Inviato: 12/03/10 15:56
I tuoi 4 casi è vero che riportano a problemi di "coscienza civile", in alcuni (mi riferisco in particolare al parente evasore e all'amico abusivista) si avrebbe voglia di essere delatori per amor di giustizia, ma ci sono delle remore che frenano.
Questo perchè il legittimo desiderio di equità e giustizia fa a botte con la complicità che c'è con quella certa persona.
Il problema è che quando si fanno certe domande, le risposte potrebbero non piacereci... e allora si preferisce tacerle. Meglio l'amico o la società civile?
La maggior parte garantito sceglie l'amico.
Perchè in un domani magari l'amico potrebbe fare altrettanto con noi e le nostre piccole/grandi mancanze.
Raramente invece la società civile è così generosa, mi sbaglio?
L'amico in finta malattia: perchè lo ha fatto? Ha finito le ferie ma è stato mollato dalla ragazza l'altro ieri e sta uno schifo? Oppure è un "lavativo"? E' lavativo e recidivo?
Il primo caso forse merita comprensione, il secondo fa planare la stima verso lo zero.
Approposito della finta malattia... qualche anno fa una mia collega, vessata da un'autentica negriera, si diede malata all'indomani di una richiesta che avrebbe richiesto una notte intera di lavoro -non retribuita- per essere soddisfatta. In quella specifica circostanza ho plaudito la sua decisione.
Altrimenti sposo la filosofia di Paprina!!
Parente che non emette scontrino: è realmente vessato dalle tasse o grazie al suo vizio si è fatto i miliardi? Cosa rappresenterebbe per me il denunciarlo alla Finanza? Autentico desiderio di giustizia o invidia e risentimenti familiari motivano la mia azione?
Ricordo un negozio di calzature di Milano che venne chiuso alcuni giorni come sanzione per irregolarità, nell'ordinanza di chiusura attaccata sulla serranda c'era scritto papale papale il perchè.
Nella primavera 2006 in Milano sono stati controllati 721 esercizi commerciali e 163 omettevano di scontrinare le vendite. Circa il 20%, insomma quasi 1 su 4.
Si controllasse un po' di più forse non ci sarebbe bisogno di spie tra i parenti: di solito chi la fa sporca, lo fa con la certezza di farla franca...........
Prostituzione: siamo un paese di perbenisti, ma personalmente sono preoccupata più dal problema sanitario che dalle "corna" o dallo sfruttamento, forse perchè sono fresca della notiza di cronaca circa un'adolescente milanese che ha contratto l'HIV dal fidanzato fedifrago. Se sapessi di certe frequentazioni, con tutto il tatto possibile direi la verità all'amica con calde raccomandazioni di andare di corsa a farsi le analisi. Non si gioca con la salute e la vita delle persone.
Questo perchè il legittimo desiderio di equità e giustizia fa a botte con la complicità che c'è con quella certa persona.
Il problema è che quando si fanno certe domande, le risposte potrebbero non piacereci... e allora si preferisce tacerle. Meglio l'amico o la società civile?
La maggior parte garantito sceglie l'amico.
Perchè in un domani magari l'amico potrebbe fare altrettanto con noi e le nostre piccole/grandi mancanze.
Raramente invece la società civile è così generosa, mi sbaglio?
L'amico in finta malattia: perchè lo ha fatto? Ha finito le ferie ma è stato mollato dalla ragazza l'altro ieri e sta uno schifo? Oppure è un "lavativo"? E' lavativo e recidivo?
Il primo caso forse merita comprensione, il secondo fa planare la stima verso lo zero.
Approposito della finta malattia... qualche anno fa una mia collega, vessata da un'autentica negriera, si diede malata all'indomani di una richiesta che avrebbe richiesto una notte intera di lavoro -non retribuita- per essere soddisfatta. In quella specifica circostanza ho plaudito la sua decisione.
Altrimenti sposo la filosofia di Paprina!!
Parente che non emette scontrino: è realmente vessato dalle tasse o grazie al suo vizio si è fatto i miliardi? Cosa rappresenterebbe per me il denunciarlo alla Finanza? Autentico desiderio di giustizia o invidia e risentimenti familiari motivano la mia azione?
Ricordo un negozio di calzature di Milano che venne chiuso alcuni giorni come sanzione per irregolarità, nell'ordinanza di chiusura attaccata sulla serranda c'era scritto papale papale il perchè.
Nella primavera 2006 in Milano sono stati controllati 721 esercizi commerciali e 163 omettevano di scontrinare le vendite. Circa il 20%, insomma quasi 1 su 4.
Si controllasse un po' di più forse non ci sarebbe bisogno di spie tra i parenti: di solito chi la fa sporca, lo fa con la certezza di farla franca...........
Prostituzione: siamo un paese di perbenisti, ma personalmente sono preoccupata più dal problema sanitario che dalle "corna" o dallo sfruttamento, forse perchè sono fresca della notiza di cronaca circa un'adolescente milanese che ha contratto l'HIV dal fidanzato fedifrago. Se sapessi di certe frequentazioni, con tutto il tatto possibile direi la verità all'amica con calde raccomandazioni di andare di corsa a farsi le analisi. Non si gioca con la salute e la vita delle persone.