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è vietato tenere un laboratorio in una soffitta?

#1
un "simpatico" condomino svolge attività lavorativa nella sua soffitta (oltre che in casa sua)
è il classico maneggione informatico e vediamo spesso arrivare stampanti o computer accompagnati dai loro proprietari
ora, a parte il discorso di quanto sia totalmente dichiarata l'attività che fa, la GdF verrà prima o poi informata, quello che vorrei capire è se uno può svolgere un'attività lavorativa nei propri millesimi abitativi (casa o soffitta che sia)
ah, l'amministratore tende a lavarsene le mani (credo gli fornisca assistenza ai suoi computer)
la soffitta non mi risulta abitabile
grazie
sono graditi consigli
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"This is degrading! You don't buy paintings to blend in with the sofa!"
[from Hannah and her sisters]

#2
ma un po' di sano "vivi e lascia vivere no?"

A te che disagio crea se in casa sua aggiusta pc e stampanti?
"Basta anche un niente per esser felici, basta vivere come le cose che dici"

Casa
Cucina

#3
ma infatti... che male ti fa questo signore?
ci sono tante cose che non vanno nel nostro paese.... investiamo energia su cose piu' importanti :)

#4
_erika_ ha scritto:ma un po' di sano "vivi e lascia vivere no?"

A te che disagio crea se in casa sua aggiusta pc e stampanti?
grazie per la risposta fuori tema
il soggetto in questione, se si comportasse in maniera educata con tutto il condominio sarebbe tollerato, ma siccome ha la gentile abitudine di mandare lettere di avvocati per ogni osso di formica forse sarebbe il caso che gli provassi tu a spiegare cosa vuol dire "un po' di sano vivi e lascia vivere"

scusa erika ma limitiamoci alla domanda della discussione, se no la faccenda diventa lunga e non mi sembra il caso
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#5
orchideawanda ha scritto:ma infatti... che male ti fa questo signore?
ci sono tante cose che non vanno nel nostro paese.... investiamo energia su cose piu' importanti :)
anche rispondere in discussioni quando non si ha nulla da dire
prego
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#6
canarino ha scritto:
orchideawanda ha scritto:ma infatti... che male ti fa questo signore?
ci sono tante cose che non vanno nel nostro paese.... investiamo energia su cose piu' importanti :)
anche rispondere in discussioni quando non si ha nulla da dire
prego
e mamma mia.. come siamo permalosi....
forse se ti spiegavi meglio dall'inizio le risposte erano diverse....

#7
Canarino, siamo un po' acidelli stamattina... :wink:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#8
canarino ha scritto:
orchideawanda ha scritto:ma infatti... che male ti fa questo signore?
ci sono tante cose che non vanno nel nostro paese.... investiamo energia su cose piu' importanti :)
anche rispondere in discussioni quando non si ha nulla da dire
prego
Ti disturbo un po' il topic allora. :P :lol:
Io penso, ma non sono certa al cento per cento, che sia libero di effettuare anche un'attività lavorativa in casa. Mi vengono ad esempio in mente avvocati, giornalisti, piuttosto che medici.

#9
Io, in casa, ho una stanza adibita a studio, dove talvolta lavoro specie nei weekend...
immagino che se la persona in questione svolge la propria atività in casa senza arrecare disturbi al vicinato, questo sia legale. Se, invece, la svolge in aree comuni (anche parzialmente), o l'attività implica rumori molesti, allora si possa fare qualcosa.
L'uso della sofitta, forse, potrebbe non essere appopriato in quanto non ha l'abitabilità, ma in questo caso la GdF si limiterebbe a dirgli di spostare il tutto nel suo appartamento.

Per concludere: penso che chiamare la GdF in questo caso di controproducente ;)
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#10
ma il lavoro in casa deve essere regolato da norme precise?
se no tutti sono in grado di aprire un'attività

dalla "dama di compagnie" al "parrucchiere per cani"

certo ci sono avvocati e dottori che hanno studi dove ricevono, ma questi non devono essere denunciati, che so in comune?
cioè un medico può aprire tranquilamente uno studio medico di sua sponte?

non sto parlando dell'attività da bricoleur del fine settimana, dove ognuno può sfogarsi con quadri, trapani, tappezzeria, punto a croce, ragu' ma di un lavoro 6 giorni su sette
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#11
ma credo che la questione sia il via vai di gente...e se il lavoro che svolge è "alla luce del sole" o in nero.
un avvocato o cmq un professionista ha la partita iva e deve avere un ufficio che può essere anche a casa sua, forse e dico forse deve avere anche la targhetta sulla porta.

#12
se la soffitta non è abitabile e lui ci tiene un laboratorio (sul momento pensavo a cose chimiche :lol: ) potrebbe avere qualcosa da ridire l'ASL più che la GDF.... inoltre, tipo, se usa dei saldatori per i circuiti stampati credo debba avere un apposito aspiratore sul banco di lavoro per essere a norma

Domanda forse non pertinente: ma chi paga tutta la corrente che questo condomino usa in soffitta? perchè mi puzza che sia spazio comune -tipo le cantine- e quindi lui faccendo uso personale di una cosa di tutti, ottiene un guadagno su qualcosa che gli paga il condominio.....

nulla vieta invece che spazi domestici possano essere dedicati ad attività lavorativa (di questo sono certissima) certo dipende dal tipo di lavoro e se oltre all'artigiano/libero professionista in quegli spazi ci siano anche altre persone (del tipo... se si fanno male, chi paga?).... ma sono argomenti che non conosco nel dettaglio
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#13
canarino ha scritto:ma il lavoro in casa deve essere regolato da norme precise?
se no tutti sono in grado di aprire un'attività

dalla "dama di compagnie" al "parrucchiere per cani"

certo ci sono avvocati e dottori che hanno studi dove ricevono, ma questi non devono essere denunciati, che so in comune?
cioè un medico può aprire tranquilamente uno studio medico di sua sponte?

non sto parlando dell'attività da bricoleur del fine settimana, dove ognuno può sfogarsi con quadri, trapani, tappezzeria, punto a croce, ragu' ma di un lavoro 6 giorni su sette
credo che la differenza sia nella sede principale del lavoro. ossia, se questi è un "libero professionista" può avere lo studio (non aperto al pubblico) dove gli pare, senza doverlo dichiarare.
se, invece, ha costituito una società (sas, srl, ecc) la sede legale della società debba essere denunciata (ma credo che possa essere omunque una prte della popria abitazione privata).

gli unici che devono necessariamente denunciare/ottenere l'approvazione ecc, sono coloro che hanno un'attività rivolta al grande pubblico, con accesso diretto ai locali. Questo principalmente per una questione di sicurezza nell'avere gente che va a viene dalla palazzina...

Se questo signore si porta i PC da riparare a casa da solo, non credo sia attaccabile in nessun modo, se invece c'è un continuo via vai di gente, credo ci siano gli estremi per una segnalazione.
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#14
Mercury ha scritto:dipende dal tipo di lavoro e se oltre all'artigiano/libero professionista in quegli spazi ci siano anche altre persone (del tipo... se si fanno male, chi paga?).... ma sono argomenti che non conosco nel dettaglio
in linea di massima, se hai dei dipendenti, sei obbligato ad avere un'assicurazione, se invece sono più liberi professionisti a partita iva, ciascuno è responsabile di se stesso, nell'ambito della sede in cui svolgono il lavoro.
Certo che, se nel RECARSI al lavoro, quenti inciampano per le scale e si rompono il collo, la responsabilità è del condominio
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#15
Canarino, perdonami ma cercando di trovare uno spunto per far cessare l'attività a questo signore, non è un modo per innescare una lotta infinita tra te e il vicino? Voglio dire, poi non è che questa cosa ti si ritorca contro con ulteriori vendette?
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