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#541
Steve1973 ha scritto:Ahh... mi stavo preoccupando...
qualche giorno senza rassegna stampa. Avevo quasi creduto che si fosse deciso di seguire i consigli di Napolitano... :lol: :lol:

Comunque, per gli amanti dei gossip, consiglio un'interessante lettura del settimanale OGGI (edito da Rizzoli e non da Mondadori, prima che qualcuno faccia i soliti commenti...).
C'è un'accurata descrizione/intervista del "vostro" principale teste, con tanto di interviste alle amiche che spiegano un po' di cose... ed emerge un quadro un po' diverso da quello che il quotidiano di partito e tutti i suoi affiliati hanno dipinto sulla questione escort...
A proposito dell'amico Rizzoli...
L’amico del Cavaliere: molti altri fanno le cose imputate a Berlusconi
«Un complotto, Silvio reagisca
È come la vicenda Montesi»
Angelo Rizzoli: alle feste romane anche leader di sinistra con ragazze di poca virtù
ROMA — «Questa storia me ne ricorda un’altra, di cui mi sono occupato molto tempo fa, quand’ero ragazzo. Facevo uno stage alla McGraw-Hill, la grande casa editrice america­na, e mi affidarono l’editing del libro dell’ex ambasciatore inglese a Roma, in cui si ricostru­iva il caso Montesi. Una vicenda di cui serbavo memoria personale: anche se avevo solo dieci anni, ricordo bene i memoriali che i rotocalchi, compresi quelli di mio padre come Oggi, pub­blicavano pagando profumatamente ragazze sconosciute: Anna Maria Caglio detta il cigno nero, Adriana Bisaccia... Tempo dopo, ebbi mo­do di conoscere i protagonisti della vicenda, Piero Piccioni e Alida Valli, che me ne raccontò i dettagli quando la incontrai in America. Le analogie sono impressionanti».

Angelo Rizzoli ne è convinto: «Sotto certi aspetti, la vicenda di Palazzo Grazioli è la foto­copia del caso Montesi. Non c’è un cadavere, per fortuna. Ma ci sono i festini. Ci sono le ra­gazze che raccontano. C’è un leader politico da colpire: ieri Attilio Piccioni, oggi Berlusconi. E c’è un disegno, diciamo pure un complotto. Lei ricorda il caso Montesi? Wilma Montesi, la ragazza trovata morta sulla spiaggia di Torvaia­nica. Le indagini sono nelle mani della polizia, quindi del ministero dell’Interno, quindi di Amintore Fanfani, il grande rivale di Piccioni. Al resto provvede l’ufficio affari riservati del Vi­minale. Nascono leggende secondo cui la Mon­tesi ha partecipato a un festino, allora si diceva a un’orgia, ed è morta per overdose, il corpo gettato in mare. Il festino sarebbe stato organiz­zato nella villa del sedicente marchese Monta­gna, e vi avrebbe partecipato Piero Piccioni, fi­glio di Attilio. Che in realtà era a Positano con Alida Valli; ma, da galantuomo, tacque per non inguaiare la donna che amava. Un errore imper­donabile, in un Paese dove i gentiluomini non sono apprezzati. Anni dopo, ottenuto il divor­zio, la Valli ristabilì la verità. Il processo di Ve­nezia smontò tutto. Ma ormai Attilio Piccioni si era dimesso e aveva lasciato la politica».

Accadrà anche a Berlusconi? «Dipende da lui. Se avrà uno scatto, se saprà reagire come ad esempio nella campagna elettorale del 2006, ne uscirà. Silvio deve dare risposte. Ma non sulla vicenda D’Addario. Di questa storia meno parla, meglio è. È stato imprudente a esporsi in prima persona: un presidente del Consiglio non si occupa della spazzatura, del fango. È inutile che precisi di non aver mai pa­gato una donna: chi può immaginare Berlusco­ni con un mazzo di euro in mano che retribui­sce la D’Addario? Il presidente del Consiglio ha dei portavoce: affidi a loro il compito di dire poche, scarne e definitive parole che chiudano il caso. Sia più attento in futuro a chi invita a casa sua. E dia le risposte che il Paese attende davvero. Sulla crisi economica, e non solo: l’Ita­lia è vecchia, lenta, burocratica, incartapecori­ta. Il peggio verrà in autunno; ma Berlusconi può ancora rimetterla in moto. Può essere che mi faccia velo l’amicizia, però ne sono convin­to ». L’amicizia tra Angelo Rizzoli e Silvio Berlu­sconi nacque nel 1974. «Arrivò in via Solferino con le carte e i piani per Milano2, a protestare per un articolo del Corriere di Informazione se­condo cui su quell’area doveva sorgere un cimi­tero. 'Meglio pensare ai vivi che ai morti, no?', mi disse. Aveva ragione lui. Fu Berlusconi a riavvicinarmi a Montanelli. Indro era venuto da mio padre e da me a chiedere aiuto per il suo Giornale; ma noi avevamo appena preso il Corriere. Tempo dopo, Silvio mi invitò a pran­zo con Montanelli in via Rovani. Alla fine In­dro disse: 'Ti perdono, ma non potrò mai per­donare tuo padre'». Erano gli anni della P2. «Per me la P2 è una lista di nomi fatti trovare da Gelli a Castiglion Fibocchi — risponde Riz­zoli —. Cosa fosse davvero, io non l’ho mai sa­puto. Non ho mai partecipato a una riunione, al processo non sono stato chiamato neppure come teste. Ho avuto sei processi per altri moti­vi, e sono stato sempre assolto. E mentre ero ingiustamente in carcere, in isolamento, tre so­le persone mi hanno scritto: Montanelli, Lina Sotis, e Berlusconi, che offriva di far interveni­re Craxi per rendere il mio regime carcerario meno duro. Quando uscii, a Milano tutti face­vano finta di non conoscermi. Mi diedero pure lo sfratto. Berlusconi mi chiamò e mi disse: se tu produci dei film, io te li compro. Fu di paro­la ». Ma chi è oggi a tramare contro di lui? «Non lo so. Certo in Italia si era creata un’anomalia: nessun uomo ha avuto tanto potere come Ber­lusconi tra il 2008 e il 2009. Agnelli aveva pote­re economico, non politico. Craxi aveva una forte personalità ma era minoritario nel Paese. Prodi, Ciampi, Amato erano grands commis senza partito. Berlusconi sommava in sé finan­za, politica e un consenso altissimo. Ora che è stato trovato il suo tallone d’Achille nella vita privata, Silvio paga il fatto di aver infranto un equilibrio consolidato». Davvero lei crede che qualcuno possa aver pagato la D’Addario? «Non occorrono soldi; ci sono altre gratificazio­ni. Per una donna di 42 anni, che ha provato in ogni modo a sfondare senza riuscirci, che nella logica dell’industria dello spettacolo è quasi una vecchia signora, le copertine sono un ri­chiamo irresistibile».

E Veronica? «Veronica vi­ve in un castello dorato, si sposta con aerei pri­vati, non frequenta nessuno tranne quattro amiche milanesi che vanno bene giusto per lo shopping ma se chiedi chi è Obama non lo san­no. Veronica è condizionabile; e probabilmen­te è stata condizionata. Dicendo che il marito non sta bene ed è inaffidabile, non si è accorta di far male ai suoi figli, di destabilizzarli. So­prattutto il più piccolo, Luigi, che andrebbe in­vece sostenuto: a volte ci si ritira nella religio­ne come fuga dal mondo». Berlusconi non ha proprio nulla da rimproverarsi? «Ha avuto uno stile di vita imprudente. Del resto lui è come mio nonno, che adorava le donne, e in età ma­tura amava circondarsi di ragazze giovani: l’ul­timo soffio prima del tempo in cui, come dice­va Turgeniev, i ricordi diventano rimpianti, e le speranze illusioni. Ma Berlusconi non deve giustificarsi di nulla. Mia moglie Melania e io riceviamo spesso, qui in casa. E spesso gli ospi­ti portano qualcuno. Mica possiamo chiedergli i documenti?». «Roma — racconta Rizzoli — non cambia con il cambiare dei regimi. La più grande indu­stria, con l’edilizia, è lo spettacolo. A Roma arri­vano migliaia di ragazze e anche di ragazzi di­sponibili a ogni genere di esperienza. E arriva­no politici, imprenditori, finanzieri, che lonta­no dalle famiglie si sentono come in vacanza, e la sera vogliono divertirsi. Le cose imputate a Berlusconi sono state fatte da molti altri. Ne ho visti tanti, di ministri e anche di presidenti del Consiglio, girare con ragazze di poche virtù. Ho visto anche leader di sinistra fare lo stesso. Ho ricevuto telefonate di un ex magistrato che raccomandava una bionda conduttrice televisi­va. Su due sole persone a Roma non ho mai sentito un pettegolezzo: Gianni Letta e suo ni­pote Enrico. Per questo nessuno dovrebbe at­teggiarsi a moralista. Chi può permettersi di fis­sare, e a qualche altezza, l’asticella della morali­tà? ». Aldo Cazzullo

:wink: :wink:

#542
loremir77 ha scritto:peccato che il sedicente fidanzato (attuale) di noemi abbia oggi annunciato che la storia del fidanzamento con tanto di foto su Chi sia solo una bufala..

porello.. :lol: ha ammesso che le cose sono andate troppo in là.. e che potrebbe raccontare molte cose.. sulla "fidanzata".. che è stata lei a chiedergli di metter su il falso fidanzamento.. imbeccata da "qualcuno".

ovviamente un bell'articolo su Diva e Donna che quanto a scoop se la gioca con Oggi. :lol: :lol:
Dici che i gossip che montano su Repubblica & co invece siano più veritieri?

Solo perchè la fonte è più "attendibile"????

ma dai...

#543
Attenti a quei P2
Zorro di Marco Travaglio (da Paola Bensi)

Veronica Berlusconi protesta con il Corriere della sera per la vergognosa intervista dell’altro giorno ad Angelo Rizzoli che, per difendere Al Pappone, s’è permesso di criticare le amiche della signora e financo di intrufolarsi nelle convinzioni religiose del figlio Luigi.“Non si sa da quale pulpito”, aggiunge Veronica, visto che “non ho mai conosciuto” né lui né la moglie Melania, che sempre sul Corriere “era già stata prodiga di consigli non richiesti e non graditi”. Beata ingenuità: il pulpito è quello della loggia P2, di cui Rizzoli era “maestro” (tessera E.19.77), mentre Silvio era solo “apprendista muratore” (tessera 1816). I fratelli, si sa, si vedono nel momento del bisogno. A fine anni 70 il Corriere, che Rizzoli aveva appena regalato alla P2 di Gelli, Ortolani e Tassan Din, scoprì un giovane virgulto del giornalismo italiano: tale Silvio Berlusconi, subito ingaggiato per vergare sapidi commenti di economia. Ora, trent’anni dopo, riecco il maestro correre in soccorso del muratorino in difficoltà, sempre sul Corriere. La coppia, peraltro, non s’era mai separata: Angelo, già celebre per una strepitosa bancarotta fraudolenta con arresto incorporato, lavora da anni per Raifiction (già feudo del berlusclone Saccà) e per Mediaset con due società di produzione: la Rizzoli Film e la Jules Verne Film. Quest’ultima, nel 2004, dichiarò di aver finanziato An, il partito del ministro Gasparri che aveva appena regalato al muratorino l’omonima legge salva-Mediaset. Bello vedere che, dopo tanto tempo, i sentimenti di fratellanza sono rimasti intatti. I valori della famiglia.
:wink:

#544
kimikalli ha scritto: A proposito dell'amico Rizzoli...
acc... scusa...

dimenticavo che posso postare solo articoli dell'Unità o di Repubblica perchè possano essere ritenuti super partes...

e che qualsiasi persona che non crede a tutte queste storie è comprato da Berlusconi...

La prossima volta mi adeguo, prometto!! :wink:

#545
Steve1973 ha scritto:
loremir77 ha scritto:peccato che il sedicente fidanzato (attuale) di noemi abbia oggi annunciato che la storia del fidanzamento con tanto di foto su Chi sia solo una bufala..

porello.. :lol: ha ammesso che le cose sono andate troppo in là.. e che potrebbe raccontare molte cose.. sulla "fidanzata".. che è stata lei a chiedergli di metter su il falso fidanzamento.. imbeccata da "qualcuno".

ovviamente un bell'articolo su Diva e Donna che quanto a scoop se la gioca con Oggi. :lol: :lol:
Dici che i gossip che montano su Repubblica & co invece siano più veritieri?

Solo perchè la fonte è più "attendibile"????

ma dai...
quindi la stampa "credibile" sarebbe "il giornale"? :P
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#546
ah.. altra cosa..

oggi.. lo compra mia zia che lo dà a mia mamma..
quindi so come è fatto.. e pure bene. visto che lo sfoglio tutte le settimane.
tu lo compri oggi? o lo leggi dal parrucchiere?? :lol:

a settimane alterne ci sono servizi fotografici in posa di TUTTA la famiglia berlusconi compresi nipoti boccolosi e non.
comprese didascalie sulla famiglia bella e perfetta..

quindi non direi che sia una pubblicazione sopra le parti.
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#547
loremir77 ha scritto: quindi non direi che sia una pubblicazione sopra le parti.
Quindi... mi ripeto...

d'ora in poi devo ritenere attendibile solo quanto pubblicano Repubblica, l'Unità o i blog di Travaglio e compagni vari???

Quella è legge, e non può neanche essere messa in discussione, perchè scrive quello che volete veder scritto e che vi piace leggere. Il resto sono articoli di parte...

Visto che hai a casa OGGI, vai a leggere l'intervista alle due amiche di questa famosa Escort su come siano andate le cose... poi, se vuoi, ne torniamo a parlare qui. :wink:

#548
Steve1973 ha scritto: d'ora in poi devo ritenere attendibile solo quanto pubblicano Repubblica, l'Unità o i blog di Travaglio e compagni vari???

Quella è legge, e non può neanche essere messa in discussione, perchè scrive quello che volete veder scritto e che vi piace leggere. Il resto sono articoli di parte...

Visto che hai a casa OGGI, vai a leggere l'intervista alle due amiche di questa famosa Escort su come siano andate le cose... poi, se vuoi, ne torniamo a parlare qui. :wink:
Repubblica&Co hanno in effetti raggiunto livelli da accanimento.
Ma il Corriere della Sera e L'economist dove li metti? :roll:
Possibile che non ti venga nemmeno un dubbio? ;)

#549
la differenza tra oggi e repubblica.. posson essere tutti e due di parte con la semplice differenza che repubblica non santifica nè fa sembrare prodi o veltroni o franceschini come una persona perfetta con una vita perfetta con figli perfetti con nipoti perfetti..
le famiglie di solito son dietro le quinte e non sbandierate per prender + voti e consensi... oppure sono tutti aspiranti modelli?
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#550
steve ce la metteresti la mano sul fuoco?? :wink:

che la d'addario abbia mentito e non abbia invece mentito la trans?

poi tutto è possibile.. io la mano non ce la metterei.. nè in un senso nè in un altro..
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#551
loremir77 ha scritto:steve ce la metteresti la mano sul fuoco?? :wink:

che la d'addario abbia mentito e non abbia invece mentito la trans?

poi tutto è possibile.. io la mano non ce la metterei.. nè in un senso nè in un altro..
li stess...
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“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.

#552
Quanto e' caro l'amico Silvio.... :shock:

Rizzoli: «Dopo 26 anni esco pulito»
Cancellata condanna per bancarotta
L'ex editore del Corriere della Sera: «Chiederò il risarcimento degli immensi danni patiti allo Stato»

Angelo Rizzoli (Ansa)
ROMA - Le sezioni unite penali della Cassazione hanno accolto il ricorso dell'ex editore del «Corriere della Sera» Angelo Rizzoli contro la decisione del Tribunale di Milano, del 20 novembre 2007, di non revocargli la sentenza di condanna per la bancarotta del gruppo, che era stato posto in precedenza in amministrazione controllata. Ad avviso dei supremi giudici le norme che hanno modificato i reati societari hanno abolito il reato per il quale Rizzoli era stato condannato, con pena condonata, a tre anni e quattro mesi di reclusione.
BANCAROTTA CANCELLATA - Le sezioni unite e penali della Suprema Corte hanno infatti dichiarato che tale reato è stato abolito con l'entrata in vigore della riforma delle procedure concorsuali (decreto legislativo n. 5/2006), che ha abrogato l'ipotesi di bancarotta patrimoniale societaria nell'amministrazione controllata. Rizzoli è stato difeso in Cassazione da Tullio Padovani, Giuliano Pisapia e Grazia Volo. Entro 30 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza.

LA REAZIONE - «Non ne posso più di questa vicenda che mi ha stremato e ha spezzato in due la mia vita: per 26 anni mi sono portato dietro il marchio del bancarottiere e del truffatore ed ora si scopre che è tutto fumo»: questo il commento dell'ex editore del Corriere della Sera Angelo Rizzoli (65 anni) alla decisione della Cassazione. «La storia si chiude qui - aggiunge - esco pulito e scagionato da ogni accusa. Chiederò il risarcimento degli immensi danni patiti allo Stato e a chi ha sfruttato la mia vicenda per trarne profitto». «Mi sono appellato alla Suprema Corte - spiega Rizzoli, che oggi è un produttore cinematografico e televisivo - per salvaguardare il mio nome e la mia reputazione e sono andato avanti per far accertare che non c'è mai stata alcuna bancarotta. Le scappatoie non mi hanno mai interessato. La mia pena era stata interamente condonata, ma volevo uscire a testa alta dai processi che hanno rovinato la mia vita». Rizzoli, arrestato quando aveva 39 anni, ha passato 13 mesi in carcere nonostante la sclerosi multipla che lo affligge. «Questa - conclude - è la sesta assoluzione, adesso basta!».

LA VICENDA - Rizzoli era finito sotto processo perché, in qualità di vicepresidente ed amministratore delegato della Rizzoli Editore Spa, posta in amministrazione controllata dal tribunale di Milano nel 1982, aveva, secondo l'accusa, «occultato, dissipato e comunque distratto dalla loro destinazione alla gestione societaria beni sociali e, in particolare, somme per un ammontare complessivo di 85 miliardi e 236 milioni di lire circa e 3.150.000 dollari Usa», nonchè per avere «esposto fraudolentemente, nelle comunicazioni sociali e, in specie, nei bilanci dal 1976 al 1982 fatti non rispondenti al vero sulle condizioni economiche della società». Inoltre, era stato accusato anche di falso in bilancio, quale presidente della Rizzoli Finanziaria. In primo grado, il tribunale di Milano, il 15 giugno 1993, con rito abbreviato, lo aveva condannato a 7 anni e 6 mesi, mentre in appello, nel novembre 1997, la pena era stata ridotta a 3 anni e 4 mesi, poiché il reato di falso in bilancio era stato dichiarato prescritto. Tale sentenza era divenuta definitiva nell'aprile del 1998, ma dopo la riforma introdotta nel 2006 sulle procedure concorsuali, Rizzoli aveva chiesto, ma non ottenuto, dal tribunale milanese, la revoca della sentenza di condanna. La cassazione, invece, adesso ha accolto il suo ricorso: la prima sezione penale della suprema corte, aveva sollevato la questione davanti alle sezioni unite, chiedendo di chiarire «se, a seguito dell'espressa abrogazione della disposizione incriminatrice dettata dall'articolo 236, comma 2 numero 1 legge fallimentare, ad opera dell'articolo 147 del decreto legislativo numero 5 del 2006, per l'ipotesi di bancarotta patrimoniale e societaria nell'amministrazione controllata, si sia verificato un fenomeno di effettiva «abolitio criminis», ai fini della revoca della sentenza di condanna, ovvero di mera successione di fattispecie incriminatrici». I giudici delle sezioni unite penali hanno risolto la questione dichiarando che «si è verificata abolitio criminis».

#553
fedelyon ha scritto:Repubblica&Co hanno in effetti raggiunto livelli da accanimento.
Ma il Corriere della Sera e L'economist dove li metti? :roll:
Possibile che non ti venga nemmeno un dubbio? ;)
Guarda che io leggo anche Repubblica, anche perchè lo trovo un giornale molto ben fatto per alcune sezioni.
E leggo anche gli articoli di "politica", giusto per capire come si possa sostenere e giustificare una posizione al 99% delle volte opposta alla mia.

Detto questo, mi pare altrettanto ovvio che il Corriere della Sera e tutti i principali giornali stranieri parlino di queste vicende. Non ci vedo nulla di strano. Anche qui in Italia spendiamo fiumi di parole e pagine per gli eventi di politica estera, a maggior ragione quando sono così eclatanti e soprattutto sconvenienti e spinosi.

In questo devo dare assolutamente merito alla sinistra in Italia. Negli ultimi mesi è riuscita a spostare completamente l'attenzione dalla loro inconsistenza politica, facendo emergere tutta una serie di storie con sfondo etico e morale, toccando così argomenti su cui gli italiani sono molto sensibili.

E ci è riuscita. Non ho problemi ad ammettere che la vittoria meno rotonda di quello che ci si aspettava all'ultima tornata elettorale è dovuta proprio a questo.
Era l'unico modo di fermare l'avanzata politica di Berlusconi e del centro destra.

Io nutro tutt'ora seri dubbi sulla veridicità di tutte queste storielle, ma questa è una mia opinione. E tale rimane anche dopo aver letto i giornali italiani o stranieri.

Non ho mai detto che tutti i giornali stranieri sono di sinistra solo perchè parlano di questi argomenti. Ci mancherebbe. E' giusto che ne parlino, perchè oggi queste storielle sono un grosso problema di immagine per il nostro governo.
Da qui, a credere che tutto quello che scrive Travaglio o Repubblica sia la fonte di verità, mi spiace ma ce ne passa...

#554
loremir77 ha scritto:steve ce la metteresti la mano sul fuoco?? :wink:

che la d'addario abbia mentito e non abbia invece mentito la trans?

poi tutto è possibile.. io la mano non ce la metterei.. nè in un senso nè in un altro..
No, assolutamente no.

Ma io non metterei la mano sul fuoco su niente che non veda o sappia direttamente, di persona.

E' per questo che ritengo assurdo che in Italia siano già partiti processi su cose che nessuno sa... ma va beh...
la gente si ricorda di essere garantista solo a suo piacimento. :wink:

E comunque, se anche Berlusconi fosse andato a letto con una escort, sono assolutamente fattacci suoi (qualcuno di voi più "giovincelli" si scorda forse di quello che facevano i Kennedy alla casa Bianca...). Se invece dovesse venir PROVATO che abbia abusato della sua posizione per andarci a letto e che poi l'abbia ricompensata con concessioni edilizie agevolate o varie, allora il problema sarebbe decisamente diverso.

#555
Quello che in Italia è di fatto morente da tempo è il giornalismo d'inchiesta.... quello che evidenzia i fatti e solleva le questioni .... a gente come Travaglio e Gabanelli andrebbe fatto un encomio... per la dedizione al proprio lavoro e la professionalità dimostrata ..... e per lo spirito bipartisan e distacco dalla parte politica considerata ...

... tutt'altra cosa rispetto alle lingue lunghe ... dei Vespa ... dei Belpietro ... dei Fede .... dei Giordano .... dei Rosella .... Tutta gente "al soldo" del padrone e per il quale hanno deciso di riporre nel cassetto la loro coscienza critica e capacità di analisi (come dargli torto .... così facendo sono diventati ricchi ... molto ricchi .... ).

In ogni caso .... se nemmeno le interviste filmate ... (e le non smentite con motivazioni reali ... non le panzane racconte due mesi fa da Vespa) .... non bastano a alcuni per rendersi conto ... che qui ci troviamo nel pieno della "mignottocrazia" a suo tempo denunciata da Guzzanti (come tutti sanno ex PDL e noto bolscevico) .... se si arriva ancora a negare l'evidenza ..... beh i casi sono due:

1) si ammira la figura del premier per quello che realmente è .... un anziano signore che a 72 anni .... iniettandosi del cavergen nel pene riesce ... nonostante la totale asportazione dela propostata ... ad essere soggetto ancora sessualmente attivo ... e che per essere tale non si fa scrupolo alcuno di usare la sua posizione e la sua richezza al fine di frequentare giovani ed avvenenti donne ... elargendo ricompense economiche e posizioni di pubblica responsabilità.

2) non si ha la capacità di vedere al di là del proprio naso ... e si è completamente privi anche di un minimo di senso critico ....

Poi ... posso comunque condividere il timore riguardo all'eventuale rimpiazzo....... In alternativa chi?