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Re: Discussioni politiche

#4772
Doris, temo sia sintomatico ed esemplificativo: oramai non ci stupisce più nulla, ed anche una bufala del genere diventa credibile!!!! :(
Fronte per la liberazione delle gif di Rob
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani

Re: Discussioni politiche

#4774
Giusto giustissimo :(
Fronte per la liberazione delle gif di Rob
Non ci tengo a sapere i fatti miei. Vincenzo Malinconico
Ci sono persone che meritano tutto il nostro disprezzo. Altre invece se lo devono guadagnare. E.Drusiani

Re: Discussioni politiche

#4775
Steve1973 ha scritto: Il problema che sottolineo io è che sui 10mila a cui fai riferimento come capitale iniziale io ho già pagato il 43% di tasse per averli.
Sui 5mila addizionali guadagnati "fortunosamente" da un andamento favorevole del mercato non ci devo ripagare di nuovo il 40%.
Non c'entra nulla che il guadagno sia fortunoso oppure no.
La tassazione non è collegata al livello di rischio, altrimenti io che sono un libero professionista dovrei pagare meno tasse di chi è un lavoratore dipendente, perchè quest'ultimo ha uno stipendio fisso, mentre io guadagno solamente se dei clienti vengono da me (e se mi pagano).

I soldi che tu investi in azioni possono derivare dal tuo reddito (e quindi essere stati già tassati -non necesssariamente del 43%-) oppure possono essere il risultato di una eredità, di una donazione, di una vincita al lotto, di canoni di locazione, di altre rendite finanziarie... e questo solo per rimanere nell'ambito dei guadahni leciti. Per cui non è vero che "sono già stati tassati al 43%".

Olretutto, secondo questo tuo punto di vista, nemmeno avrebbe senso pagare l'IVA, perchè gli acquisti che fai, li fai con i soldi derivanti dal tuo reddito che sono già tassati, ecc ecc....

Ecco, a dirla tutta, troverei molto più equo alzare le tasse sulle rendite finanziarie e abbassare l'IVA. Tu no?
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Casa Spozilli

Re: Discussioni politiche

#4776
chojin ha scritto: I soldi che tu investi in azioni possono derivare dal tuo reddito (e quindi essere stati già tassati -non necesssariamente del 43%-) oppure possono essere il risultato di una eredità, di una donazione, di una vincita al lotto, di canoni di locazione, di altre rendite finanziarie... e questo solo per rimanere nell'ambito dei guadahni leciti. Per cui non è vero che "sono già stati tassati al 43%".
Il 43% era chiaramente riferito all'aliquota massima.
Ma il discorso vale uguale anche per il 30%, o anche meno.

Io continuo a sostenere che questa sia una doppia tassazione, ragion per cui DEVE rimanere bassa l'aliquota su queste rendite.

Tutte le possibilità da te citate come fonte di entrate di cui sopra sono legate ad una tassazione, per cui rientriamo sempre al problema di partenza.
Questo concetto mi ricorda a grandi linee il problema dell'anatocismo, che da anni grava sul sistema bancario italiano.
chojin ha scritto:Olretutto, secondo questo tuo punto di vista, nemmeno avrebbe senso pagare l'IVA, perchè gli acquisti che fai, li fai con i soldi derivanti dal tuo reddito che sono già tassati, ecc ecc....
Ecco, a dirla tutta, troverei molto più equo alzare le tasse sulle rendite finanziarie e abbassare l'IVA. Tu no?
Più che a una revisione dell'aliquota IVA bisognerebbe trovare un sistema per differenziare i diversi pagatori, e dare la possibilità a tutti di scaricare in qualche modo questo costo.
Non vedo perchè un commercialista che compra un telefonino lo debba pagare il 20% in meno perchè poi si scarica il costo dell'iva, mentre io lo devo pagare pieno.
Imposta sul Valore Aggiunto... ma di che cosa?? :roll: :roll:

Re: Discussioni politiche

#4777
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... TOLIDICODA
di Piero Mei
La fidanzata del Cavaliere” è un bel titolo per l’ennesima fiction che sta andando in onda a reti unificate nell’ambito della serie “I Berlusconi”, che non è “I Cesaroni” né “I Sopranos”. Ha più successo di “Tutti pazzi per amore” e anche di “"censured" and the City”. Attira più del burlesque che sta tornando di moda. Ci sono anche prestigiose guest star, come l’amico russo, protagonisti di un cameo. Gli sceneggiatori (un uomo solo al comando?) di questo legal thriller pecoreccio ondeggiano fra il "censured" e il romantico, perché il target sono milioni di elettori, il più generalista possibile. Si passa, nel corso della stessa puntata, dal bunga bunga a «l'amore è una cosa bella, è pudore, sono guance che arrossiscono» citando una dichiarazione da intervista relativa al tema rilasciata da Daniela Santanché. E la crisi politica? La crisi economica? La crisi finanziaria? Bazzecole, quisquilie, pinzillacchere direbbe Totò. "Ahi serva Italia, di dolore ostello,/ nave sanza nocchiere in gran tempesta,/ non donna di province, ma bordello!".
(Dante Alighieri)
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... TOLIDICODA
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#4778
Mentre il caso Ruby imperversa sui media italiani e stranieri, il Financial Times avverte del rischio che la guerra tra Silvio Berlusconi e la magistratura domini ancora una volta la scena invece dei tanti problemi che affliggono l'Italia. "L'Italia merita di meglio", afferma un editoriale pubblicato oggi dal quotidiano britannico.
"E' una grande vergogna per l'Italia", denuncia il Ft. "Prima delle prossime elezioni, il paese merita un dibattito onesto sulla litania dei problemi che affronta". La settima economia mondiale "ha bisogno di riforme". Il quotidiano ricorda alcuni dei problemi dell'Italia: un giovane su quattro è disoccupato, la crescita è meno che anemica, l'investimento estero cala, il debito nazionale ha toccato i 1.800 miliardi di euro, il "cancro della criminalità organizzata" deve essere asportato. "Invece di una soluzione a questi problemi, il paese probabilmente vedrà un'altra puntata di Berlusconi contro la magistratura. L'Italia merita di meglio". Il settimanale The Economist ha un vistoso richiamo sulla copertina della sua edizione online: "Le ragazzate di Berlusconi: Il ritorno di Ruby". "Quando sembra che le cose non possano andare peggio, lo fanno", esordisce l'Economist, secondo cui sarà difficile per Berlusconi scrollarsi di dosso questa ultima inchiesta. Se questo caso contro di lui sia fondato, emergerà col tempo. Ma quello che già si sa, "basterebbe a determinare una sua uscita anticipata dal governo in molti altri paesi democratici". http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AaWLPZ0C
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#4779
Peggio ancora, le serate che passa in famiglia. Secondo una fonte del nostro giornale, infatti, una ballerina avrebbe interrotto una cena del premier con le due figlie, Barbara ed Eleonora. E lui, con la giovane ospite in braccio, avrebbe commentato: “Vedete? Il vostro papà piace ancora alle donne!”, facendo scappare in lacrime le ragazze.
Un augurio al nostro presidente: che il casting che immaginiamo si stia freneticamente svolgendo per trovare la sua Carla Bruni vada a buon fine. Che i consiglieri di sempre, da Letta a Ghedini, supervisionino con saggezza la scelta di colei che dovrà restituire a B. l’immagine di marito affidabile e, soprattutto, di uomo decente. Perché un volto, alla sua signora, dovrà darglielo presto. E dovrà essere una donna in grado di calarsi bene nella parte. Altrimenti l’Italia farà un’altra bella figura, e la neo first lady tornerà a fare i provini negli uffici Mediset

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01 ... i-b/86763/

C’è chi consiglia di portare il caso della fidanzata segreta a «Chi l’ha visto», visto che anche Emilio Fede nega di conoscere il nome: «Tempo addietro ci disse solo che era single e che non gli sarebbe dispiaciuto trovare la fidanzata». Probabilmente il casting è ancora aperto.http://www.lastampa.it/_web/CMSTP/tmplr ... 4&sezione=
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#4780
http://www.corriere.it/politica/11_genn ... aabc.shtml
E così che, intercettazione dopo intercettazione, si sbriciola la tesi centrale del videomessaggio di Berlusconi «mai pagato per una donna nella vita, lo considererei degradante per la mia dignità». Per i pm l'«ascolto delle conversazioni telefoniche consente di affermare» che «nel corso della serata» ad esempio del 5 settembre 2010, quando «l'invito a partecipare alla cena è giunto da Silvio Berlusconi che contatta o viene contattato dalle ragazze, ad alcune persone è stato regalato del denaro»: ed è paradossalmente proprio una fedelissima del premier, la consigliere regionale lombarda Nicole Minetti indagata per favoreggiamento della prostituzione, a raccontare inconsapevolmente ai magistrati, intercettata con una delle ragazze il giorno dopo, «di essere stata presente mentre Silvio Berlusconi consegnava il denaro».
omnia munda mundis

Re: Discussioni politiche

#4781
Tassare le rendite è liberale? Giavazzi dice di sì Ma soltanto per un futuro con meno imposte
Per fornire uno choc positivo alla ripresa italiana, finora anemica, la riforma fiscale diventa sempre più urgente.
“Al contrario, questo mi sembra proprio un buon momento per un’azione del genere”, dice Giavazzi, che anzi caldeggia l’ipotesi di allineare la tassazione delle rendite finanziarie ai livelli europei, così da poter ridurre le tasse su lavoro e imprese. Si tratterebbe dunque di rivedere il regime fiscale per i redditi di capitale – secondo l’Agenzia delle entrate si tratta di interessi, utili e proventi derivati dall’impiego di un capitale (tra cui, per esempio, i dividendi azionari) – e i redditi diversi di natura finanziaria, come le plusvalenze derivanti da atti di negoziazione (i cosiddetti capital gain), da rimborso di titoli e i proventi aleatori.
“Ma la fetta principale di queste rendite, quella da cui occorre partire, è costituita dai Buoni ordinari del tesoro (Bot)”, osserva il professore della Bocconi, che sulla tempistica non ha dubbi: “A un aumento dell’aliquota, attualmente al 12,5 per cento, molti oppongono la preoccupazione che i risparmiatori potrebbero fuggire. Ma visto che i Bot adesso non rendono praticamente nulla, tassando il niente non si colpisce niente”.
http://www.ilfoglio.it/soloqui/6036

http://www.ilsussidiario.net/News/Polit ... d/3/66265/

FEDERALISMO FISCALE
Vi propongo questa intervista al Prof. Luca Ricolfi

Perché la tassazione delle rendite finanziarie è un problema?

Ci si stupisce tanto che ci siano pochissimi super-ricchi in base alle dichiarazioni Irpef, ma ci si dimentica che un soggetto che incassa 100 mila euro l’anno grazie al possesso d titoli di stato non è tenuto a dichiarare nemmeno 1 euro, visto che i suoi redditi sono tassati alla fonte con la ridicola aliquota del 12.5%.



Bot da orbi tra liberisti/3
Enrico Colombatto, ordinario di Economia all'Università di Torino, è intervenuto sul Foglio a proposito della tassazione delle rendite. Giusto farlo, da un punto di vista liberale?
Benché negli ultimi dieci anni molti esponenti dell’attuale maggioranza di governo abbiano promesso agli italiani che il carico fiscale sarebbe sceso sotto il 40 per cento del pil e che il risanamento sarebbe avvenuto dal lato della spesa, leggiamo proposte in senso opposto, proposte che il governo si guarda bene dal mettere a tacere.

La spiegazione è semplice. I conti fanno acqua, manca il coraggio per ridurre la spesa e di conseguenza occorre spremere i contribuenti per non finire come la Grecia. La ricetta politicamente ideale deve soddisfare due requisiti: non colpire clientele politiche e dare l’impressione di gravare su coloro che percepiscono redditi senza lavorare. Purtroppo, l’idea di un’imposta sui redditi da capitale passa questo doppio test populista con un voto molto alto. Eppure, anche se quasi irresistibile, questa deriva clientelare e populista non solo sarebbe ingiusta, ma condurrebbe probabilmente a risultati controproducent
i. Leggi qui tutto l'intervento.
Leggi qui cosa ne pensa Francesco Giavazzi
Leggi qui cosa ne pensa Francesco Forte
c
http://www.ilfoglio.it/duepiudue/474
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Re: Discussioni politiche

#4782
I rapporti, le telefonate e i versamenti bancari di «Spin», come lo chiamano le ragazze di via Olgettina tra loro, valgono più di mille foto: se anche Ruby sapeva a chi rivolgersi per ottenere dei soldi è perché per un certo periodo, da febbraio a maggio, è stata tra le favorite dell’harem del Cavaliere. E a Spinelli è stata indirizzata da Nicole Minetti che gestisce capricci e appartamenti per le ragazze del «Boss of the bosses». «Spin» paga tutte ma solo se lo dice «il Presidente». In contanti, ovvio. Ma anche con versamenti bancari: risultano persino due bonifici da 10 mila euro ciascuno, presso la filiale del banco di Sardegna di via Solferino, fatti a nome di Silvio Berlusconi come prestito infruttifero a favore della starlette Sarcinelli, una delle più assidue ad Arcore. «Spin» paga persino Lele Mora in una riffa con Emilio Fede (come il Gatto e la Volpe: «800 mila a te, 400 mila a me»). E soprattutto paga Ruby: non solo con le buste alla fine dei 9 o 10 incontri ad Arcore, ma altri 5000 euro in contanti all’inizio di ottobre, quando poi a Genova Ruby verrà fermata dalla polizia e dovrà giustificare quei soldi con una bugia: «Me li ha dati Lele Mora».Una burla, se non fosse che proprio questo telefonare di Berlusconi perfeziona il reato di concussione per un abuso non di potere (che avrebbe portato il reato dritto davanti al tribunale dei ministri e sarebbe esistito se Berlusconi invece di chiamare direttamente la questura avesse esercitato le sue pressioni sul ministro degli Interni) ma di una «funzione», quella di primo ministro, per indurre la polizia a rilasciare al più presto Ruby ed evitare che potesse raccontare le sue serate ad Arcore.http://www3.lastampa.it/politica/sezion ... tp/384939/
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
Il peggio sta nella risatina oscena di chi sa di avere realizzato la circonvenzione del vecchio famelico sempre col cuore e il portafogli aperto: il dialogo fra Emilio Fede e Lele Mora varrebbe un ultimo atto da ovazione.L’agente dei divi - quello che in caftano bianco porgeva i piedi al massaggio dei tronisti e allo scatto del fotografo - si ritrova colmo di debiti e chiede soccorso al direttore del Tg4. E’ il direttore che per primo ostentò l’adulazione, la fascinazione incrollabile, la fedeltà incondizionata per lo stupor mundi. Fede ha la soluzione. Va lui da Berlusconi. Gli parla lui. Glielo dice: Lele non sta bene, è preoccupato, «una mano bisognerebbe dargliela, hai fatto tanto bene a tanta gente, lui poi se lo merita più degli altri...». Lele è felice, gli pare tutto perfetto, dice a Fede di spiegare a Berlusconi che poi lui metterà in vendita due o tre cose e restituirà il prestito... «Tanto poi campa cavallo che l’erba cresce...».
Un bella compagnia di giro. Si direbbe il gatto e la volpe, sebbene ora dicano di essere stati fraintesi. Fede ottiene un milione e duecentomila euro, ottocentomila vanno a Mora, quattrocentomila se li tiene lui per il disturbo, e figurarsi Mora: «Benissimo, meraviglia, meraviglia, bravo direttore, bravo». E ancora Fede: «Dimmi che sono bravo e sono un amico». «No bravo, di più», dice Mora, che sull’amico - sul termine - non si sbilancia: qui conta la riuscita del piano. I quattrini saranno spillati per mezzo di assegni circolari.


Il dramma del Pdl, in questa ultima agonizzante versione, è l’inesistenza di uno spirito repubblicano nelle sue file. Non c’è nessuna voce che si levi a censurare l’immagine agghiacciante di un uomo malato esposto alle offese di un gruppo di escort, ai traffici in denaro dei suoi falsi amici, alla solidarietà di chi ha ancora bisogno di lui. Aveva ragione Veronica Lario, non ha amici, non ha gente che gli vuole bene. Lui chiuso nella sua torre d’avorio sogna l’impero perenne e quegli altri lo osannano spaventati dal futuro senza di lui e da quel nulla in cui ritorneranno. Quando si ascoltano i difensori d’ufficio del premier impaurisce la quantità di bugie che vengono offerte al dibattito pubblico sullo stato della democrazia nel paese pur di salvare il loro protetto-protettore. Offendono l’Italia per salvare il “vecchio porco” dallo “sputtanamento”. Anche il linguaggio che usano è in sintonia con il racconto dei verbali piuttosto che con il dramma politico in cui siamo precipitati
http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/329188/
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Re: Discussioni politiche

#4783
Steve1973 ha scritto:
chojin ha scritto:Ecco, a dirla tutta, troverei molto più equo alzare le tasse sulle rendite finanziarie e abbassare l'IVA. Tu no?
Più che a una revisione dell'aliquota IVA bisognerebbe trovare un sistema per differenziare i diversi pagatori, e dare la possibilità a tutti di scaricare in qualche modo questo costo.
Non vedo perchè un commercialista che compra un telefonino lo debba pagare il 20% in meno perchè poi si scarica il costo dell'iva, mentre io lo devo pagare pieno.
Imposta sul Valore Aggiunto... ma di che cosa?? :roll: :roll:
...ma tassare i guadagni delle escort di Mr B, al 30, 43 o anche al 12,5%?
immaginate che boccate d'ossigeno per l'agenzia delle entrate :twisted:
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Casa Spozilli
Babyzillo

Re: Discussioni politiche

#4784
E se Berlusconi vuol recuperare questo diritto deve fare un sola cosa: cambi mestiere
La privacy è un lusso che un premier non può permettersi
Gli elettori hanno il diritto di sapere chi è che mette il suo nome sulle schede elettorali

Ma soltanto un politico che ha perso la testa, o che per pensare ricorre ad altre parti del corpo, quelle improprie e meno nobili, può negare sia l'evidenza che l'impudenza di simili «comportamenti privati» e contemporaneamente rivendicare con voce indignata il proprio diritto alla privacy.Un politico, in particolare un leader il cui nome compare nei simboli elettorali come un logo o un marchio doc sui prodotti da supermercato, non ha nessun diritto alla privacy. Niente, zero. E c'è di peggio: mentre lui non ha diritto alla riservatezza, gli elettori hanno diritto di essere informati su tutto ciò che lo riguarda, sulle Ruby e sulle Noemi come sui prestiti a Lele Mora (e sulle commissioni da strozzino che Emilio Fede si fa pagare su questi prestiti). Un politico che non accetta di vivere in una casa di vetro (o che non se lo può permettere, come il Cavaliere) è un cattivo politico. Quindi il presidente del consiglio faccia pure valere i suoi diritti legali contro le persecuzioni giudiziarie ma si rassegni al fatto che ogni cittadino ha diritto di mettere il naso nella sua vita privata. Non gradisce queste attenzioni? Vuole recuperare il suo diritto alla privacy? Niente di più facile: cambi mestiere. Lasci la politica a persone magari meno carismatiche ma più sobrie e responsabili.http://www.italiaoggi.it/giornali/detta ... ermettersi

La conclusione è che si fa davvero fatica a dare torto alle gemelline De Vivo quando si dicono al telefono: «L'ho visto un po' out. Ingrassato. Imbruttito. L'anno scorso stava più in forma. Adesso sta più di là che di qua». Ma se Berlusconi non lascia rapidamente finiremo tutti più-di-là. Non restano che le dimissioni, per un uomo che in queste condizioni non può più governare l'Italia. Dimissioni, per chi sembra in mano a quattro ragazzine («è diventato pure brutto: deve solo sganciare. Speriamo che sia più generoso. Io non gli regalo un "censured"»). Dimissioni, per chi ha portato a **censured** un intero Paese
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... 2142461//1
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Re: Discussioni politiche

#4785
http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/329918/
Ruby, began e le altre. Mentre Berlusconi si difende con un nuovo videomessaggio, una attenta regia dispiega sui giornali e in tv le verità delle stelline del bunga bunga.Un strategia che si basa su un bombardamento massiccio in più direzioni. Primo: negare tutto, negare l’evidenza. Secondo: non presentarsi dai giudici di Milano. Terzo: ostentare divertimento (ma il viso del Drago nel videomessaggio di ieri era terreo, quasi stirato dall’ira). Quarto: ribaltare il format del bunga bunga con versioni romantiche riferite dalle femmine dell’harem. Il colpo finale di questa escort-strategy sarà dare un volto, un corpo e un nome alla Fidanzata annunciata nel primo videomessaggio. L’ennesima bufala confezionata da Alfonso Signorini, l’inventore del pink-tank allestito in occasione del primo scandalo sessuale, il NoemigateE così è stata Novella a fare una clamorosa anticipazione con l’inserimento di Daniela Santanché tra le aspiranti first lady. L’indiscrezione gira da un mese e al Riformista è stata illustrata così qualche giorno fa da una fonte autorevole: «La Santanché vuole diventare la fidanzata del Cavaliere e per farlo macinerà tutto e tutti». Per questo nel palazzo si parla del modello argentino dei Kirchner, con lui che lascia a lei la presidenza. Questo sarebbe il sogno dell’onnipotente Daniela, sottosegretaria all’Attuazione del programma con più ruoli: direttore ombra e concessionaria della pubblicità del Giornale di Sallusti, quadrumvira di fatto del Pdl, instancabile cacciatrice di deputati indecisi. Per il settimanale della Morvillo le percentuali della Santanché nel toto-fidanzata sono altissime: addirittura il 95 per cento.
Al pink-tank di Signorini ci permettiamo di segnalare un dubbio: se Berlusconi si ritrova vicino fisici statuari come quelli di Ruby, Began, Manna e non li tocca, non rischia di passare per gay
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