemici, anche i bambini. O li caccia il governo o ci penserete voi stessi, di notte con i bastoni e le molotov. A fare pulizia. Etnica. Intanto, giorno dopo giorno, i nemici, quelli veri, vi portano via la vita, rendono nero il vostro futuro. Il nemico marcia sempre alla nostra testa: è il padrone che sfrutta, è il politico che pretende di decidere per noi, che vuole che i penultimi combattano gli ultimi, perché la guerra tra poveri cancella la guerra sociale.

Provate ad immaginare che un giorno il padrone vi licenzi, che la banca si prenda la casa, che la strada inghiotta voi e i vostri figli.

Sarà il vostro turno. Ma allora non ci sarà più nessuno capace di indignazione, capace di rivolta.

Provate ad immaginare un futuro come questo presente, da incubo. Un'offensiva razzista senza precedenti che trova pericolosi consensi anche in quegli strati popolari che avrebbero mille motivi per rivoltarsi contro ben altri soggetti e, cioè, contro i poteri forti e i suoi costanti soprusi sulle classi subalterne.

Morti sul lavoro, salari da fame, precarietà diffusa e disoccupazione, problema casa, distruzione dei servizi sociali, problematiche sociali diffuse il cui responsabile ha un nome e cognome ben chiaro: il sistema capitalista, che continua a produrre super-profitti da una parte, guerre, sfruttamento e miseria dall'altra.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: strada libera per la crescita di un nuovo totalitarismo, istituzionale, squadrista e addirittura popolare.

Provate ad immaginare.
Un giorno qualcuno potrebbe chiedervi "dove eravate mentre bruciavano le case, deportavano la gente, ammazzavano i bambini?" Non dite che non sapevate, non dite che non avevate capito, non dite che voi non c'entrate.

Chi non ferma la barbarie ne è complice
***************************************
(il testo non è mio)

#3
E' stato bello in queste sere veder scorrere il pubblico di abitanti di un intero quartiere, un quartiere multietinico di periferia che ha fatto un pezzo di storia della città. Un quartiere che accoglie un noto carcere e a poche centinaia di metri un teatro dove accadono eventi artistici d'avanguardia con uno sguardo speciale sempre rivolto al territorio che lo accoglie.
Come tutti gli anni abbiamo ospitato in rassegna tutti gli spettacoli realizzati dai bambini delle scuole ma questa volta abbiamo dato loro la sala grande e una platea di trecento posti tutta per loro.
Ogni sera piena di famiglie di tutte le etnie.
Ed è incredibile come i fatti concreti, quegli occhi brillanti dietro il velo uguali identici a quelli che il velo non hanno, rafforzino la speranza di un futuro possibile, allontanino lo sgomento della notizia e ci mettano su un piano di parità che non ha motivo di non esserci.
Bambini in scena con lo stesso impegno, le stesse emozioni, la stessa voglia di "immaginare, esserci e fare", portatori di un messaggio di dignità e arte del mondo.
E' possibile.
Si vedeva dalle facce di queste famiglie, onorate da queste serate che pensavano fosse solo un "servizio" della città.
Non ci abbiamo guadagnato nulla ma siamo certi che gli investimenti culturali di questo tipo non sono un omaggio ma una risposta ad un'emergenza sociale che richiede di mettere del proprio.

Indipendentemente dal colore politico e prima dello stato c'è una coscienza individuale e da fare ce n'è. Scoraggiarsi a priori è troppo comodo, rintanarsi nei pregiudizi, vigliacco. Stanno suonando gli allarmi da tutte le parti.... :wink:
Forza Daniel!

#5
dammispazio ha scritto:Io c'ero !
al pestaggio? :?

grazie comunque per aver risposto, è evidente che un discorso sulla xenofobia dilagnate in questo momento non interessa :)

#6
boo ha scritto:
dammispazio ha scritto:Io c'ero !
al pestaggio? :?

grazie comunque per aver risposto, è evidente che un discorso sulla xenofobia dilagnate in questo momento non interessa :)
si...ero fra quelli che ne buscavano infatti ;-)
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#7
boo ha scritto:grazie comunque per aver risposto, è evidente che un discorso sulla xenofobia dilagnate in questo momento non interessa :)
probabilmente, e più semplicemente, non interessa un discorso sulla xenofobia impostato in questo modo, partendo da un copia/incolla di un messaggio propagandistico che probabilmente avrai scaricato da qualche sito di centro sociale, no global e/o affini... :roll: :roll: :roll:

Concetti volutamente estremizzati come quelli di cui sopra mi ricordano tanto il modo di esprimersi di qualcuno che ormai non scrive più qui... (ovviamente con visioni opposte sulla questione).

#8
Steve1973 ha scritto:
boo ha scritto:grazie comunque per aver risposto, è evidente che un discorso sulla xenofobia dilagnate in questo momento non interessa :)
probabilmente, e più semplicemente, non interessa un discorso sulla xenofobia impostato in questo modo, partendo da un copia/incolla di un messaggio propagandistico che probabilmente avrai scaricato da qualche sito di centro sociale, no global e/o affini... :roll: :roll: :roll:

Concetti volutamente estremizzati come quelli di cui sopra mi ricordano tanto il modo di esprimersi di qualcuno che ormai non scrive più qui... (ovviamente con visioni opposte sulla questione).
brutto brutto cio che scrivi Steve :cry: :cry:
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#9
dammispazio ha scritto:
Steve1973 ha scritto:
boo ha scritto:grazie comunque per aver risposto, è evidente che un discorso sulla xenofobia dilagnate in questo momento non interessa :)
probabilmente, e più semplicemente, non interessa un discorso sulla xenofobia impostato in questo modo, partendo da un copia/incolla di un messaggio propagandistico che probabilmente avrai scaricato da qualche sito di centro sociale, no global e/o affini... :roll: :roll: :roll:

Concetti volutamente estremizzati come quelli di cui sopra mi ricordano tanto il modo di esprimersi di qualcuno che ormai non scrive più qui... (ovviamente con visioni opposte sulla questione).
brutto brutto cio che scrivi Steve :cry: :cry:

ho pensato la stessa cosa di steve, mi spiace ma non mi interessa prendere parte ad un discorso impostato in questo modo, senza offesa per nessuno
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#10
dammispazio ha scritto:
Steve1973 ha scritto:
boo ha scritto:grazie comunque per aver risposto, è evidente che un discorso sulla xenofobia dilagnate in questo momento non interessa :)
probabilmente, e più semplicemente, non interessa un discorso sulla xenofobia impostato in questo modo, partendo da un copia/incolla di un messaggio propagandistico che probabilmente avrai scaricato da qualche sito di centro sociale, no global e/o affini... :roll: :roll: :roll:

Concetti volutamente estremizzati come quelli di cui sopra mi ricordano tanto il modo di esprimersi di qualcuno che ormai non scrive più qui... (ovviamente con visioni opposte sulla questione).
brutto brutto cio che scrivi Steve :cry: :cry:
Mi spiace Dammi, ma le estremizzazioni mi danno fastidio da una parte e dall'altra.

#11
Steve1973 ha scritto:
boo ha scritto:grazie comunque per aver risposto, è evidente che un discorso sulla xenofobia dilagnate in questo momento non interessa :)
probabilmente, e più semplicemente, non interessa un discorso sulla xenofobia impostato in questo modo, partendo da un copia/incolla di un messaggio propagandistico che probabilmente avrai scaricato da qualche sito di centro sociale, no global e/o affini... :roll: :roll: :roll:

Concetti volutamente estremizzati come quelli di cui sopra mi ricordano tanto il modo di esprimersi di qualcuno che ormai non scrive più qui... (ovviamente con visioni opposte sulla questione).
Sempre soci

#12
Steve1973 ha scritto:
boo ha scritto:grazie comunque per aver risposto, è evidente che un discorso sulla xenofobia dilagnate in questo momento non interessa :)
probabilmente, e più semplicemente, non interessa un discorso sulla xenofobia impostato in questo modo, partendo da un copia/incolla di un messaggio propagandistico che probabilmente avrai scaricato da qualche sito di centro sociale, no global e/o affini... :roll: :roll: :roll:

Concetti volutamente estremizzati come quelli di cui sopra mi ricordano tanto il modo di esprimersi di qualcuno che ormai non scrive più qui... (ovviamente con visioni opposte sulla questione).
ok. :wink:
difatti, c'era un sorriso, capivo che questo thread poteva far presagire, e capisco tutti quelli che se ne sono tagliati fuori.
ma io credo molto ahimé in quello che ho copiincollato - da un forum di mici! - dall'idea della guerra tra poveri, degli ultimi contro i penultimi.
io credo nell'idea che ahimé il capitalismo stia prendendo troppo forza perché glielo lasciamo fare, guardando altro, nell'idea che il consumismo sia un totalitarismo* assai più forte ed aberrante di molti altri totalitarismi, e che i danni che sta facendo a livello mondiale** non fanno altro che ridurre intere popolazioni alla povertà ancora più nera.

non cerco lo scontro e lo sai, cerco sempre la riflessione. e per questo spero che qualcuno ci abbia riflettuto sopra.
sono convinta delle mie convinzioni, ma non ti mando affanculo se tu non lo sei :)
e, sempre come paragone, le mie preoccupazioni in genere non sono per il not in my backyard, e per il resto fatti tuoi, ma sono sempre stati per il capiamoci e aiutiamoci.


* pasolini, http://www.cinetecadibologna.it/sitopas ... atiche.htm
** non so se qualcuno ha letto naomi klein, shock economy. di come il "gruppo di boston" abbia fomentato colpi di stato o si sia approfitta to di guerre o disastri naturali per poi andare a insediare multinazionali americani in quei territori shockati. Producendo in breve tempo povertà estrema e crescita delle disparità sociali, abbassamento della speranza di vita ed espropriazione di tutte le risorse strategiche dei paesi "liberalizzati" http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=4729

#13
dammispazio ha scritto:
boo ha scritto:
dammispazio ha scritto:Io c'ero !
al pestaggio? :?

grazie comunque per aver risposto, è evidente che un discorso sulla xenofobia dilagnate in questo momento non interessa :)
si...ero fra quelli che ne buscavano infatti ;-)
Ah, credevo che fossi al Pigneto...io ci ho quasi abitato 8)
http://www.youtube.com/watch?v=FVMDS3qeLb8

#14
ok
la mia frase " Io c'ero" stava appunto a significare che sottoscrivo ogni parola riportata da Boo...
Non sono assolutamente discorsi "estremisti", mi dispiace x chi non vede la differenza di questa "ideologia" con il suo opposto...
e' come non distinguere la differenza fra amore ed odio,e scusatemi se io comunque a stare dalla parte del primo
Voglio credere in un mondo migliore di quello presente. Il peggio deve ancora venire. Non siamo il primo paese in fase di trasformazione. Altri paesi europei (mi limito a guardare questa storia che ci tocca da vicino) hanno attraversato questa fase, c'e' chi ne e' uscito molto meglio di quello che i presagi fanno intuire. Nonostante questo sono fiduciosa, devo esserlo.
I miei amici inglesi mi raccontavano seduti in un very trendy cafe in una stradina che rappresentava la front Line non piu di 20 anni prima, forse anche meno....dei cartelli sui pub no cani no irlandesi no neri...
per questo a volte mi astengo dal partecipare a queste discussioni, mi sembra una storia gia sentita, questa volta purtroppo pero e' la nostra storia

auguri !
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always

#15
dammispazio ha scritto:ok
la mia frase " Io c'ero" stava appunto a significare che sottoscrivo ogni parola riportata da Boo...
Non sono assolutamente discorsi "estremisti", mi dispiace x chi non vede la differenza di questa "ideologia" con il suo opposto...
e' come non distinguere la differenza fra amore ed odio,e scusatemi se io comunque a stare dalla parte del primo
Voglio credere in un mondo migliore di quello presente. Il peggio deve ancora venire. Non siamo il primo paese in fase di trasformazione. Altri paesi europei (mi limito a guardare questa storia che ci tocca da vicino) hanno attraversato questa fase, c'e' chi ne e' uscito molto meglio di quello che i presagi fanno intuire. Nonostante questo sono fiduciosa, devo esserlo.
I miei amici inglesi mi raccontavano seduti in un very trendy cafe in una stradina che rappresentava la front Line non piu di 20 anni prima, forse anche meno....dei cartelli sui pub no cani no irlandesi no neri...
per questo a volte mi astengo dal partecipare a queste discussioni, mi sembra una storia gia sentita, questa volta purtroppo pero e' la nostra storia

auguri !
si beh si capiva :wink:
per il resto quoto :roll:
http://www.youtube.com/watch?v=FVMDS3qeLb8