Dadda su questo sono brava io!!!!
Saprai e a seconda di quello che riterrai opportuno farai finta di non sapere oppure arriverai ad un limite in cui semplicemente vi metterete a tavolino a mettere i puntini per arrivare all'accordo!
Sono stata pestifera con mia mamma e per giunta figlia unica; su ste cose conosco entrambe i punti di vista!!! da piccola il mio e da grande quello della mamma visto che facevo compagnia alla figlia di 13 anni
nei pomeriggi...(però ero più pestifera io sicuramente)
#422
Paprina... i 9 mesi con la pancia sono stati i più belli della mia vita. Come dicevo qualche pagina più in là sapere di essere due persone in un solo corpo è davvero coinvolgente, sentire perima le bollicine ed alla fine le capriole è travolgente!
Passavo le mie sere sul balcoone con le gambe appoggiate alla balaustra e le mani sulla pancia a parlare con questo esserino che domani compirà un anno!
Be'... nei primi giorni di gravidanza ero, come ho scritto, terrorizzata dall'idea di "sformarmi"
Passavo le mie sere sul balcoone con le gambe appoggiate alla balaustra e le mani sulla pancia a parlare con questo esserino che domani compirà un anno!
Be'... nei primi giorni di gravidanza ero, come ho scritto, terrorizzata dall'idea di "sformarmi"
#423
Lore io non ho paura di sformarmi, mi terrorizza proprio l'idea di non poter controllare cosa succede nella mia pancia!!Lorena ha scritto:Paprina... i 9 mesi con la pancia sono stati i più belli della mia vita. Come dicevo qualche pagina più in là sapere di essere due persone in un solo corpo è davvero coinvolgente, sentire perima le bollicine ed alla fine le capriole è travolgente!
Passavo le mie sere sul balcoone con le gambe appoggiate alla balaustra e le mani sulla pancia a parlare con questo esserino che domani compirà un anno!
Be'... nei primi giorni di gravidanza ero, come ho scritto, terrorizzata dall'idea di "sformarmi"
Io mi vedo mamma, ma non mi veod incinta
La cosa bella è che le pance mi piacciono tanto........quelle delle altre
dadda: ecco, tu che sei mamma mi confermi che sta storia del sangue non è così importante.
Da atea, sono convinta che ci sia comunque un'intelligenza o una forma di pietà superiore che da figli abbastanza gestibili a chi altrimenti farebbe casini pazzeschi.(cit. sunset)
#425
Credo che chi veda la differenza tra un bambino adottato e uno nato dalla propria pancia non sia pronto per adottare, un figlio è di chi lo alleva, di chi gli da gli strumenti per affrontare la vita, chi gli trasmette il proprio vissuto. Qui forse dovrebbe parlare chi ha un figlio adottato e chi lo ha fatto, solo loro possono conoscere la differenza, se questa esiste. Come ha detto giustamento gebbo anche chi adotta vive una gravidanza fatta di attesa di speranza, di "chissaà che occhi avrà, come sarà il colore della pelle, sarà maschio o femmina?" e conosco figli adottati che assomigliano in modo impressionante ai genitori che li hanno cresciuti, hanno i loro modi di fare, di parlare e molte volte finiscono per assomigliargli anche nei tratti, nelle espressioni del viso.
Rispetto che la pensa diversamente, ma non posso pensare che un figlio adottato sia un figlio diverso da quello partorito, lo trovo umiliante per un bambino.
Che nasca dalla pancia o dal tuo cuore è sempre tuo figlio.
Come ho già detto altrove, penso che nel decidere di mettere al mondo un figlio ci sia anche una componente di egoismo, il volere che i nostri tratti vadano avanti, il sopravvivere alla morte, il continuare la vita, che è poi la condizione che ha permesso alla specie di evolersi e riprodursi.
Penso che adottare un bambino quando si può averne di propri sia il più grande gesto di amore e di altruismo che si possa fare
Rispetto che la pensa diversamente, ma non posso pensare che un figlio adottato sia un figlio diverso da quello partorito, lo trovo umiliante per un bambino.
Che nasca dalla pancia o dal tuo cuore è sempre tuo figlio.
Come ho già detto altrove, penso che nel decidere di mettere al mondo un figlio ci sia anche una componente di egoismo, il volere che i nostri tratti vadano avanti, il sopravvivere alla morte, il continuare la vita, che è poi la condizione che ha permesso alla specie di evolersi e riprodursi.
Penso che adottare un bambino quando si può averne di propri sia il più grande gesto di amore e di altruismo che si possa fare
Utente gemellata con Abigaille e Boo
#426
Ciao papri, bentornata!
io invece non vedo l'ora di avere il pancione... è il dopo che mi spaventa!
mettiamoci in società!
Vabbè, scemenze a parte...
Venerdì siamo stati alla visita diciamo così "preventiva"
Lui ha fatto un sacco di domande che io manco avrei mai pensato
Cmq... cisti nuove non ce ne sono, esami del sangue (rosolia compresa) a posto, ho pure la ricetta per l'acido folico...
Tutto sta a trovare il coraggio di lanciarsi.....
io invece non vedo l'ora di avere il pancione... è il dopo che mi spaventa!
mettiamoci in società!
Vabbè, scemenze a parte...
Venerdì siamo stati alla visita diciamo così "preventiva"
Lui ha fatto un sacco di domande che io manco avrei mai pensato
Cmq... cisti nuove non ce ne sono, esami del sangue (rosolia compresa) a posto, ho pure la ricetta per l'acido folico...
Tutto sta a trovare il coraggio di lanciarsi.....
Ultima modifica di piccolissima il 17/11/08 13:10, modificato 1 volta in totale.
#427
alice7 ha scritto:Credo che chi veda la differenza tra un bambino adottato e uno nato dalla propria pancia non sia pronto per adottare, un figlio è di chi lo alleva, di chi gli da gli strumenti per affrontare la vita, chi gli trasmette il proprio vissuto. Qui forse dovrebbe parlare chi ha un figlio adottato e chi lo ha fatto, solo loro possono conoscere la differenza, se questa esiste. Come ha detto giustamento gebbo anche chi adotta vive una gravidanza fatta di attesa di speranza, di "chissaà che occhi avrà, come sarà il colore della pelle, sarà maschio o femmina?" e conosco figli adottati che assomigliano in modo impressionante ai genitori che li hanno cresciuti, hanno i loro modi di fare, di parlare e molte volte finiscono per assomigliargli anche nei tratti, nelle espressioni del viso.
Rispetto che la pensa diversamente, ma non posso pensare che un figlio adottato sia un figlio diverso da quello partorito, lo trovo umiliante per un bambino.
Che nasca dalla pancia o dal tuo cuore è sempre tuo figlio.
Come ho già detto altrove, penso che nel decidere di mettere al mondo un figlio ci sia anche una componente di egoismo, il volere che i nostri tratti vadano avanti, il sopravvivere alla morte, il continuare la vita, che è poi la condizione che ha permesso alla specie di evolersi e riprodursi.
Penso che adottare un bambino quando si può averne di propri sia il più grande gesto di amore e di altruismo che si possa fare
sono d'accordo con te.
#431
si anche io sono d'accordo anche se....alice7 ha scritto:Credo che chi veda la differenza tra un bambino adottato e uno nato dalla propria pancia non sia pronto per adottare, un figlio è di chi lo alleva, di chi gli da gli strumenti per affrontare la vita, chi gli trasmette il proprio vissuto. Qui forse dovrebbe parlare chi ha un figlio adottato e chi lo ha fatto, solo loro possono conoscere la differenza, se questa esiste. Come ha detto giustamento gebbo anche chi adotta vive una gravidanza fatta di attesa di speranza, di "chissaà che occhi avrà, come sarà il colore della pelle, sarà maschio o femmina?" e conosco figli adottati che assomigliano in modo impressionante ai genitori che li hanno cresciuti, hanno i loro modi di fare, di parlare e molte volte finiscono per assomigliargli anche nei tratti, nelle espressioni del viso.
Rispetto che la pensa diversamente, ma non posso pensare che un figlio adottato sia un figlio diverso da quello partorito, lo trovo umiliante per un bambino.
Che nasca dalla pancia o dal tuo cuore è sempre tuo figlio.
Come ho già detto altrove, penso che nel decidere di mettere al mondo un figlio ci sia anche una componente di egoismo, il volere che i nostri tratti vadano avanti, il sopravvivere alla morte, il continuare la vita, che è poi la condizione che ha permesso alla specie di evolersi e riprodursi.
Penso che adottare un bambino quando si può averne di propri sia il più grande gesto di amore e di altruismo che si possa fare
non dubito che i genitori possano fare distinzioni fra figli naturali o adottati...c'e' anche da considerare cio che prova un figlio. Chi adotta deve mettere in conto che queste creature avranno sempre dentro di loro un "qualcosa" di indefinibile,che probabilmente vorranno conoscere la loro storia, che nel loro cuore ci sara anche un posticino per i genitori naturali. In alcuni casi questa ricerca si trasforma anche in angoscia vera e propria e non li abbandona neppure da adulti. Non so esprimere bene cosa vorrei dire ma sicuramente adottare richiede una maturita e generosita particolare
Non credo invece che sia giusto parlare di egoismo nel procreare, credo che questo sia solo un pensiero troppo intellettuale e contemporaneo e eccessivamente analitico visto che non e' una invenzione dell uomo sapiens figliare...ma appartiene a tutte le razze viventi
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always
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#432
si anche io sono d'accordo anche se....alice7 ha scritto:Credo che chi veda la differenza tra un bambino adottato e uno nato dalla propria pancia non sia pronto per adottare, un figlio è di chi lo alleva, di chi gli da gli strumenti per affrontare la vita, chi gli trasmette il proprio vissuto. Qui forse dovrebbe parlare chi ha un figlio adottato e chi lo ha fatto, solo loro possono conoscere la differenza, se questa esiste. Come ha detto giustamento gebbo anche chi adotta vive una gravidanza fatta di attesa di speranza, di "chissaà che occhi avrà, come sarà il colore della pelle, sarà maschio o femmina?" e conosco figli adottati che assomigliano in modo impressionante ai genitori che li hanno cresciuti, hanno i loro modi di fare, di parlare e molte volte finiscono per assomigliargli anche nei tratti, nelle espressioni del viso.
Rispetto che la pensa diversamente, ma non posso pensare che un figlio adottato sia un figlio diverso da quello partorito, lo trovo umiliante per un bambino.
Che nasca dalla pancia o dal tuo cuore è sempre tuo figlio.
Come ho già detto altrove, penso che nel decidere di mettere al mondo un figlio ci sia anche una componente di egoismo, il volere che i nostri tratti vadano avanti, il sopravvivere alla morte, il continuare la vita, che è poi la condizione che ha permesso alla specie di evolersi e riprodursi.
Penso che adottare un bambino quando si può averne di propri sia il più grande gesto di amore e di altruismo che si possa fare
non dubito che i genitori possano fare distinzioni fra figli naturali o adottati...c'e' anche da considerare cio che prova un figlio. Chi adotta deve mettere in conto che queste creature avranno sempre dentro di loro un "qualcosa" di indefinibile,che probabilmente vorranno conoscere la loro storia, che nel loro cuore ci sara anche un posticino per i genitori naturali. In alcuni casi questa ricerca si trasforma anche in angoscia vera e propria e non li abbandona neppure da adulti. Non so esprimere bene cosa vorrei dire ma sicuramente adottare richiede una maturita e generosita particolare
Non credo invece che sia giusto parlare di egoismo nel procreare, credo che questo sia solo un pensiero troppo intellettuale e contemporaneo e eccessivamente analitico visto che non e' una invenzione dell uomo sapiens figliare...ma appartiene a tutte le razze viventi
The Sisterhood of The Calf 40
less is more, always
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#434
Quoto.dammispazio ha scritto: Non credo invece che sia giusto parlare di egoismo nel procreare, credo che questo sia solo un pensiero troppo intellettuale e contemporaneo e eccessivamente analitico visto che non e' una invenzione dell uomo sapiens figliare...ma appartiene a tutte le razze viventi
Soprattutto perchè il "bel gesto" di adottare un orfanello è diventato di tendenza tra personaggi pubblici come Madonna o Angelina Jolie.
Che per carità, economicamente potrebbero permettersi di aiutare/adottare molti bimbi. E' tutta la pubblicità che ne esce sul loro buonismo a darmi un poco fastidio.
Senza contare che per loro, che stando ai maligni si sono pure permesse il lusso di andare in un orfanotrofio e *scegliersi* il pargolo che le ispirava di più, sembra che le procedure di adozione siano una passeggiata mentre per le nostre aspiranti mamme adottive la strada è tutta in salita........
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.
#435
hai perfettamente ragione.Mercury ha scritto:Quoto.dammispazio ha scritto: Non credo invece che sia giusto parlare di egoismo nel procreare, credo che questo sia solo un pensiero troppo intellettuale e contemporaneo e eccessivamente analitico visto che non e' una invenzione dell uomo sapiens figliare...ma appartiene a tutte le razze viventi
Soprattutto perchè il "bel gesto" di adottare un orfanello è diventato di tendenza tra personaggi pubblici come Madonna o Angelina Jolie.
Che per carità, economicamente potrebbero permettersi di aiutare/adottare molti bimbi. E' tutta la pubblicità che ne esce sul loro buonismo a darmi un poco fastidio.
Senza contare che per loro, che stando ai maligni si sono pure permesse il lusso di andare in un orfanotrofio e *scegliersi* il pargolo che le ispirava di più, sembra che le procedure di adozione siano una passeggiata mentre per le nostre aspiranti mamme adottive la strada è tutta in salita........
Le vedi tutte ingioiellate, magari con qualche dettagli etnico per far capire che sposano la causa del popolo in questione, che so etiopia, cambogia....ed uscire con il frugoletto in braccio nemmeno se fossimo in un negozio o in un canile. Dovrebbe essere la stessa cosa per le mamme normali..quelle hce non possono o non vogliono avere figli propri e che magari possono garantire un futuro ad un bambino sfortunato...
Album matrimonio:
http://www.alfemminile.com/album/unofficialweddingalbum (pw in mp)
http://www.alfemminile.com/album/unofficialweddingalbum (pw in mp)