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Climatizzatori professionali e domestici

#1
Ciao a tutti e bentrovati
Molta gente ha fastidio con i condizionatori, fanno venire mal di testa , l'aria non sembra buona anche se il condizionatore sembra perfettamente funzionante. In alcuni studi professionali ( es medici, dentisti) ho notato che l'aria è migliore per cui riescono a lavorare bene con il condizionatore acceso tutto il giorno. L'altro giorno ne parlavo con un' amica ed entrambe eravamo arrivate alla conclusione che per stare meglio, ovvero per sopportare questa brutta aria dei condizionatori bisognerebbe lasciare alcune bacchette della persiana aperte in modo che circoli meglio l'aria. Chiaramente in questo caso c'è un aumento dei consumi energetici . Eppure ai nostri condizionatori puliamo bene i filtri. Facciamo arieggiare bene il locale più volte al giorno Ma cosa è che non va ? E' difficile poter avere un buon condizionatore che non dia fastidio alla gente anche in ambiente chiuso. Cosa hanno di meglio i condizionatori professionali rispetto a quelli domestici ? Ringrazio un esperto del settore che mi possa dare delle spiegazioni in merito.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Climatizzatori professionali e domestici

#2
Ciao Solaria, bentornata! :D

A parità di marca e per il range di potenze in cui esiste possibilità di scelta tra le due categorie, le apparecchiature delle serie commerciali (progettate per uso nel settore terziario) mostrano una certa superiorità rispetto a quelle delle serie residenziali (progettate per uso domestico). La differenza si avverte prevalentemente nei sistemi multisplit, dove i prodotti residenziali non offrono grande affidabilità.
Dal punto di vista delle prestazioni, l'introduzione degli azionamenti ad inverter sulle serie residenziali ha in parte ridotto il divario. All'epoca del controllo on-off, le unità esterne residenziali anche multisplit dovevano accontentarsi del mediocre compressore monofase, mentre le unità multisplit delle serie commerciali offrivano la possibilità di compressore trifase anche per potenze non elevate.

A prescindere dalla categoria di appartenenza delle apparecchiature, la regolazione ottimale della temperatura richiede di dimensionare l'impianto in modo corretto e, cosa fondamentale, di distribuire correttamente le unità interne nei vari ambienti anzichè posizionarle esclusivamente nell'ingresso e nel corridoio di un appartamento.
"Oggi si vuole ricostituire l’unità politica dei cattolici, ma generalmente si dimentica che il liberalismo è il principale avversario della dottrina sociale della Chiesa." Don Ennio Innocenti

Re: Climatizzatori professionali e domestici

#3
Ciao Federal :)
Credo che quanto stai dicendo abbia a che vedere più con l'efficienza ed il risparmio energetico del condizionatore ( o climatizzatore che dir si voglia)che non con la QUALITA' DELL'ARIA. Comunque io non ho i multisplit e quindi parlo dei semplici condizionatori. Dopo un po' io preferisco spegnerlo e sorbirmi il caldo perchè mi da fastidio e non ho capito perchè.
La sola fabbrica che non ha impatto ambientale è l'albero

Re: Climatizzatori professionali e domestici

#4
Qualche differenza potrebbe esserci anche nella capacità antibatterica e antipolline dei filtri, se il fastidio è dovuto a tali fattori. In una eventualità del genere, sarebbe influente anche il processo di disinfezione periodica che viene effettuato negli ambienti ad uso medico.
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