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#3421
kimikalli ha scritto:Come volevasi dimostrare

Un uomo politico vicino al capo del governo è imputato in un delicato processo. In Italia c’è una legge che consente ai ministri di rinviare le udienze. Pochi giorni prima che l’uomo politico compaia davanti ai giudici il capo del governo inventa un ministero inutile e lo nomina a capo di quel dicastero. L’uomo politico, nemmeno una settimana dopo, utilizza quella legge.

Nel caso Brancher tutto è avvenuto alla luce del giorno. Chiaro, lampante, cristallino. Perfino trasparente. Con esattezza evidente e matematica.

La stessa esattezza matematica prevederebbe che il partito del capo del governo e dell’uomo politico perda per una cosa così alcuni milioni di voti.

Ma in Italia non succede e probabilmente non succederà.

Perché?

la repubblica
l'ha predetto qualche gg fa DiPietro a 8 e mezzo mi sembra.. comunque su una trasmissione su La7..
che Brancher appena nominato avrebbe approfittato della legge per evitare il suo processo. :(
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#3422
chiaretta ha scritto:perchè non gliene frega niente a nessuno, purtroppo
son tutti a guardare la partita, chi vuoi che legga i giornali?

sono scandalizzata
Ormai non sono più scandalizzata, sono schifata e basta.
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“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.

#3423
non succede perchè in italia la gente ormai c'ha il cervello lobotomizzato. :(
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#3424
Allora ecco spiegate le sparate di questi giorni. Sparate direttamente proporzionali alle crescenti difficoltà del Carroccio. Ma sono sparate che agli italiani non piacciono, che ancor meno piacciono agli elettori del Centrodestra, e che soprattutto non convincono gli elettori della Lega, ma che sortiscono un effetto consolatorio e autoreferenziale: riscaldano i cuori dei militanti che animano il prato di Pontida.
LUIGI CRESPI
http://www.ilpolitico.it/?p=32970

:lol: allora adesso è chiaro :wink:
omnia munda mundis

#3425
L’importante era che Brancher diventasse ministro di qualcosa. Ma riguardate la fotografia del suo giuramento: lui è sorridente, Giorgio Napolitano invece ha lo sguardo basso come chi deve trangugiare un boccone di cui farebbe volentieri a meno. Nulla poteva eccepire il Capo dello Stato alla nomina di un ministro «senza portafoglio». Ma gli era fin troppo evidente che si trattava di una messinscena. Come s’è visto ieri. E proprio al Quirinale mercoledì sera ha voluto recarsi Umberto Bossi per un colloquio con il Capo dello Stato che - ha raccontato ieri su La Stampa Federico Geremicca - ha avuto toni più che preoccupati per l’insieme della situazione politica. La grottesca nomina di Brancher era la testimonianza dei torbidi.

Ma di quale segreto sarà mai la cassaforte questo Aldo Brancher destinatario di un tale privilegio? Le cronache di Tangentopoli rammentano che quando venne arrestato - da manager Fininvest - per finanziamento illecito del Psi di Craxi, lo stesso Brancher fu oggetto di un’attenzione mistica da parte del suo datore di lavoro. Fu lo stesso Berlusconi a raccontare che insieme a Fedele Confalonieri fece spesso il giro in macchina intorno al carcere di San Vittore dov’era recluso Brancher per mettersi «in comunicazione con lui». Ora che sono tutti e due al governo le comunicazioni sono più semplici. E i misteri sempre più fitti.
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
omnia munda mundis

#3426
Adesso può cominciare il campionato delle recriminazioni, in quello siamo campioni del mondo imbattuti. A partire dagli ingaggi miliardari ai giocatori. È un ottimo spunto da cui partire - per finire alle recenti varianti in salsa leghista: troppi stranieri in campionato gli italiani si ammosciano, guardate il risultato. In mancanza di secondo turno la distrazione di massa sarà, per qualche giorno, la polemica calcistica. Meglio, così passa intanto sotto silenzio una manovra ad personam in cui gli enti esentati dal fare sacrifici saranno quelli che hanno diretta relazione con il capo del governo. È lo stile della casa.

Per fortuna che c'è Feltri: ci aiuta ogni giorno a risvegliarci dal peggioramento progressivo del torpore omeopatico fornendoci di tanto in tanto qualche velina anonima, qualche foto tagliata ad arte, qualche reperto uscito dai molti dossier di cui dispone - Veronica nuda, Boffo criminale, il genere è noto - da usare come bazooka per sventrare l'avversario del momento. Poi in genere chiede scusa nella pagina delle lettere o paga danni per diffamazione, ma questo i suoi lettori non lo trovano in prima pagina, è ovvio. Avrei fatto a meno di commentare la foto di ieri relativa all'editore di questo giornale - Renato Soru e il gentiluomo di sua santità Balducci entrambi con un bicchiere in mano, in occasione di una cerimonia pubblica legata al G8 - se non fosse per il titolo che ci chiama direttamente in causa: L'Unità brinda con la cricca. Di quali siano i legami di Soru con Balducci e soci, che non vedevano l'ora di levarselo di torno, racconta il pezzo in cronaca, dicon le intercettazioni e la storia com'è andata. Del l'Unità parliamo noi: sono anni che Feltri e i suoi killer cercano tra le loro carte e non solo un po' d'immondizia sul nostro conto, non hanno mai trovato niente né potrebbero. La cricca brinda dalle sue parti, non dalle nostre. Lo so, è difficile da credere per Feltri ma è proprio così. Continui a razzolare nei bidoni, che noi intanto lavoriamo.
http://concita.blog.unita.it//I_bidoni_ ... 1360.shtml
omnia munda mundis

#3427
Nei mondiali Prodi batte Berlusconi 1 a 0
Cara Rossini,
non sono un appassionato di calcio, ma ad eliminazione appena avvenuta, e da quanto mi pare di capire con disonore, una considerazione mi viene spontanea e così Ve la propongo:Non tutti i mali vengono per nuocere.
Le sue mani non stringeranno la coppa del mondo davanti a Palazzo Chigi.
Quell’onore che toccò a Romano Prodi nel 2006 non toccherà a lui.
Immaginate quale polpettone avrebbero creato, quale spottone lui e i suoi ministri, che assalto alla diligenza o al pulmann a due piani scoperto, che trionfo si sarebbe destinato l’oscuro signore.Ma un piccolo paese post comunista (cattivoni!) gli ha fatto lo sgambetto sin da subito.
E lui e i suoi ministri, sottosegretari e quant’altri non metteranno le loro mani sulla coppa del mondo di calcio 2010.
Cordialità.
Fab1963
P.S. : porta pure jella!
http://lettere-e-risposte.blogautore.es ... oni-1-a-0/
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#3428
La grande bugia di Bertolaso
Commenta di Fabrizio Gatti
Ha speso 72 milioni di euro per bonificare La Maddalena. Affidando i lavori a suo cognato. Ma 'L'espresso' ha scoperto che due metri sott'acqua è ancora pieno di rifiuti tossici e materiali pericolosi per la salutehttp://espresso.repubblica.it/
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#3429
Lazio, moltiplicazione delle poltrone. E delle commissioni. Il Lazio ha già il doppio delle commissioni di qualsiasi altra regione. E cosa ha annunciato la nuova presidente Renata Polverini? Faremo altre due commissioni. Più auto blu, più presidenze ben pagate, più vicepresidenze ben pagate. Più spese.
Quanto costa una commissione? Ogni commissione ha un presidente che incassa, oltre al ricco stipendio di quasi 10 mila euro da consigliere regionale, altri 900 euro. Quindi 900 euro (nette) per 21 presidenti di commissione. Poco? E le vicepresidenze? Ogni vicepresidente prende, sommandoli sempre ai famosi quasi 10 mila euro da consigliere, altri 600 euro mensili. Ventuno commissioni, 42 vicepresidenti, 600 euro mensili in più per 42. In totale al mese questo folto numero di commissioni costerà solo per indennità di presidenti e vicepresidenti circa 45 mila euro al mese, in un anno oltre mezzo milione di euro. Non solo: ogni presidente di commissione ha diritto a una segreteria formata da tre persone, un interno più due esterni. Altri stipendi da pagare. E l’auto blu? Ecco, c’è anche l’auto blu, tutti i ventuno presidenti avranno a disposizione l’auto e l’autista. In teoria, solo nei giorni in cui si riunisce consiglio o commissione. In teoria
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... =HOME_ROMA
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#3430
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
La protesta delle Regioni contro il governo che scarica sulle amministrazioni locali il peso maggiore della manovra da ieri ha assunto toni da rivolta. I governatori minacciano nientemeno che di rinunciare alle loro competenze in molte materie su cui da tempo il potere centrale non esiste più. La spiegazione, data a nome di tutti dal presidente della Conferenza Stato-Regioni Vasco Errani, è che tagliando i fondi previsti per una serie di servizi la manovra rende impossibile garantirli, a meno di non procedere, localmente, all’istituzione di nuove tasse per finanziarli.

Va detto che era abbastanza prevedibile che sarebbe finita così. La vicenda di un governo che a Roma si vanta di «non aver messo le mani nelle tasche degli italiani» mentre in periferia costringe le amministrazioni a farlo era apparsa chiara da quando l’impianto della manovra fu spiegato per la prima volta.
Come mercoledì i sindaci che avevano appreso dai giornali della possibilità allo studio di una nuova imposta comunale per rimpiazzare l’Ici, abolita dal 2008 e mai reintegrata con trasferimenti di fondi da parte del governo, così oggi anche i governatori vorrebbero sapere quale sorte li aspetti. Va da sé che in un quadro del genere la ormai sommersa discussione sul federalismo, prima di tutto su quello fiscale, torna drammaticamente d’attualità, e non a caso il leader della Lega l’altro giorno è andato a parlarne con il Capo dello Stato.
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#3431
Con la crisi democrazie a rischio
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... ID_blog=40
Impunità e allergia alla cultura del controllo (esercitato da istituzioni e da mezzi d’informazione) sono radicate anche in Italia, e anche qui la democrazia è vicina al precipizio. Le innumerevoli leggi varate a protezione di singole persone o gruppi di persone, l’arroccamento identitario-etnico di regioni a Nord e a Sud del Paese: questi i mali principali. La stessa proposta di rivedere l’articolo 41 della Costituzione contiene i germi di un’illusione: l’illusione che l’economia ripartirà, se solo si possono iniziare attività senza controlli preventivi. L’illusione che l’eliminazione di tali controlli sia un bene in sé, anche in Paesi privi di cultura della legalità
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#3432
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp? ... zione=7440

Il Fatto Quotidiano: la Brambilla spende e spande, 15 milioni oltre il budget
8 milioni e 600 mila euro sono per italia.it, il lacunoso portale che non visita nessuno.

Da 642.960 euro, a 15 milioni e mezzo di euro. Per un aumento di 14 milioni 892 mila euro. In un momento strorico in cui non si parla d’altro che di tagliare la spesa pubblica il ministero del Turismo guidato da Michela Brambilla è il tipico esempio di sprechi da evitare.
omnia munda mundis

#3433
Chi fa da palo a Brancher
Tutti i tg ci hanno fatto vedere e rivedere la scena della firma, con Calderoli a fianco del presunto ministro Brancher a fare quasi da garante e il Presidente della Repubblica di fronte, a dare ufficialità alla cerimonia. E ora che Napolitano si è espresso contro l’ignobile farsa dell’illegittimo impedimento, i signori della destra più sfacciata (leggi Capezzone, che non è neanche un signore) ci vengono a spiegare la divisione dei poteri, di cui si sono sempre fatti un baffo. E cioè: le leggi le fa il legislatore, il giudizio sui reati spetta ai magistrati, mentre il presidente della Repubblica non ha voce in capitolo. Insomma, quando hanno portato al Quirinale un nuovo ministro, Berlusconi e Calderoli volevano solo usare da palo la più alta carica dello Stato. Per dare alle loro nuove porcate una vernice di legittimità, rubandola a Napolitano e ai cittadini che hanno fiducia in lui. E anche questa è appropriazione indebita, che si somma all’appropriazione indebita di cui Brancher è accusato.
27 giugno 2010-unita' mn oppo
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#3434
SprecIl bilancio di previsione è stato sforato di 1,5 miliardi. Presidenza e Protezione civile le meno virtuoseoni a palazzo Chigi. Un buco di bilancio da oltre un miliardo di euro


Oltre al caso eclatante della neo-ministro Michela Vittoria Brambilla, che è riuscita a spendere per il turismo circa 24 volte il suo budget, passando da 600 mila a 15 milioni di euro, in termini percentuali sono stati i colleghi Carfagna e Brunetta a sfondare i tetti concordati. La prima ha speso quasi cinque volte il milione e mezzo di euro di cui disponeva (sulla cifra ha pesato l’istituzione dell’osservatorio per la pedofilia). Il secondo quasi otto volte i 737.352 euro destinati a “Innovazione e tecnologie
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/06 ... zzo-chigi/
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#3435
Una bugia a interim alle origini del caso
di Tommaso Labate
Scandalo. Il Cavaliere aveva garantito al Quirinale che si sarebbe sbloccata la partita dello Sviluppo economico. La paura per lo scudo
Ai primi di luglio, infatti, il giudice potrebbe decidere che il ministro senza un ministero da organizzare non ha alcun legittimo impedimento. E, paradossalmente, di fronte a questo scenario Palazzo Chigi potrebbe decidere di non rivolgersi alla Consulta per il conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato. Perché? Semplice. «La Corte», è la riflessione che si sta facendo in queste ore nella maggioranza, «potrebbe dar ragione al giudice. In questo caso, però, la norma sul legittimo impedimento cadrebbe». Lasciando quindi senza “scudo” anche Berlusconi, che diventerebbe un imputato come un altro.

Un rischio alto. Troppo alto perché il Cavaliere possa farsene carico. Per questo, alle 21,15 di ieri sera, è arrivata l'unica svolta possibile. Annunciata dai legano dello stesso Brancher, che ha rinunciato al legittimo impedimento.

http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/242599/
Figuraccia di governo. L'impedimento del neo-ministro fa infuriare il popolo leghista e costringe il Quirinale a una smentita. Ma sta arrivando il lodo Alfano anche per lui.
La possibile crisi del «legittimo impedimento» arriva mentre al Senato è in corso la manovra segreta per rilanciare la versione costituzionale del Lodo Alfano. Il titolare del dossier è il relatore Carlo Vizzini, che giorni fa ha chiuso con largo anticipo il termine per la presentazione degli emendamenti. Perché? Semplice. Il legittimo impedimento scade nell'ottobre 2011. Quindi, per evitare che il premier rimanga senza “schermo”, c'è bisogno che questa norma (costituzionale) faccia quattro passaggi tra Camera e Senato prima di quella data. Oltre referendum popolare, visto che non avrà il sostegno dei due terzi del Parlamento previsto dall'articolo 138 della Costituzione. Per rispettare la road map, c'è bisogno che il Palazzo Madama licenzi il testo in prima lettura entro la fina dell'estate, in modo che Montecitorio possa dare il suo disco verde entro la fine dell'anno. Accelerare, dunque. Per salvare il premier, certo. Anche perché per Brancher, probabilmente, è già troppo tardi. Probabilmente
http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/242928/
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