Sil70 ha scritto:

realexa ha scritto:Scusate se ognuno nella vita valuta importanti cose diverse.
Per l'università, io non ho detto che bisogna per forza mandarci i figli, ma che se un figlio aspira ad andarci, è angosciante che un genitore non possa permetterselo.
Sinceramente non spingerei mai un figlio a fare l'idraulico piuttosto che il medico. E' inutile far finta di non capire. Per quanto possiamo intervenire con l'educazione e l'orientamento, i figli avranno le loro attitudini e le loro aspirazioni. Se mio figlio volesse fare il contadino sarei contenta. Se volesse fare l'ingegnere aerospaziale, pure. Ma quest'ultima opzione ora mi rende più ansiosa perchè non so se potrò permettermi di sostenerlo.
Voi se oltre al nome avete deciso cosa farà da grande vostro figlio, bè allora siete sicuramente più bravi di me.

Se non si è capito sono irritata perchè leggo un atteggiamento giudicante in alcuni commenti, ma non preoccupatevi. L'irritazione è limitata al post. Non ce l'ho con nessuno e non ho cambiato opinione su nessuno. Quindi non provateci a mettere zizzania

Real...in linea di massima concordo con te!
ma tra quando nasce e va all'università ci passa una vita, magari cambiano un sacco di cose, che ne so, si vince alla lotteria...
o magari è un ragazzo che preferisce lavorare e mantenersi da solo all'università, senza pesare a prescindere sui genitori!
per dire che sono talmente tante le variabili in gioco che IO non mi precluderei una possibilità per qualcosa che non avverrà o avverrà con modalità diverse e/o inaspettate!

quindi se ti ci mando, ti irriti col post, non con me!

infatti io non ho detto che mi precludo la possibilità per queste mie paranoie. Ho detto però che se ci penso, vado in paranoia





sil, ho detto "nun ce pruvà!"

realexa ha scritto:infatti io non ho detto che mi precludo la possibilità per queste mie paranoie. Ho detto però che se ci penso, vado in paranoia

sil, ho detto "nun ce pruvà!"

vabbè, te lo concedo!

mi me fassio i cassi miei!

simo19691 ha scritto:il fatto che non lavora credo che abbia qualche punteggio, no??
mi ricordo di una conoscente che lavorando in nero (ovviamente non per sua scelta) aveva questo problema

no, al contrario, se non lavori perdi punti
siccome non lavori puoi occuparti dei figli ed hai meno bisogno di nido/asilo di chi lavora
essere ragazza madre ti da qualche punto solo se nello stato di famiglia non ci sono "nonni"
per avere punteggi in piu la ragazza madre deve avere 3 figli
ci sono un sacco di coppie non sposate che vivono insieme ma non hanno preso la residenza nella nuova casa e usufruiscono delle agevolazioni, e mi permetto di dire sono tante quante gli stranieri

dammispazio ha scritto:

simo19691 ha scritto:il fatto che non lavora credo che abbia qualche punteggio, no??
mi ricordo di una conoscente che lavorando in nero (ovviamente non per sua scelta) aveva questo problema

no, al contrario, se non lavori perdi punti
siccome non lavori puoi occuparti dei figli ed hai meno bisogno di nido/asilo di chi lavora
essere ragazza madre ti da qualche punto solo se nello stato di famiglia non ci sono "nonni"
per avere punteggi in piu la ragazza madre deve avere 3 figli
ci sono un sacco di coppie non sposate che vivono insieme ma non hanno preso la residenza nella nuova casa e usufruiscono delle agevolazioni, e mi permetto di dire sono tante quante gli stranieri

sta paraculata l'avevo sentita anch'io!
vero, se stai a casa i punti li perdi...
mia sorella, da sola, col bambino...è risultata all'epoca 42a in graduatoria!
non oso immaginare la situazione del primo classificato!

bubu, Elena a 6 mesi ha iniziato ad andare al nido. E comunque anche io la penso come te, si aspetta un due/tre anni e via, però il problema non si risolve un granché, ma non si risolverebbe nemmeno aspettando 20 anni.

Come sempre non è questione di extracomunitari (anche perché qui da me non lavorano quindi li tengono loro i figli) o no, è questione che per colpa di chi se ne approfitta ci rimette chi ne ha realmente bisogno...

Per fortuna da noi non servono graduatorie, chi prima arriva ha il posto e chi già frequenta ha la precedenza. Praticamente nella sezione dei piccoli c'è sempre posto, nelle altre fai già più fatica

discorsi seri da queste parti!!!!

io sono cresciuta in una famiglia monoreddito, una coppia che si è sposata senza casa e pochissimo aiuto dai genitori... sacrifici da piccola? non ho mai vissuto la mancanza di abiti firmati come una rinuncia, avevo le mie 3000 lire alla settimana per comprare i giornaletti, si giocava in giro in bici e tutto è andato alla grande!!! abbiamo - tutti e quattro, si - fatto casa, sia io che mia sorella siamo laureate, e credo di avere avuto una bellissima vita... quello che succederà tra vent'anni io non posso saperlo, mi auguro di poter aiutare i miei "eredi" il più possibile, senza vizi o troppi sfizi, che reputo superflui...

ho la fortuna di avere mamma disponibile, e in ogni caso qui il nido non costa "troppo" - in media 150 al mese - insomma, tutto questo per dire che sono incinta al quinto mese ma sia io che mio marito, da grandi incoscienti, siamo già verdi per il prossimo - se Dio vorrà..

Intervengo brevemente riguardo al discorso università per i figli.
Anche a me piacerebbe che Elena, se realmente motivata, frequentasse l'università.
Io vengo da una famiglia modesta eppure ci siamo laureati tutti e due.
Sfruttando una benedizione che non so se esista ancora:
le borse di studio dell'Azienda del Diritto allo Studio Universitario.
Ho studiato sodo per tutto il corso di studi e non ho MAI pagato le tasse universitarie....anzi era l'università che pagava me

Quindi io, più che sperare di avere un giorno le possibilità economiche per mantenere i miei figli agli studi, spero che siano abbastanza intelligenti,motivati e studiosi da potersi mantenere da soli

Ho letto tutti i vostri discorsi e sinceramente più che l'università (che io non ho voluto fare pur uscendo da un liceo) a me preme dare la possibilità ai miei figli di studiare le lingue, di fare le vacanze studio... perchè credo che al giorno d'oggi la conoscenza delle lingue straniere sia alla base di tutto.
E poi...beh ammetto di avere fatto una bella vita, da quando ero in 4a elementare ogni anno si faceva un viaggio (londra, parigi, russia, egitto) oltre alle vacanze al mare... vestiti firmati non ne ho avuti perchè i miei erano assolutamente contrari pur potendo permettersi di comprarmeli (e mi sono sentita inferiore alle mie compagne per tutto il liceo...).
Vorrei semplicemente poter garantire ai miei figli lo stesso mio tenore di vita e magari anche di più, ma soprattutto vorrei poter garantire loro la possibilità di poter fare tutto ciò che desiderano...che sia il corso di danza (beh se è un maschio magari anche no ), la vacanza studio negli Stati Uniti o l'università.

io sono nata in una famiglia abbastanza agiata...con tre figlie...nessuna a fatto l'università....e fortunatamente i miei genitori non ci hanno obbligato a farla...come invece è successo a mie amiche...mia nonna era contraria perchè le mie cugine erano tutte universitarie...ma non tutti DEVONO fare l'università...ognuno deve scegliere la propria strada!!

siamo tre ragazze sveglie , attive, con i nostri ideali e pensieri...lavoriamo abbiamo la nostra attività...siamo donne dirigenti....e vedo che siamo realizzate comunque anche senza l'università....abbiamo creato tutte una famiglia ( io la stò creando)..
appunto perchè sono incinta mi sento di dire che l'ultimo dei miei pensieri è sapere se posso o non posso garantire a mia figlia/o l'università
io posso garantirgli solo AMORE SINCERITA' E FIDUCIA per il resto sarà lui a decidere...ovviamente i soldi aiutano, ma mia mamma mi ha sempre raccontato che da piccola non avevano soldi ha lavorato per aiutare la famiglia perdendo un'anno di scuola....ma questa è la vita....tutto può essere e può succedere....l'importante è il carattere di una persona...per il resto verrà tutto naturale

tamy79 ha scritto: io posso garantirgli solo AMORE SINCERITA' E FIDUCIA per il resto sarà lui a decidere...

Credo che l'amore e i valori che vogliamo trasmettere ai nostri figli siano scontati

Sono figlia di un ex imprenditore ed ho vissuto in modo piuttosto agiato (anche se non è mancato qualche periodo di vacche magre). I miei non ci hanno mai stimolato nel proseguire gli studi, con la scusa dell'azienda di famiglia e col fatto che non è che fossimo dei geni a scuola Poi una volta diplomati l'azienda non c'era più e mio padre ha fatto altro. Noi ce lo siamo presi in quel posto naturalmente e abbiam dovuto rimboccarci le maniche e inventarci un nuovo percorso.
Comunque: i miei sono due stronxi egoisti.
Noi figli: siamo stati sfigati

dammispazio ha scritto:

simo19691 ha scritto:il fatto che non lavora credo che abbia qualche punteggio, no??
mi ricordo di una conoscente che lavorando in nero (ovviamente non per sua scelta) aveva questo problema

no, al contrario, se non lavori perdi punti
siccome non lavori puoi occuparti dei figli ed hai meno bisogno di nido/asilo di chi lavora
essere ragazza madre ti da qualche punto solo se nello stato di famiglia non ci sono "nonni"
per avere punteggi in piu la ragazza madre deve avere 3 figli
ci sono un sacco di coppie non sposate che vivono insieme ma non hanno preso la residenza nella nuova casa e usufruiscono delle agevolazioni, e mi permetto di dire sono tante quante gli stranieri

infatti io volevo dire proprio questo

elicita ha scritto:Intervengo brevemente riguardo al discorso università per i figli.
Anche a me piacerebbe che Elena, se realmente motivata, frequentasse l'università.
Io vengo da una famiglia modesta eppure ci siamo laureati tutti e due.
Sfruttando una benedizione che non so se esista ancora:
le borse di studio dell'Azienda del Diritto allo Studio Universitario.
Ho studiato sodo per tutto il corso di studi e non ho MAI pagato le tasse universitarie....anzi era l'università che pagava me

Quindi io, più che sperare di avere un giorno le possibilità economiche per mantenere i miei figli agli studi, spero che siano abbastanza intelligenti,motivati e studiosi da potersi mantenere da soli

beh, mia cognata le borse di studio le ha vinte 2 volte, ma non le ha "incassate": mio marito all'epoca già lavorava e faceva reddito con loro
ecco in questi casi occorrerebbe essere più furbi!!!!

bubu ha scritto:Sono figlia di un ex imprenditore ed ho vissuto in modo piuttosto agiato (anche se non è mancato qualche periodo di vacche magre). I miei non ci hanno mai stimolato nel proseguire gli studi, con la scusa dell'azienda di famiglia e col fatto che non è che fossimo dei geni a scuola Poi una volta diplomati l'azienda non c'era più e mio padre ha fatto altro. Noi ce lo siamo presi in quel posto naturalmente e abbiam dovuto rimboccarci le maniche e inventarci un nuovo percorso.
Comunque: i miei sono due stronxi egoisti.
Noi figli: siamo stati sfigati

i miei (mio padre) invece ci hanno spinto a proseguire. Devo dire che io a scuola sono sempre andata bene pur senza sforzarmi. Mia sorella fino alle medie soffriva. Poi è diventata una secchiona pazzesca ma per senso del dovere. Uscita col massimo si è iscritta all'università per non sentire mio padre ma dicendogli chiaramente che stava buttando i suoi soldi perchè non avrebbe frequentato nemmeno un giorno. E così è stato. E dopo una settimana ha cominciato a lavorare. Mio padre ci ha spinte perchè sapeva che eravamo portate e perchè per lui l'istruzione è importante. Per la sua famiglia l'istruzione è sempre stata un punto indiscutibile. Mio nonno era contadino e aveva la terza elementare. Mia nonna analfabeta ma con una spiccata capacità di calcolo. Mia zia (sorella minore di mio padre) ciuccissima non è andata ltre la 4 elementare. Mio padre si è dimostrato più capace e mio nonno ostinatamente l'ha tenuto lontano dai campi perchè voleva che studiasse. Alla fine si è diplomato ma ai tempi e in quelle famiglie era come se avesse preso il nobel. Mio nonno è sempre stato orgoglioso non solo per una forma di riscatto, ma perchè era contento di avere evitato al figlio la vita dura dei campi.
Di fatto mia zia ha sposato un contadino e si è occupata di campi e famiglia. Mio padre è diventato dipendente pubblico. Risultato: i miei zii sono più che benestanti, la mia famiglia, finchè mio padre non è andato in pensione e non si è dedicato alla libera professione, ha fatto una vita modesta ma dignitosa. Ma sia noi che i miei zii pensiamo che i soldi alla fine non sono tutto. E i miei stessi zii sono orgogliosissimi del fatto che mio padre "capisce" e che io sia laureata

In sostanza la penso come Sil...

l unica cosa che al momento mi preoccupa è la differenza di società tra quella degli anni 80, nella quale sono cresciuta e quella d oggi...di domani nella quale cresceranno i miei figli...
Ammettiamolo..i bambini sono viziati...hanno tutto e subito..bruciano le tappe...assolutamente non ho mai fatto richieste particolari...per avere il cellulare ho quasi aspettato il diploma...non ho mai avuto il motorino...
sarà pure stato un caso singolo perchè per mio padre dovevamo semplicemente rigare dritto..fare il nostro dovere e andar bene a scuola...

vorrei solo preservarli dalla mania del potere che ci circonda..

vorrei crescessero con dei valori..con la consapevolezza di ciò che vale nella vita...che siano intelligenti e scelgano la loro strada..che sia o no università non importa...