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#46
effettivamente stare a casa h 24 con un neonato è alienante...lo ami e lo odi al contempo....non hai mai un attimo di tregua, nel mio caso poi crescendo (ora ha 23 mesi) la situazione è più faticosa per me, perchè prima il padre riusciva ad alternarsi con me ora non più perchè lui espressamente vuole stare sempre e solo con "mamma amore"!! il padre non puo' stare nella stessa stanza dove siamo noi due...lo caccia via se va al posto mio di notte vicino al suo lettino per dargli l'acqua...e io non sono mai stata una chioccia! ora quando torno a casa dopo il lavoro, devo ricordarmi di andare in bagno prima :shock: perchè una volta aperta la porta di casa lui si incolla a me e non posso fare nemmeno plin plin....mi dicono che i figli maschi sono così morbosi..... :cry: è davvero pesante vivere così! anche se lui con le coccole poi si fa perdonare tutto.... :wink:
omnia munda mundis

#47
... cmq le esperienze del nido ... se vissute in ambienti ben organizzati e gestiti da persone serie e competenti .... sono dal mio punto di vista impagabili.

Arrivati alla materna si nota uno stacco notevole fra chi ha già avviato una sua vita sociale e di relazione ... rispetto a chi ha passato i primi anni della sua infanzia solo a diretto contatto con nonni e genitori .....

.... anche i genitori ... diventano "migliori"

:-)

#48
Martina80 ha scritto:

Io non vorrei mai che un mio figlio abbia costumi diversi da me. Mi ritengo una persona sana e abbastanza equilibrata e desidererei lo stesso per uno dei miei figli. Non sono una di quelle persone che dicono che i figli devono fare le loro esperienze e la loro vita, perchè non vorrei mai che facessero esperienze brutte dalle quali poi è molto difficile tornare indietro.
Non ho mai fumato, sigarette e altro, non mi sono mai ubricata, non mi sono mai "data", mai avuto facili costumi... e il mio compagno, anche. Non vorrei che un mio figlio possa prendere mai una strada diversa da questa, e non è necessario che faccia esperienza per capirlo
i miei lavoravano, e lavoravano 24h24 visto che avevano un'attività insieme. ho sofferto per questo? si...
sono venuta su male? no.
io (e mai sorella) siamo l'esempio che non c'entra la tv o la quantità di tempo passata coi gegnitori in termini assoluti.
Io e lei eravamo davanti la tele dalle 17 in poi, sabato e domenica tutto il giorno.... i cartoni e telefilm li ho visti tutti.
sognavo di fare la velina??? come no!!!!! sono lo stereotipo della ragazza immagine :lol: :lol: :lol:

eppure.... mi sono diplomata con il massimo dei voti, media, del 29 all'università, un buon impiego, ho comprato casa, sto pensando di "regolarizzare" la mia unione nel frattempo ho accudito un amadre invalida da 16 anni, un nonno che per 1 anno ha tenuto il letto e mia nonna non ha voluto portare al ricovero...
ho adottato un gatto, sono volontaria 118, vado in Chiesa, faccio parte di un gruppo di rievocazione storica.

in tutto questo bel quadretto sai cosa manca?

fumo 1 paccehtto di sigarette al giorno, fino a 3/4 anni farmi due o tre birre quando uscivo non era un problema, il grappino dopo una cena non è un delitto, sono tornata anche alle 6 del mattino e alle 8 ero a lavorare, quando avevo 19 anni avevo una relazione con un ragazzo che in realtà non aveva ancora chiuso del tutto con la sua ragazza....
ho avuto la possibilità di fumare canne; di sbronzarmi fino a non ricordarmi più chi fossi...
il tutto mentre i miei pensavano che fossi un'irreprensibile figlia tutta casa e chiesa. ero semplicemtne una ventenne.
tutta esperienza. non sono mai andata oltre.
ma ammetto anche che per quanto pensassero, i miei non mi hanno MAI limitata... c'erano regole, orari, punizioni...c'era tutto quello che ci doveva essere inclusa la possibiltà che qualcosa andasse storto e quando ho avuto bisogno la spalla l'ho trovata

non partire con il limitare così i tuoi figli o ti ritroverai veramente i delinquenti in casa....
album: http://www.arredamento.it/forum/viewtop ... 78#p358144" onclick="window.open(this.href);return false;
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#49
Come mia esperienza diretta di figlia, posso dire che ho avuto mia madre casalinga che mi ha rotto i cogli@ni a partire dalla mia infanzia fino alla mia adolescenza; sforzandosi di farmi rigare dritto con severità e dettando regole medioevali, ma naturalmente non è servito a niente visto che ho buttato nel cesso circa 30 anni della mia vita, tralascio i dettagli... :roll:

Con questo voglio dire che non è detto che un genitore sempre presente possa essere un buon educatore, come allo stesso modo una buona educazione ai figli la si può dare anche se lontani da casa tutto il giorno per lavoro. :wink:

Questa mia affermazione non vuol essere in contraddizione con quanto affermato da me nel primo post, in quanto io trovo innaturale lasciare un neonato a casa se non ci sono dei motivi davvero validi :roll:
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
(Coco Chanel)

#50
Quoto ela anche se la mia esperienza è stata totalmente diversa...mi sembra che tu abbia una visione un po' ossessiva della genitorialità! E può anche darsi (non lo so perchè non ti conosco) che in questa tua vita irreprensibile e piena di valori ci sia qualcosa che non va...

Riguardo all'allattamento...è un periodo bellissimo e faticosissimo, stressante e appagante contemporaneamente, talmente intenso che ogni coppia mamma-bimbo reagisce in maniera diversa sia psicologicamente che fisicamente! Personalmente ho fatto il percorso inverso a paprina e ho sudato le 7 camicie perchè Riccardo si attaccasse al seno...ci sono riuscita, col sostegno indispensabile di mio marito, i miei genitori e i miei suoceri, dopo un mese e mezzo e ancora allatto...poi magari non sono capace di cantargli una canzoncina o raccontargli un libro con le figure, nonostante queste siano tutte e tre attività consigliate per la crescita sana...che dobbiamo fare?
Casetta al 21/01/08: viewtopic.php?t=34241

Riccardo compie 5 anni il 24 Dicembre
Raffaella compie 2 anni il 15 Dicembre

#51
Martina80 ha scritto:
SE tu lascia una piantina delicata e morbda crescere a modo suo, senza indicarle la strada, potrebbe deviare.
Io non vorrei mai che un mio figlio abbia costumi diversi da me. Mi ritengo una persona sana e abbastanza equilibrata e desidererei lo stesso per uno dei miei figli. Non sono una di quelle persone che dicono che i figli devono fare le loro esperienze e la loro vita, perchè non vorrei mai che facessero esperienze brutte dalle quali poi è molto difficile tornare indietro.
Non ho mai fumato, sigarette e altro, non mi sono mai ubricata, non mi sono mai "data", mai avuto facili costumi... e il mio compagno, anche. Non vorrei che un mio figlio possa prendere mai una strada diversa da questa, e non è necessario che faccia esperienza per capirlo :?
mmmmmmhhhhhhh..... continua a non piacermi il tuo discorso, ma, ripeto, è questone di punti di vista ;)

Dal mio canto, però, posso dirti che ogni individuo ha una sua personalità ed il compito del genitore non è reprimerla, ma esaltarla...

E se indipendentemente da cosa vuoi tu a tuo figlio piacesse l'haevy metal? E se sapesse suonare la chitatta come jimi hendrix?
Gli impediresti di farlo perchè poi, si sa, ai concerti rischierebbe di bersi una birra? :roll:

"Amare" i propri figli significa accettarli ed accompagnarli nel loro pecorso di vita, non tracciarne uno davanti ai loro piedi e pretendere che lo seguano ;)
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Tour Operator in Zambia e nell'Africa Australe

#52
Lorena ha scritto: Una mamma serena e rilassata dedica al figlio il 100% di se stessa.
Mi accorgo, quando sono molto molto stanca di tollerare di meno i suoi capricci e di sgridarla di più, quando in giornate in cui mi sento bene per il suo stesso comportamento la tratto in modo diverso, le parlo, le cerco un'alternativa per distrarla dal capriccio.
E' sbagliato, i bimbi hanno bisogno di costanza, ma spesso me ne accorgo dopo :oops: :(
Lorena e' senza dubbio vero quello che scrivi, ma attenta ai sensi di colpa... anche quelli non aiutano! Cerchi di essere al meglio, e questo gia' basta. Io credo che anche l'impegno venga percepito, non solo i risultati. Da cio' che scrivi, non sembri una madre tanto degenere. :wink:
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Baby is coming shopping e approvvigionamenti per il nuovo arrivo...
Vi presento... con pwd

#53
Martina80 ha scritto:Tipo la mia amica che lascia tutti i giorni il figlio, e non avrebbe bisogno affatto di lavorare, visto che ha molti soldi di famiglia e molti soldi ha anche il marito, ma lei dice che si sente depressa altrimenti. Se uno ha necessità, delle serie... ti cresco ma non ho ho niente da metterti in tavola, o non posso comprarti giochi opagarti la palestra no...è chiaro, io parlo delle scelte volontarie.
:shock: :shock: :shock:
ummamma!
Anche io parlo di scelte volontarie.
Esiste una fetta di popolazione, anche non di sesso maschile, che lavora non solo per mantenersi, ma anche per realizzare altre sue doti.
"Il lavoro nobilita l'uomo" si riferisce all'essere umano, non al maschio... quindi anche qualche dannata donna si realizza lavorando. :lol:
Sai, ci sono donne la cui mente o creativita' necessitano di un contesto diverso da quello domestico per realizzarsi... se non lo fanno, si deprimono, perche' frustrano quello che sono.
Magari una puo' essere sia madre che medico, architetto, sarta... Che un figlio abbia bisogno di almeno 6, 8 12 o 24 ore e' una cosa che giudichi tu in modo totalmente arbitrario, come giudichi in modo arbitrario cosa sia una vita sana (la tua) e cosa no (tutte le altre). Non ha una base, ne teorica, ne pratica.... come dice Cyber, e' solo questione di punti di vista, percio' giudicare chi fa diverso da noi e' uno spreco di tempo e una fatica vana.

Quello che davvero rovina i figli e' un genitore che vive con colpa il tempo che non dedica a loro, perche' solo in quel caso si sentiranno privati di qualcosa.
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#54
Martina80 ha scritto: SE tu lascia una piantina delicata e morbda crescere a modo suo, senza indicarle la strada, potrebbe deviare.
Io non vorrei mai che un mio figlio abbia costumi diversi da me. Mi ritengo una persona sana e abbastanza equilibrata e desidererei lo stesso per uno dei miei figli. Non sono una di quelle persone che dicono che i figli devono fare le loro esperienze e la loro vita, perchè non vorrei mai che facessero esperienze brutte dalle quali poi è molto difficile tornare indietro.
Non ho mai fumato, sigarette e altro, non mi sono mai ubricata, non mi sono mai "data", mai avuto facili costumi... e il mio compagno, anche. Non vorrei che un mio figlio possa prendere mai una strada diversa da questa, e non è necessario che faccia esperienza per capirlo :?
Tutte queste cose non ti piacciono ma dovrai pure metterle in conto.
Che fai altrimenti ti/li appendi al palo? :?

#55
Scusami Martina80, ma non posso che pensare che hai uno strano modo di pensare......forse non hai mai provato a stare con un neonato..... e ti auguro che sia sano e senza problemi!!!

Sai alle volte con mio marito pensiamo alle parole di una persona che e' venuta a trovarci subito dopo la nascita della nostra prima figlia ( e non e' andato tutto liscio!)

Com molto amore questa persona ci ha detto : " Crescete vostra figlia essendo pronti in ogni momento a laciarla andare!"

Se ci penso mi viene ancora il magone, perche' e' tutto tranne che facile...ma stiamo provando ( si, provando perche' non ho ancora trovato che mi da' la ricetta giusta e quindi andiamo avanti per tentativi!) a crescere le nostre figlie secondo questo pensiero..... alle volte nella vita non si sa cosa possa accadere, ma loro devono saper andare comunque avanti a testa alta..... e questo dobbiamo saper fare anche noi come genitori!!!!!! e ti assicuro che non e' facile!
http://album.alfemminile.com/album/casaerikaelio3
psw:in MP

discussione e commenti:
http://www.arredamento.it/forum/viewtopic.php?t=59355

#56
paprina ha scritto:
Martina80 ha scritto:Se pensavi che stare a casa con la bambina ti deprimeva (in generale lei ha già fattp una prova, quando per un periodo di tempo non ha lavorato) significa che fare un figlio non è per te. Gli ha anche tolto il latte suo prima, per essere "libera" :roll:
:? :?
non ho parole...........non so se inkaxxarmi o lasciar perdere.

ma chi caspita sei tu per giudicare la sua scelta di non allattare o di non stare a casa tutto il giorno.


hai una vaga idea di cosa voglia dire allattare??
hai una vaga idea di cosa voglia dire stare tutto i santo giorno con la tetta al vento?
hai una vaga idea di cosa voglia dire stare 24 ore su 24 con un esserino stupendo ma che non dice più di nghe o che piange fino a farti venire mal di testa?

sono innamorata cotta di mia figlia ma ti assicuro che stare 24 ore su 24 con lei e basta non è facile.
ho smesso di attaccarla al seno quando aveva 20 giorni....mi dispiace??beh si, il mio latte è pieno di anticorpi.....mi sento in colpa??neanche un po'...per me è stato un inferno e, quando finalmente si staccava, avevo solo voglia di mollarla a qualcuno e scappare..........i primi 20 giorni non mi sono goduta per niente mia figlia, solo quando ho iniziato col latte artificiale me la sono iniziata a godere.

se non sai cosa vuol dire, non giudicare per favore.....lassa perde :?
Semplicemente non sono la amdre che a 2 mesi lascia la figlia/o affidata a gente estranea per 12 ore o 10 quando va bene al giorno.. solo perchè mi sono resa conto, tutto di un colpo... che fare la madre è difficile!
Non ho avuto un figlio.... e4 ho fatto qualche esperienza che non è paragonabile ad un figlio, ma che comunque ti blocca a casa... e non dico quale per mia riservatezza... e che fai se ti scocci? Niente... l'hai voluto e ora fai quello che DEVI. Figurarsi se faccio preparare il latte per la mia bambina alla signora delle pulizie!! Io non so che pulizia usano gli altri, ma so come trattare al meglio una povera creatura che se gli fanno anche qualcosa di male, non può dirmelo. Ha bisogno di me, non posso demandare ad altri e allora io, da persona matura, faccio quello che devo fare.
Se pensavo che avere un bambino era uno scherzo per avere il pupazzetto che fa hgne nghe come dici tu, faccio come ha fatto la persona di mia conoscenza, assoldando un esercito intero di persone che se lo devono spupazzare al mio posto.
Io non faccio così!
Poi anche.... secono me quando si hanno bambini piccoli, chiaramente non si possono fare le 3 di notte e andare in discoteca con loro... e allora succederà che si ci va anche a farsi una serata diversa, ma fondamentalmente si fanno cose dove possono venire anche loro.
A me piace che la famiglia sia unita. Io già se sto senza cane mi sento male e in colpa, fa' p'arte della famiglia? Allora si fa in modo ch - nella normalità - possiamo stare tutti insieme. Con questo non ho dettoche non ci sarà la serata diversa, dico solo che PER ME non è la normalità.
E poi... è facile travisare dicendo che io vorrei un figlio identico a me, ma invece ho detto che lo voglio diverso da me, l'importante è che sia sano ed equilibrato, non drogato o alcolista o cosa cavolo ne so. Credo cose che normalmente si desiderano per un proprio figlio.
E poi... a me non è stato mai imposto nulla, eppure grazie al cielo cazzate non ne ho mai fatte... attenzione, cazzete di cui potrei amaramente pentirmi... piccoli errori li fanno tutti e ci stanno, ma grossi errori li ho evitati... e non perchè sono nata saggia, ma perchè ho avuto qualcuno che mi ha messo a disposizione la sua esperienza ed io, con i8ntelligenza direi, l'ho fatta mia.
A questo servono i genitori, non a comandare a bacchetta, ma a vivere con i figli e a guidarli spiegando loro il perchè di tutto.
E questo, secondo me... non si riesce a fare vedendoli 1 ora al giorno la sera. Secondo me, sempre.

#57
Federinik ha scritto:
Martina80 ha scritto:Tipo la mia amica che lascia tutti i giorni il figlio, e non avrebbe bisogno affatto di lavorare, visto che ha molti soldi di famiglia e molti soldi ha anche il marito, ma lei dice che si sente depressa altrimenti. Se uno ha necessità, delle serie... ti cresco ma non ho ho niente da metterti in tavola, o non posso comprarti giochi opagarti la palestra no...è chiaro, io parlo delle scelte volontarie.
:shock: :shock: :shock:
ummamma!
Anche io parlo di scelte volontarie.
Esiste una fetta di popolazione, anche non di sesso maschile, che lavora non solo per mantenersi, ma anche per realizzare altre sue doti.
"Il lavoro nobilita l'uomo" si riferisce all'essere umano, non al maschio... quindi anche qualche dannata donna si realizza lavorando. :lol:
Sai, ci sono donne la cui mente o creativita' necessitano di un contesto diverso da quello domestico per realizzarsi... se non lo fanno, si deprimono, perche' frustrano quello che sono.
Magari una puo' essere sia madre che medico, architetto, sarta... Che un figlio abbia bisogno di almeno 6, 8 12 o 24 ore e' una cosa che giudichi tu in modo totalmente arbitrario, come giudichi in modo arbitrario cosa sia una vita sana (la tua) e cosa no (tutte le altre). Non ha una base, ne teorica, ne pratica.... come dice Cyber, e' solo questione di punti di vista, percio' giudicare chi fa diverso da noi e' uno spreco di tempo e una fatica vana.

Quello che davvero rovina i figli e' un genitore che vive con colpa il tempo che non dedica a loro, perche' solo in quel caso si sentiranno privati di qualcosa.
Ma uno si deve realizzare per forza nei primi mesi di vita del figlio? poi la vita finisce? Basta aspettare un pochino, almeno che cresca....che si regga benne sulla sua testa... io credo... e nessuno vuole tarpare le ali e le aspirazioni di nessuno. Non sono così gretta. Ma non ci posso fare niente... pensare un bimbo a 2 mesi affidato tutta la giornata a gente estranea, mi fa star male.

#58
Martina80 ha scritto:E poi... è facile travisare dicendo che io vorrei un figlio identico a me, ma invece ho detto che lo voglio diverso da me, l'importante è che sia sano ed equilibrato, non drogato o alcolista o cosa cavolo ne so. Credo cose che normalmente si desiderano per un proprio figlio.
Ah!! Ora credo di aver capito il tuo punto di vista...

genitore poco presente nelle prime fasi di sviluppo del bambino = figlio tossico o alcolista

è questo che pensi?
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#59
bubu ha scritto:Come mia esperienza diretta di figlia, posso dire che ho avuto mia madre casalinga che mi ha rotto i cogli@ni a partire dalla mia infanzia fino alla mia adolescenza; sforzandosi di farmi rigare dritto con severità e dettando regole medioevali, ma naturalmente non è servito a niente visto che ho buttato nel cesso circa 30 anni della mia vita, tralascio i dettagli... :roll:

Con questo voglio dire che non è detto che un genitore sempre presente possa essere un buon educatore
tralasciamoli ;)
ma questo una volta di più insegna che l'esperienza diretta sulla propria pelle *di figlia* sia più maestra di tutte le infinite raccomandazioni ed i paletti che il genitore cosiddetto sempre presente può dare.
E lo dice una che ha avuto genitori troppo presenti e maledettamente ingombranti, che hanno immolato se stessi alla causa del presunto "ottimo genitore" perdendo poi di vista loro stessi.
Davvero Martina, te lo dico dal punto di vista opposto, non fare di tuo figlio il centro della tua vita pensando di potergli dare tutto (l'affetto, le cure, i migliori esempi) perchè il fare "solo" la mamma non farà di te una persona migliore. Questo vale sia quando sono piccolissimi, sia quando sono più grandicelli.
Anzi, quando tra 20 o 30 anni per ovvii e naturali motivi il centro del tuo mondo non sarà più fare la mamma (e facendoci le corna, magari neanche la moglie) sarebbe durissimo per te trovare una ragione di vita.

:roll:
Senza nasconderci poi il fatto che, più una cosa viene additata come malvagia e da evitare, più diventa irresistibile il desiderio di farla e provarla.... qualsiasi figlio un po' scaltro ti intorta come vuole, credimi :?
Nell'Italia dei Borgia ci sono stati massacri, terrore, assassinii e hanno prodotto da Vinci, Michelangelo e il Rinascimento. In Svizzera hanno avuto 500 anni di pace e amore fraterno, e cos'hanno fatto? L'orologio a cucù.

#60
Mercury ha scritto:
bubu ha scritto:Come mia esperienza diretta di figlia, posso dire che ho avuto mia madre casalinga che mi ha rotto i cogli@ni a partire dalla mia infanzia fino alla mia adolescenza; sforzandosi di farmi rigare dritto con severità e dettando regole medioevali, ma naturalmente non è servito a niente visto che ho buttato nel cesso circa 30 anni della mia vita, tralascio i dettagli... :roll:

Con questo voglio dire che non è detto che un genitore sempre presente possa essere un buon educatore
tralasciamoli ;)
ma questo una volta di più insegna che l'esperienza diretta sulla propria pelle *di figlia* sia più maestra di tutte le infinite raccomandazioni ed i paletti che il genitore cosiddetto sempre presente può dare.
E lo dice una che ha avuto genitori troppo presenti e maledettamente ingombranti, che hanno immolato se stessi alla causa del presunto "ottimo genitore" perdendo poi di vista loro stessi.
Davvero Martina, te lo dico dal punto di vista opposto, non fare di tuo figlio il centro della tua vita pensando di potergli dare tutto (l'affetto, le cure, i migliori esempi) perchè il fare "solo" la mamma non farà di te una persona migliore. Questo vale sia quando sono piccolissimi, sia quando sono più grandicelli.
Anzi, quando tra 20 o 30 anni per ovvii e naturali motivi il centro del tuo mondo non sarà più fare la mamma (e facendoci le corna, magari neanche la moglie) sarebbe durissimo per te trovare una ragione di vita.

:roll:
Senza nasconderci poi il fatto che, più una cosa viene additata come malvagia e da evitare, più diventa irresistibile il desiderio di farla e provarla.... qualsiasi figlio un po' scaltro ti intorta come vuole, credimi :?
quoto il merc pensiero parola per parola...