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#31
Ops mi sa che sono stata fraintesa... non intendevo dire che siccome le rinnovabili costano non vanno fatte, ma che siccome costano e sono poco efficienti pochi sono incentivati a farle.
E sul tema del risparmio energetico sono stra d'accordo con erika: lì possiamo davvero fare tanto e a costo zero
The sisterhood of The Calf 40

#33
ERIKAELIO ha scritto:scusa :oops:

ora e' chiaro!!!! :lol:

Evidentemente condividiamo la stessa convinzione! :D :D
quoto 8)

potrebbero costruire una centrale nucleare in meno e con gli stessi soldi incentivare il risparmio energetico anziche' toglierlo (vedi infissi) ... incentivare i privati che ristrutturano a mettere il fotovoltaico, pannelli solari, isolamenti termici etc. ed obbligare affinche' le nuove costruzioni rispettino i criteri di risparmio energetico ...... potrebbe un inzio

#34
loremir77 ha scritto:se la costruzione di una centrale nucleare è prevista in 15 anni..
minimo in italia diventano 30..
Ahimè temo che faranno la fine del ponte sullo stretto.... 8)

#35
simo76 ha scritto:Ma poi scusate, nell'87 gli italiani non hanno votato in un referendum cosiddetto "contro il nucleare" che, in pratica, anche se non aboliva il nucleare in Italia, metteva non pochi bastoni tra le ruote alla realizzazione e mantenimento delle centrali nucleari? E un giorno berlusconi si sveglia e firma un accordo con i francesi sul nucleare? senza tenere in minima considerazione quel referendum???
Non per "sparare sulla Croce Rossa", ma mi pare sia l'ennesimo esempio lampante del mandato in bianco che gli è stato dato per la 3° volta.

Poi in conferenza stampa ieri ha detto che a suo tempo era stata una scelta ideologica di una parte politica.

Ma.... in quel periodo mi pare ci fossero al governo DC e PSI?
Ha ragione, in quel periodo i socialisti erano ancora a sinistra (prima di confluire in massa in Forza Italia...)
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#36
Aggiungo, che non sono contrario al nucleare.
Ma, come ha esposto dettagliatamente cyber, ripartire ora con il nucleare, visto e considerato oltretutto i tempi normali delle opere pubbliche italiane, è un partire in ritardo ed andare all'inseguimento delle cose altrui.

E nel frattempo si tagliano gli incentivi per gli interventi sul risparmio energetico e le energie rinnovabili :evil:

Ah, ma nessuno ha detto al nostro amato Presidente del Consiglio che in Francia ottengono energia anche dai rifiuti.......
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#37
Art69 ha scritto:
simo76 ha scritto:Ma poi scusate, nell'87 gli italiani non hanno votato in un referendum cosiddetto "contro il nucleare" che, in pratica, anche se non aboliva il nucleare in Italia, metteva non pochi bastoni tra le ruote alla realizzazione e mantenimento delle centrali nucleari? E un giorno berlusconi si sveglia e firma un accordo con i francesi sul nucleare? senza tenere in minima considerazione quel referendum???
....
Poi in conferenza stampa ieri ha detto che a suo tempo era stata una scelta ideologica di una parte politica.
...
adesso.. non che io voglia difendere qualcuno, lungi da me...ma... l'affermazione soprariportata non è poi così lontana dalla verità... indire un referendum l'indomani del disastro di Chernobyl non è una scelta politica che ha "subdolamente" pilotato la psiche dei votanti?
altrimenti scusa che senso ha aver indetto un referendum così SENZA senso??? (e senso non ne ha altrimenti avremmo ancora il nucleare, visti i nostri vicini.... :roll: :roll: )

perchè non hanno fatto un referendum l'indomani di Seveso? :roll: :roll:
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#38
Mi sembra di ricordare che il referendum fosse stato promosso PRIMA di Chernobyl, e che la psicosi dopo Chernobyl abbia semplicemente azzerato la discussione, ignorando deliberatamente il fatto che a Chernobyl, nonostante una centrale di tecnologia obsoleta e con sistemi di controllo obsoleti, non c'era stato un incidente ma un atto sconsiderato e VOLUTO dagli incompetenti che gestivano la centrale.

Il dibattito sul nucleare ha molto poco di scientifico, oggi come allora.
Il problema delle scorie: confrontiamolo con quelle delle scorie a fini medici? Avete idea di quante sono? Non lo so con certezza, ma credo che siano una grossa percentuale.

Altra domanda: non e' che il "pericolo nucleare" ce l'abbiamo comunque a tenere la centrale di Trino spenta da trent'anni, come se l'avessimo tenuta in funzione?

Non so niente di ingegneria nucleare, ma ho il vago sospetto che rimettere in funzione oggi centrali progettate e costruite 30 anni fa sia MOLTO piu' complicato e costoso che farne di nuove.

Sentire parlare Scajola di nucleare, e pure alcuni suoi strenui oppositori, francamente mi fa cadere le braccia.

Vorrei una discussione un po' piu' seria per poter decidere a ragion veduta

#39
tanto qualsiasi cosa si dice, è Lui che comanda
si fa una legge ed il referendum andrebbe usata come carta per pulirsi i piedi :roll:
Al Capitalista non gliene frega nulla dei 20 anni che ci vorranno, non gliene frega nulla di dove mettere le scorie, sono problemi che non vivrebbe lui
Lui pensa all'oggi, a quanto può guadagnare ora, e la costruzione di centrali nuclari, come la costruzione di un ponte nel Sud, quelli gli porterebbero solo cose a suo favore
Mamma di Alessia nata il 14.09.2008 e di Sara nata il 15.01.2011

Si può anche morire per certe carezze...
perché la vita è morire per certe cose non dette

#40
una domanda (non intervengo nella discussione perchè non ne so abbastanza, non mi sono ancora fatta una mia idea): stamattina alla radio han detto che vogliono costruire 4 nuove centrali per coprire il 25% del fabbisogno energetico italiano e "renderci indipendenti dalle importazioni". Indipendenti coprendo il 25%? Non capisco... e per la quota rimanente che facciamo?

P.s. mi sembra che siano tantissimi gli ingegneri nucleari italiani all'estero, e che attualmente la ricerca e l'università in Ita (in questo settore particolare, stendendo un velo pietoso sugli altri) siano inesistenti.

E sull'impianto in Spagna...progettato dal nostro Rubbia... lascio a voi i commenti, postando un articolo che risale a SETTEMBRE 2005:
http://www.ecoage.it/rubbia-se-ne-va-in-spagna.htm
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Casa Spozilli
Babyzillo

#41
Il mio commento (e mi pare di capire che la pensi così, qua, chi ne capisce più di me) è che, come al solito, decidere ora di farle, scegliendo la tecnologia disponibile ora, con il fatto che saranno pronte tra almeno dodici anni e che della generazione attuale pare ne stiano finendo di fare 3 o 4 e a parte noi, nessun'altro ne fa di nuove dello stesso tipo, non mi sembra una scelta indovinata.

Ma forse con le rinnovabili c'è poco da mangiare? Forse sarà che, siccome il mio datore di lavoro collabora con un'azienda che fa impianti solari e fotovoltaici (e nel 2008 ne ha fatti 3, se non erro), è un settore in cui credo....
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#42
Art guardando solo al fabbisogno di energia elettrica così come è distribuito nel corso della giornata e dell'anno non è possibile soddisfare tutta la domanda con quel profilo solo attraverso le rinnovabili perchè, come dicevo qualche post fa, le rinnovabili non sono programmabili e modulabili.
The sisterhood of The Calf 40

#43
Ci sono situazioni come Larderello dove l'energia geotermica soddisfa i fabbisogni della zona.

Ci sono i termovalorizzatori (vabbè, non sono probabilmente il massimo, ma i rifiuti è meglio trattarli e, dove possibile, riciclarli o usarli per la produzione di energia o acccumularli in discarica?)

C'è il solare, l'eolico, il fotovoltaico.

Tutte soluzioni che, combinate opportunamente, consentono quantomeno di ridurre la dipendenza da nucleare, carbone, petrolio, metano.

Poi, è chiaro che le soluzioni devono essere praticabili.... è prematuro parlare di auto a idrogeno (non come Formigoni che entro il 2010 voleva il 20% del parco circolante della Lombardia ad idrogeno), e le auto elettriche per ora non hanno l'autonomia di un pieno di benzina.
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#44
da Repubblica:

LE IDEE
Morte ai fanatici ambientalisti
di DARIO FO

PROPRIO ieri 24 febbraio il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha presentato a camere riunite il suo progetto riguardo la produzione di energia e ha specificato che la produzione sarà pulita e rinnovabile. Inoltre, ha annunciato la quota di denaro che lo Stato americano ha intenzione di stanziare a cominciare da subito. Ha aggiunto: "Il nostro primo obiettivo è quello di riuscire ad abbattere drasticamente l'inquinamento atmosferico e l'effetto serra".

Il giorno stesso, a Roma, il nostro primo ministro Berlusconi firmava un accordo per attuare nel nostro paese l'impianto di ben quattro centrali nucleari di terza generazione, e non ha assolutamente parlato dei problemi di riscaldamento globale. Segnaliamo a questo proposito che l'inquinamento della città di Milano per ben 35 giorni sui 55 dall'inizio dell'anno ha superato il livello di inquinamento atmosferico, raggiungendo i 171 microgrammi di polveri sottili, contro i 50 del limite europeo. Ma il Governo italiano e il Comune di Milano non fanno una piega.

Tornando al nucleare, Berlusconi ci dà notizia dell'avvenuto accordo sfoderando un sorriso compiaciuto. E aggiunge che finalmente si è "abbattuto il fanatismo ecologico di una parte politica che già vent'anni fa ci aveva impedito di terminare la costruzione di due nuove centrali". Quindi si torna al nucleare? Ma come, ci siamo battuti tanto, il 70% degli italiani nel referendum sulle centrali ha votato contro, e lui ci definisce in massa fanatici dell'ecologia? E specifica che quello nucleare è un metodo ormai controllabile e sicuro. Ma come sicuro? Silvio, ti sei scordato che non più tardi dell'anno scorso in Francia succedeva un disastro: dall'impianto nucleare più importante della nazione, fuoriuscivano scorie tossiche che colpivano dieci operai. "Ma, calma!" dice il ministro francese, "degli operai sono stati colpiti dalle esalazioni, è vero, ma solo leggermente". Cosa significa "leggermente"? Significa che i danni procurati alla salute di quei dipendenti sono insignificanti: gli son diventati i capelli un po' azzurri, gli occhi fluorescenti e la pelle leggermente squamata. Qualcuno ha anche le branchie, ma gli stanno bene.

Ma io mi chiedo, questo nostro presidente è disinformato naturale o ha studiato per diventarlo? Nessuno gli ha detto che, a parte il pericolo continuo di disastro tipo Chèrnobyl, per il nucleare esiste il problema delle scorie? E che noi, in Italia, per il solo fatto di aver messo in funzione un paio di centrali nucleari cinquant'anni fa, ancora oggi abbiamo scorie che non sappiamo dove sbattere? E lo stesso accade anche in Francia, Il presidente ha dichiarato che entro il 2020 da noi sarà già attiva la prima delle quattro centrali previste. Ma quel cervello incandescente di governante sa cosa costa montare una centrale nucleare? In Finlandia ne stanno costruendo giusto una di ultima generazione. Avevano previsto che sarebbe costata un miliardo di euro, ma a metà percorso si sono accorti che il miliardo previsto s'era raddoppiato, due miliardi. Ora i responsabili della centrale, gente preparata e onesta, hanno avvertito che il valore dell'energia che riusciranno a produrre con quella loro centrale non riuscirà a coprire neanche la metà dei costi di fabbricazione ed impianto. Non solo, ma che la perdita aumenterà a dismisura quando, fra una ventina d'anni, come di norma, dovranno smontare tutto l'impianto e preoccuparsi di imballare ogni elemento dentro un enorme container in cemento armato, e poi andare a sistemarlo in uno spazio scavato nella roccia a un minimo di dieci metri sotto il livello del suolo.

E il nostro presidente, sempre lui, Silvio Eta Beta, assicura che l'energia nucleare è la più economica e produce ampi vantaggi e viene smentito immediatamente da ogni scienziato onesto e informato che lo sbeffeggia: "Ma che dici, Eta? Attento a te, i reattori funzionano solo grazie all'uranio arricchito. Ora devi sapere che negli ultimi anni il prezzo di questo propellente è aumentato di addirittura sette volte, per la semplice ragione che le riserve stanno per finire; e giacché il governo italiano ha appreso che per soddisfare l'intiero bisogno della nazione si dovrebbero realizzare, sul vostro territorio, almeno sessanta centrali dell'ultima generazione, dove andate a sbattere? Vi è sfuggito il particolare che per raggiungere questo numero abbisognano almeno trent'anni, con una spesa da fantascienza? E poi c'è il guaio che proprio in ragione dell'enorme numero di centrali che ogni paese cosiddetto civile ha in programma di costruire, entro quindici anni di uranio fruibile non ce ne sarà più e allora con cosa le fai andare le sessanta centrali, con le noccioline? O col popcorn?! E poi, cervellone mio, ci spieghi in quale zona o territorio hai in mente di costruirle queste centrali? Nessuno ti ha detto che l'Italia è un paese a forte incidenza tellurica? E che dal nord al sud più profondo non c'è luogo dove sia pensabile montarci un impianto nucleare? L'unico sicuro sarebbe Roma, anzi il Vaticano è proprio il punto ideale... io insisto e firmo per una soluzione del genere.
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#45
Ma quante preoccupazioni....
Le 4 centrali si facciano in Sardegna :evil: lo ha proposto il sismologo Boschi, direttore dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ad una audizione davanti alla commissione "Territorio e ambiente" del Senato.
Ecco qua, fatti sgomberare gli americani con i loro sommergibili nucleari, 4 belle centrali :evil:
Un'attrazione per i turisti :evil: