Davvero leelee

Con la massima cordialità, io temo non sarei in grado di spiegartelo in maniera concisa e convincente

Leelee ha scritto:Interessante....questo per te è aneddoto "para-real politik"...guarda che visioni diverse abbiamo del mondo...pensa un po'.
Evidentemente le legislazioni sul mondo del lavoro nei paesi scandinavi, per esempio, per te sono "socialismo reale". Bene, se questo è socialismo reale, farei a cambio senza problemi.

P.S. Se queste non sono motivazioni importanti per "comprare italiano", potreste spiegare a me, che evidentemente non ci arrivo, perchè di grazia dovrei farlo? Attendo con curiosità.

Grande Lee, sarei curiosa anche io

Ma forse il discorso di questi patriottici signori, se non ho capito male, è molto più banale (nel caso correggetemi) secondo loro a prescindere da tutto, cioè da quanto costa, da come e dove è prodotta la merce, comunque si debba acquistarla dal rivenditore italiano per fornire il 'meritato' ricarico e le meritate 'tasse' al governo italiano (ma questo direi che già è un punto secondario giusto?) Il loro discorso dunque è molto meno etico di quello che sembra, oserei dire assolutamente individualistico e materiale. E mi sta bene, ma mica potete fare i moralisti se uno vuole comprare saltando il canale convenzionale? Che volete fare abolire internet? Abolire la libera circolazione delle informazioni? Non è una nota al singolo rivenditore che fa il suo lavoro ci mancherebbe, è una questione di sistema.
Se il negozio sotto casa chiude perchè il magazzino offre prezzi migliori a parità di servizi e qualità dei beni offerti, mica mi viene a dire che sono una traditrice...e il costruttore di carrozze poverino che ai primi del novecento ha visto diminuire il suo margine a causa della Ford

Piuttosto cercherà di specializzarsi di innovare e differenziarsi, magari con gli incentivi pubblici o sgravi a tutela di qualche 'artigianalità' o chessòio
La circolazione delle informazione e le politiche strutturali sono alla base della innovazione tecnologica e del progresso sociale. (energia trasporti etc...infrastrutture , ricerca etc..)

Comunque chiudo questa riflessione di politica economica prima che Steve mi sbatta fuori.

Che lavoro fate mitti e leelee? (se posso ovviamente)

Fabietty, evidentemente la polemica è giusta solo se la fai tu (hai cominciato tu la sparata sulla real-politik o sbaglio?!). Basta rileggersi i post

Comunque la finisco qui.
Buona vita.

(Grazie Mitty )

@mitti:

Certo che per non capire un accidente ci vuole del talento vero, eh.

Steve, bannami pure, tanto il mio livello di latte alle ginocchia sta per farmi annegare

@leelee: per indole mia non polemizzo, al massimo discuto. Ma siccome sei riuscita a spostare un discorso sui generis direttamente sul personale in meno di cinque secondi, ho lasciato direttamente perdere, chè ormai qualsiasi cosa dicessi la priorità sarebbe rispondere che, nella più generosa delle ipotesi, quel che dico non è rilevante.
Sicuramente colpa mia e di come mi sono posto, e di questo mi scuso: ma quando ti passa la sensazione di offesa, chiedi a qualcuno con una media infarinatura di economia ed educazione civica delle info di base e ti prego ascoltalo

Peppezi ha scritto:Che lavoro fate mitti e leelee? (se posso ovviamente)

Peppezi, non sono nè dipendente pubblica, nè operaia ...anzi, libera professionista.

Fabietty, siccome in realtà sono "normalmente" una persona gentile, tralascio il tono condiscendente dei tuoi messaggi ("trova qualcuno che te lo spieghi meglio con nozioni di economia") e faccio finta di niente.

Leelee ha scritto:

Peppezi ha scritto:Che lavoro fate mitti e leelee? (se posso ovviamente)

Peppezi, non sono nè dipendente pubblica, nè operaia ...anzi, libera professionista.

Era une delle tre opzioni che avevo in mente
Ma anche io non voglio fare polemica, anche perchè siamo OT e la cosa non porta a nulla. Onestamente potrei anche spiegare il perchè dei costi inferiori, però mi limito solo ad augurarvi zero problemi durante il periodo della garanzia

Leelee ha scritto:

Peppezi ha scritto:Che lavoro fate mitti e leelee? (se posso ovviamente)

Peppezi, non sono nè dipendente pubblica, nè operaia ...anzi, libera professionista.

Fabietty, siccome in realtà sono "normalmente" una persona gentile, tralascio il tono condiscendente dei tuoi messaggi ("trova qualcuno che te lo spieghi meglio con nozioni di economia") e faccio finta di niente.

Probabilmente tii piace leggere tra le righe, ma ti garantisco che intendo dire esattamente quello che ho scritto, nulla più nulla meno.
Il tono condiscendente, ammesso ce ne sia un'oncia, al massimo è per me e per la mia incapacità di spiegare in parole semplici le ovvietà che sostengo.
Nel caso, piuttosto, rinnovo le scuse per essermi mal posto.

@Peppezi

Per me non siamo off topic, anzi, sarebbe fantastico se qualcuno spiegasse certi perché relativamente alla vendita online e agli acquisti di beni dall'estero

mi hanno appena detto che acquistando online è probabile che ci si ritrovi con prodotti non coperti da garanzia, adesso mi chiedo:" se acquisto online un prodotto REX, perchè mai non dovrebbe essere coperto dalla garanzia dell'azienda? non è obligatoria per legge? anche se prodotto in cina o chissà dove"?? sapete darmi delucidazioni in merito?

Peppezi ha scritto:

Leelee ha scritto:

Peppezi ha scritto:Che lavoro fate mitti e leelee? (se posso ovviamente)

Peppezi, non sono nè dipendente pubblica, nè operaia ...anzi, libera professionista.

Era une delle tre opzioni che avevo in mente
Ma anche io non voglio fare polemica, anche perchè siamo OT e la cosa non porta a nulla. Onestamente potrei anche spiegare il perchè dei costi inferiori, però mi limito solo ad augurarvi zero problemi durante il periodo della garanzia

anche io sono libera, ma sono stata dipendente di un'azienda privata in un settore molto competitivo e forse tra qualche mese cambierà il mio status, sempre nel privato, in senso lato mi occupo di architettura dell'informazione e analisi funzionale (ma spesso entrano in gioco anche fattori legati al marketing e all'analisi del business)

Comunque Peppezi apprezzo che tu abbia riportato argomenti razionali al di là sarcasmo fine a se stesso, sei corretto e lo apprezzo davvero.
Da quanto ho capito i costi sono legati alla responsabilità del rivenditore nel caso di malfunzionamento e naturalmente più un oggetto è costoso e delicato più aumenta il rischio di malfunzionamento e quindi il surplus è una sorta di assicurazione. Ottimo, è il servizio in più che fà la differenza, il servizio post-vendita è centrale nell'economia odierna.
Teoricamente anche i prodotti comprati all'estero dovrebbero avere la garanzia, ma forse non è così, ora mi vado a leggere tutte le condizioni di vendita. Grazie!
Nel mio caso si tratterebbe di un piano cottura della Siemens e pensavo che fosse 'poco' tecnologico e quindi poco soggetto a malfunzionamento rispetto all'elettronica...con i soldi risparmiati il tecnico potrebbe intervenirci 4 volte.....non sò se il mio ragionamente ha un senso.....

@mariagrazia

Compro online da più di dieci anni, cose che mi si sono anche inevitabilmente rotte
Ti assicuro che non ho MAI avuto rogne con l'assistenza legata all'origine dei miei acquisti

Mi si dice che su certi prodotti perlopiù di nicchia ci siano comunque dei limiti, in caso avessi bisogno di assistenza
Per esempio, se compri un videoproiettore optoma in Francia (dove risparmieresti anche un 20%), in caso di malfunzionamento devi spedirlo a riparare in Francia.

Ovvio poi che se compri da privato vale virtualmente sempre la formula del visto piaciuto

io ho visto questo sito http://www.kasamercato.it/default.asp non so quanto sia affidabile, ma mi sembra italiano...quindi se acquisto da qui dovrebbero esserci i 2 anni di garanzia della casa giusto??

Assolutamente si, è la legge.
E se questa non è cambiata da dicembre, hai anche un pochetto di tutela in più relativamente alla rescissione dell'ordine (per quanto sia complesso poi rescindere)
Mi permetto di suggerirti di calcolare bene che il risparmio sia sostanzioso rispetto al prezzo che potrebbe farti il mobiliere, per poche decine di euro potrebbe non valerne la pena.

Nel dubbio, manda una mail...

Di seguito un link ad una bella spiegazione sulla 'garanzia' in cui si distinque tra la garanzia legale (rispetto al rivenditore) e la garanzia commerciale (del produttore)

Le domande sono:

vale per l'online? credo proprio di si
vale per l'estero inteso some EU, anche qui immagino di si, dato che la legge europea recepisce una direttiva europea, ma siccome dobbiamo essere pignoli (come si dice 'fatta la legge, trovato l'inganno) in questi casi meglio leggere i contratti e le condizioni di vendita, contattare il rivenditore (garanzia legale) o l'assistenza (garanzia commerciale) direttamente e chiedere spiegazioni

http://sosonline.aduc.it/scheda/garanzi ... _14358.php

Molto interessante l'articolo che riporto integralmente, dove il problemi di garanzia sono generati ad hoc e sono fondamentalmente politiche commerciali per non penalizzare i rivenditori italiani che hanno maggiori tasse[/i]. A voi ulteriori considerazione....

E' ormai diventato un fenomeno di notevole portata la presenza, in tutti i canali di vendita al dettaglio ma soprattutto on line, di prodotti tecnologici provenienti dall'estero. In particolare, si riscontrano alti tassi di penetrazione nei settori della telefonia e della fotografia digitale. Un po' meno nel campo dei tv lcd e degli mp3. Quasi inesistenti sul fronte dei notebook o delle stampanti, che hanno caratteristiche tecniche molto localizzate: tastiere e sistemi operativi, comandi ecc I prodotti di importazione europea costano normalmente molto meno (almeno 10%) dei loro omologhi italiani: provengono infatti da paesi, come Germania o Olanda e Belgio, in cui la pressione fiscale e' inferiore a quella italiana e i costi di prodotto sono quindi piu' contenuti. Pertanto tali prodotti hanno senz'altro il vantaggio di costare meno. In piu', la normativa europea, in materia di garanzie e trattamento post vendita, impone che i consumatori abbiano diritto a 2 anni di garanzia per tutti i prodotti acquistati in Europa. Quindi anche sul fronte di eventuali guasti e riparazioni, il consumatore e' di fatto tutelato. I principali marchi, tuttavia, stanno incominciando a portare avanti politiche commerciali volte a contrastare questo fenomeno. Infatti, se da un lato il consumatore apprezza il risparmio monetario, da un altro il vendor subisce un detrimento della propria quota di mercato italiana a favore di quella del collega, ad esempio, tedesco! Non potendo impedire la libera circolazione di merci in ambito europeo, vendor come Nokia, Motorola, Samsung e Sharp stanno attivando campagne commerciali che favoriscono l'acquisto di prodotti italiani attraverso incentivi di servizio. Ad esempio Samsung e' attiva con la campagna "Pixel Zero" sui tv lcd e plasma: sui tv acquistati in Italia (fatto verificabile attraverso il serial number riportato su ogni prodotto) il consumatore puo' richiedere, nei due anni di garanzia, la riparazione dello schermo anche nel caso di un solo pixel bruciato. Sharp, in occasione dei recenti mondiali di calcio, ha invece regalato 4 anni di garanzia ai consumatore che acquistavano tv italiani. Motorola, invece, disincentiva l'acquisto di cellulari di importazione imponendo, per questi ultimi, un unico centro di assistenza tecnica, in grado di riparare i prodotti guasti in tempi piuttosto lunghi (fino a 8 settimane). fonte http://www.e-offerte.com/comprare-prodotti-estero.html