qsecofr ha scritto:lariosto77 ha scritto:bah... oddio... stortura del mondo del lavoro... si è arrivati all'utilizzo attuale della partita iva tramite leggi... mica a causa di calamità naturali imprevedibili o di cambiamenti climatici...
che ci sia stato anche in questo caso un conflitto di interessi tra le varie leggi sulla partita iva e la prevedibilità degli imprenditori, specie quelli che oltre ad essere imprenditori sono anche politici? non sbilanciamoci!
veramente il conflitto c'è stato ma non tanto perchè c'erano imprenditori in politica ma perchè c'erano sindacalisti... che ta i politici si annidano in numero spropositato... è stato dis-grazie a loro che sono nate le agenzie per il lavoro interinale (che secondo me rappresentano un'esagerata liberalizzazione del mercato del lavoro in aperta concorrenza con il lavoro a tempo indeterminato)... perchè almeno inizialmente queste agenzie erano a detta di tutti direttametne controllate dai 3 sindacati...
L'imprenditore - al succo del discorso - chiede da migliaia di anni una cosa abbastanza semplice: una procedura anche sanguinosa volendo ma certa di divorzio dal dipendente assunto a tempo indeterminato - ed invece per n motivi gli sono stati propinati negli anni contentini: contratti di ingresso anche fin troppo flessibili in aggiunta ma il tempo indeterminato rimane una roccaforte inviolabile... oddio certamente l'imprenditore ti dice si grazie al contratto di apprendistato ma se avesse una via di fuga dall'indeterminato non avrebbe così tanti motivi per cotanta flessibilità in entrata.... c'è da riequilibrare... solo che gli iscritti al sindacato sono i dipendenti non chi non è ancora dipendente che non ha neanche i 50 euro annui da spendere sulla tessera...
Il discorso della partita iva invece è più come dico io...non è tanto conflitto d'interessi con la politica anche perchè le partite iva ci sono sempre state... non ci sono leggi "assolutamente nuove" e per l'imprenditore non c'è quasi mai un risparmio in termini economici nell'affidare un lavoro ad una partita iva rispetto al dipendente interno ma in termini produttivi e di versatilità del lavoro la partita iva obbliga il "dipendente" a farsi il mazzo e concede al datore facoltà di distacco in caso mancassero le condizioni per continuare il lavoro....cosa che non c'è nel lavoro fisso.
q la partita iva era fino a ieri strumento del libero professionista.
oggi la partita iva è la forma di rapporto di lavoro tra datore e dipendente proprio per i motivi che dicevi tu ("ti lascio a casa quando voglio"... anche comprensibili... lo stesso datore non sa fino a quando avrà lavoro).
per arrivare a questo ci sono stati dei piccoli aggiustamenti legislativi non poi così piccoli nella sostanza, suvvia... e non mi pare siano stati fatti da sindacalisti, andando a memoria! eheheh non che cambi la sostanza della cosa eh! anzi! andare a vedere chi e quando è proprio questione di lana caprina.
il lavoro interinale è un discorso cmq un pò diverso... e si rivolge ad una categoria di lavoratori un pò diversa ed è nata per dare una "sistemata" ai tanti lavori temporanei, irregolari, provvisori da parte di chi fondamentalmente non faceva cmq altro! poi effettivamente il fenomeno ha preso una brutta piega... colpa di chi? fai pure tu! tanto è uguale!
tu fai sempre differenza tra destra, sinistra, opponi sindacalisti ad imprenditori, pensi ci siano posizioni di una parte e di un'altra. ma non mi pare proprio sia così. io vedo una roba indistinta invece. mi sbaglio?
il divorzio dal proprio dipendente è spesso già possibile e frequente in paesi dove trovare e ritrovare lavoro non è come vincere alla lotteria. quindi non so... capisco che ognuno "chiami" dalla parte dalla quale si trova lui... però... boh...