laurent ha scritto:tra l'altro ilary dice che era così anche prima e chissà cosa ha passato a sopportarla..
Sicuramente il fatto di essere malati non autorizza a trattare male gli altri, ma credo fortemente che chi sa di avere a che fare con una persona malata deve saper fare buon viso a cattivo gioco. Questa persona sta affrontando un periodo orribile, in cui quando è a casa da sola soffrirà degli incubi peggiori di cui un essere umano possa soffrire, avrà paura di tutto, di dover abbandonare da un secondo con l'altro tutta la sua vita, la sua famiglia, i suoi figli... Non riuscirà a dormire dalla paura, l'angoscia le farà vivere negativamente anche quelle pochissime cose belle che le possono succedere, avrà il terrore di morie... ma vi rendete conto di cosa significa vivere tutto il giorno e tutti i giorni sapendo di avere il cancro? Mica è un'allergia!
Il fatto che fosse così "anche prima" innanzitutto bisogna vedere prima quando: ossia non credo che questa persona abbia detto a tutto il mondo la sua diagnosi il secondo stesso in cui l'ha ricevuta! Magari sapeva di avere un tomure da 5 anni, prima di dirlo ai colleghi. O magari aveva altri priblemi, o magari è una persona frustrata affett da un mal di vivere incurabile.
Chiunque sia (o si senta) più fortunato di lei, credo debba saper comprendenre cosa le sta accadendo, e fare buon viso a cattivo gioco.
Ripeto, puoi essere il mio peggior nemico, ma se soffri, io non infierisco.
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