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#3407
Secondo i dati di un sondaggio dell’ISPO, soltanto il 10 per cento dei cittadini del Nord, Emilia-Romagna esclusa, è favorevole alla secessione e alla creazione della Padania come stato indipendente. E la voglia di secessione non sarebbe diffusa neanche tra la maggioranza degli elettori della Lega: infatti solo il 40% circa vuole staccarsi dal resto dell’Italia. La voglia di secessione ha il suo picco in Veneto, poi in Lombardia e Piemonte.
http://www.ilpolitico.it/?p=32863#more-32863
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#3408
kimikalli ha scritto:Secondo i dati di un sondaggio dell’ISPO, soltanto il 10 per cento dei cittadini del Nord, Emilia-Romagna esclusa, è favorevole alla secessione e alla creazione della Padania come stato indipendente. E la voglia di secessione non sarebbe diffusa neanche tra la maggioranza degli elettori della Lega: infatti solo il 40% circa vuole staccarsi dal resto dell’Italia. La voglia di secessione ha il suo picco in Veneto, poi in Lombardia e Piemonte.
http://www.ilpolitico.it/?p=32863#more-32863
per me il 10% è tantissimo!!!!
Altro che "soltanto" :shock:
www.africanview.it
Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#3409
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2129522//0

I ciellini si mangiano Milano
di
Paolo Biondani
I ciellini si mangiano Milano In vista dell'Expo, Formigoni e Cesana si buttano sui maxi appalti edilizi: grattacieli, cliniche e immobili a go-go. Un'ingordigia che ha scandalizzato perfino l'arcivescovo Tettamanzi[/color]
I più scandalizzati sono i medici cattolici e i sacerdoti ambrosiani fedeli all'arcivescovo Dionigi Tettamanzi. Sotto accusa c'è l'operazione di "valorizzazione" dell'enorme patrimonio immobiliare dell'Ospedale Maggiore Policlinico, annunciata dal presidente ciellino Giancarlo Cesana: migliaia di case, terreni, abbazie e palazzi monumentali, sparsi in più di cento comuni, che generazioni di cittadini milanesi e lombardi hanno donato, nell'arco di cinque secoli, alla storica struttura sanitaria fondata dal duca Francesco Sforza nel 1456.
"Il tesoro del Policlinico è dei milanesi, non dei politici: se il patrimonio rende poco, perché non fare una gara europea per scegliere la società più capace di valorizzarlo?", tuona un primario cattolico. Un alto dirigente non ciellino dell'ospedale spiega che è in gioco il futuro di tutta la sanità pubblica lombarda: "Il Policlinico è troppo importante perché l'Arcivescovo possa lasciar ripetere le manovre edilizie e immobiliari che abbiamo visto organizzare in questi anni da Varese a Como, da Legnano al Niguarda".
Ultima modifica di kimikalli il 23/06/10 14:23, modificato 1 volta in totale.
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#3410
"Eccolo il nuovo redditometro romano annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Alemanno. Spunta da ieri online, allegato ai documenti da compilare per l'iscrizione dei figli all'asilo nido. Le sue singole voci sono destinate a suscitare polemiche. Le prime quattro domande che vengono rivolte al genitore che tenta affannosamente di iscrivere il baby alla struttura pubblica (rischiando comunque di restare nel pattuglione dei circa 40mila bambini che non trovano posto) sono parecchio stranianti: "Possiede aerei da turismo?", "Elicotteri da turismo?", "Alianti e motoalianti?" "Ultraleggeri e deltaplani a motore?". Più o meno dello stesso tenore le successive quattro domande del questionario che fruga nelle tasche dei contribuenti cittadini: "Possiede imbarcazioni a vela fino a 50 tonnellate di stazza?" "A motore fino a 50 tonnellate di stazza?" e via crescendo ancora "Navi di stazza superiore a 50 tonnellate?".

IL QUESTIONARIO Scarica e compila (pdf) http://download.repubblica.it/pdf/2010/ ... azione.pdf

Poi il redditometro passa a chiedere che tipo di auto, o di camper o di moto si è proprietari, ci sono anche sei diverse domande sulle case di cui si è eventualmente proprietari, e quindi chiede quale tipo di assicurazione privata si è stipulata. Finito? Macché. Si chiede l'importo per l'iscrizione al circolo sportivo privato, il costo di viaggi e crociere recenti, spese per beauty farm, se ci sono stati acquisti in gallerie d'arte o se sono stati comprati mobili, tv, computer o elettrodomestici per case ristrutturate. Con postilla finale un po' ansiogena: "Questi dati possono essere scambiati tra gli uffici comunali e comunicati al Ministero delle Finanze e alla Guardia di Finanza per i controlli previsti". Forse si moltiplicheranno i posti disponibili nei nidi.


http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/ ... ni-5045313


Che ne pensate?
Immagine
“Non ho mai pagato una donna in vita mia”. Dunque erano stagiste.

#3411
:shock: @ Doris: sono ridicoli! credono così di combattere l'evasione...con l'autodenuncia! :shock: :twisted:
Questo porcellum è da buttare
di Mauro Munafò
Riuscirà l'Italia ad avere una legge elettorale decente prima del 2013? Difficile, ma quelli di Libertà e Giustizia ci provano
(23 giugno 2010)
Sandra Bonsanti"Le resistenze della politica saranno forti. Il porcellum è una legge che alla fine fa comodo a tutti". Non usa mezzi termini Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia, parlando della nuova campagna lanciata dalla sua associazione: "Mai più alle urne con questa legge", un appello al mondo politico e alla società civile perché si ridiscuta la legge elettorale e si cerchi una nuova formula per le prossime elezioni. "E se questa formula non si dovesse trovare, si torni almeno al Mattarellum del 2005".
Perché adesso questo appello?
"Ci siamo riuniti con gli altri membri dell'associazione per capire quale fosse davvero la priorità in questo momento. Ci siamo resi conto che tanti dei mali del Parlamento sono legati a questa legge elettorale. Se non cambia quella, non migliorerà il resto. In Italia c'è la regola non scritta che le leggi elettorali si debbano decidere solo prima di un'elezione, ma in una democrazia non si può programmare con certezza in quale momento si debba tornare alle urne".
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2129460/24
Calderoli, se questo è un ministro
Una piccola parte dello sciocchezzaio offerto negli ultimi anni dall'uomo che ha scritto la legge elettorale. Giusto per non dimenticare in che mani siamo
(22 giugno 2010)
Il ministro Roberto CalderoliQuelle che seguono sono alcune delle frasi più celebri del ministro Roberto Calderoli, l'uomo che ha scritto la legge elettorale che tuttora regola la democrazia italiana.

«Dare il voto agli extracomunitari? Un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi».

«La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni... Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni».

«Gli immigrati tornino nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie»

«Veltroni ha qualcosa da dire sui fucili? E allora gli porteremo i cannoni».

«Metto personalmente fin da subito a disposizione del comitato contro la moschea sia me stesso che il mio maiale per una passeggiata sul terreno dove si vorrebbe costruire la moschea!»

«Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni».

«Pacs e porcherie varie hanno come base l'arido sesso e queste assurde pretese di privilegi da parte dei culattoni».

«Il cristiano che vota a sinistra si schiera dalla parte del peccato e del demonio». (da City, 22 marzo 2006)

«Una salva davanti, una salva dietro al limite delle acque territoriali e vedrete che le barche non partiranno più».

«Come si sa, preferisco la legge del taglione»

«Ci sono etnie con una maggiore propensione al lavoro e altre che ne hanno meno. Ce ne sono che hanno una maggiore predisposizione a delinquere»

«Non vorrei mai fra cinque anni e un mese trovarmi un presidente abbronzato»

«Andremo a Bruxelles noi padani, porteremo un po' di saggezza della croce a quel popolo di pedofili!»

http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... li/2129474
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#3412
La favola fiscale

NEL 2001 fu il leggendario "meno tasse per tutti". In questo 2010 siamo passati al celebre "non metteremo le mani nelle tasche degli italiani". La favola fiscale di Silvio Berlusconi vive di slogan di sicuro effetto mediatico, ma di oscuro impatto politico. Fu così nella seconda legislatura: a dispetto degli annunci, le tasse non calarono affatto. Rischia di essere così anche in questa terza legislatura: non solo aumenta la pressione fiscale, ma presto i comuni potranno reintrodurre anche l'Ici sulla casa.

Al di là delle precisazioni e delle smentite di rito, l'annuncio del ministro dell'Economia non si presta ad equivoci. Giulio Tremonti dichiara che nella bozza del decreto base sul federalismo sarà previsto "il ritorno ai Comuni del potere fiscale, nel loro comparto naturale di competenza: immobiliare e territoriale". La formula sembra un po' criptica, ma non lo è affatto. Dietro alla cortina fumogena delle parole, il ministro sta lanciando due messaggi precisi.

http://www.repubblica.it/economia/2010/ ... ef=HRER1-1
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#3413
Governo Ghedini
Andiamo con ordine perché la vicenda è complicata e le notizie sono addirittura tre.
Niccolò Ghedini è un avvocato molto invidiato dai colleghi. Mentre quelli, per salvare i loro clienti, devono affannarsi a studiare le leggi, Ghedini può cambiarle.
Ed è un legislatore zelantissimo. La sua ultima fatica è la legge che limita le intercettazioni telefoniche in nome della privacy.
Un paio di anni fa, quando la privacy non era ancora il primo dei suoi pensieri, l'avvocato Ghedini venne a sapere di un tale che chiedeva con insistenza di essere premiato per una violazione della privacy. Una delle più clamorose della storia del dopoguerra. Questo signore raccontava di aver fatto avere al più importante cliente dell'avvocato Ghedini un piccolo brano di un'intercettazione telefonica acquisita in modo illegale nella quale si sentiva la voce di Piero Fassino, all'epoca leader del principale partito di opposizione, che diceva qualcosa come «abbiamo una banca». Era una roba senza alcuna rilevanza penale, ma succulentissima sul piano giornalistico e fruttuosa sul piano elettorale: il quotidiano della famiglia del principale cliente dell'avvocato Ghedini montò una campagna di stampa ad alzo zero. Fatto sta che questo signore, non avendo avuto dal cliente dell'avvocato Ghedini il premio che si aspettava, decise di rivolgersi all'avvocato Ghedini in persona. Ed ebbe anche una chiacchierata con un assistente del suo studio.
Il destino poi ha voluto che tutta questa vicenda arrivasse alle orecchie della magistratura di Milano proprio mentre l'avvocato Ghedini era impegnatissimo sul fronte della privacy. Infatti, ha fatto sapere ai magistrati che volevano interrogarlo come testimone di non potersi presentare. Finché i magistrati si sono scocciati e hanno deciso di ordinarne la convocazione coatta. E siamo alle tre notizie.
:arrow: La prima è che l'avvocato Ghedini ha scritto un'interrogazione parlamentare per denunciare la protervia del pubblico ministero di Milano e per chiedere al suo collega nel collegio di difesa del premier, il ministro della Giustizia Angelino Alfano, di inviare i suoi ispettori. Evento che renderà l'avvocato Ghedini ancora più invidiato dai colleghi. Se fino ad ora aveva potuto solo cambiare le leggi, adesso potrà dire di poter cambiare anche i giudici.
:arrow: Se per disgrazia gli andasse male, potrà avvalersi del piano b, detto anche "soluzione Brancher". Ed ecco la seconda notizia: Aldo Brancher è il nuovo ministro del nuovo ministero "per il federalismo" e questo gli consentirà di essere "legittimamente impedito" a presenziare alla prossima udienza del processo nel quale è accusato di appropriazione indebita.
:arrow: La terza notizia, che scaturisce dal combinato disposto delle prime due, è che l'avvocato Ghedini, se non riuscirà a cambiare il giudice, sarà presto il ministro del nuovo ministero «per la Privacy».
Forza italia!
http://nemici.blog.unita.it//Governo_Ghedini_1345.shtml
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#3414
Il blocco sociale della depressione
http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... essione/di Mario Pianta, il manifesto

I tagli al pubblico sono la nuova moda europea. I
Questa svolta della politica europea solleva due domande.
:arrow: La prima è economica: se si taglia la spesa pubblica (riducendo così i consumi), come si potrà uscire dalla recessione?
[ :arrow: b]Che sul piano economico questa sia una politica folle ce l’ha dovuto dire il ministro del tesoro Usa Timothy Geithner, che ha chiesto all’Europa “una maggiore crescita della domanda interna[/b]”.
La svolta – simbolica, ideologica e politica – è che ora la “colpa” della crisi è stata trasferita agli eccessi della spesa pubblica. La speculazione delle banche d’affari non è più sotto accusa, i mercati finanziari sono tornati efficienti, razionali e lungimiranti: non resta che sacrificare l’economia reale sull’altare della “fiducia dei mercati”. Dobbiamo solo aspettare le nuove mosse della “strategia di shock” che approfitta dell’emergenza per imporre un capitalismo selvaggio, e prepararci a subirle. Dopo la prova di forza sulla Grecia, la politica è ammutolita. Nello scontro tra finanza ed Europa, il continente ha gettato la spugna al primo round.

[ :arrow: b]La seconda domanda è politica: come è possibile che politiche di questo tipo in Europa facciano vincere le elezioni?[/b]
Ma ricordiamoci le condizioni materiali. In buona parte dell’Europa i redditi reali e i consumi sono fermi ai livelli di un decennio fa. In Italia il potere d’acquisto procapite è sceso sotto il livello del 2000. Ma questi valori medi nascondono la storia più importante, la crescita delle disuguaglianze: in Europa e negli Stati uniti è il 20% più ricco che ha assorbito tutta la crescita del decennio.

Le politiche del governo hanno costruito sistematicamente questo blocco sociale attraverso condoni di ogni tipo – fiscali, immobiliari, sui capitali esportati –, cancellazione di imposte sui patrimoni (successioni e Ici), tolleranza dell’evasione, eliminazione di regole. E’ il consolidamento di questo blocco sociale che in Europa spinge a destra la politica e che in Italia si presenta – con forti particolarità - come il risultato più importante del berlusconismo.

Ma tutto questo per fare cosa? Che cosa può volere un blocco sociale fondato sull’economia del privilegio e dell’abuso? E’ semplice: lo sanno tutti che i ricchi accumulano ricchezze.
In Italia, più che in altri paesi europei, l’economia e la politica hanno alimentato la ricchezza di un numero ristretto di italiani. Per proteggere i loro privilegi, la manovra di Tremonti prepara una recessione senza fine. Ma, dopo la grande crisi, è tutta l’Europa che sta votando per la grande depressione. Potremmo invece votare per una grande redistribuzione. C’è una petizione su sbilanciamoci.org che chiede di tutelare i redditi e tassare le ricchezze, e progettare un’altra uscita dalla crisi.
(14 giugno 2010)
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#3415
Pomigliano, la legge del più forte
di Marco Revelli, il manifesto 16 giugno 2010

Se fossimo in una condizione di normalità, il dilemma che si trova di fronte oggi la Fiom a Pomigliano sarebbe risolto in partenza. Essa non può sottoscrivere l'accordo proposto da Marchionne per il semplice fatto che vi si chiede la liquidazione di diritti indisponibili. Diritti che nessun sindacato potrebbe «negoziare», per il semplice fatto che non gli appartengono. Diritti che nessuno, neppure i titolari diretti, può alienare, perché costitutivi di una civiltà http://temi.repubblica.it/micromega-onl ... piu-forte/
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#3417
doris ha scritto:"Eccolo il nuovo redditometro romano annunciato nei giorni scorsi dal sindaco Alemanno. Spunta da ieri online, allegato ai documenti da compilare per l'iscrizione dei figli all'asilo nido. Le sue singole voci sono destinate a suscitare polemiche. Le prime quattro domande che vengono rivolte al genitore che tenta affannosamente di iscrivere il baby alla struttura pubblica (rischiando comunque di restare nel pattuglione dei circa 40mila bambini che non trovano posto) sono parecchio stranianti: "Possiede aerei da turismo?", "Elicotteri da turismo?", "Alianti e motoalianti?" "Ultraleggeri e deltaplani a motore?". Più o meno dello stesso tenore le successive quattro domande del questionario che fruga nelle tasche dei contribuenti cittadini: "Possiede imbarcazioni a vela fino a 50 tonnellate di stazza?" "A motore fino a 50 tonnellate di stazza?" e via crescendo ancora "Navi di stazza superiore a 50 tonnellate?".

IL QUESTIONARIO Scarica e compila (pdf) http://download.repubblica.it/pdf/2010/ ... azione.pdf

Poi il redditometro passa a chiedere che tipo di auto, o di camper o di moto si è proprietari, ci sono anche sei diverse domande sulle case di cui si è eventualmente proprietari, e quindi chiede quale tipo di assicurazione privata si è stipulata. Finito? Macché. Si chiede l'importo per l'iscrizione al circolo sportivo privato, il costo di viaggi e crociere recenti, spese per beauty farm, se ci sono stati acquisti in gallerie d'arte o se sono stati comprati mobili, tv, computer o elettrodomestici per case ristrutturate. Con postilla finale un po' ansiogena: "Questi dati possono essere scambiati tra gli uffici comunali e comunicati al Ministero delle Finanze e alla Guardia di Finanza per i controlli previsti". Forse si moltiplicheranno i posti disponibili nei nidi.


http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/ ... ni-5045313


Che ne pensate?
Le prime domande mi ricordano qualcosa :lol:
http://www.youtube.com/watch?v=c50FB8KpjNw
credo che i redditometri risultino tutti un po' cosi', non ne saprei valutare l'efficacia nello snidare i "furboni" , comunque, almeno
il segnale e' chiaro :wink:
http://www.youtube.com/watch?v=FVMDS3qeLb8

#3418
La scalata ad Antonveneta
Bpi, Brancher eccepisce
il «legittimo impedimento»
Probabile che i giudici stralcino la posizione del ministro e proseguano il processo per la moglie

http://www.corriere.it/cronache/10_giug ... aabe.shtml

ASCESA E NOMINA DI UN MINISTRO
L’enigma Brancher


La nomina di Aldo Brancher a ministro per l’Attuazione del federalismo è il nuovo, conturbante mistero politico italiano. È stato promosso con velocità fulminea, all’insaputa di tutti, imponendo un doppione creato dal nulla. Perché tutta questa fretta? E che così impellente bisogno c’era di aggiungere il nome di Brancher a quelli della compagine ministeriale?

Mistero. Mistero politico. È misterioso che il presidente del Consiglio abbia deciso di appesantire un governo che si vantava di aver costruito snello, essenziale, senza quelle escrescenze correntizie su cui aveva penato il precedente governo Prodi. È misterioso che, in tempi di austerità finanziaria, si istituisca un nuovo ministero il cui costo viene approssimativamente valutato da Enrico Letta del Pd in un milione di euro: uno spreco.È misterioso che, invece di nominare speditamente il ministro che da oltre un mese e mezzo dovrebbe prendere il posto di Claudio Scajola allo Sviluppo economico, cioè in un dicastero clou, si cincischi, si rinvii la decisione sine die e nel frattempo si aggiunga un ministero controverso, affiancandolo a uno che già esiste e il cui titolare, Umberto Bossi, lo considera una molesta interferenza. Senza nemmeno avvertire gli alleati, i ministri, gli esponenti di punta della stessa coalizione. Neanche la stampa. Nella più totale clandestinità. Ancora una volta: perché?


Allora sarebbe il caso che i responsabili del governo spiegassero qualcosa di più. Mettessero a parte gli italiani di una scelta tanto estrosa. Altrimenti alimenterebbero ogni tipo di sospetto. Diano un significato politico a una decisione che sembra solo molto personalizzata. E di tutto abbiamo bisogno, tranne che di un governo ad personam.
Pierluigi Battista
22 giugno 2010
http://www.corriere.it/editoriali/10_gi ... aabe.shtml
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#3419
Come volevasi dimostrare

Un uomo politico vicino al capo del governo è imputato in un delicato processo. In Italia c’è una legge che consente ai ministri di rinviare le udienze. Pochi giorni prima che l’uomo politico compaia davanti ai giudici il capo del governo inventa un ministero inutile e lo nomina a capo di quel dicastero. L’uomo politico, nemmeno una settimana dopo, utilizza quella legge.

Nel caso Brancher tutto è avvenuto alla luce del giorno. Chiaro, lampante, cristallino. Perfino trasparente. Con esattezza evidente e matematica.

La stessa esattezza matematica prevederebbe che il partito del capo del governo e dell’uomo politico perda per una cosa così alcuni milioni di voti.

Ma in Italia non succede e probabilmente non succederà.

Perché?

la repubblica
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