è il mio primo post su questo forum e ne approfitto quindi per salutare tutti e farvi i complimenti per la quantità e la qualità delle info che ho trovato.. davvero un sito utilissimo!
Ciò detto, e premettendo che questo sarà sicuramente il primo di una serie di post sul forum, ecco la mia situazione: ho recentemente acquistato casa a Milano, un appartamento su due livelli all'ultimo piano di una palazzina (120mq piano di accesso + 35mq sottotetto con accesso tramite scala interna all'appartamento), che necessiterà di una profonda/pesante ristrutturazione, ivi inclusi tutti gli impianti.
Ora, il palazzo (ed anche l'immobile in questione, mai ristrutturato sino ad oggi) risale agli anni '60 ed è dotato di riscaldamento centralizzato a pannelli radianti a pavimento, immagino una delle primissime versioni visto che parliamo di oltre 40 anni fa.
La mia domanda è la seguente: premesso che devo anche rifare i pavimenti mettendo del parquet (probabilmente si potrebbe anche pensare di "coprire" il pavimento attuale, senza doverlo smontare) , mi conviene:
a) rifare ex-novo un impianto a pannelli radianti
b) oppure "staccare ed isolare" il vecchio impianto e creare le tracce sotto il pavimento per installare un riscaldamento "tradizionale" (termosifoni)?
Tra le due suddette ipotesi, considerata la metratura in gioco (in questa fase ipotizziamo di parlare unicamente dei 120mq e non anche del sottotetto, che penso di sistemare in un secondo momento), quali possono essere i costi delle due ipotesi (molto orientativi, mi interesserebbe infatti capire l'ordine di grandezza, detto in altri termini se parliamo di 1.000 EUR o di 50.000 EUR) ed i loro pro/contro, premesso che so bene che il riscaldamento a pannelli radianti presenta innegabili vantaggi rispetto a quello tradizionale (irraggiamento, risparmio energetico, etc.).
Mi scuso per la prolissità, ma grazie a tutti in anticipo per l'aiuto e ancora complimenti per il forum!
Emanuele