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#3136
Nella tragedia greca paga chi non ha colpe



di Mauro Evangelisti-il Messaggero

La tragedia della Grecia, la tragedia greca certo, è fatta di simboli che sembrano pianificati da uno sceneggiatore senza fantasia. I tagli, lo spettro della miseria, la rivolta, le molotov. E il fuoco che divampa in una banca. Sì, una banca, vista come la rappresentazione di un’economia che ha tradito e che crolla. Ma anche tre vittime innocenti, perché a pagare quasi sempre è chi è senza colpe. Resta lontano dalle rivolte chi magari ha pure qualche responsabilità. Chi anche in Grecia - e come in molte grandi crisi economiche - prima, durante e dopo vive di ricchezze che crescono e ampliano le differenze. Dall’Italia guardiamo con preoccupazione, ci dicono che a rischiare ora siano altri paesi come il malinconico Portogallo o quella che fino a poco tempo fa sembrava averci sorpassato in voglia di vivere e in benessere, la Spagna. Quelle che fino al decennio scorso venivano magnificate come le tigri dell’Europa, ad esempio l’Irlanda, non graffiano più. Quanti modelli ci hanno promosso, per poi abbatterli. Si chiama Unione europea, speriamo che il contagio sia in positivo, quello delle economie più sane verso chi vacilla. Non il contrario.
omnia munda mundis

#3137
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/ ... zo/277442/
Caos Pdl, a Viterbo la provincia va in crisi. Frosinone insiste: ci stacchiamo
Secessione, giunte che si liquefanno, alleati che si ritirano. Il Pdl Lazio è nel caos più nero.
E gli episodi che infila il centrodestra sta diventando una sit-com, se non fosse che a farne le spese sono i cittadini della regione. «Non stiamo perdendo pezzi. C'è una serie di situazioni risolvibili che potranno essere ricondotte in qualche giorno o settimana a un quadro di ordine», assicura Vincenzo Piso, coordinatore Pdl Lazio. «È un casino generale», ringhia Francesco Storace, leader della Destra. «Berlusconi dia uno sguardo al suo partito, quel che accade è allucinante. Il Pdl è un partito senza guida: a Roma si balla in Campidoglio, a Frosinone si marcia contro la Polverini, a Latina si è buttata giù la giunta, alla provincia di Viterbo la disarciona il presidente».
La sintesi è interessata (l'alleato Storace a sua volta ce la con Polverini, rea di non aver mantenuto le promesse della vigilia elettorale neanche con lui) ma corretta. Dopo l'autoaffondamento della giunta del comune di Latina - in seguito alla trasmissione in Striscia la notizia di un fuori onda in cui il sindaco Zaccheo rivendicava posti per i propri familiari congratulandosi con Renata Polverini - ieri per la neoeletta è arrivata un'altra pessima notizia. Marcello Meroi, il presidente della provincia di Viterbo, vittorioso nella tornata di fine marzo, getta la spugna. Molla, sventola bandiera bianca. Non ce la fa a fare la giunta: l'opera che il Pdl gli ha affidato è titanica. Prima delle elezioni il partito gli ha consegnato un accordo di coalizione chiuso così: tre assessorati al Pdl ex forzista, due agli ex An, tre all'Udc. Ma dopo le elezioni le poltrone diminuiscono e un ex An resta fuori. «L'Udc è sovradimensionato» strilla il Pdl. Ma inutilmente: il capo dell'Udc è l'ormai leggendario Rodolfo Gigli, già capobastone dc, da mezzo secolo padrone dei voti centristi della Tuscia. Uno che non si fa impressionare, né ha mai avuto problemi a mandare a spasso quelli che non mantengono le promesse, presidenti o primi cittadini (l'attuale sindaco di Viterbo Giulio Marini, coordinatore locale Pdl, ne ha già fatto le spese). Meroi non può farci niente: così ieri ha rimesso il mandato e rimesso la sua sorte ai partiti. Se in venti giorni non arriva una soluzione, scatta il commissario e si torna al voto.
Intanto la fronda «secessionista» di Frosinone, capeggiata dal presidente della provincia Antonello Iannarilli, non fa nessun passo indietro, nonostante le minacce di tutti gli esponenti del Pdl nazionali, sindaco di Roma Alemanno compreso. La vertenza nasce dal fatto che la provincia non sarebbe abbastanza rappresentata in consiglio regionale e Polverini (o Alemanno in sua vece) avendo giurato poltrone a destra e a manca (in effetti anche a un'ex assessora di Piero Marrazzo) non riesce a bilanciare. Ieri ha promesso comunque «attenzione» in un incontro con i consiglieri regionali sul piede di guerra.
Ma a Frosinone la fronda va avanti. Oggi nascerà il 'movimento delle province', dopo l'annullamento d'imperio del raduno di Fossanova, pantomima delle pantomime leghiste. «La secessione non c'entra niente», liquida Giuseppe Paliotta, l'assessore frusinate che da anni, spiega, lavora al progetto. «In regione Roma ha 53 rappresentanti su 73, il 73 per cento degli abitanti del Lazio sta a Roma: per forza di cose drena risorse e impoverisce le altre province. E Alemanno è il dominus in regione, in provincia e al comune. Chiediamo che la Capitale diventi la ventunesima regione con legge costituzionale, sul modello di Londra, Parigi e Washington. Se no, siamo pronti al referendum per staccarci. Una marcia contro Polverini? No:l o avevamo già scritto nel programma. Forse non l'avevano letto».
http://www.ilmanifesto.it/il-manifesto/ ... zo/277442/
omnia munda mundis

#3138
http://www.corriere.it/cronache/10_magg ... aabe.shtml

«Le mie figlie ingenue con quegli assegni»

Il padre delle venditrici della casa a Scajola: si sentivano tranquille con il ministro

ROMA — «Io le capisco, Beatrice e Barbara: se vendi la casa a un ministro pensi di stare tranquillo, questo è chiaro. Le mie figlie, però, sono state due ingenue, ecco la verità. Come si fa ad accettare un pagamento in nero fatto con assegni circolari? Se almeno m'avessero telefonato, avrei potuto dar loro qualche consiglio. Dopotutto, faccio il costruttore da una vita: edilizia residenziale, campi da golf...».

perchè alla fine, per loro, il problema è tutto lì... :? :?
anche se "ingenue" non è il termine che avrei usato io
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Casa Spozilli
Babyzillo

#3139
chiaretta ha scritto:http://www.corriere.it/cronache/10_magg ... aabe.shtml

«Le mie figlie ingenue con quegli assegni»

Il padre delle venditrici della casa a Scajola: si sentivano tranquille con il ministro

ROMA — «Io le capisco, Beatrice e Barbara: se vendi la casa a un ministro pensi di stare tranquillo, questo è chiaro. Le mie figlie, però, sono state due ingenue, ecco la verità. Come si fa ad accettare un pagamento in nero fatto con assegni circolari? Se almeno m'avessero telefonato, avrei potuto dar loro qualche consiglio. Dopotutto, faccio il costruttore da una vita: edilizia residenziale, campi da golf...».

perchè alla fine, per loro, il problema è tutto lì... :? :?
anche se "ingenue" non è il termine che avrei usato io
eh beh, i figli so piezz'e core... stiamo pur sempre parlando di una povera sprovveduta figliola di 46 anni ! :twisted:
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#3140
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/0 ... o-3849525/
"Viaggiatori rom schedati sui treni"
I controllori si ribellano: è razzismo

Polemica per il modulo da compilare sulla Roma Tiburtina-Avezzano. I ferrovieri scrivono alla Carfagna Ma Trenitalia dichiara: quella carta mai usata

Gli addetti si pongono però anche problemi pratici. "Come fa il personale a stabilire che il cliente in questione sia inequivocabilmente di etnia rom? - chiede Serbassi nella lettera - il viaggiatore di etnia rom va segnalato anche se regolarmente in possesso di biglietto?". La questione finisce su un blog di ferrovieri che citano Bertolt Brecht: "Vennero a prendere gli zingari, e fui contento perché rubacchiavano. Quando presero me non c'era rimasto nessuno a protestare".
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#3141
Anche il sangue è doc?
http://www.unita.it/news/igiaba_scego/9 ... sangue_doc
Il ministro degli Interni Maroni si è dichiarato contrario allo “ius soli”, ossia alla concessione della cittadinanza ai figli di migranti che nascono in Italia. Maroni è ministro dello Stato italiano però il suo partito, la Lega, fa un po’ a pugni con questa parola “Italia”. Preferiscono definirsi padani. Governano in Italia, ma di questa Italia non si sentono parte. Infatti il leader della Lega Umberto Bossi interpellato sulla festa per i 150 anni dell’unità del Paese ha definito la ricorrenza inutile e molti membri della Lega hanno dichiarato che «non parteciperanno alla festa per l’unità». Alla luce di queste dichiarazioni mi chiedo: l’Italia è di chi ci nasce, di chi la ama o di chi fortuitamente si è ritrovato con una goccia di sangue italiano nelle vene? E come si fa a capire qual è il sangue italiano doc? Va ad annate come il vino? Nel sangue italiano ci sono le tracce di tutti i popoli che si sono avvicendati nella penisola: come si fa a capire quale sangue è doc e quale non lo è? Vale di meno il sangue che porta le tracce africane delle truppe di Annibale? E quello mischiato con il sangue arabo e il sangue ebreo? È più italiano un uomo nato a Buenos Aires con trisavolo del Friuli che non sa nulla dell’Italia? O un giovane di origine cinese nato, svezzato e cresciuto in provincia di Varese?

In politica c’è chi è miope su questa situazione dei figli dei migranti, ma c’è anche chi riflette e fa battaglie. Il finiano Fabio Granata del Pdl e il cattolico del Pd Andrea Sarubbi hanno presentato un testo che propone tra le tante cose il passaggio dallo “ius sanguinis” allo “ius soli” per i figli di genitori residenti in Italia da cinque anni. Il testo porta in calce il nome di cinquanta parlamentari di tutti i gruppi, salvo la Lega. Stanno cercando di portare i nuovi italiani al centro del dibattito politico. La demografia è dalla parte degli onorevoli Sarubbi e Granata. E anche il buon senso.
omnia munda mundis

#3142
Il dilemma è se i mercati stiano scommettendo sulle previsioni del tempo (che, pur con un margine di incertezza, hanno basi scientifiche) o sugli oroscopi. Si sono accorti in ritardo che il Portogallo e la Spagna non se la passano nemmeno loro tanto bene?

Oppure, al contrario, vanno dietro a emozioni di giornata, o a chiacchiere messe in giro da chi specula al ribasso? Certo l’Europa grazie alle sue incertezze paga per prima un problema mondiale, la fragilità dei bilanci pubblici dei Paesi ricchi. La costruzione dell’euro mostra falle non inventate, e la solidarietà tra i popoli che lo condividono si rivela debole. Ma sull’euro, minato dall’effettivo malgoverno greco, si scarica anche tutto il peso dei maxi-salvataggi delle banche accollati al contribuente nel mondo.

Se queste sono le cause, conta fino a un certo punto che Madrid e Lisbona abbiano difficoltà meno urgenti; che, a differenza della Grecia, abbiano di che pagare gli stipendi degli statali. Pare ormai cominciata, purtroppo, quella fase 2 della grande crisi che si sperava di evitare. I mercati hanno una loro logica, nel cercare di anticipare problemi futuri, incuneandosi nelle brecce che vedono aperte. Occorre capire se seguendo quella logica non rischino di fare gli apprendisti stregoni, riprecipitando il mondo nella recessione
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplR ... =&sezione=
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#3143
Mentre il Governo del Fare è impegnato a rimpastare se stesso (con l'uscita di scena di Scajola, la Lega vuole un ministero in più, per la gioia di Fini), Tremonti se ne esce con la lieta novella di una manovrina da 25 miliardi di euro in due anni (2011-2012) necessaria per far fronte al cstante aumento del debito pubblico.
E meno male che ha tenuto la "barra dritta" evitando gli "assalti alla diligenza" degli anni scorsi.
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Casa Spozilli

#3144
chojin ha scritto:Mentre il Governo del Fare è impegnato a rimpastare se stesso (con l'uscita di scena di Scajola, la Lega vuole un ministero in più, per la gioia di Fini), Tremonti se ne esce con la lieta novella di una manovrina da 25 miliardi di euro in due anni (2011-2012) necessaria per far fronte al cstante aumento del debito pubblico.
E meno male che ha tenuto la "barra dritta" evitando gli "assalti alla diligenza" degli anni scorsi.
altro che grecia a quest'ora.. :roll:
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Questo è il nostro segreto profondo: il tuo cuore lo porto con me, lo porto nel mio. <3

#3145
chojin ha scritto:Mentre il Governo del Fare è impegnato a rimpastare se stesso (con l'uscita di scena di Scajola, la Lega vuole un ministero in più, per la gioia di Fini), Tremonti se ne esce con la lieta novella di una manovrina da 25 miliardi di euro in due anni (2011-2012) necessaria per far fronte al cstante aumento del debito pubblico.
E meno male che ha tenuto la "barra dritta" evitando gli "assalti alla diligenza" degli anni scorsi.
infatti adesso daranno la colpa ai greci, ma già si sapeva prima della manovrina... :wink:
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... riva_la_ma
28 marzo 2010
Più tasse per tutti: la Ue ha bocciato le stime di crescita di Tremonti.
Archiviato il voto il governo dovrà trovare 20 miliardi entro l'estate
di Superbonus

"L’ Italia sta uscendo dalla crisi prima e meglio di altre nazioni europee": se le bugie dei politici avessero un costo questa l’abbiamo pagata 2,2 miliardi di euro. Infatti nel piano di salvataggio della Grecia varato dalla Unione europea (impegni bilaterali a prestare denaro ad Atene se le aste di titoli di debito andranno deserte) l’Italia sarà chiamata a contribuire con questa cifra. Come poteva infatti tirarsi indietro una nazione che nelle proprie previsioni è già uscita dalla crisi e che nei prossimi due anni crescerà, secondo il ministro dell’economia, del quattro per cento? Da dove usciranno fuori questi soldi nessuno lo dice.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero

«Il solo fatto che emerga l'esigenza di una manovra correttiva è la dimostrazione delle difficoltà reali della finanza pubblica» ha detto invece il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Pierpaolo Baretta. «Difficoltà - ha aggiunto - che il governo continua a negare. Il bisogno di finanziare la spesa corrente è la prova che i conti sono fuori controllo. Solo pochi mesi fa è stato fatto un condono con lo scudo fiscale e ora siamo punto e a capo. «Le voci sulla manovra correttiva - ha affermato il capogruppo dell'Italia dei valori, Massimo Donadi - sono preoccupanti. I conti dello Stato già sono in rosso ed una manovra per coprire altri buchi rivela una situazione allarmante. Tremonti venga subito in Parlamento a spiegare la situazione, senza ricorrere a trucchi ed espedienti creativi».
omnia munda mundis

#3146
L'Ue insomma vorrebbe un nuovo organismo le cui valutazioni dovrebbero essere frutto di quella indipendenza di giudizio che le "tre sorelle" vantano dagli inizi del Novecento, ma che oggi più di qualcuno mette in dubbio. Perché, è l'accusa, le agenzie di rating non sono esterne al mercato, ma sono comunque controllate da investitori. Che possono ricevere grandi benefici dalle oscillazioni causate dai giudizi delle "tre sorelle". Chi c'è dunque dietro questi "giudici"?
http://www.repubblica.it/economia/2010/ ... o-3865393/
omnia munda mundis

#3147
Certo è stata una grande idea mandare a Ballarò, a parlare di casa Scajola, Massimo D’Alema che nel ‘96 dovette lasciare l’appartamento Inpdap da 150 metri quadri a Trastevere dopo che il Giornale ne aveva svelato l’affitto decisamente bassino: come mandare Sircana a dibattere su Marrazzo o Gasparri a parlare di Einstein. Che Sallusti avrebbe azzardato un parallelo impossibile tra casa D’Alema e casa Scajola (D’Alema pagava poco, ma almeno pagava di tasca sua) era scontato. E mandarlo "a farsi fottere" è stato un altro colpo di genio. Un’opposizione adeguata alla gravità del momento dovrebbe dotarsi di argomenti un po’ più efficaci. E magari di leader in grado di rispondere: "Noi siamo diversi da voi". Il "siamo meno peggio" non è proprio il Massimo.

Da il Fatto Quotidiano del 6 maggio
http://antefatto.ilcannocchiale.it/glam ... le_liberta
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#3148
15 kg di letame davanti sede Pdl

Quindici chili di letame sono stati scaricati davanti alla sede di Forza Italia a Roma, a via dell'Umiltà. Con il letame c'erano anche due bandierine: una del Pdl e una del centro sociale di destra CasaPound. Sopra il cumulo di letame, rovesciato da un bidone, si trova un vaso da notte per bambini. Sul posto le forze dell'ordine che hanno transennato la zona.
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#3149
L'esegesi è più raffinata ed è la stessa di quando il premier parlò di «entità esterne» all'epoca del Noemigate. È la storia della misteriosa “Ditta”: una fetta consistente di poteri forti che fa di necessità virtù e cavalca così l'ordalia giudiziaria per blindarsi durante la crisi economica con una transizione postberlusconiana (era questo, per esempio, il nucleo del noto editoriale di Galli della Loggia sospeso per un giorno sul Corriere della Sera).

Fino all'autunno scorso, i nomi sponsorizzati da quelle che Renato Brunetta chiamò apposta «élite di merda» erano due: Letta e Giulio Tremonti. Dal Bertolasogate in poi, che ha azzoppato in pectore il sottosegretario di Palazzo Chigi, qualcosa è cambiato e sul campo è rimasto solo il ministro dell'Economia, coi suoi eterni silenzi. Un indizio decisivo è fornito dall'atteggiamento della Lega. Nel pieno del complottismo a due opzioni, nell'ottobre scorso, il ministro leghista Calderoli fiancheggiò la crociata del Cavaliere contro le «entità esterne» parlando di Letta, senza citarlo esplicitamente, come «Gran Visir dei poteri forti» nonché «capo dei viscidoni che fanno gli amici del giaguaro». Ieri, Bossi si è invece allineato a Fini e ha detto che non c'è nessuna congiura. «Segno», per qualcuno, «che per Giulio tutto procede per il verso giusto». Senza contare che il Senatur culla sempre di più il sogno di portare il suo partito, almeno tra un anno, al 15 per cento approfittando della spaccatura tra Berlusconi e Fini e della questione morale nel Pdl.

Ecco, questo sarebbe il contesto che fa da sfondo alla versione berlusconiana di Dieci piccoli indiani, capolavoro di Agatha Christie. Probabile giallo finale della Seconda Repubblica. Scajola, Verdini. E poi? Le voci che corrono per il Transatlantico riferiscono di quattro nomi dell'attuale governo, tre uomini e una donna. Si fa riferimento anche ad appalti fuori dall'Italia perché Angelo Balducci, ex presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, per conto del ministero degli Esteri si è occupato della realizzazione e manutenzione di numerose ambasciate. Nel frattempo i fronti aperti dalle procure aumentano e «l'effetto domino», come lo chiama Berlusconi, rischia di essere inarrestabile. A chi bisognerà intestare la terza strofa della macabra filastrocca: «Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar: uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar»?
http://www.ilriformista.it/stories/Prim ... na/220332/
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#3150
kimikalli ha scritto:15 kg di letame davanti sede Pdl

Quindici chili di letame sono stati scaricati davanti alla sede di Forza Italia a Roma, a via dell'Umiltà. Con il letame c'erano anche due bandierine: una del Pdl e una del centro sociale di destra CasaPound. Sopra il cumulo di letame, rovesciato da un bidone, si trova un vaso da notte per bambini. Sul posto le forze dell'ordine che hanno transennato la zona.
transenne?? ma 15 kg non è mica tanta roba :lol: :lol:
con un tocco di eleganza, potevano metterci sopra un paio di gerani.......
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.