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Re: Discussioni politiche

Inviato: 11/12/13 20:59
da kimikalli
LEGALITÀ E CONFLITTO D'INTERESSE, LE VERE SFIDE DI RENZI

di Paolo Flores d'Arcais, da "Il Fatto Quotidiano", 10 dicembre 2013

Conflitto d'interessi, monopolio televisivo, rivoluzione della legalità sono i tre temi cruciali che Renzi ha sempre evitato, mentre se non si affrontano e risolvono si resta nella morta gora del ventennio berlusconian-inciucista.

In Spagna, anni fa, il tetto per la proprietà catodica privata era il 25% di una rete. La legge del 1957 che inibisce la candidatura a chi possieda o controlli una concessione statale andrebbe estesa anche a incarichi di governi e istituzionali, e sottratta a interpretazioni "furbe".

Per una svolta di legalità basterebbe cominciare dall'abrogazione della prescrizione non appena intervenga il rinvio a giudizio e dall'introduzione del reato di ostruzione di giustizia, con le durissime sanzioni di rito anglosassone.

Quanto alle promesse, un taglio draconiano dei costi della Casta è tecnicamente facilissimo, ma resterà aria fritta se affidato al governo Napolitano-Lettalfano. Renzi può ottenerlo solo se su questo si muove di conserva col Movimento Cinque Stelle. Se son rose fioriranno.

Micromega

Re: Discussioni politiche

Inviato: 12/12/13 11:51
da chojin
In questi giorni proteste "dei forconi". Dentro ci sono autotrasportatori, commercianti, allevatori, agricoltori, imprenditori... Che fanno le stesse cose, se non peggio, di quello che fanno gli studenti, i no global, i precari, ecc...
Compreso bloccare le autostrade, le tangenziali, le città, e dare fuoco alle banche.

Però, si leggeva sui giornali Berlusconiani in questi giorni, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. I violenti sono solo pochi infiltrati, in una manifestazione per il resto assolutamente pacifica, ecc ecc...

E' la solita moda ipocrita di bastonare gli altri e accarezzare il tuo elettorato di riferimento.

Re: Discussioni politiche

Inviato: 17/12/13 6:56
da kimikalli
E invece gli annunci postdatati del governo di Enrico Letta, le sfide un po’ tarocche di Matteo Renzi i ringhiosi proclami di Beppe Grillo, il grado di demagogie a cui siamo giunti è tale che nessuno ha il coraggio di spiegare quello che è sotto gli occhi di tutti: la politica costa, e il finanziamento pubblico, è molto meglio del finanziamento dei privati, meglio cioè del controllo esercitato in presa diretta dalle lobby e dai ricconi. Un esempio? I finanziamenti generosissimi che la famiglia Riva ha elargito a Pierluigi Bersani (all’epoca ministro), al Pdl, ai senatori (di destra e di sinistra) eletti in Puglia, erano molto generosi, e perfettamente alla luce del sole: ma siamo sicuri che questi contributi siano stati un fattore positivo, nella vicenda dell’autorizzazione ambientale che l’Ilva ha ottenuto dal governo per la sua acciaieria di Taranto malgrado superasse i limiti imposti dalla legislazione regionale anti diossina?
Una cosa è certa: quando si scende su questo terreno, rispetto alle chiacchiere e alle balle, rispetto a chi dice i finanziamenti me li taglio, ma solo da domani, rispetto a chi dice me li riduco, ma solo se lo fai anche tu, l’unico credibile diventa Beppe Grillo, che almeno i soldi li ha addirittura già restituiti. E più coerente, certo: però sono convinto che la sua posizione sia sbagliata. Bisognerebbe spiegare a Grillo che il fatto che lui sia ricco non può imporre una regola di povertà agli altri. E bisognerebbe dire al governo Letta, che non si possono difendere i finanziamenti ai partiti facendo finta di volerli cancellare: si devono difendere spiegando che hanno una funzione, e pretendendo che non siamo troppi ed elargiti senza nessun controllo come invece è stato fino ad oggi. In questi anni, i partiti, sono arrivati a spartirsi quasi un miliardo di euro, il triplo di quello che viene stanziato mediamente negli altri Paesi del mondo, e in tutta Europa. La soluzione è semplice: basterebbe ritornare alla cifra standard, quella che per esempio destinano alla politica la Francia e la Germania. Basterebbe vincolare (come si sta facendo) la concessione dei fondi alla certificazione dei bilanci, limitare l’erogazione dei contanti, in cambio di servizi.
Luca telese
L inkiesta

Re: Discussioni politiche

Inviato: 20/12/13 13:15
da coolors
Ultime news da Federmobili, l'ultima minchi@ta del M5S :twisted:

Emendamento bonus Mobili: si vota la fiducia alla Camera

Il commento di Federmobili al testo che penalizza le detrazioni per mobili ed elettrodomestici e che potrebbe anche avere effetto retroattivo

La legge di Stabilità, contenente l’emendamento che penalizza il bonus Mobili , verrà votato domani alla Camera. Allo stato attuale il bonus Mobili verrà prorogato per tutto il 2014 e il tetto di spesa detraibile è rimasto a 10 mila euro, ma l’emendamento del Movimento 5 Stelle impone che le spese per il bonus non possano essere superiori a quelle sostenute per la ristrutturazione. Per detrarre 10 mila euro di spese per mobili ed elettrodomestici, dunque, occorre spendere la stessa cifra per le opere di ristrutturazione. “È un emendamento inconcepibile” ha dichiarato Mauro Mamoli, presidente di Federmobili, “tanto inutile quanto dannoso. Nella notte appena trascorsa”, ha proseguito il presidente, “grazie a un lavoro congiunto con FederlegnoArredo, eravamo riusciti a far introdurre un emendamento, appoggiato da tutte le forze politiche a esclusione del Movimento 5 Stelle, che permetteva la detrazione per le spese di acquisto di mobili anche superiori alle spese sostenute per la ristrutturazione. Purtroppo per l’approvazione occorreva l’unanimità e ancora una volta chi si fregia di rappresentare gli interessi dei cittadini… ha reso vano il nostro impegno e il nostro sforzo! Oltre a questo l’emendamento”, ha rincarato Mamoli, “così come formulato e approvato potrebbe avere effetto retroattivo e, quindi, quei contribuenti che presenteranno la documentazione così come richiesta inizialmente potrebbero vedersi detrarre nel 2014 importi decisamente inferiori rispetto alle attese. In sintesi un provvedimento che limita l’efficacia del decreto, rischia di danneggiare i cittadini che hanno già effettuato acquisti di mobili, secondo le modalità in vigore fino a ieri, alimentando confusione e incertezza, in un momento nel quale per ripartire occorrerebbero regole chiare e un’iniezione di fiducia!”.
A breve, comunicano ancora da Federmobili, “verrà inviata una lettera a firma congiunta Federmobili, FederlegnoArredo, Confartigianato, Ceced, Angaisa, Ance e Sindacati di categoria ai rappresentanti del Governo e del Parlamento, per esprimere il nostro disappunto e la nostra profonda delusione”. Obiettivo è quanto meno evitare l’effetto retroattivo e far sì “che non venga inficiata la bontà di un decreto per il quale sono state spese energie e risorse”.

Re: Discussioni politiche

Inviato: 02/01/14 12:19
da chojin
coolors ha scritto:Ultime news da Federmobili, l'ultima minchi@ta del M5S :twisted:
Sorvoliamo sulla vaccata dell'effetto retroattivo, anche perchè la detrazione è cmq passata così come la voleva il governo.

Non entro neppure nel merito della questione, perchè non me ne sono interessato e non ne so abbastanza. Forse è giusto che, con una ristrutturazione da 500 euro, uno possa detrarre 10.000 euro di mobili (ma a questo punto perchè legare la detrazione alla ristrutturazione?) o forse no. Forse la posizione dei 5 stelle è davvero una minchi@ta.

Bene. Però... ultima minchi@ta rispetto a cosa?

Al voto palese sulla cacciata di Berlusconi dal Senato?
Al voto stesso di decandenza di Berlusconi?
All'emendamento sugli affitti di Camera e Senato (3 miliardini negli ultimi 20 anni), che prontamente il PD voleva cassare?
Alla restituzione dei contributi elettorali?
Alla restituzione di (buona) parte dello stipendio da destinare ad un fondo per le PMI?
Ad aver impedito lo scardinamento dell'art 138 cost?
Ad aver denunciato ed impedito la porcata della norma salva slot?

Non so... io resto molto più preoccupato di un governo che mi ha alzato l'iva, aumentato al 102% l'acconto irpef, aumentato tasse per almeno 500 euro l'anno (però, eh! ho risparmiato 200 euro di IMU!) e che, tra le altre cose, sta per varare una riforma ridicola e dannosa del codice di procedura penale. Senza menzionare le figure aggiaccianti dei vari singoli ministri...

Re: Discussioni politiche

Inviato: 19/01/14 8:33
da kimikalli
Quindi la parola che per gli ultimi cinque anni era citata solo nelle più pessimiste previsioni di qualche economista – tipo Nouriel ‘Cassandra’ Roubini – adesso esplode nei titoli dei giornali generalisti e perfino in tivù: deflazione.

Lo spunto sono i dati sui consumi e sull’andamento dei prezzi, che trovate un po’ ovunque sui quotidiani di oggi e in Rete.

Deflazione vuol dire peste nera per chi non ha uno stipendio fisso (e la famosa flessibilità diventerà una specie di lettera scarlatta), per chi ha dei debiti, per chi più in generale si è già mangiato i risparmi in banca.

Sarà invece una manna per chi ‘dispone di forte liquidità’, come dicono gli esperti: toh, i very rich. Che si potranno rapinare i residui beni degli altri a prezzo di strasaldo.

Quanto ai dipendenti veri e propri, quelli che ancora ricevono tutti i mesi lo stesso stipendio e quindi si pensano fortunati, restano relativamente tali finché la loro azienda campa o comunque non licenzia: il che, in presenza di deflazione, è tutt’altro che scontato. Specie in un Paese con un debito pubblico mostruoso e con tante imprese altrettanto piene di buffi (gli interessi già concordati ovviamente non calano: quindi, in termini reali, aumentano).

Il tutto – come sempre, in economia – è fortemente intrecciato con le ‘aspettative’, cioè con la psicologia umana: come appunto rivelano i dati pubblicati in giro oggi, in assenza di prospettive e nell’incertezza sul futuro si spende sempre meno, anche avendo ancora qualcosa. Ecco perché la spirale rischia di autoalimentarsi: calo di consumi che provoca calo di produzione che provoca calo di occupazione che provoca calo dei consumi che provoca calo di produzione etc etc etc.

È il bel risultato di un sistema economico che ha tolto risorse ai tanti della classe medio-bassa per darle ai pochissimi che stanno in cima alla piramide – e ho già citato altrove la paraboletta che usa il sociologo De Masi per riassumerla: «Oggi in Italia ci sono dieci famiglie super ricche che hanno un reddito pari a tre milioni di famiglie povere, ma quelle dieci famiglie ricche non compreranno mai tre milioni di paia di scarpe».

In altre parole, quando la ricchezza si concentra in poche mani, il denaro si allontana dai consumi produttivi e finisce nella finanza: sicché una disuguaglianza eccessiva nella ripartizione, alla fine, causa recessione.

Per il resto, con la deflazione qui in Italia potremmo ritrovarci con un prodotto interno lordo talmente debole che – per quanto si taglino pensioni, welfare e tutto il resto – il suo rapporto nei confronti del debito non migliora, anzi. Detta diversamente: tutti i sacrifici fatti rischiano di non servire assolutamente a niente rispetto all’impegno harakiri assunto dal governo Monti e dalla sua maggioranza – il fiscal compact – che inizierà a produrre i suoi danni fin dalla legge di stabilità 2014.

L’ho messa giù un po’ da bar, lo so: ma ho una gran paura che in una situazione così spaventosa i tecnicismi di quelli più bravi di me finiscano per produrre nebbia, per anestetizzare la coscienza comune sui danni che sono stati fatti e sulle bugie che ci hanno detto (dai ’si vede la luce in fondo al tunnel’ a quelli che ‘il peggio è alle spalle’).

La merda vera è invece potrebbe essere proprio di fronte al nostro naso.

Sarebbe quindi molto opportuno, credo, che in vista delle elezioni europee di tutto questo si parlasse – e molto: visto che le grandi decisioni sulle ricette per affrontare la catastrofe vengono sempre meno decise a Roma e sempre più in Europa.
Blog piovono rane

Re: Discussioni politiche

Inviato: 19/01/14 8:35
da kimikalli
L’anziano leader decaduto a Canossa nella sede Pd

Prima ancora di conoscere l’esito politico dell’incontro fra Renzi e Berlusconi, durato oltre due ora (ma non mi aspetto nulla di sconvolgente), in questo caso contano anche le forme. L’anziano leader decaduto e indebolito che per la prima volta accetta di varcare la soglia di un partito che definiva “comunista”, “illiberale” e di cui non nominava mai il segretario perchè rifiutava di considerarlo al suo livello. Ricordate? Ebbene, fra lanci di uova e urla di “vergogna” oggi l’anziano è andato a casa del giovane avversario. Insistio. Le forme contano. Nel disperato tentativo di riacquistare un ruolo di protagonista sulla scena politica, Berlusconi si è autoimposto una sottomissione nel passato inconcepibile. La considero già una buona notizia, a prescindere da quel che seguirà.
Blog lerner

Re: Discussioni politiche

Inviato: 19/01/14 19:56
da chojin
Renzi e Berlusconi sono (ancora) in "profonda sintonia".
Su di una legge elettorale senza preferenze e con le liste bloccate, ma più piccole rispetto al porcellum. Insomma un maialinum.
Ma scommetto che non è l'unico punto in cui si trovano in totale accordo.

E poi criticavano Grillo quando diceva che PD e PDL sono la stessa cosa...

Re: Discussioni politiche

Inviato: 21/01/14 22:21
da kimikalli
Giovanni Sartori lo ha giustamente definito "Pastrocchium". Ma pastrocchio rende l’idea di un caos disorganizzato, che lascia qualcosa al caso, mentre il cosiddetto "Italicum" non ha nulla di casuale. Vedo che non lo dice nessuno, e invece questo mi pare un punto vitale: in questo progetto di riforma elettorale proposto dal Pd e da Forza Italia, di cui ho già avuto modo di criticare la piccola truffa di una lista bloccata in cui non si può scegliere chi si vota (ma “è corta”, si aggiunge con una giustificazione a dir poco inverosimile) c’è anche uno sbarramento all’8% per i partiti che non sono coalizzati.
(Telese
Il sussidiario )
Viene portata, a giustificazione di questa decapitazione di rappresentanza, una scusa che suona così: «Bisogna impedire il potere di ricatto dei piccoli partiti sui grandi». La storia di queste ultime legislature ci dice che è stato l’esatto contrario. Il potere di ricatto, se si vuole chiamare così, in questi anni è stato esercitato dentro i partiti, e non dentro le coalizioni: per ben due volte il principale partito di centrodestra ha subito una scissione al proprio interno: prima con la rivolta dei parlamentari fedeli a Gianfranco Fini, e poi con lo strappo di quelli che hanno seguito Angelino Alfano. In questi terremoti politici, dunque, i cosiddetti “piccoli” non hanno avuto alcuna colpa e alcuna responsabilità.

Re: Discussioni politiche

Inviato: 21/01/14 22:27
da dammispazio
per non parlare dei 101 strappi dentro al PD

Re: Discussioni politiche

Inviato: 22/01/14 13:39
da chojin
C'è poco da dire: la riforma della legge elettorale è incostituzionale. E sotto diversi aspetti.

Lo sbarramento: 8% per i partiti indipendenti?? 12% per le coalizioni? Ma stiamo scherzando? Qui non è che si toglie il partito di Casini, Alfano, Vendola, Tizio o Caio. Qui si prendono dai 3 ai 5 milioni di elettori e gli si toglie la rappresentanza parlamentare. Come diavolo fai, anche solo in astratto, a precludere l'ingresso in parlamento ad una formazione politica che ottiene 4 o 5 milioni di voti?

Il premio automatico del 18%? Con soglia del 35%? Ma neanche in Pakistan! Dove sarebbero i criteri di proporzionalità e ragionevolezza, incocati dalla Consulta nella sentenza che abrogava il porcellum?
E' mai possibile regalare 18 punti ad un partito che arriva al 35,1%? Soprattutto quando, magari, chi arriva secondo ha uno scarto dello 0,1%? ridicolo.

L'unica cosa che si salva di questa proposta di legge è il doppio turno.

Re: Discussioni politiche

Inviato: 22/01/14 17:56
da chojin
..... ha scritto:
è chiaro che le liste bloccate sono imposte da Berlusconi
E' chiarissimo... meno chiaro è perchè Renzi abbia trattato con Zio Silvio invece che con altri...
..... ha scritto: Un po' come per il M5S ... che al di là di tante baggianate date in pasto "alla rete" dimostra ugni giorno di più che gli unici che contano sono in due ... Grillo e Casaleggio
Come Renzi, che alla direzione PD ha detto "questa è la legge che abbiamo deciso Io e Silvio, se vi va bene ok, altrimenti sukate"?
Se un discorso del genere l'avesse fatto Grillo (ma anche Berlusconi...) sarebbero tutti lì a rievocare il nazifascismo. Lo fa Renzi e tutti applaudono. Come si faceva durante il nazifascismo...
..... ha scritto: In goni caso proposte da parte dei M5S ... come sempre non pervenute. Saranno troppo impegnati a compilare la nota spese mensile e a ritrovare gli scontrini nelle tasche ....
Gli attivisti dei 5 stelle votano oggi per la proposta di legge elettorale. A loro piace così, non se la fanno scrivere da Berlusconi... (e in ogni caso la proposta di reintrodurre il Mattarellum era pervenuta... ancora 6 mesi fa... mi chiedo dove fosse il PD, a parte Giachetti)...

Ah, a proposito di scrontrini... Il M5S fin'ora ha restituito alla cittadinanza oltre 46 milioni di euro, senza contare quelli restituiti o risparmiati a livello amministrazioni locali.

Il PD cosa ha fatto... a parte gli sconti alle slots e il raddoppio delle tasse di servizio?

Re: Discussioni politiche

Inviato: 31/01/14 21:05
da chabal
Come sempre Berlusconi ha un innato intuito pragmatico...forse siamo ad una svolta storica in Italia! Renzi e Berlusconi insieme possono spazzare via tutti i partitini arancioni viola verdi..tutti i comunisti di emme, i sindacati...e salvare l'Italia! Dimenticavo anche tutti i deficienti del m5s...analfabeti!!! :lol: :lol:


ciao ciao gallinacci rossi cialtrones!! :lol: :lol:

mai a sx!! :lol:

Re: Discussioni politiche

Inviato: 11/02/14 6:52
da kimikalli
Divertenti, gli esiti del referendum svizzero: non solo per le imbarazzate reazioni dei leghisti nostrani (eh si, siamo tutti terroni di qualcun altro) ma soprattutto per il paradosso geolocalizzato: il Paese simbolo del potere più globale del mondo – la finanza – scopre quanto è sgradevole la globalizzazione quando non viaggia attraverso i bit che spostano i capitali ma sulle gambe di chi vuole arrivare a fine mese; per contro, l’Unione europea che ogni giorno respinge gli extracomunitari scopre che i suoi cittadini vengono trattati allo stesso modo da un altro Paese.

Il paradosso è frutto di quello che è successo a questo pianeta negli ultimi vent’anni: siamo tutti ormai in una stessa casa dove però ciascuno vuole entrare nella stanza altrui – per vendere, comprare o lavorare – e nessuno vuole che gli altri entrino nella propria.

È stato velocissimo, questo processo. Meno di una generazione. Quando io ero ragazzo andare a Budapest voleva dire cambiare pianeta, ore e ore di viaggio più una notte per i controlli alla cortina di ferro, chissà se e quando riuscirò a sentire casa, mamma non ti preoccupare che mi faccio vivo al ritorno; adesso chiamo al cellulare un mio amico per combinare un aperitivo al bar sotto casa e lui mi risponde sottovoce ’scusa, non posso, sono in un tempio in Birmania’.

All’inizio abbiamo visto solo i lati positivi, della cosa: ricordo l’entusiasmo, a fine anni Novanta, dei piccoli imprenditori che grazie alla Rete potevano vendere i loro prodotti in tutto il mondo e non avevano ancora capito che anche tutto il mondo poteva vendere i suoi prodotti nel loro quartiere.

Adesso invece prevalgono le paure, e qualcuno ci lucra: Berlusconi apre la campagna elettorale attaccando l’euro ‘moneta straniera’, mentre pure i civili francesi hanno una sbandata di massa per Le Pen. Insomma, il referendum svizzero è solo l’ultima goccia.

Lo so, è una di quelle questioni per cui nessuno ha una ricetta. Ma a me il ritorno agli stati nazionali dell’Ottocento – confini, muri, chiusure, fili spinati, gente che urla contro lo straniero – fa un po’ sorridere: mi sembra un tentativo di fermare il mare con le mani. Le tecnologie ci portano ogni giorno di più nella casa comune, i ragazzi vanno all’estero con l’Erasmus e non solo, questo straccio di post lo possono leggere pure in un cyberbar di Dakar.

Insomma non è cosa.

La scommessa semmai è provare a fare, gestire e governare in modo umanista l’altra cosa, cioè lo stare insieme. E mai come adesso mi vengono in mente i rompiscatole che di sovranità democratica transnazionale parlano da anni, ma anche gli utopisti tipo Jacque Fresco, Emery Reves o Daisaku Ikeda: gente che oggi vediamo come strampalata, domani chissà.

Comunque, li preferisco decisamente ai leghisti – svizzeri o nostrani che siano.
Espresso piovono rane

Re: Discussioni politiche

Inviato: 12/02/14 19:36
da chojin
Una persona con un briciolo di dignità si sarebbe già dimessa. E invece Letta fa finta di niente, si china come un giunco nella speranza che la piena passi.

Renzi, dal canto suo, ha una smania di governare che fa spavento. Non è ancora arrivato a mandare i facchini a Palazzo Chigi, per sgomberare l'ufficio del Premier Nipote, ma poco ci manca. E per fortuna sono compagni di partito!

Mentre uno si aggrappa alla divina provvidenza (Napolitano?) l'altro ha già pronta la "squadra di governo" in cui spiccano i nomi di maria elena Boschi (??) Baricco (?!) e della Boldrini (credo al dicastero della simpatia).


In tutto questo l'11 dicembre scorso fui facile profeta ad affermare che nel giro di 2 mesi non avremmo avuto nemmeno l'ombra di una legge elettorale.
Quell'aborto, incostituzionale peggio del porcellum, che hanno contrattato Renzi e Berlusconi non è nemmeno arrivato in aula alla Camera... e se mai ci arriverà, sarà così stravolto dagli emendamenti dei vari partitini e correntine, che alla fine dovranno lasciar perdere.

Ma passiamo alle buone notizie: la Corte Costituzionale, coi suoi tempi tranquilli, oggi ha dichiarato l'incostituzionalità della legge Fini-Giovanardi sullo spaccio di sostanze stupefacenti. Si liberano così dagli 8.000 ai 10.000 posti in carcere, facendo venire meno l'emergenza carceraria.

A questo punto, parrebbe ovvio lasciar decadere il decreto svuota carceri, che dimezza per i carcerati la pena stabilita dal giudice nella condanna. In pratica, se ti becchi 10 anni in realtà ne fai meno di 6 e quando te ne mancano 4 puoi già chiedere la semilibertà (per la serie: evviva la certezza della pena!)... Ma siccome degli spacciatori di droga, pesante o leggera che sia, non gliene frega niente a nessuno (a parte forse Giovanardi...), mentre i vari Cuffaro, Dell'Utri, Ligresti e compagnia rubante hanno parecchi santi in paradiso, sono pronto a scommettere che il decreto sarà convertito senza problemi.