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da chojin
Berlusconi ha letto il compitino a Bruxelles. Un po' come la lettera che la mia maestra delle elementari faceva fare prima delle vacanze di Natale con i proponimenti per l'anno nuovo. Sarò bravo, farò tutti i miei compiti, ubbidirò a mamma e papà, licenzierò i dipendenti e liberalizzerò le professioni.
Bravo. Non so come il licenziamento facile dei dipendenti possa aiutare l'economia e lo sviluppo (specie se poi la cassa integrazione la paghiamo noi contribuenti), ma sulle liberalizzazioni sono d'accordo.
Invece di cominciare dalle estetiste, però, comincerei da farmacie, assicurazioni e notai.
Il governo Prodi, tra le poche cose buone fatte, si stava muovendo in tal senso. Le parafarmacie sono nate grazie a Bersani, ad esempio. Come è stato abolito l'obbligo dell'atto notarile per il passaggio di proprietà di auto, moto e barche. Prima di cadere, il governo Prodi stava cercando di "liberalizzare" i piccoli trasferimenti immobiliari, inferiori nel valore a 100 mila euro, dando la possibilità di rogitare anche agli avvocati e non solo ai notai. La lobby dei notai è ovviamente insorta.
I bastoni tra le ruote li hanno messi, per carità, anche diversi esponenti dell'allora maggioranza, ma chi si è stracciato le vesti è stato soprattutto il centrodestra. Chi si è battuta con maggior forza contro questo provvedimento è stata, ad esempio, Maria Grazia Siliquini, ex AN, che plaudeva allo "sventato attacco" al notariato. La stessa Siliquini a cui, in commissione Giustizia alla Camera, viene affidato nel 2009 il compito di relatrice del provvedimento di riforma delle Professioni Intellettuali (sic !).
Ora, un governo che voleva chiudere le parafarmacie, in favore della lobby delle farmacie, che si è opposto in tutti i modi alla liberalizzazione delle professioni, che ha strangolato con nuove norme restrittive le piccole agenzie di credito in favore delle banche, promette di liberalizzare mezzo mondo in coda alla legislatura e con una maggioranza di accattoni compravenduti (e senza nemmeno atto notarile).
La vedo dura.
Anche perchè lo Scilipoti di turno se lo può comprare berlsuconi, ma così come se lo può comprare lui, se lo possono comprare i notai, i farmacisti, o le assicurazioni.
Auguri! Mi sa che davvero, alla fine, chi pagherà il conto saranno sempre i soliti: quelli che non contano una mazza e che, incidentalmente, sono la stragrande maggioranza dei cittadini.
Detto questo, ogni tanto arriva Chabal a farmi sorridere: secondo lui, il problema dell'Italia sono la vergine Bindi o il frin frin Vendola. Intanto l'iva sui mobili gliel'ha aumentata l'amato premier, ma, come è noto, farsi f0ttere da chi si ama è sempre un piacere.