#2
da Italo B
Alla fine degli anni 50 l'impianto era concepito in modo tale che una terna di fili (se consideriamo anche la "terra") partiva con la stessa sezione di rame dal contatore fino all'utenza più lontana perché si considerava che generalmente solo uno o due elettrodomestici venissero accesi contemporaneamente.
Ho una casa costruita nell'anno 60 portata a norma e certificata solo nella sezione dei conduttori alla fine del secolo scorso ma in qualche punto ho avuto problemi nel far passare un maggiore numero di fili, o di maggiore sezione, nelle "canne" plastiche di piccolo diametro che si usavano all'epoca.
Oggi le cose sembrano essere cambiate notevolmente e le norme per le nuove case sono state adeguatamente aggiornate con una disposizione in parallelo delle prese, in parole semplici occorre prevedere nell'abitazione (in costruzione) un'unica scatola di derivazione, collegata al contatore con conduttori di ampia sezione, da cui partono tutte linee indipendenti per quante sono le prese di corrente e credo che debbano essere anche inseriti interruttori termici e salvavita indipendenti per ogni presa.
Per ristrutturazioni credo comunque sia il caso di chiedere il sopralluogo ad un elettricista autorizzato alla dichiarazione di conformità.