boo ha scritto:
in realtà, era una constatazione, pubblica e amareggiata.
non sapevo neanche bene cosa scrivere, non riuscivo a credere che ci potessero essere dei pestaggi "etnici".
E' chiaro che una constatazione è per natura soggettiva, per cui ovviamente sei libera di farlo.
Io starei semplicemente più attento ai supporti che utilizzo a sostegno della mia constatazione, perchè in alcuni casi possono essere controproducenti.
Nello specifico, proprio per il caso di Roma di qualche giorno fa, è stata la stessa questura a escludere motivi politici/xenofobi alla base del raid che, e qui uso il condizionale, parrebbe essere una consequenza di uno scippo subito il giorno precedente da un cittadino del quartiere.
Con questo non giustifico assolutamente nulla, ci mancherebbe.
Gli episodi di violenza sono da condannare a prescindere, ma farli passare come un ritorno di pratiche squadriste e naziste in Italia è solo cattiva informazione.
boo ha scritto:poi ho letto quella "poesia".
ed è emerso un sentimento che provo: la sensazione che "il popolo" stia guardando dalla parte sbagliata, che percepisca come pericolo ciò che non è poi così pericolo. che stia odiando il diverso senza guardare la propria interna situazione. forse manipolato, deviato nella sua percezione, sì da evitare alla classe politica l'affrontare problemi per me più reali e impellenti come la precarietà o il carovita.
Sul fatto che l'aumento di criminalità non sia un pericolo, è tutto da discutere...
E' chiaro che una persona è molto più sensibile al pericolo legato ad atti criminosi verso la propria persona che agli aumenti del costo della vita... e, sinceramente, non vedo come dargli torto...
boo ha scritto:insomma, ci sono le due cose.
sono sbalordita che esista un odio così forte per lo straniero, il poveraccio, forse ladro o forse no.
e sono sbalordita che al contempo accettiamo, tutti, una situazione sociale sempre più degradante (perché io, Dottoressa Magistrale con pieni voti, sono due anni che mi sento degradata nei vari lavori), senza neanche tentare di combatterla.
L'odio razziale, a prescindere, è da condannare.
Ma non credo che le cose possano essere equiparate.
Ognuno tenta di combattere contro quello che più ritiene "minaccioso" e/o "incombente". E qui la percezione è personale, per cui mi riuscirebbe difficile farne una generalizzazione.
boo ha scritto:e mi chiedevo cos'è che faccia odiare una cosa e sopportare l'altra (la ragazza col lavoro precario rimasta incinta... è stata lei ad essere criticata, non la situazione in cui si trova!). e mi chiedevo se non è un "depistaggio" l'odiare l'una e accettare l'altra.
Qui, secondo me, ha preso l'esempio sbagliato...
La ragazza incinta con il lavoro precario è stata giustamente criticata per le immani boiate che ha raccontato, e per questa quotidiana necessità di apparire per forza che l'ha portata a fare quelle dichiarazioni.
Il lavoro precario ce l'aveva lei come tante altre (anzi... lei era anche messa decisamente meglio, se proprio vogliamo dirla tutta...), ma minacciare un aborto per questo motivo è una follia colossale.
Sono sempre più convinto dell'idea che "in medio stat virtus", e che ognuno ha la testa per poter decidere cosa accettare o meno.
E che, soprattutto, una cosa non escluda l'altra.