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#121
riffa&raffa ha scritto:Eppure, Elemauli, a volte sono proprio i ruoli meno valorizzati come quello dell'insegnante di sostegno, i più importanti per tenere alti certi valori conquistati dopo tanti anni di innovazione e riflessione pedagogica.
Il ruolo dell'insegnate di sostegno è stata una grande conquista. L'affermazione della diversità come survalore in una comunità.
Ora si tratta di far capire che la diversità non è soltanto quella dell'handicappato fisico o mentale. E non è neanche quella dell'extracomunitario. La diversità è pane di tutte le case.
Diverso è il bullo, la vittima, il drogato, l'anoressico, il giovane suicida.
E queste sono categorie che racchiudono fenomeni e fenomeni di tipologie in veloce evoluzione che passano attraverso canali sempre più incontrollabili e sfuggenti e si infilano a volte nelle trame educative familiari senza un apparente perchè... così... con disincanto.
L'insegnante di sostegno in questo momento è il più importante mediatore e comunicatore dei bisogni e dei disagi più intimi di quel gruppo sociale che è una classe.
E' un ruolo svalorizzato, certo, ma non va demoralizzato da chi lavora nella scuola. Al contrario va affermato.

Come si possa pensare che in un'epoca come questa, dove si assiste ad una delega educativa che è un vero e proprio affidamento dei ragazzi e dei giovani alla scuola, la maestrina con la penna rossa sul cappello possa fronteggiare da sola le problematiche giovanili con la bacchetta in mano, i grembiulini e i 5 in condotta, lo sanno solo quei quattro pagliacci dei nostri politici.
Se togliamo la condivisione, il lavoro in team, la collaborazione, l'integrazione... quella somma di apporti e di scambio che illuminano le lampadine cerebrali di chi spesso si aggira con sgomento fra i banchi di scuola, come facciamo?
La meritocrazia....
mi si incrinano i denti solo a leggerla questa parola.
Io ho un figlio disabile. A quale cazz di meritocrazia lo devo preparare? A quella delle classi diffferenziali? Perchè se non è mo', la proposta arriverà domani.... :roll:

Io non dico di aver avuto solo"fortuna" con le maestre elementari di mio figlio, perchè mi fa anche un po' incazzare che tanti genitori portino i figli a scuola pensando che gli insegnanti siano un "servizio" che se hai "censured" funziona bene se hai sfiga no.
Per avere buoni insegnanti bisogna essere buoni genitori, disponibili, comprensivi, preparati o almeno umili e pieni di rispetto. Esattamente come si pretende che siano gli insegnanti.
La mia fortuna è stata quella di aver trovato persone disposte a remare con me.
Senza di loro non ce l'avrei fatta di sicuro e loro senza di me avrebbero vissuto un quinquennio da bourn out.
Invece è stata una consapevole e affettuosa avventura, piena di esperienza e ognuno nel rispetto del suo ruolo e col suo remo. Non uno solo ad una povera maestrina....



P.S. Visto che se n'è parlato... ma veramente qualcuno pensa che mettendo i grembiulini si risolva il problema della griffe-diversità??????
Ma se già vendono i grembiulini griffati :lol: Avremo solo dei bei BaRilla griffatissimi che fanno immaggine in TV, signori.... tanti bei Barillinii per colorare guarda caso d'azzurro il TG di Emilio Fede in occasione dell'inizio del prossimo anno scolastico e niente più... anzi, molti più morti di fame griffati in parata e basta.
condivido in pieno l'analisi di Riffa.....

#122
lunaspina ha scritto: Ma veramente siamo al livello di dire che ci vuole un adulto specializzato in ogni materia per rispondere alle domande di un bambino di 6 anni? :shock:
Mi sa che i miei 3 nipoti (gli unici bambini in età da scuola elementare che conosco, lo ammetto) devono essere tutti dei ritardati mentali :roll:

Riguardo al discorso delle potenzialità, devo confessare che lo comprendo poco... L'introduzione dell'inglese e dell'informatica è un progresso importante e necessario nel mondo di oggi, e siamo perfettamente d'accordo. Ma a parte questo, qualcuno potrebbe spiegarmi quali altre discipline dovrebbero essere introdotte per valorizzare queste potenzialità? Le tradizionali storia, geografia, letteratura, scienze e matematica sono "poco" per i bambini di oggi? C'è davvero questa imprescindibile necessità di... boh... di che cosa esattamente? Non ho capito, davvero :oops:
Ma soprattutto, un maestro solo invece di 4-5 o 6 può veramente frustrare le potenzialità dei bambini?
Guardate, non è polemica, vorrei capire, veramente.

No Luna non siamo a livello di dire che ci vuole un adulto specializzato per rispondere alle domande di un bambino di 6 anni ma sono al livello di dire che ci vuole un adulto competente e preparato per seguire e rispondere alle curiosità di un bambino di 6 anni.
I tuoi nipoti sono dei bimbi normalissimi che, molto probabilmente, con te dimostrano un certo tipo di curiosità alla quale spesso sai rispondere ( e per fortuna direi io) ma se dovessi insegnare loro materie come una lingua straniera ti sentiresti in grado di farlo? Personalmente io no. per farlo non basta mettere su un cd o insegnarli una bella canzoncina. Per farlo bisogna conoscere la lingua e sapere come può essere insegnata ad un bambino di 6 anni. Un insegnante senza abilitazione sicuramente avrà fatto l'esame d'inglese all'università ma quanti vocaboli può conoscere, parlerà correttamente ai bambini, la pronuncia sarà giusta? E quelle insegnati (di cui Anna faceva l'esempio ) che sono semplici diplomate e magari li da 20 anni come farebbero? Magari alle superiori hanno studiato francese anzichè inglese, queste persone secondo te cosa dovrebbero fare? Insegnare comunque inglese? Certo magari sforzandosi ci riescono ma con che risultati? Quando insegni a un bambino qualcosa di scorretto poi se lo porterà per tutta la vita.
Io sono convinta che insegnare non sia affatto facile e che una persona sola non può essere eccelsa in tutto. Perchè togliere gli strumenti ( che già ci sono) che permettono ai bambini di crescere e apprendere a 360° per tornare indietro di 30 anni? A sto punto mi verrebbe quasi da fare una domanda estrema e provocatoria, perchè mandarli a scuola, non possiamo insegnare noi genitori ai bambini? in fondo cosa ci vuole per insegnare a un bambino di 6 anni?
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" l'utente invisibile"

#123
riffa&raffa ha scritto:Eppure, Elemauli, a volte sono proprio i ruoli meno valorizzati come quello dell'insegnante di sostegno, i più importanti per tenere alti certi valori conquistati dopo tanti anni di innovazione e riflessione pedagogica.
Il ruolo dell'insegnate di sostegno è stata una grande conquista. L'affermazione della diversità come survalore in una comunità.
Ora si tratta di far capire che la diversità non è soltanto quella dell'handicappato fisico o mentale. E non è neanche quella dell'extracomunitario. La diversità è pane di tutte le case.
Diverso è il bullo, la vittima, il drogato, l'anoressico, il giovane suicida.
E queste sono categorie che racchiudono fenomeni e fenomeni di tipologie in veloce evoluzione che passano attraverso canali sempre più incontrollabili e sfuggenti e si infilano a volte nelle trame educative familiari senza un apparente perchè... così... con disincanto.
L'insegnante di sostegno in questo momento è il più importante mediatore e comunicatore dei bisogni e dei disagi più intimi di quel gruppo sociale che è una classe.
E' un ruolo svalorizzato, certo, ma non va demoralizzato da chi lavora nella scuola. Al contrario va affermato.

Come si possa pensare che in un'epoca come questa, dove si assiste ad una delega educativa che è un vero e proprio affidamento dei ragazzi e dei giovani alla scuola, la maestrina con la penna rossa sul cappello possa fronteggiare da sola le problematiche giovanili con la bacchetta in mano, i grembiulini e i 5 in condotta, lo sanno solo quei quattro pagliacci dei nostri politici.
Se togliamo la condivisione, il lavoro in team, la collaborazione, l'integrazione... quella somma di apporti e di scambio che illuminano le lampadine cerebrali di chi spesso si aggira con sgomento fra i banchi di scuola, come facciamo?
La meritocrazia....
mi si incrinano i denti solo a leggerla questa parola.
Io ho un figlio disabile. A quale cazz di meritocrazia lo devo preparare? A quella delle classi diffferenziali? Perchè se non è mo', la proposta arriverà domani.... :roll:

Io non dico di aver avuto solo"fortuna" con le maestre elementari di mio figlio, perchè mi fa anche un po' incazzare che tanti genitori portino i figli a scuola pensando che gli insegnanti siano un "servizio" che se hai "censured" funziona bene se hai sfiga no.
Per avere buoni insegnanti bisogna essere buoni genitori, disponibili, comprensivi, preparati o almeno umili e pieni di rispetto. Esattamente come si pretende che siano gli insegnanti.
La mia fortuna è stata quella di aver trovato persone disposte a remare con me.
Senza di loro non ce l'avrei fatta di sicuro e loro senza di me avrebbero vissuto un quinquennio da bourn out.
Invece è stata una consapevole e affettuosa avventura, piena di esperienza e ognuno nel rispetto del suo ruolo e col suo remo. Non uno solo ad una povera maestrina....



P.S. Visto che se n'è parlato... ma veramente qualcuno pensa che mettendo i grembiulini si risolva il problema della griffe-diversità??????
Ma se già vendono i grembiulini griffati :lol: Avremo solo dei bei BaRilla griffatissimi che fanno immaggine in TV, signori.... tanti bei Barillinii per colorare guarda caso d'azzurro il TG di Emilio Fede in occasione dell'inizio del prossimo anno scolastico e niente più... anzi, molti più morti di fame griffati in parata e basta.

tanto di cappello ad una analisi, così.
Come immaginavo era necessario sapere il parere dei maestri, ed erroneamente avevo dimenticato che è fondamentale sapere il parere di coloro che genitori lo sono già da tempo.
Non cambio comunque la mia idea che certi settori del pubblico come sanità e scuola sono degli stipendifici, che spesso però oscurano figure da valorizzare e non mortificare.
Non è facile dover rimpostare tutto, ma forse quel che abbiamo di buono nella scuola e nella sanità deve andare di pari passo con chi lo statalismo lo vede come una risorsa da sfruttare, e non come un bene da tutelare, anche dai propri interessi (pensiero un contorto forse) e la cosa mi urta da morire.

#125
gebo ha scritto:Raffa,
grazie per la tua lettera.
quoto.
vorrei che la leggessero tutti quelli che la riforma l'hanno (mal)pensata.
Se non riesci ad uscire dal tunnel... arredalo!
LINK CUCINA

#126
Cerise ha scritto:
gebo ha scritto:Raffa,
grazie per la tua lettera.
quoto.
vorrei che la leggessero tutti quelli che la riforma l'hanno (mal)pensata.
Ma se leggessero tutto questo topic e le visioni così emblematiche di chi osserva non solo dalla propria finestra, ma dalla sua storia e dalla sua esperienza, sarebbe molto meglio. :wink:
Forza Daniel!

#128
elemauli ha scritto:
riffa&raffa ha scritto:Eppure, Elemauli, a volte sono proprio i ruoli meno valorizzati come quello dell'insegnante di sostegno, i più importanti per tenere alti certi valori conquistati dopo tanti anni di innovazione e riflessione pedagogica.
Il ruolo dell'insegnate di sostegno è stata una grande conquista. L'affermazione della diversità come survalore in una comunità.
Ora si tratta di far capire che la diversità non è soltanto quella dell'handicappato fisico o mentale. E non è neanche quella dell'extracomunitario. La diversità è pane di tutte le case.
Diverso è il bullo, la vittima, il drogato, l'anoressico, il giovane suicida.
E queste sono categorie che racchiudono fenomeni e fenomeni di tipologie in veloce evoluzione che passano attraverso canali sempre più incontrollabili e sfuggenti e si infilano a volte nelle trame educative familiari senza un apparente perchè... così... con disincanto.
L'insegnante di sostegno in questo momento è il più importante mediatore e comunicatore dei bisogni e dei disagi più intimi di quel gruppo sociale che è una classe.
E' un ruolo svalorizzato, certo, ma non va demoralizzato da chi lavora nella scuola. Al contrario va affermato.

Come si possa pensare che in un'epoca come questa, dove si assiste ad una delega educativa che è un vero e proprio affidamento dei ragazzi e dei giovani alla scuola, la maestrina con la penna rossa sul cappello possa fronteggiare da sola le problematiche giovanili con la bacchetta in mano, i grembiulini e i 5 in condotta, lo sanno solo quei quattro pagliacci dei nostri politici.
Se togliamo la condivisione, il lavoro in team, la collaborazione, l'integrazione... quella somma di apporti e di scambio che illuminano le lampadine cerebrali di chi spesso si aggira con sgomento fra i banchi di scuola, come facciamo?
La meritocrazia....
mi si incrinano i denti solo a leggerla questa parola.
Io ho un figlio disabile. A quale cazz di meritocrazia lo devo preparare? A quella delle classi diffferenziali? Perchè se non è mo', la proposta arriverà domani.... :roll:

Io non dico di aver avuto solo"fortuna" con le maestre elementari di mio figlio, perchè mi fa anche un po' incazzare che tanti genitori portino i figli a scuola pensando che gli insegnanti siano un "servizio" che se hai "censured" funziona bene se hai sfiga no.
Per avere buoni insegnanti bisogna essere buoni genitori, disponibili, comprensivi, preparati o almeno umili e pieni di rispetto. Esattamente come si pretende che siano gli insegnanti.
La mia fortuna è stata quella di aver trovato persone disposte a remare con me.
Senza di loro non ce l'avrei fatta di sicuro e loro senza di me avrebbero vissuto un quinquennio da bourn out.
Invece è stata una consapevole e affettuosa avventura, piena di esperienza e ognuno nel rispetto del suo ruolo e col suo remo. Non uno solo ad una povera maestrina....



P.S. Visto che se n'è parlato... ma veramente qualcuno pensa che mettendo i grembiulini si risolva il problema della griffe-diversità??????
Ma se già vendono i grembiulini griffati :lol: Avremo solo dei bei BaRilla griffatissimi che fanno immaggine in TV, signori.... tanti bei Barillinii per colorare guarda caso d'azzurro il TG di Emilio Fede in occasione dell'inizio del prossimo anno scolastico e niente più... anzi, molti più morti di fame griffati in parata e basta.
Riffa di quoto in tutto. Riguardo il mio dubbio sul sostegno è proprio perchè credo nell'importanza di questo ruolo che mi trovo in difficoltà.Credo che bisogna avere una sorta di vocazione per avere la forza per supportare il bambino in difficoltà.IO non mi sento idonea, sono una persona troppo debole e fragile per poter supportare anche qualcun altro con l'intensità necessaria.
:wink:


Ele.... la fragilità ha sempre qualcosa di buono da insegnare.
Soprattutto ai bambini fragili. :wink:

Meglio che mi fermi qua se no slampo un' altra tirata fino alle 4 del mattino.... logorroic logorroic logorroic.... :lol:
Forza Daniel!

#129
secondo me un maestro unico andrebbe binissimo anzi sarebbe l'ideale, discorso a parte per l'inglese magari,
però il maestro unico deve essere preparato fare corsi di aggiornamento, sostenere esami che ne valutino periodicamente la preparazione, dovrebbe essere pagato in base alle sue capacità e cacciato se non fosse in grado di insegnare...
pochi ma buoni 8)
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo

#130
Kalimeroxxx ha scritto:secondo me un maestro unico andrebbe binissimo anzi sarebbe l'ideale, discorso a parte per l'inglese magari,
però il maestro unico deve essere preparato fare corsi di aggiornamento, sostenere esami che ne valutino periodicamente la preparazione, dovrebbe essere pagato in base alle sue capacità e cacciato se non fosse in grado di insegnare...
pochi ma buoni 8)
A mio parere c'è da spararsi a tenere 40 ore a settimana di lezioni frontali+preparazione+ correzione compiti :arrow: Maestro unico vuole dire forse abolizione del tempo pieno e di tutte le attività alternative :?:

#131
fedelyon ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:secondo me un maestro unico andrebbe binissimo anzi sarebbe l'ideale, discorso a parte per l'inglese magari,
però il maestro unico deve essere preparato fare corsi di aggiornamento, sostenere esami che ne valutino periodicamente la preparazione, dovrebbe essere pagato in base alle sue capacità e cacciato se non fosse in grado di insegnare...
pochi ma buoni 8)
A mio parere c'è da spararsi a tenere 40 ore a settimana di lezioni frontali+preparazione+ correzione compiti :arrow: Maestro unico vuole dire forse abolizione del tempo pieno e di tutte le attività alternative :?:
mi auguro di no se no mammina quando xxxxx lavora? al mondo d'oggi due stipendi non sono un lusso sono una necessità... almeno a casa mia...
Se non riesci ad uscire dal tunnel... arredalo!
LINK CUCINA

#132
Kalimeroxxx ha scritto:secondo me un maestro unico andrebbe binissimo anzi sarebbe l'ideale, discorso a parte per l'inglese magari,
però il maestro unico deve essere preparato fare corsi di aggiornamento, sostenere esami che ne valutino periodicamente la preparazione, dovrebbe essere pagato in base alle sue capacità e cacciato se non fosse in grado di insegnare...
pochi ma buoni 8)
E chi sarebbero secondo te questi formatori dei formatori che giudicano, premiano o cacciano nel nostro Bel Paese? Farmacisti, alchimisti, stregoni capaci di formulare ricette miracolose per ogni bisogno dall'alto di una cattedra ben lontana dalla quotidianità della scuola? Esperti da costanzoshow o pendolari da convegno?

Non so perchè ma mi vien da pensare all'America (quanto ci piace copiare!! :)) dove molte maestre girano con le pasticchette di Ritalin in tasca come caramelle.... pare che funzionino meglio del "gioco del silenzio".... :roll:
Qualcuno le avrà ben istruite e preparate per questo, mi chiedo?

A Kalì, restiamo in Italia.... come insegna Carlo Conti...pochi, ma raccomandati. :wink:
Forza Daniel!

#133
fedelyon ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:secondo me un maestro unico andrebbe binissimo anzi sarebbe l'ideale, discorso a parte per l'inglese magari,
però il maestro unico deve essere preparato fare corsi di aggiornamento, sostenere esami che ne valutino periodicamente la preparazione, dovrebbe essere pagato in base alle sue capacità e cacciato se non fosse in grado di insegnare...
pochi ma buoni 8)
A mio parere c'è da spararsi a tenere 40 ore a settimana di lezioni frontali+preparazione+ correzione compiti :arrow: Maestro unico vuole dire forse abolizione del tempo pieno e di tutte le attività alternative :?:
Chissà se al posto delle attività alternative introdurranno di nuovo le Applicazioni Tecniche?
Una materia interessantissima e altamente formativa soprattutto quando ci costringevano in prima media a cucire a mano il camicino e la cuffietta da neonato di mussola. Per non parlare del copri borsa dell'acqua calda verde e blu fatto all'uncinetto a punto alto. C'ho messo due anni di elementari a farlo ma è stato utilissimo, mia mamma lo usa ancora adesso. 8)
Forza Daniel!

Re: Il maestro unico

#134
ciao a tutti, non potevo non parlare di questo argomento visto che sono un'insegnante di scuola elementare e in particolare un insegnante di sostegno, io non sono d'accordo al maestro unico per un motivo ben preciso, io essendo insegnante di sostegno mi ritrovo a stare in classe con altre insegnanti, e quindi ho avuto modo di constatare, che l'insegnante unico non va bene nel momento in cui quell'unico insegnante non sia in grado di fare l'insegnante.
Mi spiego meglio, il mio ruolo all'interno della scuola non è ben visto e non è affatto valorizzao quindi mi ritrovo a partecipare alle lezioni di altre insegnanti con l'unico compito di aiutare il mio bambino in situazione di handicap, quindi mi capita giornalmente di stare in aula con insegnanti diverse, io nella mia piccola esperienza ho notato che ci sono insegnanti che fanno il loro lavoro con amore al fine di trasmettere qualcosa ai loro bambini, invece insegnanti che non sono validi, mi dispiace dirlo incompeenti, che non fanno altro che rovinare i bambini, l'anno scorso in particolar modo c'era l'insegnante di matematica che non sapeva fare a momenti neanche 2+2 e mi continuava a dire che lei era laureata in pedagogia e che la matematica non era stata mai ilsuo forte, ma lasciando stare la matematica non aveva proprio voglia di lavorare con i bambini, per fortuna da quest'anno non fa più matematica perchè il preside sentendo le lamentele dei genitori, le ha affidato altre materie, ma io mi chiedo se la scuola si adeguasse a questa riforma dell'insegnante unico, i bambini potrebbero essere mai affidati ad una persona simile?
http://www.alfemminile.com/album/piantinacasa3

#135
riffa&raffa ha scritto:
Kalimeroxxx ha scritto:secondo me un maestro unico andrebbe binissimo anzi sarebbe l'ideale, discorso a parte per l'inglese magari,
però il maestro unico deve essere preparato fare corsi di aggiornamento, sostenere esami che ne valutino periodicamente la preparazione, dovrebbe essere pagato in base alle sue capacità e cacciato se non fosse in grado di insegnare...
pochi ma buoni 8)
E chi sarebbero secondo te questi formatori dei formatori che giudicano, premiano o cacciano nel nostro Bel Paese? Farmacisti, alchimisti, stregoni capaci di formulare ricette miracolose per ogni bisogno dall'alto di una cattedra ben lontana dalla quotidianità della scuola? Esperti da costanzoshow o pendolari da convegno?

Non so perchè ma mi vien da pensare all'America (quanto ci piace copiare!! :)) dove molte maestre girano con le pasticchette di Ritalin in tasca come caramelle.... pare che funzionino meglio del "gioco del silenzio".... :roll:
Qualcuno le avrà ben istruite e preparate per questo, mi chiedo?

A Kalì, restiamo in Italia.... come insegna Carlo Conti...pochi, ma raccomandati. :wink:
:roll: non ho capito assolutamente nulla del tuo intevento... non capisco cosa c'entrino i farmacisti o gli alchimisti...la valutazione gli insegnanti si fa in tutto il mondo e la cosa non richiede tecniche di stregoneria, basta vedere i risultati che questi insegnanti ottengono con i loro alunni,...non tutti possono fare l'insegnante, e non tutti hanno la preparazione per farlo :roll: valutare la capacità e le competenze è un dovere per migliorare l'istruzione in questo paese e dalle elementari all'università
scusate ma la scuola in questo paese è oggettivamente fallimentare, e i bravi insegnanti sono costretti ad arrabbattarsi tra supplenze, precariato frustrazioni e stipendio da fame e tutto questo è dovuto, almeno secondo me, al fatto che per troppo si è pensato alla scuola come ad un ufficio di collocamento senza riconoscere il valore di un lavoro che mira a formare le menti delle nuove generazioni...che menti vogliamo formare se ad insegnare abbiamo delle persone frustrate, amareggiate, sottopagate e troppo spesso decisamente NON competenti nè sul piano contenutistico nè su quello pedagogico-educativo......meglio meno persone più formate e più pagate che una marea di parcheggiati :roll: almeno io la vedo così poi mi sbaglierò, ma la storia recente sembra darmi ragione :roll:
gli unici limiti che avrai saranno quelli che ti costruirai da solo