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#2011
kimikalli ha scritto: Tutti si dicono: 'Dove si trova uno forte e duro, con le palle come Silvio Berlusconi?'".
non è un problema di dove trovarlo...

io ho piuttosto il problema di come farlo arrivare dove voglio mandarlo :twisted: :twisted: :twisted:
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Casa Spozilli
Babyzillo

#2012
chiaretta ha scritto:
kimikalli ha scritto: Tutti si dicono: 'Dove si trova uno forte e duro, con le palle come Silvio Berlusconi?'".
non è un problema di dove trovarlo...

io ho piuttosto il problema di come farlo arrivare dove voglio mandarlo :twisted: :twisted: :twisted:
pacco celere? :?:
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#2014
chiaretta ha scritto:con affrancatura a pedate? :lol: :lol: :lol:
potrebbe essere un'idea :D
:lol: :lol:
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#2016
Da Il Blog de L'AnteFatto:

Berlusconi e Dell'Utri: quei summit con i capimafia

Quel che c'è da sapere prima di Spatuzza. Non c’è soltanto l’ultimo super-pentito: nella sentenza di primo grado che condanna il cofondatore di Forza Italia, il sistema di relazioni tra il Cavaliere e Cosa Nostra.

Chi si scandalizza per le dichiarazioni di Spatuzza, chi attende col fiato sospeso quelle eventuali dei fratelli Graviano, chi si domanda "perché proprio ora?", chi invoca "i riscontri" ad accuse tanto "inverosimili", non sa che da 15 anni decine di mafiosi pentiti e di semplici testimoni hanno parlato dei rapporti fra Dell’Utri, Berlusconi e Cosa Nostra.E che le loro parole sono già state riscontrate da indagini accurate e documenti inoppugnabili. Di più: le parole scritte dal Tribunale di Palermo che nel 2004 ha condannato Marcello Dell’Utri a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa fanno impallidire quelle dell’ultimo pentito. Il quale si limita ad aggiungere un paio di tasselli a un mosaico già più che completo. Purtroppo quel processo, diversamente da quelli di Cogne, Erba, Perugia e Garlasco, nessuno l’ha mai raccontato in tv e nemmeno i mafiologi dei giornali che oggi si svegliano con 15 anni di ritardo. Ci provarono Luttazzi, Biagi e Santoro nel 2001, infatti furono epurati dalla Rai proprio per evitare che informassero i cittadini elettori del processo più importante d’Italia e più oscurato del mondo. Oggi le parole di Spatuzza cadono in quel vuoto informativo accuratamente studiato a tavolino e appaiono come funghi cresciuti nel deserto, calunnie di un pazzo o di un pentito prezzolato che ha deciso di infangare l’immacolata reputazione del premier e del suo braccio destro. Il Fatto ha deciso di riempire quel vuoto pubblicando in due puntate ampi stralci della sentenza Dell’Utri. Nella prima di oggi si raccontano i rapporti fra i fondatori di Forza Italia e Cosa Nostra negli anni Settanta e Ottanta. Domani sarà la volta degli anni Novanta: la "stagione politica", dominata anche secondo i giudici dai fratelli Graviano.


Peter Gomez e Marco Travaglio, 09-12-2009
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#2017
Quando si dice che la TV manipola i fatti:

Il Consiglio Comunale fra le macerie. Festa per il Tg5. Protesta per le istituzioni

(Alberto Pulafito, Il Fatto, 09-12-2009)

Nell'edizione delle 13 del 9 dicembre, il Tg5 parla dell'Aquila e del dopo terremoto.
Ecco come viene presentato da Simona Bianchetti il servizio di Guido Del Turco dal centro storico del capoluogo abruzzese: "Andiamo all'Aquila, che festeggia oggi un giorno importante perché riaprono, infatti, molti negozi del centro storico e simbolicamente, per festeggiare proprio questa giornata, oggi il consiglio comunale si è tenuto all'aperto".
Ci sono due verità nell'annuncio: il Consiglio Comunale all'aperto e la riapertura di alcuni negozi del centro storico.
Il rapporto fra i due eventi, invece, è ricostruito in maniera del tutto falsa. Lo sanno bene rappresentanti delle istituzioni, cittadini e osservatori presenti: il Consiglio Comunale di oggi non aveva alcun intento celebrativo o di festa. E' stato convocato in Piazza Palazzo, in zona rossa, di fronte alla sede inagibile del Comune, per "mostrare all'Italia e al mondo" qual è la vera condizione dell'Aquila (sono le parole del sindaco Massimo Cialente, del presidente del consiglio comunale, Carlo Benedetti e della presidente della provincia, Stefania Pezzopane).
Il valzer di interessi politici e mediatici intorno all'Aquila si balla su una piazza circondata da palazzi inagibili e colma di macerie: il Tg5 si dimentica anche di dire che, per convocare il Consiglio Comunale di oggi, il Sindaco ha dovuto firmare un'ordinanza speciale che autorizzasse l'ingresso in Piazza Palazzo, una piazza che è l'emblema di quell'Aquila che non viene mai mostrata in televisione.
Quanto alla notizia che in Finanziaria fosse già prevista la sospensione delle tasse dei terremotati per il 2010 - come annunciato mesi fa da Bertolaso -, il sindaco dell'Aquila ha dichiarato che si tratta di una notizia non vera. Anche questo, nel servizio di Del Turco, non si diceva. Si mantiene, dunque, l'annunciata mobilitazione per domani, 10 dicembre, di fronte a Montecitorio. Come ne parlerà, il Tg5?


(oddio, basta vedere anche La Nazione di ieri per notare come strombazzava la riapertura dei primi negozi... quattro pagine piene a colori)
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#2018
glielo dico sempre a mio suocero di smettere di leggere lanazione..
:roll: :roll: :roll:
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#2019
http://www.ilpolitico.it/?p=21994

Il pentitismo è un’anomalia italiana e la mignottocrazia una realtà. Hanno ragione e torto i sostenitori di entrambi. Perchè vedono le cose unilateralmente. Berlusconi ha torto ma sbaglia chi va in piazza per ottenere le sue dimissioni. La via del superamento di questa stagione della politica italiana è quella politica e parlamentare. In caso di forzature, però… Un altro, grande pezzo dell’ex vicedirettore de “il Giornale” e deputato del Partito Liberale Italiano. Assolutamente da non perdere. Solo sul giornale della politica italiana. Buona lettura
Prendiamo i pentiti. Soltanto in Italia i criminali che fanno un contratto di “full immunity” con lo Stato sono indicati con un termine morale “pentiti”, piuttosto che secondo lo stato di collaboratori di giustizia che godono di immunità o, come si diceva nella Roma papale, di “impunità”, sicché nel romanesco “impunito”, “faccia da impunito”, sono tuttora insulti. Lo si dice anche di un bambino furbo, che ha capito le regole della vita e che già sa maneggiarle precocemente: “che impunito”.
Bene, gli “impuniti” sono sempre esistiti ma in America sono stati usati, e ancora lo sono, ogni giorno, per sconfiggere mafia, terrorismo, reati finanziari, criminalità comune. Quando un criminale ottiene full immunity, immunità completa, deve sottoscrivere due regole e due condizioni di ferro. La prima: deve dire TUTTO quel che sa all’atto della firma del suo contratto. Tutto e subito senza lasciarsi in serbo nulla. Se “ricorda” in un secondo tempo, torna in galera. La seconda regola è che il testimone a contratto di immunità non è un oracolo, né un memorialista: è uno che dice quel che sa e ne fornisce le prove. Tutto ciò che dice senza portare prove, lo riporta in galera.
E, certo, se Berlusconi dovesse portare alla rottura del sistema democratico, se la sua protervia di anteporre le sue questioni opersonali a quelle generali lo conducessero a uno strappo costituzionale, noi faremo quel che suggeriva il vecchio Eddy parlando di comunisti. Ma fino a quel momento ci comporteremo come il vecchio Socrate messo di fronte a un piano per fuggire in barba alle leggi, o a un bicchiere di veleno in nome della legge.
:wink: PAOLO GUZZANTI
omnia munda mundis

#2020
Ed è proprio la crescente tensione interna alla maggioranza ad aver attirato l’attenzione dell’austriaco Der Standard, che si è concentrato sul ruolo giocato da Gianfranco Fini:
Con un indice di gradimento del 60 per cento il Presidente della Camera dei Deputati ha decisamente superato il capo del governo (48 per cento). Il libro di Fini “Il futuro della libertà” si trova subito dietro a quello di Andrea Camilleri. Il quotidiano della famiglia Berlusconi “Il Giornale” ha avuto solo parole velenose per la “novità editoriale del compagno Fini”. Comprensibile quindi che questo cattivo clima trovi eco anche in Parlamento. Nonostante la piena maggioranza alla Camera e al Senato la coalizione di destra la settimana scorsa ha dovuto porre la fiducia per la ventiseiesima volta, perché la Lega Nord non ha voluto appoggiare una legge sulla privatizzazione dell’acqua potabile. In diciotto mesi il governo ha incassato ben 33 fallimenti di voto. Il Parlamento – superfluo agli occhi del capo del governo – vota quindi solo le proposte del governo, mentre ad altre leggi il ministro delle Finanze Tremonti nega la copertura finanziaria

In Gran Bretagna il Times ha ironizzato sul recente attivismo di Berlusconi sulla scena internazionale:
Quando sono sotto pressione in casa, molti leader giocano a fare gli uomini di stato internazionali. Così accade per Silvio Berlusconi: sempre più assediato per le accuse di corruzione e per gli scandali sessuali, lunedì diventerà il primo leader occidentale in 15 anni a visitare Minsk e a discutere con Alexander Lukashenko, l’autoritario presidente della Bielorussia. (..) Si parla sempre più spesso di elezioni anticipate. L’Italia, dopo un decennio in cui si è mossa verso un sistema di alternanza tra governi di sinistra e di tipo inglese, sembra aver intenzione di tornare al suo abituale sistema di coalizioni litigiose e di continui cambi di governo. Se il fenomeno Berlusconi sia una causa o un sintomo di questo instabilità sarà il compito degli storici deciderlo
omnia munda mundis

#2021
http://www.dariosblog.com/2009/12/la-pi ... liana.html
da Ballarò:

Ignazio Marino:"Mentre lei se ne sta li a sedere tranquilla, in Italia ci sono 2,9 milioni di indigenti"

Michela Vittoria Brambilla:"E io che ci devo fare?"
:shock: :shock:
Ma come che ci devi fare?
Il ministro del turismo!!! Il capo della più grande industria italiana che risponde come la signora Maria al mercato!!!!
Questa sera la Brambilla non ha azzeccata una! Ha infilato una figuraccia dietro l'altra:
prima ha detto che parlare della mafia fa male al turismo italiano (che sia un invito all'omertà?), poi ha detto che il No Berlusconi Day fa fare brutta figura al Paese (Berlusconi che si circonda di simpatici dittatori invece fa tanto bene) e poi sbaglia persino il tasso di disoccupazione.

Mi dispiace dirlo ma Tremonti aveva ragione. La Brambilla è solo una pescivendola.

Con tutto il rispetto per la categoria dei pescivendoli eh!!
:wink:
omnia munda mundis

#2022
9 dicembre 2009, in Pino Corrias
Aiuto, si sta sciogliendo Bersani




A Copenhagen purtroppo non se ne occupano, ma da queste parti pure il partito democratico si sta sciogliendo. Bersani sgocciola di giorno in giorno fino alla trasparenza. Si disfa soffiando e sbuffando parole incomprensibili. Niente che assomigli a un’idea creativa lo sfiora, a una indignazione vera, a una incazzatura sonante. E in questo tepore svaporano anche i suoi militanti. Compresi i più coraggiosi, quelli che non se la sono sentita di voltare del tutto le spalle alla manifestazione del No B. Day. Ma che si intravedevano, alla fine del mare di gente, come orsi polari alla deriva. E che in definitiva c’erano senza esserci.

Bersani si tiene alla larga da tutto, dalla finanziaria piena di buchi, dalla crisi che fulmina le aziende e i posti di lavoro, dallo scandalo planetario dello scudo fiscale, dalle polemiche sui collaboratori di giustizia, dalla corruzione di Mills che dovrebbe condurre a un corruttore, dall’indecenza delle escort candidate, dalla Rai con l’informazione azzerata, dai terremotati abbandonati all’inverno. Non ha niente da dire sui rifiuti ricomparsi in Campania e in Sicilia. Pigola sul processo breve. Non ha opinioni sul nuovo invio di truppe in Afghanistan. Né sui leghisti che ogni giorno incitano al razzismo e ai linciaggi.
Silenzio persino su quel galantuomo di Calisto Tanzi che fino a cento ore fa ancora nascondeva i Van Gogh in cantina. Possibile che a nessuno del partito democratico sia venuta in mente l’idea di convocare una conferenza stampa davanti alla villa di Tanzi per chiedere, oltre al ri-arresto immediato di questo campione del libero mercato, pure l’asta di tutti i quadri appena sequestrati? E se davvero valgono cento milioni di euro, sarà sempre una goccia in più da restituire ai 40 mila risparmiatori truffati.
(Vignetta di Bertolotti e De Pirro) :twisted: :twisted:
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#2023
Chi di voi ha sentito Giancarlo Caselli ieri sera parlare a “ Che Tempo Che Fa” da Fabio Fazio, ha sentito dire una cosa che, in teoria, sarebbe ovvia, ma che in realtà è quasi rivoluzionaria, ovvero che se è vero che bisogna cercare i riscontri alle parole del pentito Spatuzza, non si può dare per scontato in partenza che Spatuzza menta: bisogna essere laici, non prevenuti né in un senso né nell’altro. Aggiungo io, che non faccio il magistrato e che quindi non sono tenuto alle doverose prudenze di un magistrato, che è molto più probabile che Spatuzza dica la verità, anziché che menta: per quale motivo? Cercherò di spiegarlo oggi, perché intanto Spatuzza è già stato ritenuto attendibile dai magistrati di Caltanissetta, che hanno preso la decisione di rivedere il processo per la strage di Via D’Amelio. Guardate che, quando si rivede un processo che è già arrivato a una sentenza definitiva, passata in giudicato, ossia quando si rimette in discussione una sentenza della Corte di Cassazione beh, significa che gli elementi a disposizione sono notevoli, perché altrimenti un magistrato non rinnegherebbe ciò che ha fatto il suo ufficio, non lo rimetterebbe in discussione;
:arrow: sapete che, per la strage di Via D’Amelio, sono stati condannati dei boss come mandanti diretti e dei killers come esecutori materiali, i quali, almeno non tutti, risulterebbero colpevoli, anche se sono già stati condannati a vari ergastoli per quella strage: perché? Perché Spatuzza ha detto “ quelle cose le ho fatte io e non le hanno fatte altri mafiosi pentiti che se le erano accollate, a cominciare da Scarantino, Scandura e altri”, quindi il problema qui è duplice: capire chi imbeccò quei due pentiti per costringerli addirittura a prendersi la colpa di una strage come quella di Via D’Amelio, che non era la loro, ci viene sempre detto che il pentito cerca di scaricare su altri, ma stiamo parlando di autocalunnia, ci sono persone che si sono accusate di aver fatto una strage che non hanno fatto, chi le ha imbeccate, chi le ha costrette? Perché immagino che soltanto con una costrizione drammatica si possa convincere uno che non ha fatto la strage Borsellino a dire “ sì, Borsellino e gli uomini della scorta li ho ammazzati io” e questo è il primo punto. Il secondo punto è che Spatuzza dice “ quella strage l’ho fatta io e quindi, oltre a aver sciolto un bambino nell’acido e a aver fatto un’altra trentina o quarantina di omicidi, ho fatto pure la strage di Via D’Amelio” e, secondo i magistrati della Procura di Caltanissetta, è vero e conseguentemente la sentenza, nella quale non c’è Spatuzza tra i condannati come esecutori materiali, ma ci sono altri, va rivista, rifacendo il processo con un meccanismo di revisione, per fare condannare Spatuzza e scagionare quelli che non c’entrano. Capite che questo è un poderoso elemento a favore della credibilità di quello che dice Spatuzza, perché quest’ultimo non è soltanto un orecchiante che racconta cose che ha sentito dire su altri, quali Berlusconi, Dell’Utri etc., ma è uno che intanto ti dice “ la strage l’ho fatta io” e di lì parte, non parte da Berlusconi o da Dell’Utri, parte da sé stesso e è su questo sé stesso, è su queste accuse a sé stesso che viene intanto giudicata la sua attendibilità, che non è certamente stata giudicata tale a cuor leggero perché, ripeto, prima di autosmentirsi la magistratura ci pensa due volte, deve avere degli elementi nuovi e veramente robusti. Naturalmente può essere che Spatuzza dica la verità quando accusa sé stesso della strage di Via D’Amelio e che invece menta quando dice certe cose su Berlusconi e su Dell’Utri: perché è più probabile che dica la verità su Berlusconi e su Dell’Utri, anziché che menta su di loro? Per la semplice ragione che Spatuzza non è il primo mafioso pentito a parlare dei rapporti tra la mafia, Berlusconi e Dell’Utri, ce ne sono decine che ne hanno già parlato nel corso degli anni, subito dopo le stragi saltarono fuori dei mafiosi che parlavano dei rapporti con Berlusconi e Dell’Utri, durati proprio fino ai giorni delle stragi. Il primo fu Salvatore Cancemi, che non era uno Spatuzza qualsiasi, non era un killer, era un membro della cupola, era uno dei capi di Cosa Nostra e raccontò che Riina parlava di coperture da parte di persone importanti per le stragi e che quelle persone importanti erano Dell’Utri e Berlusconi e, per quella ragione, insieme a molti altri collaboratori di giustizia che raccontavano trenta anni di rapporti tra il gruppo Berlusconi/ Dell’Utri e la mafia, furono aperte indagini per concorso in strage, furono aperte indagini per mafia, per riciclaggio che poi finirono tutte archiviate non perché si fosse trovata la prova che non era vero, ma perché non si erano trovate abbastanza prove del fatto che fosse vero: non tutto quello che dicono i pentiti può essere riscontrato, visto che sono passati anni rispetto ai fatti che raccontano, ma non è che se una cosa non è riscontrata allora è falsa, una cosa può essere vera ma non essere riscontrata e quindi il giudice non la può utilizzare nel processo; oppure una cosa può essere vera e riscontrata, ma non sufficiente per portare a giudizio una persona sulla base di quelle accuse che sono ritenute troppo friabili. Archiviazione vuole dire proprio questo e i giudici lo scrissero: “ non abbiamo più tempo per indagare, perché sono scaduti i termini dell’indagine preliminare. Arrivati alla fine di quest’indagine non abbiamo elementi sufficienti per portare questi signori a processo”, ma per esempio la Procura di Firenze scrisse che gli elementi a carico nel corso delle indagini avevano aumentato la loro plausibilità, ossia era molto plausibile che quelle accuse fossero vere, stiamo parlando delle stragi del 93, Milano, Roma e Firenze, ma ancora non sufficienti per giustificare un rinvio a giudizio, archiviazione significa “ mettiamo in freezer e vediamo se, nel frattempo, arrivano elementi nuovi, riapriamo l’indagine” e è proprio quello che probabilmente hanno fatto o stanno per fare i magistrati di Firenze e di Milano, che lavorano sulle stragi del 93 e i magistrati di Caltanissetta, che lavorano sulle stragi del 92 :wink:
http://voglioscendere.ilcannocchiale.it ... aglio.html
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#2024
http://palermo.repubblica.it/dettaglio/ ... za/1800099

«Dalla Sicilia parte la dissoluzione del centrodestra», afferma soddisfatto il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo. «Prendiamo atto che il presidente della Regione ha utilizzato parole dure verso la sua maggioranza e sulle politiche antimeridionaliste del governo Berlusconi. E' un dato politico interessante. Noi continueremo a svolgere il nostro ruolo di opposizione responsabile, valutando il merito dei provvedimenti del governo».
omnia munda mundis

#2025
Show del Cavaliere a Bonn (la Stampa)



Il bello è che fino a pochi giorni fa chi parlava male all'estero dell'Italia aveva l'intenzione, per il premier, di sputtanarla.
Oggi invece Berlusconi è andato a Bonn e davanti ai leader del Ppe ha detto che :
:arrow: - il parlamento è esautorato, in italia comanda un fantomatico partito dei giudici
:arrow: - La corte costituzionale non è organo di garanzia ma organo politico
:arrow: - I presidenti della repubblica sono di parte.

Per la verità sono frasi già note a noi italiani: Berlusconi le ripete dalla sera alla mattina. Ma sentite in un contesto internazionale fanno comunque un certo effetto.
Che dire? Forse l'offensiva del cavaliere passa anche per i media internazionali, certo che il rimbalzo in Italia crea effetti indesiderati. Fini prende le distanze e chiede chiarezza, il Quirinale è irritato. Dove vuole arrivare il Cavaliere?
omnia munda mundis