A quasi un anno di distanza eccomi qui con il racconto del mio parto
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Le mie 40 settimane scadevano il 17 Settembre ma chissà perché ero convinta che avrei partorito prima, verso i primi del mese mi ero fissata che la cucciola sarebbe nata
…invece passavano i giorni e io continuavo a stare benissimo, certo avevo una pancia gigante, pesante, ingombrante, ma fisicamente stavo bene. Alla visita la gine mi aveva detto che avevo un sacco di liquido e che Teresa sguazzava alla grande là dentro. A 39 settimane faccio il primo tracciato, nessuna contrazione rilevata…mah, faccio tra me e me, stai a vedere che alla fine mi fanno il parto indotto… intanto qui sul forum leggevo di Tide che aveva le contrazioni che andavano e venivano…faccio una passata dalla gine che mi fa una visitina veloce e mi dice che il collo dell’utero si è raccorciato un bel po’…fantastico! Penso, non me ne sono nemmeno accorta, speriamo che continui così
! A 40 settimane esatte nuovo tracciato…rilevate contrazioni…e io non mi accorgo di niente…ariwow!La mia gine è all’ospedale di turno, mi visita e mi dice di star tranquilla che là sotto la situazione procedeva e che non sarei arrivata all’induzione. Torno a casa, giornatina tranquilla.
La sera con mio marito decidiamo di dare un aiutino alla cucciola
…la notte verso le 3,30 mi ritrovo in uno strano dormiveglia, avverto dei dolorino tipo ciclo ma lipperlì non gli do peso, saranno come quelli delle scorse notti, penso…poi mi rendo conto che vanno avanti e indietro, sono un’onda…e zitta zitta provo a prendere il tempo…ne ho contate tre a distanza di 15’ tra loro…poi passano a 10’…sveglio mio marito e gli dico “amore ho qualche dolorino…” in un nanosecondo eccolo con il cellulare in mano a prendere il tempo…sempre ogni 10 minuti…gli dico di buttarsi giù e dormire che di certo quelli non son dolori di parto e lui la mattina dovrà di sicuro andare a lavorare...si ributta giù. Io mi alzo e girottolo per casa…continuano ma sono leggerissimi, cerco di pisolare ma sono emozionata, comincio a pensare che forse ci siamo…verso le 6 scendo in bagno…e noto una piccola perdita rossa
…ECCOCI, FORSE CI SIAMO DAVVERO…con calma torno su da mio marito e glielo dico, decidiamo di alzarci, con calma doccia entrambi, colazione a tavola e poi prendiamo le ultime cose. La mia intenzione era in realtà quella di non andare all’ospedale ma al distretto dove quella mattina visitava l’ostetrica (ero sempre convinta che non fossero i dolori giusti) ma nel frattempo i dolori erano passati a 7’ e mio marito decide di portarmi all’ospedale. Prima telefoniamo alle famiglie, dicendo di stare calmi che li avremmo aggiornati appena possibile.
Si parte…che sensazione varcare la soglia di casa e pensare che probabilmente la volta successiva lo avrei fatto con il nostro fagottino tra le braccia! Viaggio tranquillo, 20’ circa tra casa e ospedale, tra una chiacchiera e una contrazione arriviamo.
Andiamo in reparto, senza valigia, e mi attaccano il tracciato. Dopo un po’ viene l’infermiera e mi chiede se ho avuto contrazioni “caspita
, le dico, almeno tre
” Il tracciato non le aveva rilevate, mi sistema tutto l’ambaradan ed infatti eccole lì! Ok, mi dice, è partito il travaglio, visita dal gine e ti ricoveriamo”! Wow!
Il gine mi visita e mi dice che si, è travaglio, ma che quello vero e proprio sarebbe arrivato in tarda serata
..”ecco, io l’avevo detto che volevo stare a casina mia, ora qui non mi passa più, penso…” mio marito prende la valigia e con calma mi sistemo nella cameretta, mi attaccano la flebo dell’antibiotico (avevo il tampone positivo), verso le 9 la mia famiglia è lì e dopo poco anche mia suocera e le mie due più care amiche, la mattinata passa tranquilla tra la camera e il salottino del reparto, chiacchierando con tutti e con le mie contrazioni. All’ora di pranzo si intensificano, cominciano a farsi sentire…sono ogni tre minuti e quando arrivano mi fermo e mi concentro per assecondarle…verso le 16 chiedo all’ostetrica di visitarmi, lei mi guarda e mi dice, vieni, ma sei troppo tranquilla perché tu possa essere a buon punto…mi visita sulla contrazione…circa 5 cm mi dice…ma deve averci dato un bel giretto là sotto perché da quel momento eccoli i dolori belli, sempre più vicini e più lunghi, mi concentro, faccio la respirazione che mi aiuta tantissimo, mi aggrappo a mio marito o al mio babbo…poi passa…17.30…chiedo di essere visitata di nuovo…sono a circa 7 cm, altro giretto dell’ostetrica…da lì, inutile nasconderlo, ho versato anche delle lacrimuccie dal dolore, ero sempre in camera, con mio marito, ma ancora non volevo andare in sala travaglio/parto…la compagnia dei mei, delle mie amiche mi aiutava a combattere il tempo e a non fissarmi troppo sul dolore e a distrarmi e riposarmi tra una contrazione e l’altra…alle 18 e 15 però dico a mio marito “andiamo di là”, da lì in poi ho avuto bisogno di tranquillità…viene un’ostetrica a prenderci e ci lascia nella sala parto dicendomi di non sedermi ma di camminare saranno state le 18,30 sento tutto all’improvviso spingere laggiù…oddio amore chiama qualcuno che ci siamo, corri! Torna l’ostetrica mi visita e dice “sei completa, sdraiati che cominciamo a spingere”. Mi rompono le acque che erano ancora là e si parte… Da lì i dolori sono stati completamente diversi. Si, c’è dolore, ma non è lo stesso del travaglio, è dolore perché da là deve passare un corpicino che sta spingendo con tutte le sue forze ma è proprio una sensazione diversa…ho urlato come una pazza, davvero lì si torna a degli istinti primordiali, ma l’urlo non era di dolore, ma mi era indispensabile per incanalare e gestire la spinta…è difficile da spiegare, era uno sfogo…insomma le spinte non le ho contate, ad ognuna dicevo “è l’ultima vero?” E l’ostetrica no ma manca poco dai dai…e mi dava tutte le direttive sulla posizione da tenere, dove guardare per spingere meglio…mi ero fissata che non volevo assolutamente l’episiotomia e sono stata tutto il parto a dire “non mi tagliate eh, guai a voi se mi tagliate!” Non mi hanno tagliata, ovviamente mi sono un po’ lacerata…Alla penultima spinta mio marito mi dice “dai dai si vedono i capelli, dai che alla prossima esce!” Emozionato, mi ha aiutato tanto, sia moralmente che fisicamente…ricordo perfettamente l’ultima spinta perché tra le parole di mio marito e quella successiva c’è stata una pausa che io ricordo lunga…mi sono concentrata, eccola, la spinta, vado, spingo, strillo…ed eccola lì la mia, la nostra creatura, è sgusciata fuori come un pesciolino! E’ bellissima, calda, morbida, piccolissima…appena l’ho sentita uscire l’ho guardata in mano all’ostetrica, era grigina ma man mano che passavano i secondi si vedeva che il corpicino cambiava colore e diventava rosa, me la mettono sulla pancia, ricordo di aver toccato il cordone…ciao amore, le ho detto, sono mamma…che sensazione…che felicità…
La cucciola poi è stata presa dal pediatra che sempre lì nella stessa stanza, con mio marito, l’ha sistemata, pesata, misurata, lavata, vestita, mentre io sono stata bravina bravina ad aspettare che mi finissero il ricamino che devo dire a posteriore hanno fatto egregiamente e poi finalmente eccoci lì, tutti e tre…mio marito mi ha messo Teresa vicino, mi hanno aiutato ad attaccarla al seno e poi siamo stati lì, noi tre un paio d’ore….fantastiche…lei era così piccola (51 cm 3,400 kg), quando nascono sono minuscoli …piangeva…
Sono uscita a piedi dalla sala parto, mi sono seduta subito e fisicamente, a parte affaticata, sono stata subito bene, logicamente c’erano i punti ecc ma io non posso fare a meno di dire che per me è stata un’esperienza meravigliosa, totale…da subito io ho avuto un ricordo bellissimo, anche del dolore…sembrano frasi fatte ma davvero quando stringiamo i nostri piccoli tra le braccia tutto si attenua, si dimentica quasi…auguro a tutte davvero di poter vivere un’esperienza positiva come la mia!
Scusate ho scritto un poema, ma ho fatto un file che terrò per ricordo...