alice7 ha scritto:Credo che chi veda la differenza tra un bambino adottato e uno nato dalla propria pancia non sia pronto per adottare, un figlio è di chi lo alleva, di chi gli da gli strumenti per affrontare la vita, chi gli trasmette il proprio vissuto. Qui forse dovrebbe parlare chi ha un figlio adottato e chi lo ha fatto, solo loro possono conoscere la differenza, se questa esiste. Come ha detto giustamento gebbo anche chi adotta vive una gravidanza fatta di attesa di speranza, di "chissaà che occhi avrà, come sarà il colore della pelle, sarà maschio o femmina?" e conosco figli adottati che assomigliano in modo impressionante ai genitori che li hanno cresciuti, hanno i loro modi di fare, di parlare e molte volte finiscono per assomigliargli anche nei tratti, nelle espressioni del viso.
Rispetto che la pensa diversamente, ma non posso pensare che un figlio adottato sia un figlio diverso da quello partorito, lo trovo umiliante per un bambino.
Che nasca dalla pancia o dal tuo cuore è sempre tuo figlio.
Come ho già detto altrove, penso che nel decidere di mettere al mondo un figlio ci sia anche una componente di egoismo, il volere che i nostri tratti vadano avanti, il sopravvivere alla morte, il continuare la vita, che è poi la condizione che ha permesso alla specie di evolersi e riprodursi.
Penso che adottare un bambino quando si può averne di propri sia il più grande gesto di amore e di altruismo che si possa fare
si anche io sono d'accordo anche se....
non dubito che i genitori possano fare distinzioni fra figli naturali o adottati...c'e' anche da considerare cio che prova un figlio. Chi adotta deve mettere in conto che queste creature avranno sempre dentro di loro un "qualcosa" di indefinibile,che probabilmente vorranno conoscere la loro storia, che nel loro cuore ci sara anche un posticino per i genitori naturali. In alcuni casi questa ricerca si trasforma anche in angoscia vera e propria e non li abbandona neppure da adulti. Non so esprimere bene cosa vorrei dire ma sicuramente adottare richiede una maturita e generosita particolare
Non credo invece che sia giusto parlare di egoismo nel procreare, credo che questo sia solo un pensiero troppo intellettuale e contemporaneo e eccessivamente analitico visto che non e' una invenzione dell uomo sapiens figliare...ma appartiene a tutte le razze viventi