La Redazione Consiglia

I migliori articoli su Arredamento.it

Re: Discussioni politiche

#5177
scusate mi intrometto anch'io!!! vedi muose il tuo ragionamento lo condivido e non sembrerebbe fare una piega se non per il fatto che il sistema per monitorare gli immigrati c'è, il sistema per dar loro una possibilità c'è ma viene a mancare l'organo essenziale per fare tutto ciò...un sistema burocratico che renda esecutivi i precedenti punti!!!! :D e se nel 2011 questo manca allora significa che è una cosa voluta!!!
ù :twisted: ADE

Re: Discussioni politiche

#5178
Piccoli e scuri, puzzano e rubano
«Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Molti puzzano perché tengono lo stesso vestito per settimane. Si costruiscono baracche nelle periferie. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano in 2 e cercano una stanza con uso cucina. Dopo pochi giorni diventano 4, 6, 10. Parlano lingue incomprensibili, forse dialetti. Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina; spesso davanti alle chiese donne e uomini anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti. Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro. Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti. Le nostre donne li evitano sia perché poco attraenti e selvatici, sia perché è voce diffusa di stupri consumati quando le donne tornano dal lavoro. I governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, di attività criminali».
Fonte: Relazione dell'Ispettorato per l'immigrazione del Congresso degli Stati Uniti sugli immigrati italiani, ottobre 1912.


La relazione così prosegue: «Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione».
Il testo è tratto da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, ottobre 1912.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=117881
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#5179
chabal ha scritto::lol: :lol: amici sinistroidi.. non sia mai detto che con dei compagni bolscevichi come voi, si faccia un ragionamento di economia :lol: :lol: ihihih
senza evocare "i ricchi da ammazzare" :lol: mi chiedo sempre di più come si fa a prendervi sul serio voialtri poveri sinistri ! Come si fa a non scrivere sempre le stesse cose su di voi leggendo i demenziali interventi che fate!! :lol: Interventi infarciti monotonamente di slogan di fede stalinista riadattati al tempi moderni grazie alla cultura neo radical chic oggi di moda presso i moderni compagni "democratici"
ciao ciao :lol: :lol:


http://www.ilfattoquotidianochabal.it

http://www.youtube.com/watch?v=4vflEd7NGnE

:lol: :lol: :lol:

fate strada ... la situazione è GRAVE!!

Re: Discussioni politiche

#5181
Questo articolo è uscito su “La Repubblica”.
http://www.gadlerner.it/2011/03/25/sono ... ntura.html
Turbati da una rivoluzione araba che sovverte la loro visione del mondo, alcuni ministri italiani si sono trasformati in profeti di sventura. E subito i giornali governativi hanno cominciato a suonare le campane a morto.Mentre Frattini sparava cifre a casaccio su “un’invasione di 300 mila profughi”, La Russa e Maroni abusavano dei sacri testi per evocare un ”Esodo biblico”, giungendo martedì scorso a fantasticare di “Tsunami umano”.Rileggere in sequenza i titoloni di prima pagina de “La Padania” aiuta a comprendere lo stato d’animo di costernazione con cui i nostri governanti vivono questi cambiamenti storici, percepiti nel resto d’Europa come rischiosi, certo, ma potenzialmente benefici.
:arrow: “Maroni: stop all’invasione” (11 febbraio). “Travolti dall’orda. E l’Ue dorme. Crisi senza precedenti, un altro Muro di Berlino. Respingimenti impossibili senza la collaborazione della Tunisia. Sempre più elevato il rischio infiltrazioni di Al Qaeda” (15 febbraio). “Maroni: Libia, pericolo Al Qaeda” (25 febbraio). “Maroni: l’argine sta crollando” (8 marzo).Mai in passato un responsabile dell’ordine pubblico si era così prodigato nel seminare il panico; sposando acriticamente la propaganda di Gheddafi: sia quando accusa gli insorti di essere terroristi, sia quando minaccia l’assalto dei profughi alle coste europee.Ma è il governo nel suo insieme a incaricarsi di una mera funzione di contenimento, ignorando le opportunità storiche che i rivolgimenti in corso sulla sponda sud del Mediterraneo potrebbero riservare a un paese come il nostro, afflitto da invecchiamento demografico e crescita rallentata. Nei secoli l’Italia ha sempre conosciuto la prosperità collegandosi allo sviluppo armonico del Nordafrica e del Levante. Mentre ha patito i contraccolpi delle fasi storiche in cui i nostri vicini meridionali sono arretrati.Dare per scontato che la rivolta giovanile in corso nel mondo arabo debba sfociare necessariamente in oscurantismo e spinta migratoria, alimenta nella nostra sfiduciata classe dirigente una coazione a ripetere. Eccola, allora, protesa nervosamente nel vano tentativo di ricostruire in fretta e furia un’altra diga. Non a caso Berlusconi ancora oggi rivendica come “capolavoro politico” il Trattato d’amicizia italo-libico firmato a Bengasi il 10 agosto 2008 e già miseramente fallito.L’esito inglorioso della partnership con Gheddafi, costosa e moralmente discutibile, sembra non averci insegnato nulla. Davvero pensiamo che in futuro potremo cavarcela finanziando profumatamente altri gendarmi che sorveglino le coste e garantiscano l’approvvigionamento energetico?
L’ideologia leghista evidenzia oggi tutto il suo anacronismo. Pare quasi che Maroni viva con dispetto le aspirazioni di libertà diffuse nel mondo arabo e attenda che la “rivoluzione dei gelsomini” ceda il passo ai kamikaze, più congeniali alla sua politica allarmista. Come un disco rotto, sa ripetere soltanto le solite parole magiche, “clandestini” e “terroristi”, per mantenere l’opinione pubblica italiana prigioniera della paura. E se invece l’Eurabia preconizzata come un incubo da Oriana Fallaci si rivelasse in futuro un amalgama ben diverso, fondato su società aperte? Se l’”infelicità araba” narrata dal martire della democrazia libanese Samir Kassir come compiacimento vittimistico egemonizzato dall’integralismo, cedesse spazio alla speranza di una nuova, amichevole “felicità araba”?Tale eventualità viene liquidata con sarcasmo dal nuovo pacifismo di destra all’italiana, animato peraltro dagli ex guerrafondai nostalgici di Bush. Le sue connotazioni prevalenti sono l’isolazionismo e il vittimismo. Nega la potenzialità di un’azione internazionale concertata a sostegno delle rivolte popolari. E s’inviperisce contro il protagonismo di Sarkozy accusandolo di volerci sottrarre zone d’influenza neocoloniali.
“A loro il petrolio, a noi i clandestini” è il titolo demagogico di “Libero” che meglio sintetizza questo istinto di autocommiserazione.L’unico impegno con cui il governo di centrodestra si presenta di fronte ai cittadini italiani è quello a sollecitare l’Unione europea nel respingimento dei profughi e nella loro ripartizione fra gli Stati membri. Peccato che il famoso “Esodo biblico”, lo “Tsunami umano”, finora abbia provocato l’intasamento della sola minuscola isola di Lampedusa, senza assumere le proporzioni di un’emergenza paragonabile agli effetti delle guerre balcaniche. Ma non importa: gli imprenditori politici della paura riuscirono a moltiplicare per dieci o per cento anche il “pericolo rom”, figuriamoci se non approfitteranno dell’esigua minoranza di fuggiaschi che anziché espatriare in Tunisia e in Egitto (dove ne arrivano davvero molti) raggiungono le coste italiane. Per loro già si prepara il trattamento di sempre: “A casa i finti profughi” (Il Giornale). Condito con quel di più di cinismo in cui per primo si distingue il governatore veneto Luca Zaia: “Questi non sono disperati, hanno soldi e abiti griffati”.
E’ chiaro che questo governo anacronistico, trascinato controvoglia in un conflitto dal cui esito felice si sentirebbe minacciato, confida sulla repressione della rivolta araba. Ma l’interesse nazionale dell’Italia va in direzione opposta. I reazionari, orfani dei dittatori-amici, stavolta sono asserragliati sulla sponda nord.
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#5182
VESTITI DI MARCA – Intanto, volano i paroloni. Tanto, che male fanno?
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... firmati/4/

Com’è possibile dividere i rifugiati dai clandestini?«Il Viminale farà i controlli del caso. Di sicuro, quelli che arrivano con le scarpe da ginnastica firmate, il giubbottino all’occidentale e il telefonino in mano non è gente che chiede asilo politico. Gli italiani sono indignati da questo spettacolo. Lampedusa non è invasa da rifugiati politici o disperati, ma da tunisini che fuggono da un territorio nel quale è ripresa la vita normale e sono state riaperte le aziende: lo dico perché laggiù lavorano tante imprese venete»
Alt. A rispondere alle domande del Giornale è il governatore del Veneto, Luca Zaia. E non si capisce davvero perchè lo status sociale ed economico debba influenzare l’avere o meno i requisiti per chiedere l’asilo politico.

DIRITTO INTERNAZIONALEBisognerà dunque ricordare a Luca Zaia che si diventa rifugiati politici se nel proprio paese di appartenenza viene impedito il libero esercizio delle libertà civili e democratiche. E che questo può succedere in qualsiasi caso, anche se il soggetto in questione è ricco sfondato e gira in Rolls Royce, altro che giubbottino.Quindi, secondo lei, non c’è vera emergenza umanitaria, ma un’ondata di nordafricani che approfittano del caos per fuggire in Occidente.
«I barconi dell’emergenza umanitaria li abbiamo visti tutti in passato, erano carichi di gente di ogni tipo, donne, vecchi, bambini. Oggi sbarcano soltanto ragazzi di 25-35 anni senza famiglia che appaiono in carne, ben messi e non così sprovveduti. Qualche barcone così posso anche capirlo; questi invece sono tutti maschi che sborsano duemila euro agli scafisti per fare la traversata»
Zaia non risponde, ma non nega. Dunque per lui quello che sta succedendo in Nord Africa non è un’emergenza umanitaria. E’ acqua fresca. Una serie di profughi clandestini che aspettavano solo la scusa buona per scappare. Ma secondo il diritto internazionale, un dittatore che bombarda la folla è una ragione buona per scappare. Zaia lo dimentica, ma non c’è problema, lo ricordiamo noi.
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#5184
AUMENTO BENZINA: EFFETTO VALANGA SULLA SPESA

http://www.uniconsum.it/sicurezza-alime ... spesa.html

In un paese come l’Italia dove l`86 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma l’aumento dei carburanti pesa notevolmente sui costi della logistica e sul prezzo finale di vendita dei prodotti.

Aumenta il prezzo della benzina per non aumentare il cinema
http://www.edizionioggi.it/economia-e-f ... ntare.html

Il Fondo Unico per lo Spettacolo (FUS) non verrà cancellato e spettacoli teatrali, cinema e grandi orchestre potranno lavorare con un pò più di respiro ma la "tassa" toccherà le tasche degli italiani.Furiose le associazioni dei Consumatori che denunciano la doppia "truffa" ai danni dei cittadini. Da tempo chiedevano un provvedimento per ridurre le accise sulla benzina e un passo indietro sull'aumento del prezzo del Cinema. "Invece hanno tolto una gabella che poteva anche essere evitata, risparmiando sulle uscite al Cinema, per aggiungerla alla benzina, che è un bene ormai irrinunciabile".
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#5185
volevo ricordare che, come già detto da kimikalli, i nostri nonni sono emigrati in tutto il mondo e anche se hanno esportato la mafia non è detto che erano tutti Al Capone.
con ciò non voglio giustificare nessuno e neanche colpevolizzare, certo che qualcosa bisogna fare ( europa unita)
unita dove non riescono a decidere niente se non soldi soldi soldi......
abbaimo fatto un europa unita con etnie diverse, ma come possiamo pensare di unire i latini con i germanici e con gli slavi mentalità completamente diverse tra loro.
era meglio fare il mediterraneo unito sicuramente staremmo meglio
anche se qualcuno dirà che i paesi che si affacciano al mare nostrum, Spagna, Italia, Grecia, per esempio sono quelli che hanno più problemi economici sono però quelli che hanno più inventiva
accoppiandoli con i paesi del nord africa ( petrolio e forza lavoro) si poteva diventare meglio della cina
non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace

Re: Discussioni politiche

#5186
:D :D :D Ma in che posto meraviglioso viviamo?!? :D :D :D
E' un mondo di "responsabili" e "volenterosi", un mondo in cui non ci sono guerre guerre, ma solo "solo missioni di pace", un paese il nostro poi dove solo chi è "giusto" merita di guidare un sì degno paese...

Parte prima: la responsabilità
Il 20 gennaio nasceva il gruppo parlamentare dei responsabili con a Capo Saverio Romano , Silvano moffa e Arturo Iannaccone.Quello stesso giorno il capogruppo pro tempore , Sardelli, profetizzava:
"Sosteniamo la maggioranza di governo perché sappiamo il danno che potrebbe provocare il ritorno alle urne, e vogliamo dare una mano, dando la nostra disponibilità anche se saremo chiamati in ruoli di governo''.
Aspetta un attimo che forse la trascrizione era sbagliata: "anche se" o "solo se"...
Il 23 Marzo Saverio Romano veniva nominato ministro per le Politiche Agricole.

Re: Discussioni politiche

#5188
Ma non s'è mica offeso per la bandiera?...era l'accento meridionale del consigliere del pd a offenderlo profondamente. :lol: :lol: :lol:

Comunque vorrei capire da quando in Italia la consegna della bandiera del proprio stato di appartenenza, causa offesa a chi la riceve, stava per venirgli un infarto...stiamo veramente dando i numeri.

qui fino a prova contraria siamo Italia, se non si sentono italiani possono emigrare dove più gli è congeniale. Basta che se ne vadano. Io suggerirei la groenlandia, ma poi rischierebbero di sentirti dire che sono terroni! :roll:
Immagine
“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.

Re: Discussioni politiche

#5189
Loro sanno che, nel mondo berlusconiano, senza un nemico non c’è consenso. E Berlusconi? Nell’inner circle raccontano che questa volta pare assente, stanco, distratto. E chissà se è malizioso mettere in relazione questo stato d’animo con le voci su una nuova, affannosa ricerca di svago. Più di un parlamentare è preoccupato: «I festini sono ricominciati. Non può fare questa vita. Ma per divertirsi ha bisogno di quella gentaglia? Qua se va avanti così saltiamo tutti».
Malignità, forse. Certo, il premier è preso, preoccupato per la Libia. E il silenzio, sostengono i fanatici, è una scelta consapevole, frutto dell’angoscia. Chissà. Unico leader europeo parco di parole ieri, fatto insolito, ha disertato il vertice del Ppe. Niente foto, gaffe e solite scenette
http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/369237/
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#5190
Vorrei solo sottolineare una cosa: Nessuno ha detto che dobbiamo prenderci gli immigrati clandestini, dargli una casa, un lavoro ecc...
Chi arriva nel nostro Paese può essere accolto, o rispedito al mittente, a seconda che abbia i requisiti o meno per restare.
Ma clandestini, rifudiati, o altro, non li si può detenere in condizioni disumane per giorni, stipati su di un'isoletta che non potrebbe contenerne nemmeno la metà.

E' questo il punto.

Per quanto riguarda tunisini=immigrati clandestini io ci andrei molto cauto. Anche in Tunisia il grande amico di Berlusconi e del sosstosegretario Stefania Craxi, Ben Alì, è stato deposto e il Paese è in fase di transizione. Io ci andrei cauto con le valutazioni: la vita umana non può essere trattata un tanto al kilo.
Immagine
Immagine
Immagine

Casa Spozilli